Caro Salvatore, le ricorrenze bibliche hanno un significato e per questo devono essere ricordate, come la Bibbia comanda: riti sacrificali, digiuno, astinenza dal lavoro.Salvatore Tarantino ha scritto:Marco, stiamo parlando del digiuno del giorno delle espiazioni, non dei sacrifici del giorno delle espiazioni.
Continui ad argomentare come se il sacrificio fosse l'unico aspetto delle feste, ma le cose non stanno così.
Ma se il significato intrinseco decade, della ricorrenza resta solo l'aspetto esteriore.
Vediamo, il digiuno che si pratica nello Yom Kippur, è scritto in Es 16,29-31: Questa sarà per voi una legge perenne: nel settimo mese, nel decimo giorno del mese, vi umilierete, vi asterrete da qualsiasi lavoro, sia colui che è nativo del paese, sia il forestiero che soggiorna in mezzo a voi. 30 Poiché in quel giorno si compirà il rito espiatorio per voi, al fine di PURIFICARVI; voi sarete PURIFICATI da tutti i vostri peccati, davanti al Signore. 31 Sarà per voi un sabato di riposo assoluto e voi vi umilierete; è una legge perenne.
Yeshùa non ha lavato, con il suo sangue, i nostri peccati una volta per tutti?
O deve essere fatto ogni anno?
Il sommo sacerdote entrava una volta all'anno, nel Santo dei Santi, per purificare se stesso e il popolo, Yeshùa è entrato una volta e per sempre.
Se siamo suoi discepoli, siamo più che purificati, siamo chiamati figli di Dio. Questo non lo dico io, ma Giovanni:
Quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! La ragione per cui il mondo non ci conosce è perché non ha conosciuto lui. 2 Carissimi, noi fin d'ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è.
3 Chiunque ha questa speranza in lui, purifica se stesso, come egli è puro.
Abbiamo bisogno della ricorrenza dello Yom Kippur, per ritornare ad essere puri? Sottoponendoci ogni anno allo stesso rito?
Ma la nostra fede dov'è?
Possiamo viaggiare in Ferrari e invece ci intestardiamo a percorrere la nostra strada sopra un carretto.
Non abbiamo compreso appieno la grandezza dell'opera di Dio in Cristo. Con Yeshùa, possiamo passeggiare con Dio, come in Eden prima del peccato; per ora solo con il nostro spirito, poi lo faremo veramente.