La condizione dei Morti secondo Gesù e il Nuovo Testamento

chelaveritàtrionfi
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Re: La condizione dei Morti secondo Gesù e il Nuovo Testamen

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Vorrei capire dove sta scritto che uno muore ma continua a vivere cosciente in altro luogo ..e dopo essere diventati come angeli perchè dovrei tornare ad avere un corpo tra l altro per rischiare di morire di nuovo per il giudizio. Seconda morte. Dopo la seconda morte l anima quindi riesce e torna in condizione Angelica? Spiegatemi bene Bibbia alla mano questa teoria
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
Vittorio
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Re: La condizione dei Morti secondo Gesù e il Nuovo Testamen

Messaggio da Vittorio »

Direi che i brani da me citati in cui Gesù fa riferimento al libro dell'Esodo per dimostrare la risurrezione, rispondono pienamente alle domande su cosa succede dopo la morte. Gesù è molto chiaro: i sadducei si sbagliano nell'interpretare il Pentateuco, la risurrezione esiste perché Abramo, Isacco e Giacobbe sono vivi presso Dio, non essendo un Dio dei morti, ma dei vivi. Gesù dà una nuova esegesi dell'Esodo, vi riconosce la risurrezione dove altri non la vedono. Se i patriarchi sono vivi, ed il loro corpo non lo è, necessariamente sopravvive qualcosa di loro oltre la morte. Solo successivamente la riflessione teologica ha chiamato questo qualcosa "anima" prendendo il termine dai greci, ma cambiandogli significato. Anima è semplicemente un termine per descrivere la relazione che avviene tra Dio e l'uomo, una relazione di amore che nemmeno la morte può interrompere.
Aldo
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Re: La condizione dei Morti secondo Gesù e il Nuovo Testamen

Messaggio da Aldo »

Giovanni quali sono i passi da cui evinci che Gesù risorto non poteva avere il segno dei chiodi?
Per che la verità trionfi
In Lc 16 quando Gesù dice che il ricco nell' Ades soffre mentre il povero Lazzaro viene portato dagli angeli nel seno di Abramo, che lettura fai tu che non credi ad una vita cosciente dopo la morte fisica del corpo?
Ti inveto a leggere Apocalisse 6:9, cosa capisci da questo passo?
Buona notte a tutti
Vittorio
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Re: La condizione dei Morti secondo Gesù e il Nuovo Testamen

Messaggio da Vittorio »

Gesù inoltre non dice che saremo angeli, ma come angeli, ovvero non saremo puri spiriti, ma come gli angeli non avremo bisogno di espletare le funzioni corporee terrene, come usare la sessualità per generare figli. Il corpo risorto non ha più le stesse caratteristiche del corpo terreno, inutile quindi domandarsi quale aspetto avrà, possiamo solo immaginare qualcosa facendo un'analogia con il corpo risorto di Gesù, che poteva assumere l'aspetto che voleva, entrare in un luogo a porte chiuse, ascendere al cielo, e persino mangiare per dimostrarne la tangibilità, in definitiva possedeva caratteristiche impossibili da descrivere compiutamente.
chelaveritàtrionfi
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Re: La condizione dei Morti secondo Gesù e il Nuovo Testamen

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Aldo e Vittorio, io non so dove e come leggete queste cose, ma si parla di risurrezione dei morti quando si diventa come angeli,che non si prende moglie ecc. non prima. A meno che la risurrezione non è già in corso sta solo scritto che il corpo torna polvere, i morti non sentono e non parlano quindi non hanno coscienza. L unica cosa che troviamo tornare a Dio è lo spirito che è il nostro alito di vita. Rileggete con attenzione i passi da voi proposti e chiedetevi gli ebrei cosa volevano dire essendo concreti nel linguaggio. Non avete poi risposto alla seconda parte della mia domanda. Dopo la morte subito come angeli nel regno dei cieli e poi risorge il corpo? Dove sta scritto? Perché devo tornare in un corpo se già mi trovo in una condizione Angelica presso Dio? Per essere giudicato? Oppure devo credere alla dottrina del purgatorio di Dante? Le scritture parlano della condizione come gli angeli alla risurrezione non prima. L idea di anima immortale ha antichi radici in molti popoli
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
Aldo
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Re: La condizione dei Morti secondo Gesù e il Nuovo Testamen

Messaggio da Aldo »

Buongiorno a tutti
Aldo e Vittorio, io non so dove e come leggete queste cose, ma si parla di risurrezione dei morti quando si diventa come angeli,che non si prende moglie ecc. non prima. A meno che la risurrezione non è già in corso sta solo scritto che il corpo torna polvere, i morti non sentono e non parlano quindi non hanno coscienza.

La tua osservazione è corretta, la resurrezione è una prospettiva escatologica futura che riguarderà la fine dei tempi. Qualsiasi corpo va in decomposizione. Il problema è che nella concezione dell'uomo propria del NT, questi non è fatto solo del corpo, ma ha un'anima ed uno spirito anche. Bisogna quindi capire cosa sono questi altri due "componenti" dell'uomo, ma in ogni caso la cosa certa è che non è solo corpo.
L unica cosa che troviamo tornare a Dio è lo spirito che è il nostro alito di vita.
Anche questo concetto è stato di fatto superato. Una forza vitale non è in grado di conoscere, esultare e poi stranamente nel caso di Stefano, questo spirito viene accolto in Cielo da Gesù e non da Dio, come ti spieghi questo cambio così radicale rispetto al passato?
Rileggete con attenzione i passi da voi proposti e chiedetevi gli ebrei cosa volevano dire essendo concreti nel linguaggio.
Appunto, leggendo la vicenda di Lazzaro e del ricco e leggendo quello che scrive Giuseppe Flavio sulle credenze dei Farisei al tempo di Gesù, non ci sono dubbi sul fatto che una parte dei Giudei credesse nell'esistenza dell'anima che sapravvive alla morte del corpo. Il punto è che Gesù parla in questi termini e quindi significa che faceva propria questa visione della vita dopo la morte. Comunque non ho ancora sentitoto nessuna spiegazione alternativa di questo passo lucano.
Non avete poi risposto alla seconda parte della mia domanda. Dopo la morte subito come angeli nel regno dei cieli e poi risorge il corpo? Dove sta scritto?
Visto che hai glissato la domanda ti faccio riflettere io sul concetto che esiste un'anima che sopravvive al corpo. Questo viene scritto nero su bianco in Apocalisse 6:9-10 dove si parla di anime di quelli che erano stati uccisi per la parola di Dio, e questi gridavano a gran voce... Come è possibile che i morti gridano se non sono consci di nulla come dici tu?
Perché devo tornare in un corpo se già mi trovo in una condizione Angelica presso Dio?

Perchè Dio ci ha creati uomini e non angeli? Vivremo l'eternità con la nostra umanità resa perfetta.
Per essere giudicato? Oppure devo credere alla dottrina del purgatorio di Dante? Le scritture parlano della condizione come gli angeli alla risurrezione non prima. L idea di anima immortale ha antichi radici in molti popoli
Alla resurrezione ci sarà il giudizio universale che in realtà è un giudizio della storia, quello personale avviene subito dopo la morte come dice Paolo in Ebr. 9:27. Solo in corrispondenza del giudiziono universale ci sarà la resurrezione dei morti per detonatre la fine della storia e l'inizio della beatitudine eterna, solo allora l'uomo sarà completo nella suà piena umanità resa perfetta. Il purgatorio è un altro concetto che esula da quello che è il giuzio universale.
Vittorio
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Re: La condizione dei Morti secondo Gesù e il Nuovo Testamen

Messaggio da Vittorio »

Nei brani Mt 22,23-32; Mc 12,18-27; Lc 20,27-38 Gesù sta disputando contro i sadducei sulla risurrezione, non sull'anima immortale, concetto tipicamente greco non ebraico. Per gli ebrei di quel tempo, risurrezione significa appunto riprendere il proprio corpo, lo dicono i brani più recenti dell'Antico Testamento come Dn 12, ed anche i libri dei Maccabei. Gesù non sta dicendo che Abramo, Isacco e Giacobbe dormono in attesa di riprendere il loro corpo, ma che vivono presso Dio, e la cosa è indicata in Esodo 3,6. Gesù dice sostanzialmente due cose: che dopo la morte i giusti vivono presso Dio, e che siccome vivono, ci sarà la risurrezione. Riprendere il corpo significa riprendere la pienezza della propria persona, che non è solo spirituale, ma anche materiale.
Aldo
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Re: La condizione dei Morti secondo Gesù e il Nuovo Testamen

Messaggio da Aldo »

Caro Giovanni, il problema vero è che ti manca un "medoto affidabile" per leggere la Bibbia.
Molti di voi credono che la Bibbia è un libro di storia che narra dei semplici fatti, come accade per un articolo di cronoca di un giornale qualsiasi.
Non è affatto così, ogni parola, ogni frase, viene scritta dall'agiografo per trasmettere un significato e un concetto teologico ben preciso. Tutto ciò che non serve ad una precisa finalità non viene descritto e questo non significa certo che non esiste questa cosa non esplicitata. Quindi dire che, nello spezzare il pane da parte di Gesù risorto, non viene detto che le mani recassero il segno dei chiodi, non significa certo che non ci fossero, anche perchè dovresti conciliare il passo di Giovanni doce invece specifica in maniera puntuale che invece il segno dei chiodi c'era. Nel caso dei discepoli di Emmaus quindi l'agiografo vuole rimarcare la loro incapacità di riconoscerlo perchè più avanti vuole evidenziare la centralità dello spezzare il pane come segno distintivo di Gesù che chiaramente per noi cristiani indica l'importanza dell'Eucarestia. Sicuramente c'era una difficoltà generalizzata nel riconoscere Gesù, ma questo non era certo dovuta per forza ad una motivazione fisica sul corpo di Gesù, sarebbe troppo banale questo; le motivazioni invece sono tutte teologiche per quello che di volta in volta è il messaggio che l'agigrafo vuol far passare.
salcontis
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Re: La condizione dei Morti secondo Gesù e il Nuovo Testamen

Messaggio da salcontis »

Genesi
4:10 Il SIGNORE disse: «Che hai fatto? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dalla terra.
Aldo
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Re: La condizione dei Morti secondo Gesù e il Nuovo Testamen

Messaggio da Aldo »

Certo, questo è un modo di dire, ma in Apocalisse non si sta parlando di sangue ma di anima. L'agiografo non dice che il sangue dei martiri era sotto l'altare e gridasse.
In ogni caso la grande folla di Apocalisse 7 non pone alcun dubbio sul fatto che una grande quantità di individui possa stare in Cielo. Se questi non sono angeli, chi sono?
Per favore risparmiamoci i salti mortali che fanno i tdG per negare l'evidenza di questo passo biblico. Il trono sta in Cielo (Apocalisse 4:2) ed essere davanti al trono non può che detonare l'essere in Cielo. Poi non ci piove che il trono sia un simbolo, come l'altare e i troni, ma che il Cielo sia comunque una realtà spirituale trascendente non può che essere vero, altrimenti dovremmo mettere in dubbio pure la veridicità della realtà angelica e la stessa esistenza di Dio, che diventerebbe un concetto astratto!!!! :d
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