Cosa occorre per lo studio la Bibbia?

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trizzi74
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Cosa occorre per lo studio la Bibbia?

Messaggio da trizzi74 »

Caro Gianni,per iniziare a fare uno studio serio delle Sacre Scritture che genere di libri occorrono? Introduzioni al N.T e A.T.? Commentari biblici? Monografie? Lessici? Libri sull'ambiente storico-culturale biblico?
Libri di teologia?

A te la risposta!
"Le religioni sono sistemi di guarigioni per i mali della psiche, dal che deriva il naturale corollario che chi è spiritualmente sano non ha bisogno di religioni."
Carl Gustav Jung
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Gianni
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Re: Cosa occorre per lo studio la Bibbia?

Messaggio da Gianni »

Caro Trizzi, poni una domanda tanto semplice quanto complessa. Tu parli di studio serio delle Sacre Scritture, quindi credo che tu intenda uno studio ad alto livello, non semplicemente un’infarinatura né tantomeno qualche indottrinamento. Immagino che poi che tu non abbia in mente una persona che parte da zero ma chi la Bibbia un po’ la conoscere e sa maneggiarla. Parto quindi da questa posizione per cercare di rispondere alla tua domanda. Ovviamente la risposta è dal mio punto di vista.
Tu fai riferimenti alle introduzioni. Personalmente sono sempre stato allergico alle introduzioni. Quando apro un libro e trovo che inizia con una prefazione seguita da un’introduzione e magari da altre note introduttive, facendo iniziare il libro 20 o 30 pagine dopo, già mi arrabbio e le salto a pie’ pari, riservandomi di leggerle solo alla fine. Per molti anni ho tenuto corsi di formazione e sin dal primo mi ero ripromesso di non iniziare mai con un’introduzione, come di solito si fa.
Non dico che le introduzioni alla Bibbia siano inutili, ma solo che si possono leggere dopo, quando la Bibbia la si conosce abbastanza.
Come procedere? La struttura che abbiamo scelto alla Facoltà Biblica prevede i seguenti 24 corsi:
Propedeutica
L’ispirazione della Bibbia
Bibbia e scienza
I generi letterari della Bibbia
Il miracolo nella Bibbia
Antropologia biblica
Ermeneutica biblica
La poesia biblica
La sapienza biblica
Il profetismo
Esegesi biblica delle Scritture Ebraiche
Esegesi biblica delle Scritture Greche
La Toràh
La storia d’Israele
La cronologia biblica
La geografia biblica
Yeshùa
I Vangeli
Paolo e gli scritti paolini
La donna nella Bibbia
La spiritualità biblica
Ebraico biblico
Greco biblico
Corso: Teologia biblica
I corsi non vengono seguiti in sequenza ma a piccoli gruppi, contemporaneamente. In tal modo la comprensione della Scrittura si arricchisce sempre più. Man mano, leggendo un brano, lo si inquadra meglio nella storia, nella geografia, nel suo ambiente, riconoscendone il genere letterario e “traducendo” le sue espressioni tipiche nei nostri concetti occidentali. Dopo un po’ ci si trova immersi nell’ambiente biblico e tutto diventa via via più chiaro e familiare.
Se vuoi, è come visitare un paese straniero molto diverso dal nostro. Puoi studiare prima le guide turistiche e poi andarci e farti un giro; a qualcosa servirà, ma non arriverai a conoscere bene il posto; potrai fartene un’idea che però è teorica e forse distorta. Bisogna andare invece sul posto, viverci un po’, mangiare il loro cibo, mischiarsi alla folla, apprendere i loro usi, i loro modi di dire, diventare un po’ uno di loro.
trizzi74
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Re: Cosa occorre per lo studio la Bibbia?

Messaggio da trizzi74 »

Gianni ha scritto:La struttura che abbiamo scelto alla Facoltà Biblica prevede i seguenti 24 corsi:
Propedeutica
L’ispirazione della Bibbia
Bibbia e scienza
I generi letterari della Bibbia
Il miracolo nella Bibbia
Antropologia biblica
Ermeneutica biblica
La poesia biblica
La sapienza biblica
Il profetismo
Esegesi biblica delle Scritture Ebraiche
Esegesi biblica delle Scritture Greche
La Toràh
La storia d’Israele
La cronologia biblica
La geografia biblica
Yeshùa
I Vangeli
Paolo e gli scritti paolini
La donna nella Bibbia
La spiritualità biblica
Ebraico biblico
Greco biblico
Corso: Teologia biblica
Sicuramente studiare tutto ciò è fondamentale per avere una corretta comprensione della Bibbia.
Ma il problema è che nelle librerie c’è solo l’imbarazzo della scelta riguardo i libri che affrontano queste tematiche. Trovi tutto e il contrario di tutto.

Come si fa a capire se un testo è o non è affidabile?
Questo è il dilemma!
Ultima modifica di trizzi74 il lunedì 18 agosto 2014, 18:41, modificato 1 volta in totale.
"Le religioni sono sistemi di guarigioni per i mali della psiche, dal che deriva il naturale corollario che chi è spiritualmente sano non ha bisogno di religioni."
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noiman
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Re: Cosa occorre per lo studio la Bibbia?

Messaggio da noiman »

j
Ultima modifica di noiman il sabato 11 ottobre 2014, 11:19, modificato 1 volta in totale.
Antonella

Re: Cosa occorre per lo studio la Bibbia?

Messaggio da Antonella »

Trizzi ha ragione. Questo è un problema serio, che ha portato tante persone completamente fuori strada nelle loro interpretazioni bibliche. Comunque io dico che bisogna studiare, studiare tanto, confrontare, analizzare, ragionare, verificare, fare esperienza, sbattere la testa, e poi, Dio che conosce i suoi, gradualmente, saprà indirizzare le persone sulla strada giusta facendogli aprire gli occhi alla sua Parola (e con i libri giusti). Sarà una risposta banale, ma questa è stata la mia esperienza.
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Gianni
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Re: Cosa occorre per lo studio la Bibbia?

Messaggio da Gianni »

Caro Trizzi, penso che occorra distinguere lo studio della Scrittura dalla fede vissuta. Qual è più importante? Indubbiamente la fede e l’ubbidienza a Dio. Se portiamo la cosa all’estremo, per capire, possiamo essere certi che per avere l’approvazione di Dio non occorre superare un esame accademico. Un gran biblista che non osserva i Comandamenti vale zero al confronto della più ignorante delle persone che però ubbidisce a Dio. Detto diversamente, per cogliere appieno il concetto, un analfabeta ubbidiente a Dio gli è molto più prezioso di un saccente.
La conoscenza biblica in senso scolastico non è affatto indispensabile. La scelta non è però tra ignorante ubbidiente ed erudito disubbidiente. Possono esserci credenti ubbidienti istruiti. L’apostolo Giovanni era in ex pescatore ignorante e i suoi scritti (che sono sublimi) sono pieni di errori di grammatica. L’apostolo Paolo era istruito e aveva studiato nella migliore scuola rabbinica del tempo; i suoi scritti sono eleganti e accurati. Tutti e due erano molto preziosi per Dio. L’istruzione non è nemica della fede.

Il caro Noiman ha citato un processo psicologico mentale importante e vero. È per questo che sconsigliavo di iniziare gli studi biblici con le introduzioni; possono essere fuorvianti. Mentre si legge, la mente può accogliere le idee espresse perché appaiono di buon senso e condivisibili; si presuppone poi che se una cosa è scritta in un libro sia anche vera. Così nascono tanti inganni.
Che si deve fare allora? Tenere attivata la sicura, per usare l’immagine suggerita da Noiman. Ciò significa che la nostra mente deve rimanere mente pensante e raziocinante; se rinuncia a questa funzione, diventa solo una spugna che assorbe. Il metro di giudizio è allora il nostro? Non esattamente. Se nello studio giudichiamo un’opinione, la stiamo solo valutando; possiamo essere a favore oppure no, ma la verità potrebbe essere altrove. Il mio caro professore aveva un taglio tutto suo nelle sue esposizioni bibliche: prendeva un concetto, una dottrina o un punto teologico e poi esponeva i vari pensieri degli studiosi: A dice così, B dice che, C ritiene che, e così via. Poi li verificava con la Scrittura.

Ha ragione Antonella: bisogna confrontare, analizzare, ragionare, verificare. Attenzione, però. Occorre saper essere di mente aperta. Il che significa saper aggiornare il proprio pensiero ad ogni nuova evidenza. Al tempo di Galileo, la Chiesa non seppe farlo.

La verità ha un sapore particolare. Come dice Giovanni Z., la si avverte. Anche la menzogna, però, può avere un sapore suadente. Bisogna tenere attivata la sicura.
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