Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiviso

[Vittorio]

Il metodo di Lella è più coerente, è più corretto, non si ferma ai singoli versetti, ma li mette in relazione con tutto il resto, con il messaggio complessivo. Sulla stessa strada per individuare un metodo condiviso era Michele, che giustamente faceva una riflessione teologica sulle affermazioni bibliche per verificarne la coerenza. Finché citiamo versetti e diciamo che in essi non si trova un concetto come, ad esempio, la divinità di Gesù, e non lo mettiamo in relazione con tutto il resto, con il contesto, non arriviamo da nessuna parte.

[Michele]

Io sono d'accordo con Vittorio, che poi sono le stesse cose che rimproveravo da tempo ormai, quello di vivisezionare la parola. In quanto a Lella, non mi sembra che abbia scritto male, facendo riferimento a "contesto", infatti anche la Treccani in sostanza afferma che si tratta "dell'insieme di frasi che precedono o seguono..."
http://www.treccani.it/enciclopedia/con ... aliano%29/

[Gianni]

Vittorio, che cosa vuol dire interpretare la Bibbia? Questo e solo questo è il tema della discussione.
Per interpretarla ci sono delle regole, chiamate ermeneutica. L'ermeneutica non lasce a priori, non è una scienza a sè stante che poi si applica alla Bibbia. Essa deriva direttamente dalla Bibbia, perchè è tutto il testo biblico che stabilisce l'ermeneutica.
Forse ti stupirà, ma i biblisti cattolici (e quelli protestanti) seguono proprio il metodo da me indicato.
Tu, facendo confusione, scambi l'interpretazione con le dottrine. A quelle ci si arriva casomai dopo.

Ti faccio un esempio. Proprio in questo momento mi sto occupando di Dn 12:7: "Questo durerà un tempo, dei tempi e la metà d'un tempo". Che cosa vuol dire?
Scusa la battuta, ma prova a fare la comunione e poi a dirmi cosa vuol dire. Chi non fa la comunione e si riempie la bocca di spirito santo, provi a farsi illuminare dallo spirito e poi mi spieghi quel passo.

[Salvatore]

x

[Gianni]

Ma certo, Salvatore. Me ne occupo subito.

[Vittorio]

Applichiamo il mio metodo, Gianni, al verso che tu hai citato:
Dn 12:7: "Questo durerà un tempo, dei tempi e la metà d'un tempo".
Letto così questo verso non dice nulla, è possibile fargli dire quello che si vuole, anche che Daniele giocava a calcio e si stava riferendo alle partite del campionato biblico. Senza mettere in relazione questo verso con tutto il libro di Daniele, non arrivo da nessuna parte. Al contrario, se lo colloco all'interno di tutto il libro, ne colgo l'essenza.
Basta anche leggersi soltanto lo stesso cap. 12 in cui il verso è collocato per coglierne il senso apocalittico, ovvero quello di rivelazione, e confrontarlo con il simbolismo dell'Apocalisse. Si parla chiaramente di risurrezione:
"2 molti di quelli che dormono nella regione della polvere si risveglieranno...", quindi ecco che posso mettere in relazione questo brano con Gesù Risorto, vivo e presente nell'Eucaristia, e capire quali sono in Daniele le prefigurazioni del Messia. Mi fermo qui, ma potrei andare avanti a lungo, questo serve per farti capire che limitarsi all'analisi di quel verso, cercando di svelarne il simbolismo numerico, come in un gioco enigmistico, non porta da nessuna parte nella comprensione del significato. Perché ogni studioso dirà che cosa secondo lui significano quei tempi, pensando di essere più bravo dei suoi colleghi, e lasciando irrisolto il nodo fondamentale che è il senso del messaggio di salvezza che Dio dà all'uomo tramite la Bibbia.

[Gianni]

Vittorio, e questo lo chiami tuo metodo? Hai applicato le regole più elementari dell’ermeneutica, anche se poi ti sei fermato per fare un salto fuori dal puro esame del testo. Infatti, quando dici che “ogni studioso dirà che cosa secondo lui significano quei tempi”, non sei più nel campo dell’esegesi ma nel campo dell’attualizzazione, che è assolutamente lecita e perfino doverosa se vogliamo che la Bibbia ci parli ancora oggi.

[Lella]

Scusatemi,...non so cosa sia successo,...ma mentre scrivevo molto velocemente,...è scattato l'invio ed è partito il messaggio appena iniziato,...ma ora corro ai ripari:

Dunque dicevamo che pur essendo la più ignorante del Forum,...mio caro Gianni lascia ti risponda anche io.

Daniele 12:7,....UN TEMPO, DEI TEMPI E LA META' DI UN TEMPO.

Questa è la domanda sollevata al versetto 6.

Sommando i termini (uno,due,e mezzo) giungiamo agli ultimi tre anni e mezzo della settantesima settimana di Daniele (9:27) il tempo di angoscia in cui il "Piccolo corno" l'empio Re perseguiterà i santi (7:25) da confrontare anche con 11:36,39 e Apocalisse 12:14.

Lo stesso periodo di tempo è indicato in altri testi Apocalisse 11:2,3---e 13:5

Vuoi sapere di più prof. Gianni?

Faccio presente che io non ho usato nessun metodo,...ma solo la conoscenza. Lella

[Vittorio]

Gianni, se condividi il metodo che ho usato, dài anche tu la tua interpretazione, vedo che Lella ha dato la sua. Se qualcun altro vorrà intervenire dando la propria, ne sarei lieto, poi cercheremo di trarre delle conclusioni condivisibili.

[Lella]

Concordo con te Vittorio. Lella