L'anima

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Gianni
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Re: L'anima

Messaggio da Gianni »

Faccio un appunto circa questa dichiarazione: “Negli insegnamenti della Torah, nell'Ebraismo, nella letteratura rabbinica classica, è possibile trovare diverse descrizioni dell'anima dell'uomo”. Non metto in dubbio che negli insegnamenti dell’ebraismo e nella letteratura rabbinica si trovi il concetto di anima. Metto però decisamente in dubbio che lo si trovi nella Toràh e in tutta la Sacra Scrittura. Meglio sarebbe stato dire: ‘Nelle interpretazioni degli insegnamenti della Toràh’. Sarebbe insomma come leggere in trattati teologici cattolici che ‘negli insegnamenti della Bibbia si trova la trinità’, quando sarebbe più corretto dire ‘nelle interpretazioni cattoliche degli insegnamenti della Bibbia’.
La teoria dell’immortalità dell’anima fu formulata dai filosofi greci Socrate e Platone. La stessa Encyclopaedia Judaica afferma: “Solo in epoca postbiblica una credenza salda e ben definita nell’immortalità dell’anima si affermò . . . e divenne una delle pietre angolari della fede ebraica e di quella cristiana”; “Nel periodo biblico la persona era considerata tutt’uno. Quindi l’anima non era nettamente distinta dal corpo”.
Nel 4° secolo prima di Yeshùa Alessandro il Grande conquistò gran parte del Medio Oriente. Entrando in Gerusalemme fu accolto dai giudei a braccia aperte. Dopo Alessandro, i suoi successori continuarono nell’ellenizzazione, diffondendo la lingua, la cultura e la filosofia greca in ogni dove. Avvenne così la fusione della cultura ebraica con quella greca. All’inizio del 3° secolo prima di Yeshùa la Bibbia ebraica fu tradotta in greco. I giudei presero man mano confidenza con il pensiero greco. Gli ebrei furono oltremodo affascinati dalla filosofia greca, per loro un’assoluta novità. Alcuni ebrei divennero addirittura loro stessi filosofi. Uno di questi fu Filone alessandrino, del secolo anteriore a Yeshùa.
Filone stravedeva per Platone. Fu Filone che pretese di spiegare l’ebraismo impiegando i termini della filosofia greca. Mischiando Bibbia e filosofia platonica, si fece strada l’idea di anima, che contaminò l’ebraismo e la successiva cristianità. Per Filone la morte ristabiliva la presunta anima nella sua condizione originaria, quella presunta anteriore alla nascita. Altri pensatori ebrei che credevano nell’immortalità di una presunta anima furono nel 10° secolo Isacco ben Salomon Israeli e, nel 18° secolo, il filosofo ebreo Moses Mendelssohn.
Quanto al Talmud, che fu redatto tra il 2° secolo e il Medioevo, non poteva che esserne influenzato. Dichiara ancora l’Encyclopaedia Judaica: “I rabbi che redassero il Talmud credevano che l’anima continuasse a vivere dopo la morte”.
La Qabalah, che è la mistica ebraica di epoca successiva, insegna perfino la reincarnazione. Si legge nella New Standard Jewish Encyclopedia: “Pare che l’idea abbia avuto origine in India. . . . Nella Cabala essa compare per la prima volta nel libro Bahir, e quindi, dallo Zohar in poi, fu comunemente accettata dai mistici, svolgendo un ruolo importante nella credenza e nella letteratura hasidica”.
Quella del concetto di anima, del tutto assente nella Sacra Scrittura, fu uno dei gravi danni arrecati all’ebraismo e alla successiva cristianità dall’influenza della filosofia greca.
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Michele
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Re: L'anima

Messaggio da Michele »

Che nel pensiero ebraico non c'era spazio per l'anima lo si era capito. Ma vorrei dire che parlando di scrittura, i cattolici non si sono di certo inventati la Trinità, essa è un concetto ben evidente, ma male interpretato, e non poteva che essere in questo modo.
Gli ebrei, prima di venire a contatto con il mondo greco, non avrebbero mai potuto pensare una cosa del genere, essendo la loro una religione al contempo spirituale ma materiale. Spirituale perchè essenzialmente teologica, ma mancante appunto della parte filosofica. E questo non è sempre un bene. Quando si separano tutti gli aspetti che fanno parte armonica di un insieme, è chiaro che la mancanza anche di un solo elemento determina la sua limitatezza e incompletezza. Nonostante tutto, il concetto dell'anima è presente nelle scritture. Che poi venga interpretato dagli ebrei in maniera del tutto materiale, dimostra quanto essi fossero totalmente ignoranti in questo settore, tanto da dargli (ai termini che compaiono nelle scritture)un valore eslcusivamente materiale. L'anima come concetto che ci deriva da Dio è presente nelle scritture, ma purtroppo, il pensiero ebraico la negò sin dai suoi primordi, non sapendo assolutamente cosa fosse. Gli studi successivi infatti, mettono in evidenza il grande errore. Dio non si serve di una filosofia umana a uso e vantaggio di un popolo, la sua scrittura ha un valore universale al di la del tempo e delle tradizioni di un popolo.
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Michele
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Re: L'anima

Messaggio da Michele »

Già nell'A.T. è presente il significato che gli ebrei non potevano ancora capire, come per esempio in Salmi:


Salmi 16:10

poiché tu non abbandonerai l'anima mia in potere della morte,
né permetterai che il tuo santo subisca la decomposizione.

Con Yeshuà, ormai il senso si capiva, tanto è vero che lui parla in questo modo:

Matteo 10,28

E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far perire e l'anima e il corpo nella Geenna.
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Gianni
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Re: L'anima

Messaggio da Gianni »

In Sl 16:10 non compare neppure la parola “anima”! Lì si parla di nèfesh, che indica la persona fisica, non l’anima. Il salmista è certo che Dio non lascerà la sua persona nello sheòl ovvero nella tomba. Infatti dice che non permetterà che lui sia soggetto alla corruzione.
Vedere qui l’anima della filosofia greca è un assurdo perfino per chi ci crede, perché l’anima religiosamente intesa è, secondo la dottrina religiosa, non deperibile, quindi sarebbe un assurdo dire che l'"anima" (nella tomba!) sia soggetta a corruzione.
Mt 10:28 lo avevamo già ampiamente spiegato, ma se non avevi capito allora, a nulla servirebbe spiegarlo di nuovo.
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Michele
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Re: L'anima

Messaggio da Michele »

E ritorno di nuovo, ma se si ha la verità in pugno, a cosa vale stare qui a discutere? Basta pubblicarla e amen. Se uno ha la verità preconfezionata, e non si sposta neppure di una virgola da quello che crede di aver capito, non si spiega che dialogo si possa essere. E' un manifesto, lo si appende e pace.
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Gianni
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Re: L'anima

Messaggio da Gianni »

Infatti, Michele. Non sei disposto a ragionare sulla Scrittura, ma solo ad affermare la tua convinzione basata sulle dottrine religiose, senza mai entrare nel vero merito della Scrittura.
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Michele
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Re: L'anima

Messaggio da Michele »

Te le puoi dimenticare, non risponderò mai più a certe affermazioni. :D
salcontis
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Messaggio da salcontis »

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Ultima modifica di salcontis il lunedì 9 giugno 2014, 11:41, modificato 1 volta in totale.
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Michele
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Re: L'anima

Messaggio da Michele »

Non mi convince per niente. Intanto ci risiamo con il peccato, se il peccato causa la morte, anche l'anima dovrebbe morire, dato che il peccato non avrebbe senso collegarlo al corpo, Adamo non pecca con il corpo ma disubbedisce. E se disubbedisce, significa che non è degno di essere simile a Dio.
Quindi la forzatura è già evidente, se poi proseguiamo in questa linea, dovremmo accettare che Gesù con la sua morte e risurrezione, ripristina lo stato iniziate di Adamo e quindi in un certo modo, fa risorgere le anime. Ma anche qui mi sembra che ci siano forti contrasti; le anime che risorgono, alcune in vritù della vita eterna, altre per la condanna? Insomma questo breve articolo, anziché risolvere il problema dell'identità dell'anima, ne crea molti dippiù. A questo punto è meglio non approfondire il concetto e restare nell'ignoranza. :mrgreen:
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