il digiuno

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Salvatore Tarantino
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Re: il digiuno

Messaggio da Salvatore Tarantino »

Questa è la solita storiella evangelica per rifiutare la Legge e dire che la grazia ti fa osservare la Legge.
Non vengono prima nè l'una nè l'altra, ma la grazia è soltanto per i peccatori che scelgono di osservare la Legge, non per i ribelli che hanno scelto di non osservarla.

Inutile parlare del legalismo se non si sa cos'è.
L'osservanza della legge non è legalismo, è amore, dicono le Scritture.
DAN
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Re: il digiuno

Messaggio da DAN »

Carissimo Salvatore, nessuno rifiuta la Legge e nessuno prende pretesti per non adempierla. Smettiamola di dire fesserie, fomentate da disinformazione. Il legalismo non serve e niente se non si accetta dapprima il dono di Dio in Cristo Gesù: la Grazia.

Ho detto che la Grazia è al primo posto semplicemente perché senza di essa saremmo stati visti ancora peccatori davanti a Dio e non giustificati, come invece ci vede adesso. Senza Grazia l'ira di Dio è ancora sopra di noi e ti assicuro che zelo, rigore e rispetto per i punti della Legge non ti sarebbero serviti a niente, saresti stato visto peccatore comunque. Senza contare che non avresti nemmeno potuto adempiere tutti i punti della Legge, dato che solo Cristo ci riuscì.

La vita di un credente, che guarda caso è anche il primo passo verso la conversione, è accettare dapprima Cristo che è il perfetto rappresentante di questa Grazia divina donataci. Tutto il resto viene come naturale conseguenza di questa rinascita (Legge compresa).

Altro che storielle.
Inutile parlare del legalismo se non si sa cos'è.
Inutile parlare proprio di Scritture, se non si conosce i messaggio di Salvezza tramite il sacrificio di Cristo e non attraverso le opere. Le opere sono una conseguenza di questa accettazione, non sono la causa.

Se sei nato di nuovo adempi la Legge, come fece Gesù. Se cerchi di adempiere la Legge senza essere nato di nuovo sei come i farisei che Cristo condannava, o come quel Paolo prima della conversione: pieno di cultura che lui stesso chiamava in seguito spazzatura, senza la conoscenza in Cristo.

Nessuno sminuisce la Legge, capiscilo. Esiste solo un modo per adempierla, e basta.
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Salvatore Tarantino
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Re: il digiuno

Messaggio da Salvatore Tarantino »

Parlo sulla base di numerose esperienze personali, so quel che dico, ed è vero.
La frase "non siamo sotto la Legge ma sotto la grazia" è molto utilizzata dagli evangelici per giustificare la volontaria e consapevole scelta di trasgredire la Legge.
Questa è semplicemente ribellione, e non c'è grazia per i ribelli.

Tra l'altro frasi come "Altri "credenti" invece con la scusa di altro hanno proprio accantonato il concetto di Grazia e ancora oggi sono, inconsciamente o non, radicati nella Legge fine a se stessa e nella Salvezza per opere e conoscenza" sono utilizzate per rivoltare la frittata: siccome rifiutano la Legge, sentono l'esigenza di accusare chi ha scelto di osservare la Legge di aver rifiutato la grazia, come se le due cose fossero in contrasto.

Voglio dire ancora una cosa.
Uno dei modi più semplici per "scoprire" un evangelico è quello di criticare anche una sola parte degli evangelici.
Davanti alle bestemmie, all'oltraggio della Legge, dei Profeti e di qualsiasi altra cosa, sapete rimanere tranquilli, ma solo perchè ho scritto che alcuni evangelici rifiutano perfino il battesimo (li conosco personalmente), non hai saputo resistere alla tentazione di aggredire un perfetto sconosciuto (non ci siamo mai confrontati prima).
Sii passionale per la parola di Dio non per la tua denominazione.
La parola di Dio salva, la parola "evangelico" no.

Ora magari torniamo a parlare del digiuno.
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francesco.ragazzi
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Re: il digiuno

Messaggio da francesco.ragazzi »

Riguardo a questa diatriba : Legge - Grazia, ho sempre sostenuto che la Grazia copre le nostre mancanze involontarie nell'osservanza della Legge, in quanto non può dirsi che la Legge sia inutile o superata; la Legge ci mostra la perfezione della natura divina per cui è Eterna; se noi umani non riusciamo, anche volendolo, ad osservarla in modo completo è perchè rivestiamo una natura lontana da Dio (separata), la Grazia di Dio ci viene in soccorso e subentra per giustificare questa nostra carenza ! La Grazia non ci autorizza a trasgredire la Sua Santa Legge come invece credono molti cosiddetti "credenti" .-
ilvigilante
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Iscritto il: giovedì 3 aprile 2014, 17:21

Re: il digiuno

Messaggio da ilvigilante »

Una mamma dice al suo bimbo: ”Non toccare mai la pentola che sta sulla cucina… pena gli sculaccioni!”
E ancora: “ non attraversare mai la strada da solo… pena gli sculaccioni!”
Risultato: il bimbo ubbidiente non toccherà mai la pentola, né quando sarà fredda né quando sarà bollente e non attraverserà mai la strada da solo.
Da adulto, quel bimbo, ottenuta la maturità necessaria per discernere e valutare se la pentola è fredda o bollente, si regolerà di conseguenza, anche disubbidendo a quei comandi perentori intimati dalla madre in tenera età.
Un mio personalissimo parere, avvalorato da alcune scritture, è che Dio abbia nel passato adottato una condotta simile ad un genitore premuroso a salvaguardia dei propri figli ancora immaturi, ponendo dei divieti e degli obblighi il cui scopo poteva non essere ben compreso nel periodo in cui non erano ancora ben chiari i propositi divini in merito alla venuta del messia.
Anche Gesù spesso faceva notare ai discepoli che molte cose non potevano comprenderle al momento e che le avrebbero compreso in seguito grazie allo spirito santo.
Anche Paolo sottolinea l’aspetto della maturità spirituale, che non dipende dall’età anagrafica, ma dalla conoscenza e dalla comprensione dei provvedimenti divini nei nostri confronti e a nostro beneficio.
Ritengo che la maturità spirituale possa anche metterci nella condizione di disattendere un comando divino imposto nel passato, senza necessariamente cadere nel peccato, altrimenti anche Paolo cadrebbe nell’errore quando dice di non giudicare in quanto al mangiare o al bere o a festa ecc.

Ebrei 5:12
Poiché, in realtà, mentre dovreste essere maestri a causa del tempo, avete ancora bisogno che qualcuno vi insegni dal principio le cose elementari dei sacri oracoli di Dio; e siete divenuti tali che avete bisogno di latte, non di cibo solido.

Colossesi 2:17
poiché queste cose sono un’ombra delle cose avvenire, ma la realtà appartiene al Cristo.

Ebrei 10:1
Poiché siccome la Legge ha un’ombra delle buone cose avvenire, ma non la sostanza stessa delle cose, [gli uomini] non possono mai con gli stessi sacrifici che si offrono continuamente di anno in anno rendere perfetti quelli che si accostano.

La venuta di Cristo sicuramente ha perfezionato e spiegato alcuni concetti, obblighi e divieti del passato, indicandoci una maturità superiore, grazie al suo insegnamento. Spesso quegli obblighi, se non sempre, prevedevano una pena, proprio come un genitore prevede una pena al figlioletto disubbidiente. Quei divieti e obblighi di un genitore premuroso fanno parte di un percorso di maturazione emotiva e comportamentale necessario per l’addestramento completo della persona. Allo stesso modo penso abbia agito Dio, ponendo delle pietre miliari nella comprensione dell’adempimento dei suoi propositi. L’ombra di cui parla Paolo sono proprio quelle pietre miliari, non esaustive e fini a se stesse, ma che introducono sempre nuovi e più accurati percorsi nel raggiungimento della maturità.
Quindi ognuno, in base alla propria maturità raggiunta, credo possa decidere in tutta onestà se quel comando dato anticamente debba o meno osservarlo, senza necessariamente cadere nel giudizio.
Un caro saluto
Ultima modifica di ilvigilante il martedì 9 dicembre 2014, 12:13, modificato 1 volta in totale.
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Salvatore Tarantino
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Re: il digiuno

Messaggio da Salvatore Tarantino »

Molto comodo, vigilante, che ognuno debba stabilire autonomamente quali comandi divini osservare e quali no, addirittura decidendo su cosa Dio possa giudicarlo e su cosa non possa giudicarlo.
E' la negazione totale di Dio, e l'affermazione completa dell'Io.

Comunque, dato che questa discussione da "il digiuno" è diventata "esposizione delle varie dottrine evangeliche sull'abolizione della Legge", non mi sembra il caso di continuare a perdere tempo con voi.
ilvigilante
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Re: il digiuno

Messaggio da ilvigilante »

Caro Salvatore
Ho voluto esprimere solamente un mio parere personalissimo, quale semplice ipotesi per allargare l'oggetto della discussione, che nulla ha a che vedere con ciò che credono gli evangelici. Ciò che ho descritto può essere benissimo ripreso e commentato, senza che se ne debba per forza fare un dogma.
Non mi sembra che io abbia imposto un modus operandi nè per l'oggetto della discussione nè per altre circostanze.
Ritengo che sia una sfaccettatura derivante dallo studio delle scritture e dalla meditazione, con l'umile intento di comprendere qualche virgola di come Dio agisce, senza nessuna pretesa.
Nessuna negazione di Dio.
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francesco.ragazzi
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Re: il digiuno

Messaggio da francesco.ragazzi »

Caro Salvatore,
Considerala una parentesi ! Non abbandonare questo importante discorso sul digiuno !
DAN
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Iscritto il: sabato 22 novembre 2014, 12:31

Re: il digiuno

Messaggio da DAN »

Salvatore Tarantino ha scritto:Parlo sulla base di numerose esperienze personali, so quel che dico, ed è vero.
La frase "non siamo sotto la Legge ma sotto la grazia" è molto utilizzata dagli evangelici per giustificare la volontaria e consapevole scelta di trasgredire la Legge

Io sono evangelico e non mai visto evangelici usare la scusa della Grazia per trasgredire la Legge. La cosa è più sottile di questa banalità.

Dire che attraverso la Grazia si adempie anche la Legge è ben diverso dal dire che la Legge non serve più o dire che attraverso le opere si adempie la Legge.

Gesù stesso era venuto per adempiere la Legge, ma se fai attenzione (viene detto molte e molte volte nei vangeli), la Legge non va più osservata come finalità a sé né è cercare di adempierla è sintomo di Salvezza; ma la Grazia è prima cosa, come sintomo di Salvezza, la Legge viene adempiuta in conseguenza di questa Grazia.

Questa è semplicemente ribellione, e non c'è grazia per i ribelli.

Accetta da credente dapprima la Grazia di Cristo, che stabilisce che nessuno viene al Padre se non per mezzo di Lui. Una volta accettata tutto il resto viene di conseguenza (anche l'ubbidienza nelle piccole cose non ti viene se prima non sei rinato di nuovo).

Sii passionale per la parola di Dio non per la tua denominazione.
La parola di Dio salva, la parola "evangelico" no.

Non mi importa niente della mia denominazione. Io non ho mai parlato della denominazione degli evangelici bensì di GRAZIA. E la parolina magica per entrare nel Regno dei Cieli è proprio questa, prima ancora di sforzarsi di rispettare la Legge quando ancora non si è capito niente che siamo peccatori e che niente poteva metterci a posto con Dio, se non Cristo solo.
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Salvatore Tarantino
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Re: il digiuno

Messaggio da Salvatore Tarantino »

Salvatore Tarantino ha scritto: Comunque, dato che questa discussione da "il digiuno" è diventata "esposizione delle varie dottrine evangeliche sull'abolizione della Legge", non mi sembra il caso di continuare a perdere tempo con voi.
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