L'ispirazione della Bibbia

Avatar utente
Giorgia
Messaggi: 1186
Iscritto il: martedì 9 dicembre 2014, 9:15

Re: L'ispirazione della Bibbia

Messaggio da Giorgia »

Ho letto con interesse la discussione.
Vorrei raccontare perché io ritengo la Bibbia ispirata.
Sono d'accordo col fatto che la fede è fondamento di questo mio credere. Sono anche d'accordo che la fede sia un dono.

Prima vorrei però spiegare perché la fede è un dono, dal mio punto di vista.
Tante volte ho sentito dire: mistero della fede. Nella mia fede però non trovo alcun mistero.
Mi fido di Dio, perché lo sto conoscendo sempre meglio. Finché non lo conoscevo, fino a che Lui, con il Suo grande amore, non ha deciso che era arrivato il momento che lo conoscessi, io non avevo fede. Perché non posso fidarmi di qualcuno che non conosco.
Nel mio caso Dio ha deciso di mostrarmi chi è, in modo talmente palese, che ho dovuto ammettere che c'era, e che agiva. Ma non solo, che agiva per me. Che mi amava e mi ha dimostrato di avere un piano per me, che era stato scritto da sempre, anche quando ancora non lo conoscevo e non mi interessavo a Lui. Il progetto per me era lì, e Lui me lo ha mostrato. Inizialmente titubante, ho letto il progetto, e ho deciso che mi piaceva, e che volevo vedere dove mi portava. Quindi il passo successivo è stato cercare di conoscere Colui che mi aveva porto con tanto amore il progetto.
Conoscendolo la fede è arrivata. Un dono prezioso che mi fa stare serena anche con il mare in tempesta. Perché in ogni tempesta, appena ho chiesto aiuto, ho visto che l'aiuto arrivava.

Per fare un esempio un po' banale. Se sulla mia tastiera digito il tasto "d" sul monitor verrà sempre scritta la lettera d. Quindi, quando scrivo, non temo che venga scritto qualcos'altro.
Con Dio, pur essendo ovviamente più ampio e complesso, non è troppo diverso.

Ecco, detto questo, posso passare al soggetto della discussione. Perché considero ispirata la Bibbia. Ho visto che sono stati portati esempi da Andrea su altri libri. E mi pare giusto. Perché i paragoni a volte ci aiutano a comprendere meglio.
La particolarità che ho riscontrato nella Bibbia è questa. E' un libro scritto da molti autori, in un lungo lasso di tempo, ma con una costante.

Mi ricordo che da bambina, i miei genitori mi regalarono una Bibbia per i piccoli, divisa in tanti fascicoli. Rimasi sorpresa. I titoli erano: Adamo, Noè, Abramo, Isacco etc..
Tante persone. Non una sola persona a cui era stato un unico messaggio. Quello sono buoni tutti... ma tante persone che hanno vissuto una esperienza personale con Dio.

Tanti caratteri diversi, tante persone che non parlavano di una idea che hanno avuto. Ma raccontavano la loro esperienza. Il loro vissuto. Ognuno nel suo modo, nella sua lingua. Eppure lo stesso filo che lega tutti. Un unico Dio che viene raccontato in molti modi diversi, ma con lo stesso carattere, con la stessa finalità.

Un po' come guardare queste due foto. La prima è un mega ingrandimento la seconda è un mega rimpicciolimento. Eppure si vede la stessa mano, la stessa mente dietro alla loro creazione:
Immagine

Ecco, per questo io credo che sia ispirata la Bibbia. E quello che penso è che ogni credente, inclusi noi, siamo il prolungamento di quel libro, nel momento in cui accettiamo di essere i protagonisti di quel progetto che ci è stato mostrato.

Ogni volta che Dio agisce nella nostra vita, non fa che aggiungere pagine "morali e personali" a quel meraviglioso libro che è la Bibbia.
Avatar utente
Gianni
Site Admin
Messaggi: 10123
Iscritto il: giovedì 12 marzo 2009, 10:16
Località: Viareggio
Contatta:

Re: L'ispirazione della Bibbia

Messaggio da Gianni »

Grazie, Giorgia, per la tua bella testimonianza, che è anche una profonda considerazione che condivido.
Tu scrivi: “Mi fido di Dio, perché lo sto conoscendo”. È meraviglioso! Eppure, c’è qualcosa di più meraviglioso e di più importante: è che sia Dio a conoscere noi.

Dio sa tutto, ma può ignorarci. “Colui che ha fatto l'orecchio forse non ode? Colui che ha formato l'occhio forse non vede? . . . Il Signore conosce i pensieri dell'uomo” (Sl 94:9,11). “Tutte le cose sono nude e apertamente esposte agli occhi di colui al quale dobbiamo rendere conto” (Eb 4:13). Per Dio nulla è nascosto. Ma Dio può essere nascosto a noi: “Tu sei un Dio che si tiene nascosto” (Is 45:15). Dio può nascondersi al punto da risultare assente: “Perché tieni nascosta la tua medesima faccia? Perché dimentichi la nostra afflizione? (Sl 44:24). Può quindi ignorarci: “Quando stendete le palme delle mani, nascondo i miei occhi da voi. Quantunque facciate molte preghiere, non ascolto”. - Is 1:15.
La cosa importante quindi non è conoscere Dio, ma essere conosciuti da lui. Paolo inzia col dire: “Ora che avete conosciuto Dio...", poi si corregge e continia: "O piuttosto ora che siete stati conosciuti da Dio” (Gal 4:9). A che valgono i nostri sforzi se poi non siamo un pensiero di Dio?
Eppure Dio cerca ancora l’uomo. “Dove sei?” (Gn 3:9). A questo serve la testimonianza dei discepoli di Yeshùa: a far conoscere la meravigliosa buona notizia della salvezza divina tramite Yeshùa il Messia. Ma alla fine è Dio che sceglie: “Il Signore conosce quelli che gli appartengono” (2Tm 2:19). A noi spetta il compito di cercare Dio, ma è lui che ci trova: “Lidia […] ascoltava, e il Signore le aprì pienamente il cuore” (At 16:14). Non è una questione di conoscenza mentale. La conoscenza secondo la Scrittura non è una conoscenza intellettuale, ma una conoscenza sperimentale, fatta per esperienza.

Si può trovare la Verità? Prima di rispondere occorre osservare che se una domanda è posta male la vera risposta è compromessa. Parlare di ricerca di verità ci pone a un livello d’intelligenza umana. Iniziare un’indagine della Verità esaminando, ad esempio, le varie religioni, ci mette in una posizione in cui il nostro intelletto è il metro di misura. Anche con la Bibbia alla mano, il rischio è quello di percorrere la strada delle religioni, che sono tentativi umani di conoscere Dio. La sincerità e la buona fede non garantiscono il raggiungimento dello scopo. Si può allora trovare la Verità? O – forse, meglio – Colui che è Verità troverà noi? La domanda giusta, allora, non è: ”Conosciamo Dio?”, ma: “Dio conosce noi?”.
A che ci servirebbero tutti i nostri sforzi per conoscere una persona che stimiamo moltissimo se quella persona non si cura di noi? A ben poco ci servirebbe leggere le sue biografie e sapere tutto ciò che si può sapere di lui e della sua vita, se poi quella persona ci ignora. Ma allora Dio ci ignora? Può ignorarci oppure può volerci conoscere.

Ad Andrea auguro con tutto il cuore che Dio rivolga a lui la sua attenzione e voglia conoscerlo.
:-)
Manuela
Messaggi: 78
Iscritto il: martedì 20 gennaio 2015, 14:41
Località: Milano

Re: L'ispirazione della Bibbia

Messaggio da Manuela »

...in che modo ti accorgi che Dio s'è destato a te ? Io mi trovo proprio in mezzo a questo cammino, sto leggendo le Scritture e ogni giorno mi sento attratta a farlo (come se mi mancasse qualcosa di cui vale davvero la pena se non lo faccio, ma ho voglia quindi di farlo) prego con i Salmi ogni giorno mi sento di volerlo fare perché Lo cerco ho bisogno di avvicinarmi, di averLo vicino, ma non ho capito se non sono capace io di sentirLo e Lui e' li o come dici tu puo' non aver deciso di conoscermi e di farsi trovare. Io provo intimamente un po' di tristezza anche se continu a parlargli ... Chissà se sono meritevole forse Lui non ha alcuna intenzione di venire da me.
Avatar utente
Gianni
Site Admin
Messaggi: 10123
Iscritto il: giovedì 12 marzo 2009, 10:16
Località: Viareggio
Contatta:

Re: L'ispirazione della Bibbia

Messaggio da Gianni »

Cara Manuela, il tuo desiderio di avvicinarti alla parola di Dio e a Dio stesso è un chiaro segno che la tua chiamata è in corso. :-)
Avatar utente
Giorgia
Messaggi: 1186
Iscritto il: martedì 9 dicembre 2014, 9:15

Re: L'ispirazione della Bibbia

Messaggio da Giorgia »

Cara Manuela, sono d'accordo con Gianni che questo tuo bisogno sia già un "sintomo" del fatto che Dio ti sta chiamando.

Hai mai sentito parlare di quei fischietti utilizzati per il richiamo dei cani?
Io ne ho uno. E se qualcuno mi guarda mentre fischio, mi prende per matta. Tutti tranne i cani, che invece si girano a guardami (lasciamo stare che poi il mio cane continua a farsi gli affaracci suoi, però per girarsi si gira).

Noi non possiamo sentire quel richiamo con le nostre orecchie. Non sono "programmate" per sentire quel suono.
Però se prendiamo lo strumento giusto e impariamo ad usarlo potremmo vedere che effettivamente il fischietto funziona, che emette onde sonore.

Credo che con Dio funzioni allo stesso modo. Sono sicura che Dio ha cominciato a chiamarmi ben prima che io decidessi di rispondere. Prima non sentivo. Ma questo non vuol dire che Lui non chiamasse.

Beh, nel mio caso lo strumento per sentirlo è stata la preghiera. Quando mi sono finalmente decisa a parlargli, non puoi capire che grande sorpresa ho provato nel "sentirlo". E' come se avessi acceso lo strumento, che è sempre stato accanto a me.

Con la preghiera, occhi aperti e pazienza, lo sentirai anche tu. Perché quando ti chiama, nel momento in cui Lui decide che è ora che lo sentiamo, ci metterà di fronte lo strumento giusto per sentirlo.

Seguendo questo esempio, mi viene da pensare che Lui ti sta chiamando, e adesso sta cercando di mostrarti dov'è l'interruttore. Tu pazienta e non mollare. Perché quando lo accenderai proverai una gioia enorme nel cuore.

A proposito, mi viene in mente un aforisma che mi ha sempre fatto sorridere e riflettere:

La felicità è come un gatto che corre dietro alla sua coda.
Più la rincorre e più gli sfugge...
Ma quando s'impegna in altre cose, la coda gli viene dietro ovunque lui vada

Che Dio ti benedica grandemente Manuela.
AKRAGAS
Messaggi: 1016
Iscritto il: domenica 1 febbraio 2015, 9:38

Re: L'ispirazione della Bibbia

Messaggio da AKRAGAS »

Cara Manuela, ha esposto bene Gianni...che aggiungere?
E' scritto che Dio scruta il mondo per vedere se c'è qualcuno che lo cerchi. Ebbene trovare Dio significa conoscerlo intimamente, ovvero in maniera esperenziale, facendo la sua volontà. Ma qual' è la Sua volontà se non quella di rispettare i Comandamenti? Solo in questo modo Dio si accorgerà di noi per custodirci.
Il tuo desiderio di Dio significa che di Lui sei innamorata e se questo amore rimane vedrai i frutti che sono certo stai già raccogliendo.
Manuela
Messaggi: 78
Iscritto il: martedì 20 gennaio 2015, 14:41
Località: Milano

Re: L'ispirazione della Bibbia

Messaggio da Manuela »

Gianni, Giorgia,Akragas ...grazie ! Mi sento molto fortunata, mi sembra di avere un tesoro enorme adesso e sento che devo continuare a spolverare questo tesoro perché ne sono certa rivelerà alla fine molta piu' luce di quanta ne stia intravedendo adesso.
Sto imparando a parlare con Lui, prima pregavo ma non sentivo, ero indurita da alcune prove della vita, era spenta, non riuscivo nemmeno a piangere, a versare una lacrima, non riuscivo a sentire le emozioni...sono tornata a sentirmi, capisco allora che Dio mi sta aiutando a perdonare e a perdonarmi. Non voglio limitarmi adesso ad avanzare perché sto togliendo solo le prime ragnatele adesso. Grazie !
Avatar utente
Gianni
Site Admin
Messaggi: 10123
Iscritto il: giovedì 12 marzo 2009, 10:16
Località: Viareggio
Contatta:

Re: L'ispirazione della Bibbia

Messaggio da Gianni »

Cara Giorgia, grazie per aver condiviso la tua toccante esperienza. Mi ha commosso.

Bello l'esempio del fischietto. :-( A me viene in mente il film Inconti ravvicinati del terzo tipo, in cui i protagonisti sentono un'attrazione irresistibile per "qualcosa" e si ritrovano tra loro.
La sensazione della chiamata è quella che tu hai descritto così bene. :-)
Avatar utente
Giorgia
Messaggi: 1186
Iscritto il: martedì 9 dicembre 2014, 9:15

Re: L'ispirazione della Bibbia

Messaggio da Giorgia »

:ymblushing: :YMHUG:
Avatar utente
Gianni
Site Admin
Messaggi: 10123
Iscritto il: giovedì 12 marzo 2009, 10:16
Località: Viareggio
Contatta:

Re: L'ispirazione della Bibbia

Messaggio da Gianni »

:-)
Rispondi