Ostacoli alla comprensione della Sacra Scrittura

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Israel75
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Re: Ostacoli alla comprensione della Sacra Scrittura

Messaggio da Israel75 »

Caro Angelo quando parla di canone già stabilito Gianni intende la 'Tanach' cioè la bibbia Ebraica. Il nostro vecchio testamento.
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
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Angelo Cannata
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Re: Ostacoli alla comprensione della Sacra Scrittura

Messaggio da Angelo Cannata »

Israel75 il 23 aprile 18:59 ha scritto:Caro Angelo quando parla di canone già stabilito Gianni intende la 'Tanach' cioè la bibbia Ebraica. Il nostro vecchio testamento
Se è così, significa che quando si parla di armonia interna della Bibbia si sta escludendo il cosiddetto "Nuovo Testamento"?
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Israel75
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Re: Ostacoli alla comprensione della Sacra Scrittura

Messaggio da Israel75 »

Direi di no. Perché mai ? Spesso Gesù o anche Paolo citano dal V.T. concorderai...
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
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Angelo Cannata
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Re: Ostacoli alla comprensione della Sacra Scrittura

Messaggio da Angelo Cannata »

Il problema rinvia a cosa vogliamo intendere con "Bibbia" nel momento in cui vogliamo sostenere l'unitarietà armonica della Bibbia: se intendiamo il canone ebraico, evidentemente il Nuovo Testamento non si può considerare facente parte di una visione unitaria della Bibbia: è proprio per questo infatti che gli Ebrei non ammettono il Nuovo Testamento; se intendiamo il canone dei Protestanti oppure quello dei Cattolici, vuol dire che consideriamo l'unità della Bibbia a partire dall'interpretazione Protestante oppure Cattolica. In altre parole, ogni religione ha identificato il proprio canone a partire dalle proprie convinzioni di fede. Qualunque sia l'elenco di libri a cui vogliamo fare riferimento quando usiamo la parola "Bibbia", se vogliamo sostenerne un'armonicità e unitarietà di senso, non potremo fare a meno di inquadrare tale unitarietà all'interno della religione di coloro che hanno stabilito quell'elenco; altrimenti toccherà a noi spiegare come mai abbiamo scelto quel canone.
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Israel75
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Re: Ostacoli alla comprensione della Sacra Scrittura

Messaggio da Israel75 »

Caro Angelo.
Ti ringrazio per i tuoi post. Prevedo una bella discussione costruttiva.
Ti rispondo in parte. Dato che sono col cellulare mi perdonerai.
Gli Ebrei non messianici hanno rifiutato il N.T. PER via di Gesu. Non per altro. Non lo riconoscono come il Figlio di Dio.

Se ti riferisci ai libri deuterocanonici (Sapienza , Maccabei , Tobia etcc...) erano già stati rigettati prima ancora di Gesù.
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
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Gianni
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Re: Ostacoli alla comprensione della Sacra Scrittura

Messaggio da Gianni »

Mi pareva del tutto ovvio che dicendo che il canone biblico era già stabilito ai tempi di Yeshùa, il riferimento fosse al Tanàch, la Bibbia ebraica. È a questa che ci si riferisce anche nel cosiddetto Nuovo Testamento quando vi troviamo citazioni del tipo “come è detto nella Scrittura”.
Il canone ebraico, accolto fino ad oggi, è quello stesso di cui parlava Yeshùa richiamandosi proprio al Tanàch, acronimo che significa: Insegnamento (תורה, Toràh), Profeti (נביאים, Neviìm), Scritti (כתובים, Ketuvìm).
Questa triplice ripartizione ebraica è corretta? Assolutamente sì. Questa suddivisione in tre blocchi è ricordata in Geremia, dove si dice che “la legge [Toràh] non perirà dal sacerdote né il consiglio dal saggio né la parola dal profeta” (Ger 18:18, TNM). La medesima triplice autorità appare in Ezechiele, dove tra le sventure profetizzate si dice che “la gente realmente cercherà la visione dal profeta, e la legge stessa perirà dal sacerdote e il consiglio dagli anziani”. - Ez 7:26, TNM.
Questa suddivisione fu usata anche dall’ebreo Yeshùa che disse: “Si dovevano compiere tutte le cose scritte di me nella legge di Mosè, nei profeti e nei Salmi” (Lc 24:44), stando qui “salmi” per l’intera sezione degli altri scritti, essendone la parte più corposa.
I sette libri apocrifi accolti dai cattolici non fanno parte della Sacra Scrittura. Essi non vengono mai citati dagli scrittori neotestamentari e furono esclusi dal canone già prima di Yeshùa. Non esiste concilio al mondo che possa determinare la canonicità: un concilio umano può, al massimo prenderne atto. Gli ebrei sono i depositari della Bibbia (ebraica, ovviamente) “perché a loro furono affidate le rivelazioni di Dio”. - Rm 3:2.
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Angelo Cannata
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Re: Ostacoli alla comprensione della Sacra Scrittura

Messaggio da Angelo Cannata »

A questo punto per me il problema diventa un altro: qualunque sia l'origine del canone, viene ad essere un'origine autoreferenziale; cioè, che sia la Bibbia a dirmi che essa stessa viene da Dio o che me lo dicano gli Ebrei oppure Gesù, in tutti i casi stanno comunque facendo riferimento a se stessi, allo stesso modo in cui un mago o un impostore qualsiasi può rivendicare di possedere certi poteri semplicemente perché lo dice lui. Perché dovrei credere che il canone viene da Dio, una volta che chiunque me lo dice si riferisce a nient'altro che a se stesso? Magari mi diranno che fanno riferimento a Dio, ma anch'io sarei capace di dire una cosa qualsiasi e affermare che mi viene da Dio: chi mi potrebbe smentire?
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Gianni
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Re: Ostacoli alla comprensione della Sacra Scrittura

Messaggio da Gianni »

Caro Angelo, c’è una falla nel tuo ragionamento. Se diciamo che il canone biblico è auoreferenziante, non abbiamo più la certezza che la Bibbia sia parola di Dio, pertanto tutto ciò che vi si trova scritto diventa opinabile e di fatto perde di efficacia. Non solo, ma sorge poi la domanda: Dove allora troviamo la parola di Dio? Va da sé che, non trovandola nella Bibbia, ne saremmo privi. Tutto ciò porterebbe unicamente a un castello di supposizioni in cui ognuno dice la sua.
Non solo, ma saremmo solo degli illusi, per non dire dementi, se la nostra fede fosse costruita solo su supposizioni umane non riconducibili a Dio.
Della Bibbia però ci possiamo fidare, perché essa è parola di Dio garantita dai profeti. E non si venga a dire che i profeti sono autoreferenzianti, perché “infatti nessuna profezia venne mai dalla volontà dell'uomo, ma degli uomini hanno parlato da parte di Dio, perché sospinti dallo Spirito Santo”. - 2Pt 1:21.
Invece di mettere in dubbio la parola di Dio contenuta nella Scrittura, faremmo bene a fare come i tessalonicesi, cui Paolo scrisse: “Per questa ragione anche noi ringraziamo sempre Dio: perché quando riceveste da noi la parola della predicazione di Dio, voi l'accettaste non come parola di uomini, ma, quale essa è veramente, come parola di Dio, la quale opera efficacemente in voi che credete”. - 1Ts 2:13.

Per approfondimenti ti rimando ai miei studi alla pagina web http://www.biblistica.it/wordpress/?page_id=310.
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Angelo Cannata
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Re: Ostacoli alla comprensione della Sacra Scrittura

Messaggio da Angelo Cannata »

Gianni giovedì 24 aprile 2014 11:19 ha scritto: Della Bibbia però ci possiamo fidare, perché essa è parola di Dio garantita dai profeti. E non si venga a dire che i profeti sono autoreferenzianti, perché “infatti nessuna profezia venne mai dalla volontà dell'uomo, ma degli uomini hanno parlato da parte di Dio, perché sospinti dallo Spirito Santo”. - 2Pt 1:21.
I profeti non sarebbero autoreferenzianti perché lo dice 2Pt; a questo punto l'autoreferenziante diventa 2Pt, no? È come se dicessi che il mago1 non è autoreferenziante perché garantisce per lui il mago2: sì, ma il mago2 da chi è garantito? Infatti la mia opinione corrisponde proprio a ciò che hai detto all'inizio dello stesso messaggio:
Gianni giovedì 24 aprile 2014 11:19 ha scritto: non abbiamo più la certezza che la Bibbia sia parola di Dio, pertanto tutto ciò che vi si trova scritto diventa opinabile
Secondo me la fede si basa su una scelta indimostrabile, altrimenti non sarebbe fede. Lo stesso vale se vogliamo credere che la Bibbia è parola di Dio: possiamo crederlo soltanto in base ad una scelta indimostrabile, personale, libera: non esistono elementi oggettivi in grado di dimostrare che la Bibbia è parola di Dio: altrimenti ciò equivarrebbe anche a dimostrare l'esistenza di Dio, cosa che mai nessuno è stato in grado di fare in questo mondo, proprio perchè a Dio si può credere solo per fede, non per dimostrazioni. Questa è la mia opinione.
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Gianni
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Re: Ostacoli alla comprensione della Sacra Scrittura

Messaggio da Gianni »

Angelo, tu confondi la fede con la credulità.
Rimane in ogni caso la domanda: togliendo la Sacra Scrittura, dove sarebbe rintracciabile la parola di Dio?
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