il libro dell' APOCALISSE

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Rosanna
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Re: il libro dell' APOCALISSE

Messaggio da Rosanna »

A quanto pare nell'Apocalisse spesso i nomi stanno a significare simbolicamente la natura di persone o luoghi che non vengono citati apertamente. Ad esempio: la Gezabele che porta sulla strada dell'idolatria i membri della chiesa di Tiàtira (Ap 2,20) richiama anche nel comportamento la Gezabele, moglie di Acab che perseguitava il profeta Elia. Analogamente, come si intuiva in un video che ho già segnalato, la chiesa di Laodicèa richiama nella descrizione e nelle esortazioni la chiesa attuale di Roma. Allo stesso modo Armagedon sta a significare una guerra dove il male vince temporaneamente anche a causa di una debole adesione ai giusti principi del bene di chi vi si oppone. E' scritto così perfino su Wikipedia dove si legge "Megiddo viene citato varie volte nell'Antico Testamento. I Libri dei Re (23,28-30) e i Libri delle Cronache (35,20-25) descrivono una battaglia che vi si svolse nel 609 a.C. La battaglia causa la morte di Giosia, un riformatore religioso appena trentenne che sembrava promettesse un rinnovamento dello stato teocratico ebreo, che diede vita ai miti sul suo trionfante ritorno. Si dice che Giosia sia morto per mano del faraone egiziano Necho II proprio quando la monarchia della stirpe di Davide era in ascesa dopo un periodo di disordini e corruzione. La sua morte accelerò il declino di una fazione fortemente monoteistica nella Giudea degli anni precedenti la cattività babilonese." https://it.wikipedia.org/wiki/Armageddon" onclick="window.open(this.href);return false;
Ad ogni modo Megiddo è in Medio Oriente, poco lontano dalla Siria, e il termine Armagedon richiama la zona anche geograficamente.
Gv 9,39 Gesù allora disse: «È per un giudizio che io sono venuto in questo mondo, perché coloro che non vedono, vedano e quelli che vedono, diventino ciechi»
cristianolibero
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Re: il libro dell' APOCALISSE

Messaggio da cristianolibero »

gog di magog è sempre il re del nord e il piccolo corno. sarà il suo regno quello che oggi è l'unione europea che sarà il rinato impero romano. siamo molto vicini a questo momento. ad armaghedon saranno radunati gli eserciti poi la guerra a gerusalemme.
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bgaluppi
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Re: il libro dell' APOCALISSE

Messaggio da bgaluppi »

Mi chiedo sempre perché l'interpretazione delle profezie apocalittiche susciti tanto interesse. Ad esempio, con certezza sappiamo che il Cristo non verrà prima che sia manifestato "l'empio". Questo personaggio potrebbe essere stato Hitler (chi piú empio di lui...), o Stalin (responsabile di milioni di morti), Napoleone Bonaparte, o addirittura Truman che ordinò i sganciare la bomba atomica. Chi può essere peggio di uno che ordina di sganciare una atomica? Eppure, evidentemente nessuno di loro era l'empio, perché il Cristo, a differenza di quanto affermano i TdG, non è ancora venuto.

Io credo che non dobbiamo preoccuparci affatto di interpretare le profezie apocalittiche, perché è praticamente impossibile e anche pericoloso. Chi ha fede in Dio e crede nel Messia non deve preoccuparsi di nulla: quando il tempo verrà, se saremo ancora vivi, ce ne accorgeremo.

“Allora apparirà nel cielo il segno del Figlio dell'uomo; e allora tutte le tribù della terra faranno cordoglio e vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nuvole del cielo con gran potenza e gloria.” — Mt 24:30
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Rosanna
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Re: il libro dell' APOCALISSE

Messaggio da Rosanna »

Nessuno è obbligato ad interessarsi all'Apocalisse di Giovanni e tanto meno a cercare di interpretarla. Secondo lo stesso principio nessuno può vietare di interessarsi e di dedicarsi all'Apocalisse alle altre persone. Poiché l'argomento della discussione è l'Apocalisse è sensato esprimere delle opinioni in merito ma non disprezzare le scelte degli altri.
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marco
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Re: il libro dell' APOCALISSE

Messaggio da marco »

Apocalisse fa parte della Bibbia, è parola di Dio e quindi il fedele deve cercare di comprenderne il significato. Questo libro, dal mio punto di vista, è quello che incita di più alla fede e da forza all'eletto: "Ecco, io faccio nuove tutte le cose".
Penso che la chiave di lettura, per il giusto intendimento, sia capire la natura del libro. La sua caratteristica è la spiritualità, e di conseguenza tutti i suoi simboli devono essere interpretati e decodificati con la chiave di lettura che Cristo ci indica all'inizio: "Beato chi legge e beati coloro che ascoltano le parole di questa profezia e mettono in pratica le cose che vi sono scritte".
Mettono in pratica..... cosa?
La battaglia descritta in Ap 16 è spirituale. Se cerchiamo, in questo libro, profezie che riguardano guerre, armi, ed eserciti santi contro eserciti del male, credo che resteremo delusi.
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bgaluppi
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Re: il libro dell' APOCALISSE

Messaggio da bgaluppi »

Comprendere il significato, come dice Marco, è una cosa. Altra cosa è fare voli pindarici su chi può essere la bestia, chi l 'anticristo etc. Questo non è comprendere, è andare a braccio. Per comprendere il significato del libro, bisogna capire cosa rappresentano le allegorie ivi presentate, non cercare di "vedere" in esse quello che ci pare. Il libro di Daniele, anche, presenta molti significati allegorici. Cos'è la bestia con dieci corna, nella cultura di allora? Non dobbiamo vederci l'Unione Europea, dobbiamo capire il signifcato simbolico.

Scusa Rosanna, non volevo suonare irrispettoso. Infatti, il tuo approccio, secondo me, è quello giusto. :-)
marco
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Re: il libro dell' APOCALISSE

Messaggio da marco »

Come mai, dato che l'autore in altre lettere lo usa molto, il termine anticristo non compare il Ap?
Dovrebbe essere la figura centrale in questo libro, e invece, non viene descritto nessuno con questa peculiarità.
Secondo voi, perché?
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Rosanna
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Re: il libro dell' APOCALISSE

Messaggio da Rosanna »

Perché non si tratta di una singola persona ma di un sistema sociale alienante.
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bgaluppi
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Re: il libro dell' APOCALISSE

Messaggio da bgaluppi »

Marco, in realtà si parla dell'anticristo anche in Apocalisse, che è identificato nel falso profeta:

“Ma la bestia fu presa, e con lei fu preso il falso profeta che aveva fatto prodigi davanti a lei, con i quali aveva sedotto quelli che avevano preso il marchio della bestia e quelli che adoravano la sua immagine. Tutti e due furono gettati vivi nello stagno ardente di fuoco e di zolfo.” — Ap 19:20

Paolo lo chiama "empio" (NR), o "uomo iniquo" (CEI) e "figlio della perdizione":

“E allora sarà manifestato l'empio, che il Signore Gesù distruggerà con il soffio della sua bocca, e annienterà con l'apparizione della sua venuta.” — 2Tes 2:8

Nelle sue lettere, Giovanni parla con parole sue, sotto ispirazione. In Apocalisse egli riferisce parole non sue, ma ricevute dall'angelo durante il "rapimento dello spirito":

Rivelazione di Gesù Cristo, che Dio gli diede per mostrare ai suoi servi le cose che devono avvenire tra breve, e che egli ha fatto conoscere mandando il suo angelo al suo servo Giovanni. Egli ha attestato come parola di Dio e testimonianza di Gesù Cristo tutto ciò che ha visto.” — Ap 1:1,2

“Io, Giovanni, vostro fratello e vostro compagno nella tribolazione, nel regno e nella costanza in Gesù, ero nell'isola chiamata Patmos a causa della parola di Dio e della testimonianza di Gesù. Fui rapito dallo Spirito nel giorno del Signore, e udii dietro a me una voce potente come il suono di una tromba, che diceva:” — Ap 1:9,10

Qui, Giovanni non parla di suo, ma riferisce esattamente le parole dell'angelo. Per questo, in Apocalisse non si chiama "anticristo" (termine che usa solo Giovanni) ma "falso profeta".

Il falso profeta rappresenta la "seconda bestia" e ad essa è attribuito un numero, che è un "numero d'uomo"; quindi, il falso profeta è un uomo. Seguendo le indicazioni date dalla rivelazione, utilizzando l'intelligenza, si può capire chi sia questo uomo. La profezia apocalittica si riferisce a "tempi vicini", poiché allora la fine dei tempi era ritenuta molto prossima; il falso profeta e il suo numero possono essere calcolati utilizzando la gematria, il calcolo dei numeri assegnati ad ogni lettera in ebraico.

Gianni dà una sua esegesi qui:

http://www.biblistica.it/wordpress/?page_id=2845" onclick="window.open(this.href);return false;

Rosanna ha ragione, in un certo senso. Il falso profeta non è uno solo, ma possono essere molti. Yeshua non dice di guardarsi "dal falso profeta", ma "dai falsi profeti". Però, il falso profeta è sempre un uomo di grande influenza, che si fa adorare come se fosse Dio: “Come avete udito, l'anticristo deve venire, e di fatto già ora sono sorti molti anticristi.” (1Gv 2:18). Alla fine dei tempi, certamente ce ne sarà uno che il Cristo "annienterà col soffio della sua bocca". Quello sarà l'ultimo, forse il peggiore di tutti e sarà probabilmente un falso messia.
marco
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Re: il libro dell' APOCALISSE

Messaggio da marco »

Cara Rosanna, per Giovanni, è chiaro chi o cosa è l'anticristo: Chi è il menzognero se non colui che nega che Gesù è il Cristo? L'anticristo è colui che nega il Padre e il Figlio. 1Gv 2,22; Poiché molti sono i seduttori che sono apparsi nel mondo, i quali non riconoscono Gesù venuto nella carne. Ecco il seduttore e l'anticristo! 2Gv 7.
Può essere un uomo o una linea di pensiero. O ancora meglio, attualizzando le parole di Giovanni, una filosofia perniciosa che vorrebbe screditare o attenuare la potenza di Yeshùa.
Come mai Giovanni, ben sapendo il ruolo che ha l'anticristo, non lo cita nella sua Rivelazione?
Perché Ap è scritta per gli eletti. A questi non occorre "ricordare" il pericolo che viene dall'anticristo, o metterli in guardia istruendoli sull'idea perniciosa che è propria dell'anticristo, agli eletti serve l'incoraggiamento di Yeshùa alla fede. Questa è l'Apocalisse.
La fede degli eletti è fondata sui Comandamenti di Dio e sulla Testimonianza di Cristo. E deve essere protetta dagli attacchi del Dragone. Questi attacchi riguardano la sfera intima della fede. Lì siamo più vulnerabili. E quali sono questi punti deboli? Un esempio su tutti, la stanchezza nella fede: Sei costante e hai molto sopportato per il mio nome, senza stancarti. Ho però da rimproverarti che hai abbandonato il tuo amore di prima. Ap 2,3-4 Diodati traduce "amore di prima" con questo: primiera carità.
Gli eletti sono rinati in Cristo avendo nel cuore il seme di Dio. Questi devono essere preservati.
Dopo ciò, apparve una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, razza, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all'Agnello, avvolti in vesti candide, e portavano palme nelle mani. 10 E gridavano a gran voce:
«La salvezza appartiene al nostro Dio seduto sul trono e all'Agnello»......./... Uno dei vegliardi allora si rivolse a me e disse: «Quelli che sono vestiti di bianco, chi sono e donde vengono?». 14 Gli risposi: «Signore mio, tu lo sai». E lui: «Essi sono coloro che sono passati attraverso la grande tribolazione e hanno lavato le loro vesti rendendole candide col sangue dell'Agnello.
Ap 7,9-14
Giovanni utilizza lo "stile apocalittico" per incoraggiare alla fede ogni eletto. In fondo Ap è tutta scritta in maniera simbolica. Difficilmente si può prendere un solo versetto e attualizzarlo così come scritto.
Non c'è un tempo che indichi l'inizio della profezia (cosa che accadeva, invece con perfetta predizione, con i Profeti) e non deve neanche esserci.
Ti consiglio, cara Rosanna, di leggere Ap come un incitamento alla fede. Nascoste ci sono le armi per vincere la battaglia contro Satana e i suoi demoni.
Nulla comunque che riguardi armi convenzionali. :-)
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