Isaia 11:10
In quel giorno, verso la radice d'Isai,
issata come vessillo dei popoli,
si volgeranno premurose le nazioni,
e la sua residenza sarà gloriosa.
Romani 15:12
Di nuovo Isaia dice:
«Spunterà la radice di Iesse,
colui che sorgerà a governare le nazioni;
in lui spereranno le nazioni».
Apocalisse 22:16
Io, Gesù, ho mandato il mio angelo per attestarvi queste cose in seno alle chiese. Io sono la radice e la discendenza di Davide, la lucente stella del mattino».
questi tre versi ci parlano che Gesù è la radice e la discendenza di Davide.
Come può essere radice di Davide, dal momento che la radice porta il frutto, se Gesù esisteva solo nel pensiero di Dio e non in Spirito come Dio stesso?
Ringo, non comprendo cosa stai chiedendo. La preesistenza del Messia è un concetto che ha a che fare con la preconoscenza divina; anche Israele è preconosciuto (RM 11:2), come anche i credenti sono preconosciuti (RM 8:29). Si tratta di un concetto tipico del pensiero dell'autore ebreo biblico, e va accettato per capire bene il linguaggio biblico. L'idea di un uomo preesistente in forma divina prima della creazione è estraneo al pensiero degli scrittori biblici e appartiene a un momento storico successivo.
sarà anche così ma è difficile capire simili ragionamenti.
Ok la cultura, ok il modo di scrivere, ma allora perché a volte leggo che così è scritto e a volte è scritto ma significa cosà?
Si tratta di un concetto tipico del pensiero dell'autore ebreo biblico, e va accettato per capire bene il linguaggio biblico.
in Apocalisse è Gesù che dice "io sono la radice e la discendenza di Davide, quindi non è l'autore come nel caso delle epistole, ma Gesù parla personalmente e Giovanni si limita a riportare la parola di Cristo.
Come può NON significare che Lui è la radice di Davide ma solo il pensiero
