Quale speranza per gli antichi servitori di Dio?

trizzi74
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Quale speranza per gli antichi servitori di Dio?

Messaggio da trizzi74 »

Caro Gianni, nel capitolo 11 di Ebrei troviamo eccellenti esempi di fede tra cui: Abele, Enoc, Noè, Abraamo e tanti altri ancora.
Riguardo a questi personaggi il Corpo Direttivo insegna che essi saranno risuscitati sulla terra perchè non erano ancora stati unti con lo spirito santo. Secondo le Scritture i primi ad essere unti furono quelli presenti alla Pentecoste.
Ma se leggiamo Ebrei 11:16 notiamo che questi servitori aspiravano " a un [luogo] migliore, cioè uno che appartiene al cielo".

Ora questo versetto non è una dimostrazione che questi servitori anelavano a una resurrezione celeste invece di quella terrena come sostenuto dai TdG?
Ultima modifica di trizzi74 il lunedì 29 giugno 2015, 10:09, modificato 1 volta in totale.
"Le religioni sono sistemi di guarigioni per i mali della psiche, dal che deriva il naturale corollario che chi è spiritualmente sano non ha bisogno di religioni."
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trizzi74
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Re: Quale speranza per gli antichi servitori di Dio?

Messaggio da trizzi74 »

Caro Gianni, quando in Ebrei 11:40 viene detto che “Dio previde per noi qualcosa di migliore,” sembra riferirsi al fatto che i cristiani avessero una speranza diversa dai fedeli servitori citati prima, cioè quella celeste.
Ma a questo punto bisogna chiedersi a cosa si riferisce il versetto 39 quando, riferendosi agli uomini di integrità vissuti prima di Cristo, dichiara che “non ottennero [l’adempimento del]la promessa”. Di quale “promessa” si sta parlando?
Tenendo presente il versetto 16 mi sembra che anche essi anelavano a una resurrezione celeste.
Mi sbaglio?
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Gianni
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Re: Quale speranza per gli antichi servitori di Dio?

Messaggio da Gianni »

Caro Trizzi, ma cos'è questa storia della speranza terrestre e celeste? La Bibbia dichiara che c'è un'unica sola speranza.
In Eb 10:36 era stato detto: “Avete bisogno di costanza, affinché, fatta la volontà di Dio, otteniate quello che vi è stato promesso” e in 11:13 era stato fatto osservare che “tutti costoro sono morti nella fede, senza ricevere le cose promesse”. Ora, in 11:39 viene ribadito il concetto. Il “qualcosa di meglio” che Dio “aveva in vista” (v. 40, NR) è nel testo originale κρεῖττόν τι προβλεψαμένου (krèittòn ti problepsamènu), “di migliore qualcosa avendo provveduto”. Il “provveduto” è un chiaro riferimento al sacrificio di Yeshùa. – Cfr. Eb 2:3;3:1;7:22.
Al v. 40 troviamo un “loro” e un “noi”. “Noi” - ovvero gli ascoltatori di Eb, ma anche tutti i credenti della prima chiesa e tutti i veri credenti di oggi – dobbiamo sapere che tutto il percorso stabilito da Dio, incomprensibile per certi versi agli antenati ebrei, conduce a un “meglio” che ci riguarda, che riguarda “noi” come “loro”.
Tutta la storia della fede è racchiusa dall’inizio alla fine in Yeshùa, che Dio ha provveduto.
trizzi74
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Re: Quale speranza per gli antichi servitori di Dio?

Messaggio da trizzi74 »

Ho capito caro Gianni.
Però vorrei porti altre due domande:

1) Che cos'è questo “ [luogo] migliore, cioè uno che appartiene al cielo” a cui aspiravano i servitori precristiani ( Eb.11:16) ?

2) Come fa la Bibbia a parlare di un’unica speranza se poi dichiara che ci sarà anche “una risurrezione dei giusti e degli ingiusti” (At 24:15) qui sulla terra durante il millennio? Non sembra una contraddizione?
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Re: Quale speranza per gli antichi servitori di Dio?

Messaggio da Gianni »

Caro Trizzi, dove mai trovi la parola “luogo” nel passo che citi? Nel testo biblico originale non c’è. In Eb 11:16 è detto letteralmente: “Adesso invece verso una cosa migliore protendono”. E subito dopo si dice cosa: “Ciò è celeste”.

Riguardo alla risurrezione, è solo una tappa verso il destino finale, che è il cielo.
trizzi74
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Re: Quale speranza per gli antichi servitori di Dio?

Messaggio da trizzi74 »

Grazie per la tua precisazione sul versetto 16.
A questo punto ti chiedo:

Il protendere verso “Ciò è celeste” significa che essi attendevano di essere resuscitati non sulla terra ma in cielo, oppure a che cosa?

Da dove si evince nella Bibbia che “ la resurrezione è solo una tappa verso il destino finale che è il cielo”?
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Re: Quale speranza per gli antichi servitori di Dio?

Messaggio da Gianni »

Caro Trizzi, gli antichi ebrei non avevano alcuna idea della resurrezione celeste. Anzi, proprio nessuna idea di risurrezione.
Il destino finale celeste si evince da numerose dichiarazioni paoline.
Aldo
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Re: Quale speranza per gli antichi servitori di Dio?

Messaggio da Aldo »

Caro Gianni e quindi chi aveva ragione tra Paolo e gli antichi ebrei?
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Gianni
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Re: Quale speranza per gli antichi servitori di Dio?

Messaggio da Gianni »

Aldo, poni male la questione. Sarebbe come domandare se avevano ragione gli antichi ebrei a pensare che la terra poggiasse su colonne o la scienza moderna. Avevano ragione entrambi. Nel caso della cosmologia, gli agiografi esprimevano i concetti del loro tempo senza pretendere di fare trattati scientifici. Nel caso della risurrezione è la stessa cosa: la conoscenza è progressiva. Oggi noi parliamo di risurrezione celeste, ma al di là della definizione, ne sappiamo poco e nulla. La conoscenza è, appunto, progressiva.
Progressiva fino a quando? Per sempre. Perchè nessuno al mondo, nè in questo nè in quello fururo, arriverà mai a conoscere tutto come Dio.
Aldo
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Re: Quale speranza per gli antichi servitori di Dio?

Messaggio da Aldo »

Caro Gianni, guarda che è da sempre che esprimo questo tuo concetto in questo forum.
Da sempre dico che molte cose gli ebrei antichi non le conoscevano e ci sono state rivelate per il tramite di Gesù e del NT. Eppure per questo mio atteggiamento qualcuno ha smesso di parteciapre al forum. :-(
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