Thanks Besàseà e Antonio. Proseguiamo allora su questa strada di studio e di indagine ancora tutta da scoprire e approfondire....aperta a numerosi interrogativi oltre che a uno scrupoloso quanto attento esame dei testi biblici sia in ebraico che greco. E' inutile dire che tutti sono invitati a partecipare se interessati all'argomento.
Ultima modifica di Antonella il mercoledì 29 luglio 2015, 16:59, modificato 1 volta in totale.
Prima di analizzare satana come angelo ribelle, bisogna vedere se gli angeli possono peccare, e quindi ribellarsi alla volontà di Dio. Riporto qui alcune informazioni tratte da Chabad.org, di Rabbi Yehuda Shurpin.
Secondo il rabbi, gli angeli non hanno inclinazione al male e non hanno libera scelta come gli uomini. La scelta, infatti, determina il male (obbedire o disobbedire). Il satana visto come un angelo malvagio, secondo gli ebrei, è una interpretazione errata. Satana sarebbe al limite un angelo (o una forza sinonimo delle passioni malvagie) che ha il compito, assegnatogli da Dio, di sedurre l'uomo al peccato, alla disobbedienza. Il satana accusa davanti alla corte celeste l'uomo che cade davanti alla sua seduzione. La parola satan significa "accusatore". Il satana sarebbe anche l'angelo incaricato di andare a prendere la vita dell'uomo che muore. Nel Talmud (Bava Batra 16a) si legge che satana, il desiderio di fare il male e l'Angelo della Morte sono la stessa cosa.
Tutto ciò, però, sembrerebbe contraddire quanto detto nel libro di Giobbe (4:17-18):
"Può il mortale essere giusto davanti a Dio? Può l'uomo essere puro davanti al suo creatore? Ecco, Dio non si fida dei suoi servi, e trova difetti nei suoi angeli".
E durante Yom Kippur, gli ebrei proclamano:
Gli angeli sono sgomenti, sono presi da timore e tremore come proclamano : Ecco il Giorno del Giudizio ! Perché tutte le creature del cielo vanno al giudizio. Essi non saranno senza colpa ai Tuoi occhi.
Dunque, sembra che gli angeli possano commettere peccato pur non essendo esseri inclini al peccato, e possano essere giudicati. Inoltre, sempre secondo il rabbi sopra citato, il Midrash e il Talmud contengono istanze in cui gli angeli vengono puniti; per ricevere punizione, si deve aver fatto una scelta, e la punizione origina in seguito alla disobbedienza (peccato).
Per definizione, non esiste creatura che sia perfetta, in quanto solo Dio è perfetto; per non peccare, bisogna essere perfetti. Rabbi Yonatan Eibshitz, in Yaarot Devash, vol. 1 lecture 2, spiega che ci sono due tipi di peccato: il primo è il più comune, quello che origina dall'inclinazione al male; il secondo origina dall'eccesso di santità. Ogni uomo e ogni angelo hanno il proprio livello di comprensione e santità. Ognuno vuole elevarsi sempre di più lungo un cammino prestabilito, ognuno vuole servire Dio con fervore; il problema insorge quando si tenta di elevarsi troppo velocemente e di raggiungere uno stato che, in fatti, trascende il proprio livello attuale. Troppo fervore ci porta oltre il nostro limite e ci fa sbagliare, quindi peccare. Sarebbe come bere troppo vino troppo velocemente. In questo senso gli angeli peccherebbero: se, nel voler servire Dio, eccedono nel loro compito.
Questa interpretazione è molto interessante, perché è riconducibile al comportamento del cherubino di Ez 28, in cui parlando del re di Tiro, lo si accosta a questo "fantomatico" cherubino protettore che fu stabilito da Dio sul Suo monte, in Eden:
"Poiché tu hai scambiato il tuo cuore per quello di Dio" (v.2), e ancora
"Tu mettevi il sigillo alla perfezione, eri pieno di saggezza, di una bellezza perfetta; eri in Eden, il giardino di Dio" (v.27:12-13)
"Eri un cherubino dalle ali distese, un protettore. Ti avevo stabilito, tu stavi sul monte santo di Dio, camminavi in mezzo a pietre di fuoco. Tu fosti perfetto nelle tue vie dal giorno che fosti creato, finché non si trovò in te la perversità. Per l'abbondanza del tuo commercio, tutto in te si è riempito di violenza, e tu hai peccato; perciò io ti caccio via, come un profano, dal monte di Dio e ti farò sparire, o cherubino protettore, di mezzo alle pietre di fuoco. Il tuo cuore si è insuperbito per la tua bellezza; tu hai corrotto la tua saggezza a causa del tuo splendore; io ti getto a terra, ti do in spettacolo ai re." (v.27:14-17)
Prima di dare giudizi ingiustificati di condanna sulle persone, non è meglio aspettare che Besàseà ci spieghi meglio quello che ha scritto e perchè lo definisce così? In fondo per mancanza di tempo, ha dato solo delle risposte brevi e al volo, senza per il momento spiegare. Marco giustamente dice di citare la fonte. Vediamo piuttosto cosa dice Besàseà in merito.
In quanto la discussione che sta portando avanti Besasea,..mi sta dando l'impressione che sia tutto un arrampicarsi su i suoi specchi,...ma nonostante ciò,...ancora non se n'è accorto.
Ecco perchè qualcuno ha parlato di un certo popolo di dura cervice.
Chi sa a quale popolo si riferiva? BOH!
Meglio non alludere a nessuno,...da quando sono rientrata,...mi sento di camminare in un campo minato. Lella
E' vero Giovanni. Ma io credo che le persone intelligenti spieghino e dimostrino ciò che dicono. Poi ci si può fare un'idea. Besàseà non mi sembra uno che non risponde alle domande. Piuttosto sembra che vada sempre di fretta, o si trova a disagio a parlare compiutamente e liberamente per paura di scandalizzare come è già successo. Credo che i testi biblici li conosca più che bene, essendo di madre lingua e di cultura ebraica. Non bisogna avere piuttosto pregiudizi solo perchè non la pensa come noi "occidentali" essendo di una formazione diversa. Io credo alla sua onestà intelletuale. Ma perchè invece di divagare non si rimane in tema?
Ultima modifica di Antonella il mercoledì 29 luglio 2015, 21:00, modificato 3 volte in totale.
Lella ha scritto:
Meglio non alludere a nessuno,...da quando sono rientrata,...mi sento di camminare in un campo minato. Lella
dai Lella non sei "sotto attacco"
ricordati quello che ci scriviamo in privato
ragazzi rubo solo 5 minuti alla discussione per ricordarvi che non sono ben accetti gli attacchi personali
se dissentite alle opinioni di Besasea o altri forumisti, nessuno vi vieta di esprimere il vostro dissenso.
però fatelo nel rispetto delle norme di convivenza civile e sopratutto
Scritture alla mano
Shalom e buon proseguimento
il nostro nemico non è né l'ebreo né il cristiano
il nostro nemico è la nostra stessa ignoranza
Ci sono anche coloro a cui interessa anche la didattica e nelle contestazioni occorre dimostrazione testuale. Tuttavia alcune domande sorgono e qualche volta la risposta è filosofica. Basta conoscere i possibili significati ed il senso di un versetto in un contesto tra quelli possibili. C è chi in qualche modo avanza da solo chi ha bisogno del supporto di gruppi o uno o più studiosi.
Una domanda sugli angeli. Forse più opportuna nella cartella genesi. Ma dimostrato che elohim nei primi versetti è un solo individuo ed in base alle tue spiegazioni gli angeli come esseri celesti non esistono, cosa vuol dire "facciamo l ' uomo a nostra......" " è diventato come noi ...."?
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
Proseguiamo allora su questa strada di studio e di indagine ancora tutta da scoprire e approfondire....aperta a numerosi interrogativi oltre che a uno scrupoloso quanto attento esame dei testi biblici sia in ebraico che greco. E' inutile dire che tutti sono invitati a partecipare se interessati all'argomento. 
Lella
