Idea del messia nel vecchio testamento e oggi

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Giorgia
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Idea del messia nel vecchio testamento e oggi

Messaggio da Giorgia »

Ho un quesito da qualche tempo a questa parte.

Il popolo ebraico come si aspettava e come si aspetta il messia?

Cioè, si aspettavano/aspettano un uomo? Un profeta?

E cosa avrebbe/dovrebbe fare?

So che è un argomento spinoso, perché possono sembrare domande provocatorie, ma credetemi, non lo sono. Ho sinceramente voglia di comprendere.

Vedete, secondo me la trinità è strettamente legata a questo concetto. Perché il vecchio testamento anticipa la venuta del Messia, è quindi importante capire il pensiero semita per comprendere meglio la figura di Cristo.

Grazie a chi potrà darmi informazioni.
marco
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Re: Idea del messia nel vecchio testamento e oggi

Messaggio da marco »

Si Giorgia quì ci vorrebbe il caro Noiman.
Più che un profeta attendo un re, un messia degno di essere chiamato figlio di Davide.
Però la figura del re esige un regno. E quì si complica un pò la situazione.
Noi sappiamo che il regno di Dio non è di questo mondo.
La domanda è: quando tornerà Yeshùa vestirà le vesti di Re di un regno terreno?
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Israel75
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Re: Idea del messia nel vecchio testamento e oggi

Messaggio da Israel75 »

Argomento importante ed interessante credo.Da trattare con le "pinze" , io proporrei il metodo di provare a seguire o sviluppare un punto alla volta. Ma occorre stabilire un inizio secondo me , individuare dai testi profetici almeno se il periodo storico e il luogo corrispondono.
Sì sapeva dalle Scritture che sarebbe nato a Betlemme da una vergine (che è anche parola traducibile in "giovane" ) , che sarebbe stato della stirpe di Giuda , e che avrebbe sofferto per noi per esempio.

Della tribù di Giuda (Genesi 49:10)
10 Lo scettro non sarà rimosso da Giuda,
né sarà allontanato il bastone del comando dai suoi piedi,
finché venga colui al quale esso appartiene
e a cui ubbidiranno i popoli.

Nato a Betlemme (Michea 5:1)
Mi 5:1 «Ma da te, o Betlemme, Efrata,
piccola per essere tra le migliaia di Giuda,
da te mi uscirà
colui che sarà dominatore in Israele,
le cui origini risalgono ai tempi antichi,
ai giorni eterni.


Nato da una vergine (Isaia 7:14)
14 Perciò il Signore stesso vi darà un segno:
Ecco, la giovane concepirà, partorirà un figlio,
e lo chiamerà Emmanuele.


Muore per i nostri peccati (Isaia 53:4-12)
7 Maltrattato, si lasciò umiliare
e non aprì la bocca.
Come l'agnello condotto al mattatoio,
come la pecora muta davanti a chi la tosa,
egli non aprì la bocca.
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
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Giorgia
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Re: Idea del messia nel vecchio testamento e oggi

Messaggio da Giorgia »

Intanto vorrei ringraziarvi tutti per l'aiuto! :YMHUG:

Fino qui abbiamo visto che Israele attendeva questo:

- colui a cui ubbidiranno i popoli
- Nato a Betlemme
- colui che sarà dominatore in Israele,
- le cui origini risalgono ai tempi antichi ai giorni eterni
- un profeta come Mosè

Oggi ahimé non ho abbastanza tempo per fare ricerche nella Bibbia, ma a breve conto di cercare tutto ciò che è scritto riguardo al Messia nel vecchio testamento.

Certamente il contributo di Noiman per noi sarebbe molto prezioso... chi meglio di lui può raccontarci la visione attuale. E visto anche la tradizione orale che contraddistingue il popolo di Israele, probabilmente, oltre a quanto scritto nella Bibbia, saprebbe darci qualche nozione non disponibile agli occidentali... Noima... per favore :ymblushing: :YMHUG:
noiman
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Re: Idea del messia nel vecchio testamento e oggi

Messaggio da noiman »

La venuta del Messia o il ritorno di Gesù Cristo negli Ultimi giorni è un argomento che è comune in quasi tutte le discussioni; molti di voi concludono i loro scritti con parole di auspicio che Gesù venga presto. E questo secondo molti di voi dovrebbe coincidere con la fine di questo mondo e la restaurazione del regno di D-o.
Sono almeno tre anni che frequento questo forum (compreso quello precedente) , prima di quella data non avevo mai letto un Vangelo, ne avevo sentito solo qualche brano nel corso di qualche raro matrimonio cristiano a cui ero stato invitato e in qualche funerale a cui dovevo partecipare.
Oggi, dopo aver letto forse un migliaio di pagine scritte da voi relative ai Vangeli penso di aver iniziato a capire meglio il cristianesimo anche se trovo difficoltà a separarlo dal cattolicesimo e dalle altre fedi cristiane.
Riguardo al Messia l’ebraismo non ne fa un argomento particolare di discussione, anzi direi l’opposto, se ne parla poco e quando questo avviene è sempre a lato di una discussione con argomento più rilevante, anche midrash e talmud fanno riferimenti costanti ma raramente una discussione dedicata.

Questo forse perche l’ebraismo ha un concetto della redenzione del tutto differente dal cristianesimo. Questa differenza si è accentuata attraverso i secoli fino a una completa separazione che è avvenuta nei tempi recenti.

“Il Messia il figlio di David non giungerà sino a che non si saranno esaurite tutte le anime superiori, contenute nel corpo. Allora, la redenzione superiore e quella inferiore si uniranno nella luce primordiale; due luci e due anime unite in una, l’una l’altra in una sola forma, capanna di pace”(Sepher ha-Temunah 44b)
Il messianismo rappresenta una frattura nella storia che introduce il concetto della redenzione.
Un evento che coinvolge tutto il giudaismo e il mondo circostante, si passa dal particolarismo della fede e della dottrina ebraica al mondo universale. Il concetto è quello di restaurare il progetto originario, dove non è più presente il singolarismo ma il collettivismo.
Il messianismo secondo gli ebrei è un pensiero che è proteso alla restaurazione di un passato , questa idea ha da sempre affiancato alla tradizione, la mistica ebraica è convissuta con questo pensiero astratto che non comprendeva l’ immediato futuro ma una specie di consolazione per l’attesa di un nuovoMoshè che come nel passato si assumeva un nuovo incarico di riportare il popolo nella redenzione.
Poi ci fu la dominazione romana e quello che era un pensiero astratto divenne necessità e da qui la rivolta capeggiata da bar Kokhba , figlio della stella, che fu scambiato per il Messia.

L’idea messianica all’interno dell’ebraismo è sempre legata alla Halachà e in connessione con l’apocalittica. Le parole dei vecchi profeti sono arricchite di significati e arricchiti di interpretazioni. Le vicende le profezie da Adamo, Abramo e Moshè in poi vengono reinterpretate e appaiono particolari che prima erano poco evidenti.. I testi e le parole dei profeti, diventano attraverso questa reinterpretazione enigmi, allegorie e misteri.
Nasce il concetto della fine dei giorni, la lotta tra Israele e i pagani., il Giorno del Giudizio, il Giorno del Signore (Isaia), la caduta di Babilonia
Nel quadro complessivo l’idea messianica influenza tutto il pensiero giudaico e si conferma l’apocalittica, che è una rivelazione nella rivelazione e esprime il giudizio e la volontà divina, ma per sua natura e segreta e iniziatica , utilizza le parole dei profeti, le rielabora in un nuovo testo che non è più per il popolo, ma per una elite ristretta che solo lei dispone delle chiavi interpretative.
Quanto più i tempi e le nazioni erano sfavorevoli agli ebrei e tanto più il messaggio catastrofista si accentuava e si raggiunse il culmine con la distruzione del Secondo Tempio.
Gli ebrei del tempo subirono il terrore della fine, che corrispondeva all’incertezza della vita in un mondo dove la violenza minava le istituzioni ebraiche e la vita del singolo.
Fino a quel momento il Messia apparteneva al modello ebraico, ma con moderazione, dal giorno della distruzione del tempio esso diventa l’idea imperante di giudizio e di riscatto.
La sua presenza è legata alla catastrofe più immane: Quando ci salverai? Egli risponde: Quando sarete sprofondati fino in fondo, allora vi salverò”(Theilim 45/3)(salmi)

Il Messia sofferente che espia i nostri peccati è una idea antica del giudaismo. Basta leggere Isaia 53 per rendersi conto questo concetto è fondamentale e questo passo era ben conosciuto da tutti gli ebrei di ogni tempo successivo a Isaia.
Passo condiviso e accettato come prerogativa del messia.
Ad un certo punto con il rinforzarsi degli ebrei messianici ai tempi di Gesù questo elemento è diventato argomento di contrasto che ha portato alla frattura quando un gruppo di ebrei si è separato dal ramo principale..
Il messia sofferente è diventato il Cristo. Su questa base è nata tutta una teologia e nel tempo il cristianesimo a attribuito agli ebrei la sofferenza del messia.
Ma all’inizio i vangeli erano scritti da ebrei, pensati da ebrei, una serie di testi squisitamente ebraici.
Oggi per fare un confronto reale tra i testi del Tanach e i Vangeli bisogna farlo in ambito ebraico, evitando le deformazioni moderne influenzate dal pensiero greco che rivoluziona completamente l ‘interpretazione del pensiero.
Questo che vi ho scritto non è esattamente quello che Giorgia o altri si aspettavano, come dice giustamente Israel questo è un argomento da trattare “con le pinze”, per evitare uno scontro teologico come è già avvenuto altre volte.
Scrive Giorgia:" Certamente il contributo di Noiman per noi sarebbe molto prezioso... chi meglio di lui può raccontarci la visione attuale. E visto anche la tradizione orale che contraddistingue il popolo di Israele, probabilmente, oltre a quanto scritto nella Bibbia, saprebbe darci qualche nozione non disponibile agli occidentali..."
La visione attuale è quella di sempre, di questi giudei “capoccioni” che continuano ad attendere.

Shalom
Noiman
ilvigilante
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Re: Idea del messia nel vecchio testamento e oggi

Messaggio da ilvigilante »

Grazie Noiman,
Ma non ho compreso il concetto delle anime superiori presenti nel corpo
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Giorgia
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Re: Idea del messia nel vecchio testamento e oggi

Messaggio da Giorgia »

Grazie mille Noiman. Sì capisco le tue remore.
Sono sicura che hai compreso l'obiettivo di questa domanda, altrimenti non avresti risposto, e di questo ne sono molto lieta.

Vedi caro Noiman, per me è veramente difficile poter accedere a quei mille dettagli della Bibbia che sono comprensibili solo per chi vive la cultura ebraica.

E' un po' come quando mi è capitato di parlare con dei nonni. Quando ti raccontano la fame, la povertà, la fatica. Si pensa di capire.

Ma poi guardo meglio, e: il mio frigo ha persino la luce per farmi vedere il cibo anche di notte, non sono mai stata senza scarpe, e addirittura, non ho mai avuto una scarpa bucata. Faccio fatica ad andare a lavorare. Ma in fondo, mi alzo, mi lavo con acqua calda direttamente nel mio bagno che dista non più di 3 metri dalla mia camera da letto; poi faccio pochi scalini, prendo la mia macchina, che mi lascia a 4 passi (contati) dall'ufficio.

No, io non so cosa sia la fame, la povertà e la fatica. E se lo penso, sono una sciocca.

Lo stesso secondo me è pensare di comprendere in toto la Bibbia senza avere nemmeno "un nonno" che mi racconta cosa vuol dire.

Considero il messaggio della Bibbia disponibile a tutti. Ma quelle sfumature, quei colori, quel milione e oltre di dettagli, si possono apprezzare solo attraverso gli occhi di chi come te, lo condividerà con me.

E vedere il Messia dagli occhi di un ebreo, che sa, che conosce... sono sicura arricchisce la nostra mente.

Quindi sarebbe assurda un qualsiasi scontro teologico. Perché l'obiettivo che ho è quello di "vedere dai tuoi occhi" non infilarti i miei occhiali!

:YMHUG:
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Israel75
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Iscritto il: mercoledì 26 marzo 2014, 16:27

Re: Idea del messia nel vecchio testamento e oggi

Messaggio da Israel75 »

Noiman ha scritto:Oggi per fare un confronto reale tra i testi del Tanach e i Vangeli bisogna farlo in ambito ebraico, evitando le deformazioni moderne influenzate dal pensiero greco che rivoluziona completamente l ‘interpretazione del pensiero.
Fratello tu dici bonariamente rivoluziona , io direi "storpia" e "deforma".
:-)
Noi gentili siamo le foglioline innestate nella radice di Israele, Yeshua diede a noi la possibilità di capire l'essenza dell'essere "Giudeo nel cuore" come diceva Paolo. :-)
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
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bgaluppi
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Località: Torino

Re: Idea del messia nel vecchio testamento e oggi

Messaggio da bgaluppi »

Si, mi ero dimenticato di questa discussione.
Janira
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Iscritto il: giovedì 8 febbraio 2018, 15:13

Re: Idea del messia nel vecchio testamento e oggi

Messaggio da Janira »

Sì, è un argomento molto interessante.
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