Due destini?

ilvigilante
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Re: Due destini?

Messaggio da ilvigilante »

Caro Gianni,
in sintesi dalla tua analisi si comprendono due aspetti fondamentali per due categorie di persone:
1) persone che nella loro vita terrena hanno ‘udito’ e accettato il Cristo, facendo proprio il suo insegnamento e conformandosi ad esso;
2) persone che non hanno potuto, voluto o rifiutato di ‘udire’.

Il primo gruppo (che ha già la VITA VERA) farebbe parte della ‘Prima resurrezione’, regna con Cristo per mille anni sul secondo gruppo cui è data la possibilità durante i mille anni di ‘udire’ e quindi di conformarsi. Su questo secondo gruppo incombe la prova finale, quando i legami di Satana saranno sciolti, per cui quelli che avranno ‘udito’ e modellato la propria personalità all’insegnamento cristiano otterranno anch’essi la VITA VERA (Seconda resurrezione), mentre per chi non avrà ‘udito’ subirà la seconda morte (morte eterna) ...e saranno molti.

Al di fuori di questi due gruppi pare che non ce ne possano essere altri.
Perciò mi chiedo: “Il primo gruppo sono tutti eletti?” e “I simbolici 144.000 fanno parte di quest’unico gruppo o fanno gruppo a parte nello stesso ambito? E con quali mansioni?”

Poi esiste un insegnamento (o una credenza) nella dottrina dei TdG secondo cui, in riferimento a coloro che non hanno ‘udito’ nella loro vita terrena attuale, non godranno di alcuna resurrezione se avranno la disgraziata circostanza di morire ad Har-Maghedòn, in base al concetto che saranno direttamente ‘uccisi’ da Dio in quella occasione. Sarà così?

In realtà dalle Scritture si evince che vi è sicuramente un gruppo di ‘Preordinati’ che prescinde dai due gruppi in questione. Come e dove li possiamo collocare? Sono forse solo loro che sono ‘mutati in un batter d’occhio’? che passano alla VITA VERA direttamente senza necessità di una resurrezione?
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Gianni
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Re: Due destini?

Messaggio da Gianni »

Caro Ilvigilante, hai riassunto bene. Il primo gruppo è risuscitato alla vita celeste ed è costituito dagli eletti. I 144.000 sono sempre loro, espressi simbolicamente. Qui occorre capire bene la presentazione che ne fa l’Apocalisse giovannea.
“Dopo queste cose guardai e vidi una folla immensa che nessuno poteva contare, proveniente da tutte le nazioni, tribù, popoli e lingue, che stava in piedi davanti al trono e davanti all'Agnello” (Ap 7:9). Questa nuova visione non fa che ampliare la precedente. Alcuni, facendo notare che questa “folla immensa” non si può contare, a differenza della precedente che è numerata, pensano a due gruppi diversi. È un errore. Questo errore ne genera subito un altro: il numero 144.000 viene preso per letterale, proprio perché in contrasto con la folla innumerabile. Già questa idea andrebbe scartata in sé, perché altrimenti avremmo qui un caso stranissimo in tutta l’Apocalisse: ci troveremmo di fronte a un dato letterale in mezzo alla marea dei dati tutti simbolici del libro.
Solamente gli angeli possono individuare e fare sapere a quanto ammonta la folla immensa; Giovanni infatti dice: “Udii il numero di coloro che furono segnati con il sigillo: centoquarantaquattromila” (Ap 7:4). Alla proclamazione del numero dei “segnati di tutte le tribù dei figli d'Israele” (Ibidem), costoro ancora non appaiono. Giovanni aveva visto in visione solo “quattro angeli” che “trattenevano i quattro venti della terra”, poi l’“angelo che saliva dal sol levante” che ordina ai quattro di aspettare che siano marchiati gli eletti, quindi aveva udito una voce angelica proclamarne il numero (Ap 7:1-7), ma il veggente non aveva visto i 144.000. Dopo di ciò li vede: “Dopo queste cose guardai e vidi una folla immensa” (Ap 7:9). Giovanni, lui che è uomo, non può contarli; solo gli angeli possono.
Nella nuova immagine è descritta tutta la chiesa di Yeshùa. Simbolicamente è comporta da 144.000 presi da “tutte le tribù dei figli d'Israele” (Ap 7:4), nella realtà proviene “da tutte le nazioni, tribù, popoli e lingue” (Ap 7:9), e abbiamo già visto come ciò include anche le 10 tribù disperse della Casa d’Israele e perché.
Giovanni vede in cielo tutta la chiesa trionfante, al completo. Con ogni evidenza è stato completato il numero di coloro “che dovevano essere uccisi” (Ap 6:11). Questa folla immensa sta “in piedi davanti al trono e davanti all'Agnello, vestiti di bianche vesti” (Ap 7:9). A quelli già uccisi e il cui sangue era sotto l’altare, era già stata “data una veste bianca”, chiedendo loro di attendere che il numero fosse completato (Ap 6:9-11). Ora sono tutti in piedi e tutti vestiti di vesti bianche. La chiesa è al completo.
Gli eletti hanno anche “delle palme in mano” (Ap 7:9), che sono segno di vittoria, come deduciamo dalla letteratura giudaica non biblica (cfr. 1Maccabei 13:51). Le palme simboleggiano anche la loro condizione giusta davanti a Dio (cfr. Sl 92:12,13). Ma solo anche simbolo di lode (cfr. 1Re 6:29,32,35; 2Cron 3:5; Ez 40:16-37;41:15-26) e di sottomissione alla posizione regale di Dio e di Yeshùa (cfr. Gv 12:12,13). Infatti, “gridavano a gran voce, dicendo: «La salvezza appartiene al nostro Dio che siede sul trono, e all'Agnello»”. - Ap 7:10.
La vittoria della chiesa è talmente sicura che a Giovanni è dato di ammirarla prima del tempo. Il canto «La salvezza appartiene al nostro Dio che siede sul trono, e all'Agnello» sarà cantato dopo la caduta del dragone (Ap 12:10) e dopo la caduta della gran puttana, Babilonia (Ap 19:1), ma già da ora risuona l’inno vittorioso. All’inno, che è annuncio di vittoria futura e certa, rispondono i cori celesti: “Tutti gli angeli erano in piedi intorno al trono, agli anziani e alle quattro creature viventi; essi si prostrarono con la faccia a terra davanti al trono e adorarono Dio, dicendo: «Amen! Al nostro Dio la lode, la gloria, la sapienza, il ringraziamento, l'onore, la potenza e la forza, nei secoli dei secoli! Amen»” – Ap 7:11,12.
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francesco.ragazzi
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Re: Due destini?

Messaggio da francesco.ragazzi »

Caro Gianni,
Scusa se mi ripeto, ma non capisco in base a cosa ritieni che il secondo gruppo sarà risuscitato all'inizio del millennio quando è chiaramente scritto che i rimanenti non tornarono in vita prima che fossero compiti i mille anni.- Perchè non potrebbero essere giudicati alla fine del millennio ed introdotti (i promossi) direttamente nel Regno Eterno ?
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Gianni
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Re: Due destini?

Messaggio da Gianni »

Caro Francesco, la mia comprensione di Ap 20:5 è esposta nello studio intitolato Excursus – Il resto dei morti, che trovi alla pagina web http://www.biblistica.it/wordpress/?page_id=101&page=2.
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francesco.ragazzi
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Re: Due destini?

Messaggio da francesco.ragazzi »

Ora, sembrerebbe che “gli altri morti” siano risuscitati alla fine del Millennio. Se così fosse, si creerebbero dei gravi quesiti. Primo fra tutti, perché mai sarebbero resuscitati solo alla fine dei mille anni, quando subito dopo, “quando i mille anni saranno trascorsi, satana sarà sciolto dalla sua prigione e uscirà per sedurre le nazioni” (Ap 20:7,8)? Sarebbero notevolmente svantaggiati rispetto a chi è vissuto nel Millennio senza l’influsso satanico e sotto il Regno di Dio. Inoltre, subito dopo che il maligno è distrutto, è sostituito il “grande trono bianco” (Ap 20:11) e quei “morti furono giudicati” (Ap 20:12). Insomma, risusciterebbero solo per affrontare l’attacco satanico finale e il successivo giudizio. Il che non apparirebbe né logico né misericordioso.
Caro Gianni,
In base a cosa affermi che sarebbero risuscitati prima dello scioglimento di satana ? Per far cosa ? Risuscitati per tornare a vivere come uomini ? Non avrebbe senso ed è contro la stessa Scrittura in quanto è scritto che si vive UNA sola volta dopo di che viene il giudizio.-EBREI 9:27 .-
Per cui il resto dei morti (che ha già vissuto su questa terra) sarà resuscitato dopo il millennio (non per rivivere di nuovo da uomini su questa terra), ma per essere giudicati !
Rivevere è antiscritturale !
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Gianni
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Re: Due destini?

Messaggio da Gianni »

Caro Francesco, rivivere non è antiscritturale: si chiama risurrezione. In Eb 9:27 non è scritto che si vive una sola volta, ma che si muore una volta sola, dopo di che viene il giudizio. Ciò va compreso tenendo conto della risurrezione. Yeshùa spiegò che “tutti quelli che sono nelle tombe udranno la sua voce e ne verranno fuori; quelli che hanno operato bene, in risurrezione di vita; quelli che hanno operato male, in risurrezione di giudizio”. - Gv 5:28,29.
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francesco.ragazzi
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Re: Due destini?

Messaggio da francesco.ragazzi »

Caro Gianni,
Coloro che risuscitano per il giudizio sono suscettibili di approvazione o bocciatura, in tal caso coloro che non supereranno il giudizio morirebbero una seconda volta e ciò contrasta nuovamente quanto scritto in Ebrei 9:27 .-
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francesco.ragazzi
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Re: Due destini?

Messaggio da francesco.ragazzi »

Caro Giovanni,
Casi particolari possono sussistere, l'eccezione non fà la regola; ma qui stiamo parlando della regola e non delle eccezioni ! La risurrezione per il Giudizio !
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Gianni
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Re: Due destini?

Messaggio da Gianni »

Anche i casi biblici citati da Giovanni contrastano con Eb 9:27? E che dire di Lazzaro, risuscitato da Yeshùa e che poi morì nuovamente? Forse è una certa comprensione del passo che è in contrasto, non trovi?
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francesco.ragazzi
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Re: Due destini?

Messaggio da francesco.ragazzi »

Caro Gianni,
Casi particolari possono sussistere, l'eccezione non fà la regola; ma qui stiamo parlando della regola e non delle eccezioni ! La risurrezione per il Giudizio !
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