SERVO FIDATO E PRUDENTE di Matteo 24 45-51

[speculator]

Molte parole sono erroneamente riferite a aspetti materiali: Cibo, vestito, acqua, corpo e bisogna vedere il contesto, ma Gesu' predicava: "felici i poveri in spirito" e non quelli in canna e certo aveva appena detto:"sappiate una cosa", che non significa: "mangiate spaghetti". inoltre nella preghiera modello non c'è nessun riferimento a mangiare e bere, e nel contesto stava dando istruzioni precise, per i suoi del momento, e per la fine circa il sapere e non sapere la fine.

O parla di una persona, oppure di più di una persona, ma in ogni caso è identificato dalla distribuzione di cibo spirituale che certo deve essere eccellente.

La mia conoscenza dei generi letterali e didascalici ebrei di allora e' molto bassa e può darsi che sia una parabola o illustrazione, ma come posso saperlo?

Stava parlando a dei servitori che YHWH aveva costituito come guardiani della casa o distributori di cibo spirituale (i dodici) e li avvvisava di un imminente giudizio positivo o negativo.

[Gianni]

Speculator, dici che potrebbe essere una parabola ma che non puoi saperlo. Sì, invece, che puoi saperlo. La serie di illustrazioni usate da Yeshùa inizia subito dopo Mt 24:42: “Vigilate, dunque, perché non sapete in quale giorno verrà il vostro Signore” (TNM): il ladro di notte (vv. 43,44); lo schiavo fedele e saggio (vv. 45-51); le dieci vergini (25:1-13); il padrone che va all’estero ed affida i suoi averi ai suoi schiavi (25:14-30). Come vedi, la parabola dello schiavo fedele è inserita tra altre illustrazioni.

Non puoi isolare quella parabola e farne una specie di profezia che preannunci un gruppetto americano di poche persone che dettano legge.

Cibo spirituale? A me pare che si tratti solo di un simbolo concreto con il senso di aver cura di. Diversamente, dovresti ritenere spirituale anche il cibo di un’altra illustrazione: “«Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare?» … E il re risponderà loro: «In verità vi dico che in quanto lo avete fatto a uno di questi miei minimi fratelli, l'avete fatto a me»” (Mt 25:37,40). Dare cibo spirituale ai minimi fratelli di Yeshùa potrebbe anche starci, ma – di rimando – darlo a Yeshùa davvero no, per cui va escluso. Si tratta di aver cura di, esemplificato anche dal dissetare, dal vestire e dal far visita.

Considera anche un’altra cosa. La parabola che assomiglia di più a quella dello schiavo fedele è quella del padrone che va all’estero ed affida i suoi averi ai suoi schiavi (Mt 25:14-30). In tutti e due i casi la conclusione è simile: “lo costituirà su tutti i suoi beni” (Mt 24:47), “Ti costituirò sopra molte cose” (25:21), “Ti costituirò sopra molte cose” (25:23). Ora, in un caso si tratta di dar cibo, nell’altro di amministrare il denaro del padrone. Se il cibo fosse spirituale, dovremmo parimenti avere denaro spirituale. Ma in tal caso come potrebbe mai essere amministrato del denaro spirituale in modi diversi (con la speculazione in due casi e mettendolo in banca nell’altro caso)?

Speculator, se tu sapessi come è sorta l’idea dello schiavo applicato ad un gruppetto dirigente americano, ti cadrebbero le braccia. Tu lo sai come nacque tale idea balzana? Lo sai?

[speculator]

In Mt 24:42 il "dunque" non può essere l'inizio di una illustrazione, ma la conseguenza di un ragionamento. Per me sta dicendo loro che dovevano svegliarsi a sapere e stare svegli; infatti dice, una volta minimamente svegli, " dovete sapere una cosa...." (chi dorme non sa).
Inoltre "state pronti" (a sapere l'ora) e' più di "state svegli'' (non sapete il giorno).

[Gianni]

Speculator, Mt 24:42 non è infatti l'inizio di una illustrazione. Dici bene: è il tirare le somme sull’attenzione da porre a ciò che avverrà: “Allora due saranno nel campo; l'uno sarà preso e l'altro lasciato … Vegliate, dunque … Perciò, anche voi siate pronti” (vv. 40,42,44). Le illustrazioni iniziano al v. 45 con la domanda su chi sarà fedele e proseguono fino a 25:30. Queste parabole (illustrazioni) non fanno che esemplificare il comportamento da tenere. Ripeto: è assurdo prendere il personaggio fittizio di una parabola per vedervi un gruppetto americano di poche persone che dettano legge in una religione americana sorta negli U.S.A. dal revival religioso del 19° secolo. E ti ripeto la domanda: tu lo sai come nacque questa idea? Lo sai?

Sull’uso delle parabole da parte di Yeshùa si veda La pedagogia di Yeshùa: https://www.biblistica.it/wordpress/wp- ... C3%99A.pdf" onclick="window.open(this.href);return false;

[speculator]

Non so come nacque l'idea, ma mi interessa poco; il tempo lo dedico a capire quanto detto da Gesù, e non mi basta.

Grazie per il link sull'uso delle parabole da parte di Gesu'.

Risponderò a pezzi ai tuoi ultimi post, perche' ho problemi col telefonino e più di una volta interventi lunghi sono stati cancellati da un mio malaccorto swap.

[Gianni]

Speculator, se tu sapessi come nacque quell’idea, non solo ti cadrebbero le braccia, ma soprattutto – cosa più importante – conosceresti il vero senso della parabola dello schiavo fedele, e spiegato addirittura direttamente da C. T. Russell. Ma come vuoi, non fa niente.

[speculator]

Vigilate ed essere pronti hanno a che fare con "non sapete".

"chi è realmente lo schiavo...." ha a che fare, e noi lo stiamo ora facendo, con lo scoprire come rispondere giustamente alla domanda che identifica uno schiavo particolare che deve distribuire qualcosa a qualcuno suo simile.

Si distribuisce quello che si sa;

in breve: Svegliatevi (per sapere), state poi pronti (a sapere l'ora), il signore può incaricare qualcuno che sa per insegnare ai confratelli.
insegnare

[speculator]

Apostata e' uno che pubblicamente abbandona la sua posizione cristiana.
Se non è in pubblico e se non ha posizione cristiana non può apostatare.
Se ha idee non simili alla maggioranza non è necessariamente apostata.

[speculator]

Se sta combattendo non può legalmente allontanarsi dalla sua posizione di combattimento spirituale, cioe' apostatare.

Se non sta combattendo può avere ed esprimere idee diverse,

[speculator]

La fede in Cristo è necessaria ma non la
Sofferenza eterna.