Ermeneutica per principianti (e non solo)

Lella
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Re: Ermeneutica per principianti (e non solo)

Messaggio da Lella »

Va bene Gianni,...intanto cerchiamo di partire,...poi vediamo man mano quali regole da adottare durante il cammino.

Uno dei tanti passi che non riesco a dargli una giusta,...e unica collocazione è:

OGNI COSA MI E' STATA DATA IN MANO DAL PADRE MIO.
NESSUNO CONOSCE IL FIGLIO SE NON IL PADRE,
NESSUNO CONOSCE IL PADRE SE NON IL FIGLIO,
E COLUI AL QUALE IL FIGLIO VOGLIA RIVELARLO.
Matteo 11:27.....Luca 10:22

Ora,...Gianni come possiamo noi umani a conoscere realmente chi siano il Padre e il Figlio pur applicando la nostra ermeneutica,...se questo è un segreto che solo Gesù può rivelarlo a chi vuole Lui?

Dai nostri ragionamenti fatti in questo Forum,...sembrerebbe che noi tutti conosciamo benissimo
sia il Padre che il Figlio,....ma in modi diversi,...per cui si evince che nessuno ancora in realtà li conosce,...neanche il così detto popolo di Dio! ....e allora? Lella
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Gianni
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Re: Ermeneutica per principianti (e non solo)

Messaggio da Gianni »

Cara Lella, applicando l'ermeneutica direi che per cominciare la parola da indagare è il verbo "conoscere". Partiamo da qui? Se concordi, prova tu a spiegare il senso di questo verbo nelle parole di Yeshùa.
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Gaia degli Elfi
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Re: Ermeneutica per principianti (e non solo)

Messaggio da Gaia degli Elfi »

Buongiorno a tutti!
Scusate il mio ritardo nella risposta, ma sono via da casa.
Grazie, cara Maryam, per avere risposto a Vittorio da parte mia. Hai espresso esattamente ciò che penso! :-)
Continuate pure la discussione: io vi seguo dal cellulare, anche se da lì non riesco a scrivere.
Ora sto usando un pc non mio.
Tornerò a scrivere lunedì.
Buon weekend a tutti!
Lella
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Re: Ermeneutica per principianti (e non solo)

Messaggio da Lella »

No Gianni,...ti ringrazio per la precedenza,....ma tu sei il professore abilitato,...per cui prova tu a spiegare il senso di questo verbo "CONOSCERE" nella parola di Gesù,...ma non dilungarti molto,...altrimenti il tutto potrebbe sapere di vino annacquato. Lella
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Gianni
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Re: Ermeneutica per principianti (e non solo)

Messaggio da Gianni »

Il passo di Mt 11:27 contiene due volte la forma verbale “conosce”: “Ogni cosa mi è stata data in mano dal Padre mio; e nessuno conosce il Figlio, se non il Padre; e nessuno conosce il Padre, se non il Figlio, e colui al quale il Figlio voglia rivelarlo”.
Applicando la seconda regola ermeneutica, consultiamo l’interlineare. Vediamo così (terza regola) che la forma verbale “conosce” corrisponde nel testo biblico originale a ἐπιγινώσκει (epighinòskei). Il verbo in questione è ἐπιγινώσκω (epighinòsko). Il vocabolario ci informa (quarta regola) che è un verbo composto da epì (= sopra, in aggiunta) e da ghinòsko (= conoscere). Il significato è quindi “conoscere bene / a fondo”. Letteralmente si tratta di una super-conoscenza, una conoscenza superiore, che sta sopra.

Facciamo così una prima scoperta: il verbo usato esprime qualcosa in più del semplice ghinòsko (= conoscere). Fatta questa scoperta, può venir voglia di vedere come altri traduttori hanno reso il verbo greco. Controlliamo la cattolica CEI e vediamo che traduce allo stesso modo di NR; Diodati tradusse allo stesso modo e la Nuova Diodati la segue. TILC si alinea. TNM traduce “conosce pienamente”, ed è quindi l’unica che traduce dovutamente il verbo originale.

Siamo così arrivati alla quinta regola: Ottenuta la sua definizione, dobbiamo tener conto della differenza tra significato e senso.

Mi fermo qui, lasciando a Lella e a tutti voi di suggerire come scoprire il senso che il verbo conoscere (ghinòsko) e, a maggior ragione, il verbo “conoscere pienamente” (epighinòsko) ha nella Bibbia, quello cioè che Yeshùa intendeva e che i suoi ascoltatori capirono.

Fatta questa ulteriore scoperta, saremo a buon punto nell’interpretazione del vero senso delle parole di Yeshùa.

Nel frattempo faccio notare che le regole ermeneutiche che ho finora esposto stanno funzionando.
stella
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Re: Ermeneutica per principianti (e non solo)

Messaggio da stella »

Non so Gianni se la mia intromissione sia fuori luogo ...

ma pensavo che forse un esempio di non conoscere possa servire per farci un'idea piu' chiara di cosa voglia dire significare conoscere (un po' elementare e se vogliamo una conoscenza diversa ma.. da principiante o meglio meno che una principiante :ymblushing: ))dicevo

Matteo 1;25 .Giuseppe non conobbe Maria finche' .....
comunque lascio a te ed a Lella andare avanti sicuramente ci arricchirete con le vostre interpretazioni :-)
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Gianni
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Re: Ermeneutica per principianti (e non solo)

Messaggio da Gianni »

Ciao, Stella, e buona domenica.
Non conoscere, tu dici, può servire per farci un'idea più chiara di cosa voglia significare conoscere (ovviamente in senso biblico, che è quello che qui ci interessa). Potrebbe essere una strada.
Tu citi un esempio di non conoscenza: Mt 1:25, in cui è detto che Giuseppe οὐκ ἐγίνωσκεν (uk eghìnosken), “non conobbe” Miryàm finché lei partorì Yeshùa. Il verbo è γινώσκω (ghinòsko), “conoscere”.
Di certo prima di sapere il senso biblico di super-conoscere (epighinòsko), occorre indagare quello di ghinòsko, “conoscere”. Ottimo quindi il passo che citi.

Cosa vuol dire che Giuseppe non conobbe sua moglie prima che partorisse? NR traduce “non ebbe con lei rapporti coniugali”, ed è giusto. Messo al positivo, possiamo dire che dopo che ebbe partorito, Giuseppe ebbe rapporti sessuali con lei ovvero la “conobbe”.

A parte la riflessione che ciò dimostra che Miryàm non fu sempre vergine, come pretendono i cattolici, qui veniamo a scoprire che per gli ebrei “conoscere” indicava anche i rapporti intimi coniugali. Ciò lo sapevamo già da Genesi, in cui è detto che Adamo “conobbe” Eva e lei rimase incinta di Caino.
Questa scoperta ci fa capire che il verbo biblico “conoscere” non ha molto a che fare con la conoscenza come la intendiamo noi occidentali.
Quando Yeshùa afferma che “nessuno conosce pienamente il Figlio, se non il Padre; e nessuno conosce pienamente il Padre, se non il Figlio”, è del tutto ovvio che il senso non è quello dei rapporti sessuali. Tuttavia siamo sulla buona strada, perché ci stiamo allontanando dal “conoscere” come noi lo intendiamo all’occidentale.

La domanda allora è: che cosa vuol dire “conoscere” in senso biblico? Un senso lo abbiamo visto ora. Ce ne sono altri applicabili alle parole di Yeshùa?
Come facciamo a scoprire il senso biblico di “conoscere”? Qui scatta una nuova regola ermeneutica. Vediamo chi la scopre prima. :-)
marco
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Re: Ermeneutica per principianti (e non solo)

Messaggio da marco »

Il rapporto che esiste tra il Padre e il Figlio?
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Gianni
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Re: Ermeneutica per principianti (e non solo)

Messaggio da Gianni »

Sì, Marco, ma come facciamo a scoprire il senso biblico di "conoscere"?
Stiamo per definire una nuova regola ermeneutica che è molto importante, perchè si applica a qualsiasi termine che troviamo nella Bibbia.
Che strumenti abbiamo per scoprire il senso che la Bibbia dà a una certa parola? Il Vocabolario ci dà il suo significato, ma il senso ce lo dà la Scrittura. Che strumenti possiamo utilizzare?
stella
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Re: Ermeneutica per principianti (e non solo)

Messaggio da stella »

Gianni ho letto ...la tua risposta grazie .
Credo che si Marco .. .anche io penso cosi , rapporto tra padre e figlio ...
pero' io come ho detto poco tempo a disposizione lascio a voi gli interventi ...aspettando anche Lella che e' molto ben piu' preparata di me ...e magari assistiamo anche a ''simpatici scontri'''con Gianni e Lella :d ( sicuramente costruttivi )) non fraintendetemi .. ;)
ahh Marco ora vedo che Gianni ha gia' risposto sopra ))...
comunque interessante Gianni se avro' tempo faro' la mia ricerca ....
Ultima modifica di stella il domenica 12 luglio 2015, 7:29, modificato 1 volta in totale.
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