Non commettere adulterio

Avatar utente
Gianni
Site Admin
Messaggi: 10129
Iscritto il: giovedì 12 marzo 2009, 10:16
Località: Viareggio
Contatta:

Re: Non commettere adulterio

Messaggio da Gianni »

Siamo noi, Noiman, che impariamo da te. E tanto. Grazie. :-)
Avatar utente
francesco.ragazzi
Messaggi: 1210
Iscritto il: martedì 1 aprile 2014, 18:17

Re: Non commettere adulterio

Messaggio da francesco.ragazzi »

Dallo scritto del fratello Noiman comprendo quanto bello anzi meraviglioso sia il progetto divino per questa umanità e quanto brutto anzi schifoso è stato il risultato di una società corrotta.-
Avatar utente
Israel75
Messaggi: 1934
Iscritto il: mercoledì 26 marzo 2014, 16:27

Re: Non commettere adulterio

Messaggio da Israel75 »

Bella fratello Noiman! :ymblushing: :-J
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
Avatar utente
Gianni
Site Admin
Messaggi: 10129
Iscritto il: giovedì 12 marzo 2009, 10:16
Località: Viareggio
Contatta:

Re: Non commettere adulterio

Messaggio da Gianni »

L’ampia discussione che qui si è svolta sullo studio di Salvatore è stata pubblica, togliendo le frasi polemiche, qui:
http://www.biblistica.org/wordpress/wp- ... i-N.-2.pdf" onclick="window.open(this.href);return false;
Poco fa ho pubblicato un mio studio indipendente sull’argomento, intitolato Il divorzio nel pensiero biblico. Chi fosse interessato può trovarlo qui:
http://www.biblistica.org/wordpress/wp- ... i-N.-3.pdf" onclick="window.open(this.href);return false;
Il mio studio non intende affatto opporsi a quello di Salvatore. Ovviamente anche questo mio studio rimane aperto alla discussione. :-) Grazie.
noiman
Messaggi: 2005
Iscritto il: domenica 20 aprile 2014, 22:41

Re: Non commettere adulterio

Messaggio da noiman »

lllllllllllllllllllllllllllll :-\ :)) :-? o:-)
Ultima modifica di noiman il mercoledì 15 febbraio 2017, 22:41, modificato 1 volta in totale.
Avatar utente
Gianni
Site Admin
Messaggi: 10129
Iscritto il: giovedì 12 marzo 2009, 10:16
Località: Viareggio
Contatta:

Re: Non commettere adulterio

Messaggio da Gianni »

Carissimo Noiman, per me avere il tuo apprezzamento è un vero onore. Grazie. :-)
Avatar utente
Salvatore Tarantino
Messaggi: 462
Iscritto il: sabato 9 agosto 2014, 8:04

Re: Non commettere adulterio

Messaggio da Salvatore Tarantino »

Ho letto.
Ho già segnato i punti su cui fare delle osservazioni.
Forse domani riesco a scrivere tutto.
Avatar utente
Gianni
Site Admin
Messaggi: 10129
Iscritto il: giovedì 12 marzo 2009, 10:16
Località: Viareggio
Contatta:

Re: Non commettere adulterio

Messaggio da Gianni »

Bene, Salvatore. Grazie.
Avatar utente
Israel75
Messaggi: 1934
Iscritto il: mercoledì 26 marzo 2014, 16:27

Re: Non commettere adulterio

Messaggio da Israel75 »

Non vedo l'ora di leggermelo con calma Gianni. :-)
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
Avatar utente
Salvatore Tarantino
Messaggi: 462
Iscritto il: sabato 9 agosto 2014, 8:04

Re: Non commettere adulterio

Messaggio da Salvatore Tarantino »

Faccio le mie osservazioni.

Innanzitutto, a tuo beneficio, Gianni, ti segnalo un mero errore materiale a pag. 10, righe 21-22, del tuo studio, nella parte in cui scrivi "non si vede perché mai Paolo ne parli nei suoi scritti".
Immagino che tu volessi scrivere: "non si vede perché mai Paolo NON ne parli nei suoi scritti".

A pag. 2 del tuo studio, relativamente all'interpretazione di 1 Samuele 25,44 (il caso di Davide e Mical), ritengo che quello compiuto da Saul fosse un abuso.

A pag. 3 del tuo studio, dove parli della tradizione ebraica del "ghet", documento contenente le parole "tu sei permessa a qualunque uomo", osservo che questa è appunto una tradizione, che non trova fondamento in Deuteronomio 24,1-4, e che è condannata da Yeshùa, ove egli afferma che chi ripudia la moglie la espone all'adulterio: il marito dichiara che è permessa a tutti, ma in realtà chiunque la prende in moglie commette adulterio.

Alle pagg. 3-4 del tuo studio, noto con dispiacere che hai deciso di utilizzare per Deuteronomio 24,1-4 la TNM, e cioè proprio la traduzione che ritenevamo essere la peggiore - per via dei suoi assurdi "deve" - che trae in inganno il lettore, il quale è indotto a pensare che la norma di questi versi non soltanto consente ma addirittura impone che la moglie venga ripudiata dal marito e che essa si risposi.

A pag. 13 del tuo studio, relativamente all'interpretazione di Deuteronomio 24,1-4, soprattutto ove affermi che "il ripudio [...] includeva il diritto di passare a nuove nozze [...] lo stesso valeva per la donna", come ho già più volte esposto, e mi cito, "Qui l'errore sta nel considerare autonomamente quella che è soltanto una ipotesi – introdotta con un “se” – fatta allo scopo di vietare al marito di riprendersi la moglie ripudiata dopo che la stessa si è contaminata con un altro uomo; Deuteronomio 24,1-4 non insegna che la donna ripudiata può risposarsi, ma insegna che se la donna ripudiata si risposa, il suo precedente marito non può riprenderla in moglie".

A pag. 5 del tuo studio, non concordo con la tua interpretazione di Romani 7,2-3, nella parte in cui affermi che Paolo parla della morte del coniuge come unica causa di scioglimento legittimo del matrimonio solo perchè originariamente nella Legge non era previsto il divorzio.
Qui devo fare due osservazioni:
1) Il divorzio era previsto nella Legge, proprio in Deuteronomio 24,1: ciò che Yeshùa ha condannato è il divorzio per qualsiasi motivo che di fatto veniva applicato, ma non il divorzio "per qualcosa di indecente" previsto da Deuteronomio 24,1.
2) Se Paolo non parla del ripudio come causa di scioglimento del matrimonio è perchè alla donna il ripudio non è mai stato permesso; l'apostolo ha fatto l'esempio al femminile proprio perchè la donna è effettivamente legata al marito finchè egli vive, mentre per l'uomo avrebbe dovuto aggiungere l'eccezione di fornicazione oltre che il caso della morte della moglie.

A pag. 7 del tuo studio, contesto la tua interpretazione di Marco 10,11-12, soprattutto nella parte in cui affermi che Yeshùa sancisce una parità di situazione tra uomo e donna.
Questa parità è soltanto parziale, in quanto Marco 10,11-12 condanna soltanto la poligamia: viene così stabilito anche l'adulterio dell'uomo che prende un'altra moglie.
Ma non vi è totale parità per quanto riguarda il ripudio illegittimo.
Infatti, come tu stesso affermi a pag. 8 in merito a Matteo 5,32, la ripudiata non può essere presa in moglie in nessun caso, perchè la proibizione è assoluta.
Ciò però non vale per l'uomo: infatti, se egli viene ingiustamente ripudiato, è vero che rimane legato alla moglie e non può risposarsi (su questo punto in realtà mi riservo di fare ulteriori osservazioni che richiedono un ulteriore approfondimento del concetto di fornicazione), ma questa situazione, a differenza che per la donna, può cessare se ella si risposa, commettendo dunque adulterio nei confronti del marito, consentendogli di ripudiarla legittimamente e quindi di passare a nuove nozze.
In poche parole: la moglie ripudiata rimane legata finchè il marito vive, mentre l'uomo ripudiato ingiustamente rimane legato finchè la moglie vive o finchè ella non commetta adulterio e venga ripudiata (dal primo marito).

A pag. 12 del tuo studio giungi a una conclusione importante ma senza alcun fondamento scritturale: "Naturalmente, per il parallelo stabilito da Mr 10:11,12 tra uomo e donna è possibile rovesciare anche la situazione e applicarla all’uomo adultero, che per tale colpa rompe il vincolo con la donna e può essere da lei ripudiato".
Qui combini quanto stabilito in Marco 10,11-12, in cui viene sancito la regola generale dell'indissolubità del matrimonio, e cioè del divieto di ripudio, sia per l'uomo che per la donna, con quanto stabilito in Matteo 19,9, in cui viene sancita l'eccezione alla regola generale del ripudio per motivo di fornicazione (già esistente in Deuteronomio 24,1 per il caso di indecenza), soltanto in favore dell'uomo.
Non puoi in alcun modo introdurre il ripudio in favore della moglie argomentando in questo modo, senza dimostrare un effettivo passaggio scritturale dal ripudio concesso soltanto all'uomo al ripudio concesso sia all'uomo che alla donna.
Vale quanto ti chiesi prima, senza ottenere alcuna risposta: "in quale momento biblico (chiedo che mi vengano mostrate le Scritture) questa facoltà [del ripudio] è stata estesa anche in favore della donna?".

Infine, relativamente alle tue conclusioni finali contenute a pag. 14 del tuo studio, contesto la seconda, la terza e la quarta conclusione.
La seconda, perchè non è l'adulterio a rompere l'unione, ma il ripudio; finchè il ripudio non viene legittimamente esercitato il matrimonio è validissimo e vincola entrambi i coniugi a tutti i propri doveri coniugali.
La terza, perchè affermare che la parte colpevole non può sposarsi è una affermazione troppo generica che comprende casi che non dovrebbe comprendere e che non comprende casi che dovrebbe comprendere.
La tua affermazione, ad esempio, non comprende (e dovrebbe comprenderlo) il caso della donna ingiustamente ripudiata (quindi innocente) che comunque non può risposarsi.
Molto meglio concludere più specificamente che non possono risposarsi: nè la ripudiata (per qualsiasi motivo), nè il marito che esercita un ripudio illegittimo.
La quarta, perchè affermare che la parte innocente può ripudiare è anch'essa una affermazione troppo generica, e include (e non dovrebbe includerla) la facoltà di ripudio anche per la donna.
Rispondi