Idea del messia nel vecchio testamento e oggi

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bgaluppi
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Re: Idea del messia nel vecchio testamento e oggi

Messaggio da bgaluppi »

Ottima citazione, Janira. Anche il Targum Yonathan, sulla scia del Midrash, applica la figura del servo al Messia (lo introduce in 52:13, "il mio servo, il Messia"...). È vero che il Midrash è sempre da prendere con le molle, però bisogna chiedersi per quale motivo, nelle loro riflessioni, i maestri estendano l'applicazione della figura del servo anche ad un singolo personaggio e perché il Targum citi il Messia. Nonostante il servo sia sempre Israele nei capp. precedenti, da una lettura di Is 53, a me pare che il servo qui coincida col "braccio del Signore". La mia, però, potrebbe essere anche una lettura condizionata dalla figura di Yeshùa, ma forse anche no. Scriverò qualcosa in più appena posso.
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bgaluppi
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Re: Idea del messia nel vecchio testamento e oggi

Messaggio da bgaluppi »

Ci sono cose che non sono molto chiare neppure dalla spiegazione di Sguardoasion. Innanzitutto, 52:14 è problematico (uso la loro traduzione):

52:13 Ecco, il mio servo prospererà e sarà innalzato, elevato e grandemente esaltato.

52:14-15 Come molti erano stupiti di te, tanto il suo aspetto era sfigurato più di quello di alcun uomo, e il suo volto era diverso da quello dei figli dell’uomo, così egli abbatterà molte nazioni. I re chiuderanno la bocca davanti a lui, perché vedranno ciò che non era mai stato loro narrato e comprenderanno ciò che non avevano udito.

A chi si riferisce "te" (2a p. sing.) e a chi si riferisce "suo" (3a p. sing.)?

Si potrebbe pensare ad un inciso tra parentesi, riferito al servo, ma comunque non ha senso:

“Come molti erano stupiti di te [servo] (tanto il suo aspetto [del servo] era sfigurato più di quello di alcun uomo, e il suo volto era diverso da quello dei figli dell’uomo), così egli [chi?] abbatterà molte nazioni”.

L'articolo "egli" non ci sta se si sta parlando dello stesso servo come nella prima parte del versetto: “Come molti erano stupiti di te [עָלֶ֙יךָ֙, aleka], così egli abbatterà molte nazioni”. Chi è che fa stupire molti? E chi abbatterà nazioni? Sembrano due persone diverse.

Poi, Sguardoasion spiega che dal v.53:1 sono le nazioni a parlare: «Chi ha creduto a ciò che abbiamo udito, e a chi è stato rivelato il braccio del Signore?».

Ma ciò non ha senso, perché subito prima è detto che davanti a "lui", i re (delle nazioni, ovviamente) “vedranno ciò che non era mai stato loro narrato e comprenderanno ciò che non avevano udito”. Se nulla è stato udito dalle nazioni, perché nulla è stato loro narrato, come possono essere le nazioni a dire subito dopo: “Chi ha creduto a ciò che abbiamo udito”? Semmai, chi ha udito è Israele, dalla bocca dei profeti, alle nazioni non è stato detto proprio nulla.
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bgaluppi
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Re: Idea del messia nel vecchio testamento e oggi

Messaggio da bgaluppi »

Poi scrivo due righe sul braccio del Signore.
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bgaluppi
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Re: Idea del messia nel vecchio testamento e oggi

Messaggio da bgaluppi »

Poi al versetto 13 nomina nuovamente la figura del Messia che è sempre la stessa citata in precedenza al versetto 10: il popolo d'Israele.
Ma come può, l'unto di Israele, essere Israele? Il Messia può rappresentare Israele, ma non il contrario. Del resto, la redenzione messianica viene da Dio su Israele (il braccio del Signore che rappresenta salvezza). È sempre Dio a salvare Israele, non Israele a salvare se stesso (cfr. 52:9-10).

Dio fa uscire Israele dall'Egitto "col suo braccio", come spiega Sguardoasion. Dunque, il braccio del Signore rappresenta la salvezza di Israele. Mi ricollego a questo in un attimo, per parlare del "braccio del Signore" di Is 52-53...
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bgaluppi
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Re: Idea del messia nel vecchio testamento e oggi

Messaggio da bgaluppi »

Volevo aggiungere due parole sul "servo del Signore" di Isaia.

Dal cap.41, il servo è Israele: “Tu, Israele, mio servo, Giacobbe che io ho scelto, discendenza di Abraamo, l'amico mio" (v.41:8); "Ascolta, Giacobbe, mio servo,
o Israele, che io ho scelto!" (v.44:1); "Tu sei il mio servo, Israele" (v.49:3). Ma in Isaia, Israele non è l'unico a personificare il servo.

In Is 20:3 è il profeta stesso ad essere il servo; in 22:20 è Eliachim, figlio di Chilchia; in 37:35 è Davide. Il servo può essere la collettività di Israele personificata in un uomo, o un singolo uomo che detiene uno speciale rapporto con Dio. In particolar modo, come l'unto Davide (chiamato "figlio"), il Messia è anche servo (Janira ci ha citato Sguardoasion che spiega le varie interpretazioni).

In Is 52 Dio non si rivolge più a Israele come fa nei capitoli precedenti, ma parla piuttosto della sua liberazione e salvezza e di come viene realizzata. Dio annuncia la salvezza di Israele (v.52:9) per opera del Suo braccio santo (v.10), che viene rivelato (fatto conoscere) alle nazioni (v.10,). Poi, al v.52:13, viene introdotto di nuovo il servo, ma qui non è specificato chi sia: “Ecco, il mio servo prospererà, sarà innalzato, esaltato, reso sommamente eccelso.”. Si dirà: "è Israele, perché nei capitoli precedenti era Israele"; forse, ma non necessariamente. Infatti, in Isaia il servo è incarnato non solo da Israele, come abbiamo visto, e di solito è specificato di chi si tratta.

Poi, in Is 53:1,2, è detto: “Chi ha creduto a quello che abbiamo annunciato? A chi è stato rivelato il braccio del Signore? Egli è cresciuto davanti a lui come una pianticella, come una radice che esce da un arido suolo”. Egli chi? Egli, che è cresciuto come una pianticella, sembra si riferisca al "braccio del Signore", che in questo caso sarebbe il servo, cioè il Messia. Credo sia per questo che il Targum, al v.52:13, specifica chiaramente che il servo è il Messia, che è il braccio del Signore, che opera la Sua giustizia su Israele. Infatti, secondo il pensiero ebraico il messia svolge funzione di redentore, in vece di Dio, in quanto Suo massimo rappresentante (mi corregga Noiman se sbaglio); in questo senso potrebbe essere il braccio del Signore che porta salvezza a Israele. Se il servo è sempre Israele, perché mai il Targum lo identifica nel Messia? E se qui il servo fosse Israele, significherebbe che Israele salva se stesso. Ma mi risulta che la redenzione, nella Bibbia, giunga da Dio su Israele ("Poiché il Signore consola il suo popolo, salva Gerusalemme", Is 52:10, cfr. anche Is 54:5).

Si tratta solo di un'ipotesi, e ho scritto in fretta da telefonino, ma volevo esporre la mia idea perché ci possiamo ragionare sopra... Non si tratta di un ennesimo tentativo di ricollegare necessariamente il servo a Yeshùa, vorrei capire meglio questo testo che in molti punti mi rimane incomprensibile.
trizzi74
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Re: Idea del messia nel vecchio testamento e oggi

Messaggio da trizzi74 »

Ho trovato questa spiegazione riguardo l'identità del "Servo di Dio" di Isaia 53
https://www.gotquestions.org/Italiano/s ... rente.html" onclick="window.open(this.href);return false;
"Le religioni sono sistemi di guarigioni per i mali della psiche, dal che deriva il naturale corollario che chi è spiritualmente sano non ha bisogno di religioni."
Carl Gustav Jung
tom anad
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Re: Idea del messia nel vecchio testamento e oggi

Messaggio da tom anad »

Isaia 53:3 Disprezzato e abbandonato dagli uomini,
uomo di dolore, familiare con la sofferenza,
pari a colui davanti al quale ciascuno si nasconde la faccia,
era spregiato, e noi non ne facemmo stima alcuna.


concordo con Galuppi, qui il servo viene definito uomo di dolore, ma ancor più chiaramente viene detto "e noi non ne facemmo alcuna stima Noi chi? è chiaro che noi era riferito ai giudei perché Isaia usando il noi si considera anche lui tra questi. Allora come possono i giudei non avere stima di se stessi?

Nel versetto 4 Isaia continua con "nostri" e al versetto 5 scrive: Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni,
stroncato a causa delle nostre iniquità;


Israele è stato guarito mediante le lividure del "servo" e non di se stesso.

ma il SIGNORE ha fatto ricadere su di lui l'iniquità di noi tutti./i]
7 Maltrattato, si lasciò umiliare
e non aprì la bocca.
Come l'agnello condotto al mattatoio,
come la pecora muta davanti a chi la tosa,
egli non aprì la bocca.
8 Dopo l'arresto e la condanna fu tolto di mezzo;/i]
chi è stato arrestato, condannato e tolto di mezzo? Israele...... non mi risulta.
Qui è chiaro che si parla del servo in quanto è al singolare e fa riferimento ad un evento ben preciso, troppo preciso per essere ignorato. Israele è stato arrestato? è stato condannato? è stato messo a morte?
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