Gesù nuova Torah

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psychiatricred
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Gesù nuova Torah

Messaggio da psychiatricred »

Si parla di Nuovo Testamento, ma cosa significa se non Gesù nuova Torah? Che tutto sia nuovo lo possiamo capire benissimo dai contenuti, ma è possibile capire quando è iniziata e finita la nuova predicazione?
Io credo di sì, se consideriamo che Gesù nella sinagoga di Nazareth legge Isaia 61. Quella lettura non fu affatto casuale, perchè le letture sinagogali erano calendarizzate, un po' come accade nelle nostre chiese, dove a Natale si legge un passo, a Pasqua un altro.
Isaia 61 era letto all'entrata del Giubileo e apriva un ciclo di letture che durava 3 anni e mezzo. In pratica esso apriva un intero "corso" biblico di 3 anni e mezzo, che finiva, immancabilmente a Pasqua, Pasqua che segna la crocefissione e dunque la fine della nuova predicazione. Da notare che questa cronologia sposa alla perfezione la Tradizione che vuole il ministero pubblico (predicazione della nuova Torah) di Gesù di 3 anni e mezzo.
Qualcosa potremmo dire anche sull'ultimo capitolo di essa, cioè il grido di Gesù sulla croce, cioè "Dio mio, Dio mio perchè mi hai abbandonato", perchè esso è contenuto nel salmo 22 che era letto durante le festività dei Purim che ricordava agli Ebrei di essere stati votati alla distruzione. Se il topic piace ne affronteremo alcuni aspetti.
marco
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Re: Gesù nuova Torah

Messaggio da marco »

Caro Psy, tutto ciò che riguarda la sfera biblica è piacevole e interessante.
Come per la ghematria in Ap, anche su questo tuo intuito sull'inizio e la fine della predicazione di Cristo, che insegnamento possiamo trarne?
L'evangelista, scrivendo questo fatto, cosa ha voluto lasciarci intendere?
Allora se mi dai una spiegazione in linea con il messaggio del Vangelo, ben venga; altrimenti rischiamo di sporcare la limpidezza del Vangelo, con teorie che non sono in linea con esso.
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psychiatricred
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Re: Gesù nuova Torah

Messaggio da psychiatricred »

Vedi Marco, quella limpidezza del Vangelo che tu citi, non può fare a meno di solide basi storiche, perchè altrimenti è solo verba e verba volant, historia manet
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psychiatricred
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Re: Gesù nuova Torah

Messaggio da psychiatricred »

Adesso che ho sbrigato tutte le faccende vorrei spendere alcune parole se quella tua "limpidezza del messaggio evangelico". Sembra quasi che tu voglia dire che Cristo ci ha mandati nel mondo a dire volemose bene. Quelle tue parole mi ricordano i miei primi passi nella Scrittura, quando ebbi un colloquio con il Rabbino di Firenze. Anche lui oppose, alla mia "pretesa" di conoscere il Gesù storico, il messaggio come se esso esaurisse il problema. Non tenni conto allora di quelle parole e, perdonami, non ne tengo conto neanche adesso: non c'è Cristo se non c'è Gesù.
Quel tuo dolcissimo messaggio si traduce, come ho detto, in un volemose bene, come se la misericordia prevaricasse con certezza la Giustizia. No, Cristo è anche Giustizia quando si compiono, finiscono i tempi della Misericordia. In questo senso allora quel mio ricorso alla cronologia è utile a scandire i tempi della Giustizia ed essa non dirmi che non è un "limpidissimo messaggio" ai naviganti.
Il caledario liturgico, sebbene nella sua fredda scaletta di letture sinagogali, ci aiuta a scandirne i tempi, perchè se Isaia 61 apriva il ciclo della nuova Torah, il salmo 22 che riporta Mc 15,34 alza il grido di Giustizia con quel "Eloi, Eloi lama sabactani" (Dio mio, Dio mio perchè mi hai abbandonato?). Il grido fa parte di un salmo di supplica e finora l'esegesi l'ha interpretato come il grido di un uomo morente.
Tuttavia bisogna ricordare che il salmo era letto durante i Purim nelle sinagoghe, Purim che ricordavano agli Ebrei l'essere stati votati alla distruzione. Gesù nuova Torah non poteva ignorarlo, per cui se lo cita non lo fa per far sapere a tutti : "Babbo, babbino che dolore", ma richiama i tempi della Giustizia, perchè apre un parallelismo: quello che avete fatto a me lo avete fatto a voi stessi ("se così si tratta il legno verde, cosa ne sarà di quello secco?" Lc 23,31. Difatti a distanza di una generazione, ci sarà il 70 d.C, ci sarà la Giustizia che oltre ai suoi contenuti penali ha anche i suoi tempi che non devono assolutamente essere ignorati, pena la certezza del Diritto o, se vuoi, della Giustizia.
marco
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Re: Gesù nuova Torah

Messaggio da marco »

Caro Psy, quando leggo il Vangelo, immagino di camminare dietro a Yeshùa, accanto ai suoi apostoli. Cerco di vivere le scene, con la mia immaginazione.
E vedo il Cristo che parla e agisce alla luce del giorno. Il suo messaggio non è cripto, o gnostico, o nascosto nel linguaggio della ghematria; no il suo è un parlare al cuore delle persone.
Capisci cosa intendo?
Per me non c'è, nel Vangelo, una seconda chiave di lettura oltre a quella del cuore.
La limpidezza del Vangelo stà in questo: Dio ha scelto i poveri, ed è Lui che li istruisce a dovere.
La forza del Vangelo sta in questo: molti pescatori ignoranti sono diventati i basamenti della nuova Gerusalemme, quella celeste.
Non più sacerdoti istruiti, ma semplici uomini. Non più conoscenza riservata a pochi. Non più sacerdoti tra me e Dio. Perchè con Yeshùa, il Suo nome, è stato mutato in Padre.
Questo è il messaggio che trasuda dal Vangelo.
Andiamo al "Dio mio, Dio mio, perchè mi hai abbandonato?", vero che fa parte del Salmo 22, ma in quel preciso lasso di tempo, il Cristo stava espiando il peccato, e in quel momento Dio si è ritirato da lui.
Yeshùa sicuramente ha provato quel senso di vuoto, che ogni creatura amata da Dio prova quando si allontana da Lui.
Nel caso nostro, quando commettiamo un peccato.
Ora tu scrivi che Yeshùa disse quella frase per profetizzare la punizione che avrebbe colpito gli ebrei nel 70 d.c.
Non credo in ciò.
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psychiatricred
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Re: Gesù nuova Torah

Messaggio da psychiatricred »

Dal tuo punto di vista hai certamente ragione a preferire una lettura "piana", orizzontale, ma tieni presente che non è l'unica. Mi dici che la ghematria non è poi così importante perchè il messaggio di Gesù non è criptico, ma io ti ricordo che la Ghematria è universalmente riconosciuta come elemento fondante del genere apocalittico. Del resto cos'è se non calcolo ghematrico il nome della bestia, il celeberrimo 666? Forse che non siamo costretti a scioglierlo con la ghematria se ne vogliamo venire a capo? Questo prova che, oltre alla lettura orizzontale, i Vangeli -certamente Ap.- devono essere anche investigati verticalmente, alla ricerca di significati che sfuggirebbero all'analisi orizzontale.
Aggiungo che tu escludi la mia conclusione circa il salmo 22 e in parte riconosco che possa apparire debole, ma di ben altro tenore è Isaia 61 letto nella sinagoga di Nazaret. Ti ricordo che siamo in una sinagoga e non credo che fosse aperto il rotolo della legge e, puntato l'indice in un versetto o capitolo a caso, quello si leggesse. No, quelle letture erano calendarizzate come calendarizzate sono quelle nelle nostre chiese, per cui se si leggeva Isaia 61 era perchè quel passo era previsto dal calendario.
Sono gli stessi Ebrei che mi hanno detto che tale passo era letto all'entrata del Giubileo, alla fine di un ciclo di 7X7 anni, cioè alla fine del ciclo sabbatico che portava al Giubileo. Qui non posso che farti notare l'importanza di questa nota cronologica per sommi capi:
1) il giubileo imminente ci permette di calcolare quando il passo fu letto, cioè in quale anno.
2)ci permette di stabilire l'anno dell'inizio del ministero pubblico e della sua fine
3)ci permette , infine, di avanzare ipotesi chiarificatrici sulla data di morte di Yeshua
4)le tre Pasque di Giovanni non sono casuali, ma comprese in quel ministero che durò quanto il ciclo delle letture sinagogali, cioè 3 anni e mezzo.
Non dirmi che tutto questo è marginale, dimmi semmai che tu preferisci concentrarti sul messaggio e io lo capirò, perchè ognuno è giusto che attinga dai Vangeli quello che si sente di accogliere. Ciao
marco
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Re: Gesù nuova Torah

Messaggio da marco »

Caro Psy, in Ap per me il 666 è l'amore per il denaro. In 1RE 10,14 si legge che: Il peso dell'oro che annualmente giungeva a Salomone era di seicentosessantasei talenti d'oro.
Salomone era rinomato per la sua sapienza, ma una tale quantità d'oro è servita da grimaldello per entrare nel suo cuore, così da porsi al di sopra di Dio; infatti più in là, sposando donne straniere, commise idolatria.
I soldi accecano. I soldi pervertono. I soldi non ti permettono di sentire le sofferenze del prossimo.
Paolo nella 1 lettera a Timoteo, ci ricorda che l'amore al denaro è la radice di tutti i mali.
Leggi in seguenza Ap13, marchio mano destra e sulla fronte, 666 (amore per il denaro), e poi leggi 1 Timoteo 6,7-16.
In Ap 13 Giovanni evidenzia il potere della bestia e il suo influsso sugli uomini che accettano di appartenere a essa.
Leggi di Dio sostituite da quelle di Satana (marchio mano destra e sulla fronte).
In Timoteo, Paolo, ci raccomanda di fuggire dai lacci di Satana e di ricercare la giustizia, la pietà, la fede, la carità, la pazienza, la mansuetudine.
Paolo ci chiama così: Ma tu, o uomo di Dio, in contrasto evidente con gli uomini della bestia di Ap.
Caro Psy, se non leggerai 1Timoteo 6,6-16, non potrai capire appieno ciò che voglio dirti.
marco
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Re: Gesù nuova Torah

Messaggio da marco »

Riguardo alla lettura di Isaia da parte di Yeshùa, può essere che hai ragione tu.
Però ricordati che volendo si trovano sempre le coincidenze.
Andiamo al messaggio che i Vangeli voglio dirci riguardo alla lettura, casuale o non, da parte di Yeshùa di Isaia.
Tu cosa dici?
A parte i quattro punti storici da te citati, cosa noi possiamo trarre da questo?
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psychiatricred
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Re: Gesù nuova Torah

Messaggio da psychiatricred »

Mi chiedi cosa significhi, quale sia il messaggio, quando mi sembra di aver chiaramente detto che non è nelle mie corde parlare di significati e messaggi. Lascia che lo facciano milioni sul web e lo faccia l'ultima che ho incontrato nel mio cammino. Ella ha voluto "esternare" (sic) tali considerazioni, io le tengo per me.
Tengo per me le riflessioni sul povero Lazzaro a cui i cani leccavano le ferite e mi chiedo quante volte, nonostante la fame, il dolore e il bisogno gli sia stato anche detto: "Via di qua, pezzente!", dandomi quindi la misura del sacrifico che costa il "seno d Abramo".
Tengo per me anche quel Cristo Verità nato in una stalla e che non ha mai avuto una pietra dove poggiare il capo, chiedendomi se nei palazzi dei re, vestiti di morbide vesti e deliziati da diete leggere possano esserci uomini dalla parte di quella stessa Verità. Come vedi sono considerazioni che faccio, ma non mi va di "esternarle", preferisco che lo faccia, ad esempio, la "dolcissima" Radio Maria che è bravissima a solleticare le orecchie con l'altrettanto dolcissimo Gesù.
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