Un ottimo studio sul comandamento "non uccidere".
http://www.biblistica.it/wordpress/?page_id=727" onclick="window.open(this.href);return false;
La Torah anche se non è risaputo distingue tra i vari tipi di omicidi. E avverte in molte parti che uccidere o ferire spiritualmente un proprio fratello è comunque un atto grave.Si può uccidere in molte forme intatti.
Nel Deuteronomio (uno dei 5 libri della Torah) era previsto che l'omicida involontario potesse rifugiarsi in una città designata per evitare il rischio di vedette per esempio:
-De 19:4 Ecco, in qual caso l'omicida che vi si rifugerà avrà salva la vita, cioè colui che avrà ucciso il suo prossimo involontariamente, senza averlo odiato prima.-
Nel Levitico (sempre Torah) c'è l'avvertimento ad amare gli stranieri come fossero del popolo:
-Le 19:34 Tratterete lo straniero, che abita fra voi, come chi è nato fra voi; tu lo amerai come te stesso; poiché anche voi foste stranieri nel paese d'Egitto. Io sono il SIGNORE vostro Dio.-
Vi ricorda qualcuno?
Non uccidere
Non uccidere
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
- Maryam Bat Hagar
- Messaggi: 1003
- Iscritto il: martedì 1 aprile 2014, 15:27
- Località: Milano maryambad@hotmail.it
Re: Non uccidere
mi è piaciuto molto lo studio d Gianni
da quel che ho capito la Torah opera una distinzione tra omicidio involontario ed omicidio colposo. HaShem prende due precauzioni in merito all'omicidio involontario:
1)Levitico 19:18 invita il popolo di Israele ad amare il prossimo:che nel pensiero ebraico è sinonimo di non cercare vendetta e di non serbare rancore(cfr. lista di Maimonide)
2)forse in considerazione del fatto che il popolo d'Israele era un popolo dal collo duro(Esodo 32:9) istituisce le città-rifugio
“…E amerai il tuo prossimo come te stesso, io sono il Signore” (Levitico 19:18).
«Amerai il prossimo tuo come te stesso» (Mt 22,39)
in questo articolo un rabbino spiega il senso di Levitico 19:18(se può interessare)
http://www.morasha.it/riskin/riskin_c07kedoshim.html" onclick="window.open(this.href);return false;
un in Cristo
da quel che ho capito la Torah opera una distinzione tra omicidio involontario ed omicidio colposo. HaShem prende due precauzioni in merito all'omicidio involontario:
1)Levitico 19:18 invita il popolo di Israele ad amare il prossimo:che nel pensiero ebraico è sinonimo di non cercare vendetta e di non serbare rancore(cfr. lista di Maimonide)
2)forse in considerazione del fatto che il popolo d'Israele era un popolo dal collo duro(Esodo 32:9) istituisce le città-rifugio
mi ricorda un certo giovane Rabbi di Nazareth ....secondo me chi disprezza la radice(Rom.11:18) disprezza Yeshua stesso dato che l'essere ebreo e l'Ebraismo costituiscono le fondamenta stesse del suo insegnamento:Israel75 ha scritto: Nel Levitico (sempre Torah) c'è l'avvertimento ad amare gli stranieri come fossero del popolo:
-Le 19:34 Tratterete lo straniero, che abita fra voi, come chi è nato fra voi; tu lo amerai come te stesso; poiché anche voi foste stranieri nel paese d'Egitto. Io sono il SIGNORE vostro Dio.-
Vi ricorda qualcuno?
“…E amerai il tuo prossimo come te stesso, io sono il Signore” (Levitico 19:18).
«Amerai il prossimo tuo come te stesso» (Mt 22,39)
in questo articolo un rabbino spiega il senso di Levitico 19:18(se può interessare)
http://www.morasha.it/riskin/riskin_c07kedoshim.html" onclick="window.open(this.href);return false;
un in Cristo
il nostro nemico non è né l'ebreo né il cristiano
il nostro nemico è la nostra stessa ignoranza
Ali ibn Abi Talib(599- 661)
il nostro nemico è la nostra stessa ignoranza
Ali ibn Abi Talib(599- 661)
Re: Non uccidere
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».