L’attendibilità della Sacra Scrittura

Antonella

Re: L’attendibilità della Sacra Scrittura

Messaggio da Antonella »

Semplice!. L'obiettivo e i presupposti primari, non sono finalizzati a esprimere riflessioni di carattere storico-scientifiche sull'origine dell'universo, o sull'evoluzione dei vari popoli.Il libro della Genesi, in quanto libro degli "inizi" intende proporre il necessario retroterra culturale, sociale, e ideologico, per la nascita e l'esistenza di Israele. Alla luce di questo, il Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe, proprio in virtù dei primi capitoli, (creazione) non sarà semplicemente una divinità locale o tribale, legata a sparuti clan, o esclusiva di determinate persone o realtà. Egli, al contrario, è il Dio creatore dell'universo, dal quale tutto ciò che è in esistenza riceve forza, energia, e vita. In questo senso, come il Dio particolare dei patriarchi, altri non è che il Dio all'origine di tutto. Così le storie familiari e personali che seguiranno, non avranno importanza per se stesse, ma avranno in Lui (YHWH), una risonanza e una valenza assoluta.
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Eleazar
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Re: L’attendibilità della Sacra Scrittura

Messaggio da Eleazar »

E' una maniera per ricercare l'archè.
LA RELIGIONE E' L'OPPIO DEI POPOLI
Antonella

Re: L’attendibilità della Sacra Scrittura

Messaggio da Antonella »

Esatto. :-)
noiman
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Re: L’attendibilità della Sacra Scrittura

Messaggio da noiman »

Nakon ! Gianni.... ! mezzuiàn meod.
Shalom
Noiman
chelaveritàtrionfi
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Re: L’attendibilità della Sacra Scrittura

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Caro Gianni , parlando di attendibilità è attendibilissima una rivista dei TDG "Svegliatevi!" Ma solo la copertina ...
Riguardo alla creazione , pare divisa in due momenti "in principio" e "il ripristino della terra dopo un cataclisma dovuto alla ribellione" , credo che ci sia una difficoltà considerando la variabile "tempo" così come noi lo vediamo trascorrere. La difficoltà sta nell'analisi del tempo di ciò che accade in ogni giorno. Ma questo è altro argomento.
Leggendo la spiegazione data a Giobbe , comprendo che l'importante è capire il concetto. E per comprendere occorre parlare la stessa lingua ...magari in linea con le credenze del tempo..
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
AKRAGAS
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Re: L’attendibilità della Sacra Scrittura

Messaggio da AKRAGAS »

Che le Sacre Scritture siano attendibili ormai le ricerche storico-archeolociche e i confronti incrociati tra i numerosi codici hanno dato il massimo della attendibilità.
Vorrei fare una domanda riguardo alle Scritture tradotte, ovvero a quelle che abbiamo nella nostra lingua italiana.
Oggi sono venuti a farmi visita (uno di loro mi conosce) due testimoni di Geova con i quali ho serenamente discusso. Tra i diversi temi uno è stato proprio riguardo alla attendibilità delle Scritture e della difficoltà da parte dei traduttori di produrre traduzioni esenti da coinvolgimenti dottrinali o da errori dovuti alla poca conoscenza dello sfondo ebraico. Uno dei TdG asseriva che la versione "Traduzione del Nuovo Mondo" è attendibile e che tiene conto delle varie problematiche in quanto è stata redatta da un gruppo, ed inoltre riconosciuta da un emerito professore esperto di ebraismo ( non ricordo il nome).
Ora chiedo gentilmente a te Gianni se, secondo la tua conoscenza, tale traduzione possa essere attendibile al 100% come volevano dimostrarmi.
Personalmente io faccio uso di varie traduzioni e le confronto. Purtroppo la mia unica mancanza è quella di non conoscere le lingue degli originali... ahime
Grazie
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Gianni
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Re: L’attendibilità della Sacra Scrittura

Messaggio da Gianni »

Incoraggiato dagli esagerati nakhòn (= giusto, esatto) e metzuiàn meòd (= molto eccellente) di Noiman, proseguo la trattazione parlando dell’importanza teologica del racconto (dei due racconti, in verità) della creazione.

Nei racconti mitologici orientali vi è qualcosa di simile, ma con una presentazione politeista: l'acqua primitiva costituita dal dio Apsu e dalla dea Tiamat, i due elementi, maschile fecondatore e femminile fecondato, che univano assieme le loro acque, erano divinizzati e posti in opposizione al dio creatore (Enuma Elish). Ma nella Bibbia – pur essendoci una successione simile nelle opere – Dio parla e tutto si compie senza lotta alcuna; gli stessi grandi cetacei, che presso i popoli erano considerati degli esseri anti-divini in lotta con lui, diventano una sua semplice fattura.
a) Al servizio dell'uomo stanno gli astri e gli animali che invece erano oggetti di culto presso gli antichi orientali. Perciò la Bibbia, pur utilizzando le forme espressive del tempo, esalta la grandezza e la potenza unica del suo Dio che, senza alcun contrasto, crea l'universo cosmico. Ma la concezione biblica del “creare” è diversa dalla nostra: più che creare dal nulla consiste nel modificare delle realtà preesistenti (indicate in Gn 1:1, “La terra informe e vuota”). Prima coperta dall'oceano, diviene il mondo di oggi. Con la sua semplice parola Dio fa venire all'esistenza tutti gli esseri creati, traendoli, spesso, da quanto era già esistente e della cui origine l'autore non parla.
b) La descrizione è espressa didatticamente in modo da preparare il riposo del sabato che sarà ripreso nel Decalogo (Es 20:8-10); in Dt 5:12-15, al contrario, raffigura l'uscita dall'Egitto: “Ricòrdati che sei stato schiavo nel paese d'Egitto e che il Signore, il tuo Dio, ti ha fatto uscire di là con mano potente e con braccio steso; perciò il Signore, il tuo Dio, ti ordina di osservare il giorno del riposo”, v. 15.
Sorge un problema: fu la creazione il punto di partenza del sabato, o fu il riposo sabatico il punto di partenza per descrivere la creazione e farne un preannuncio del riposo sabatico? Sembra che il racconto sia espresso in modo tale da preparare il riposo del sabato e non che questo riposo sia tratto dalla creazione:
1. Il numero sette è un numero scelto ad arte per indicare la conclusione di un'opera. Nel descrivere il risveglio di Utnapishtun dal suo profondo sonno, che la moglie riesce ad ottenere nonostante le difficoltà, si usa il numero “sette”: “Mentr'egli dormiva, alla parete della sua nave ella cosse i suoi pani e li collocò presso il suo capo il suo primo pane è impastato, il secondo è steso, il terzo è cosparso. il quarto è imbiancato, il quinto è invecchiato, il sesto è rotto: il settimo! appena egli lo toccò, quell'uomo si svegliò di colpo”. - Galbiati-Piazza, Pagine difficili della Bibbia, Massimo, Milano.
Ecco la descrizione di un incendio tratto dalla letteratura ugaritica: “Ecco un giorno e un secondo il fuoco divora nella casa, la fiamma nel palazzo. Un terzo, un quarto giorno il fuoco divora nella casa, la fiamma nel palazzo. Un quinto, un sesto giorno, il fuoco divora nella casa, la fiamma nel palazzo. Ma nel settimo giorno uscì il fuoco dalla casa, la fiamma dal palazzo”. Si tratta di un incendio colossale che per “sette” giorni divora e poi finalmente viene estinto. Ora non v'è un fuoco che duri così tanto senza consumare ogni cosa. Il numero sette indica il grave pericolo corso che finalmente viene domato.
In Genesi 1 il numero “sette” indica il felice compimento della creazione. Per poter ottenere questo numero sette, si sono raggruppate le varie opere che sono otto in sei giorni, onde farle rientrare nello schema già scelto di 6+1. Si vede da ciò l'intento di voler introdurre tutto nello schema prefissato per sostenere la settimana liturgica. Questo, tra l’altro, denota la grandissima importanza del sabato.
2. L'artificiosità di tale richiamo al riposo divino appare dal fatto che il riposo divino non cessa mai (non viene pronunciata, infatti, la consueta formula del “fu sera e fu mattina” dopo il settimo giorno), mentre quello dell'uomo ha un termine e la settimana di lavoro riprende. Sarà solo al termine della vita che l'uomo potrà entrare nel riposo di Dio: “Infatti, se Giosuè avesse dato loro il riposo, Dio non parlerebbe ancora d'un altro giorno. Rimane dunque un riposo sabatico per il popolo di Dio; infatti chi entra nel riposo di Dio si riposa anche lui dalle opere proprie, come Dio si riposò dalle sue. Sforziamoci dunque di entrare in quel riposo”. - Eb 4:8-11.
3. Si noti attentamente come si dica “e fu sera [notte] e fu mattina [dì]” per ciascuno dei sei giorni creativi. Si noti anche come nelle descrizioni liturgiche si fa iniziare il giorno con la sera: “Sarà per voi un sabato, giorno di completo riposo […] dalla sera alla sera seguente, celebrerete il vostro sabato” (Lv 23:32). Così ancora i primi discepoli di Yeshùa. Ora, ciò non collima perfettamente con il racconto genesiaco che inizia con la creazione della luce e dovrebbe quindi dire: ‘E fu mattina e fu sera’. Lo spostamento sera-mattina del ritornello mostra che l'intento liturgico è stato aggiunto a quello creativo. Lo sfondo ci costringe pure a intendere i giorni biblici nel senso di giorni di 24 ore anziché di epoche. Prima sorse la settimana umana con il riposo sabatico, poi si cercò di legittimarla con la descrizione della creazione. Tanto più che altrove il riposo sabatico appare giustificato con l'esodo dall'Egitto e non con la creazione divina. - Dt 5:13-15.

Caro Akragas, per valutare la TNM sarebbe interessante aprire un’apposita discussione.
AKRAGAS
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Re: L’attendibilità della Sacra Scrittura

Messaggio da AKRAGAS »

Gianni scusami ti faccio un'altra domanda sempre se potrai rispondere in questa discussione.

Se non ricordo male il codice sinaitico è il più antico scritto in greco del nuovo testamento che abbiamo. Di recente ho letto su Wikipedia questo che ti riporto
Uno studio paleografico compiuto sul testo nel 1938 al British Museum ha mostrato che il testo è stato oggetto di molte correzioni. Le prime risalgono a un periodo immediatamente successivo alla sua stesura, nel IV secolo. Altre correzioni risalgono al VI-VII secolo, realizzate probabilmente a Cesarea, in Palestina[1]. Secondo una nota presente alla fine dei libri di Esdra ed Ester, tali alterazioni sono state fatte sulla base di un altro antico manoscritto il quale fu corretto dalla mano del santo martire Panfilo (martirizzato nel 309).
Ammesso e concesso che tali dati siano attendibili, rimane il fatto che il codice sinaitico è datato IV secolo d.C quindi in epoca cristiana, piena apostasia.
Mi rimane un margine di dubbio non sulla attendibilità dei manoscritti in sè ma piuttosto temo che possano essere state introdotte delle modifiche tali da aver alterato qualche punto della dottrina del vangelo.
Che ne pensi?
Grazie e Shabbath Shalom
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Gianni
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Re: L’attendibilità della Sacra Scrittura

Messaggio da Gianni »

Caro Akragas, in riferimento al cosiddetto Nuovo Testamento, abbiamo i seguenti manoscritti (di cui indico la datazione):
Papiro Bodmer XVII (P74), del 7° secolo;
Codici di Beza (D) sono del 5° e 6° secolo;
Codice Alessandrino (A), del 5° secolo;
Codice Ephraemi rescriptus (C), del 5° secolo;
Codice Sinaitico (א), del 4° secolo (330-350);
Codice Vaticano (B), del 4° secolo (325-350);
Papiro Chester Beatty I (P45), del 3° secolo (attorno al 250);
Papiro Chester Beatty III (P47), del terzo secolo (inizio);
Papiro Chester Beatty II (P46), del 200 circa;
Papiro Bodmer II (P66), del 200 circa;
Papiro Bodmer XIV, XV (P75), del 175-225.

Come puoi notare, il Codice Sinaitico non è il più antico scritto in greco che abbiamo del cosiddetto Nuovo Testamento.

Riguardo all’attendibilità dei manoscritti, non c’è ragione alcuna per mettere in dubbio gli attuali testi critici a disposizione dei traduttori. Essi sono stati redatti da esimi filologi e critici testuali del calibro di C. Tischendorf (1872), di Westcott e Hort (1881), di Augustinus Merk (1964), di José María Bover (1968) e di Nestle-Aland (1993).

P.S.: Ho preparato un importante studio sul Codice Vaticano (B), che pubblicherò a fine mese e che – tra l’altro – smaschera il tentativo cattolico di avvalorare la dottrina non biblica della trinità.
AKRAGAS
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Re: L’attendibilità della Sacra Scrittura

Messaggio da AKRAGAS »

Molte grazie Gianni del tempo dedicato.
Bene,leggerò con curiosità e sagacia il tuo prossimo studio :YMHUG:
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