“Dio era la parola”

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Gianni
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Re: “Dio era la parola”

Messaggio da Gianni »

Buongiorno a tutti.
Segnalo a chi ne fosse interessato che ho terminato il mio libro intitolato Il lògos. Mi è costato molto impegno, ma credo che sia molto esaustivo. Partendo dal concetto di lògos nella grecità, ne esploro l’evoluzione nella filosofia greca per poi esplorarne il senso nella Bibbia, prendendo in considerazione i corrispettivi termini ebraico e aramaico del termine greco. Approdo infine al prologo giovanneo. In chiusura mostro come la chiesa apostata subapostolica si avvalse della filosofia greca per costruire la dottrina trinitaria della teologia cattolica.

Il libro è scaricabile grauitamente qui:
https://www.academia.edu/103310843/In_c ... o_n_1209_B

L’anteprima risulta impaginata male (è purtroppo un difetto del prestigioso sito Academia), ma una volta scaricato, il volume è integro.

Sperando con ciò di aver contribuito a questa discussione, rimango a disposizione di chi volesse continuarla.
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Maria Grazia Lazzara
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Re: “Dio era la parola”

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

Grazie Gianni sarà un piacere leggerlo
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Gianni
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Re: “Dio era la parola”

Messaggio da Gianni »

Grazie a te per l'interesse! :-)
chelaveritàtrionfi
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Re: “Dio era la parola”

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Ciao Gianni, stamattina essendomi alzato molto presto, ho iniziato a leggere le prime 47 pagine della tua opera. E' veramente interessante la parte iniziale, tuttavia da pag. 47 in poi parti per la tangente. :-) :-) :-) :-)

Occorre ricordare che al contrario di quanto si pensi, la filosofia greca ha radici in quella egizia:

«La tradizione greca circa l'origine egizia della propria filosofia contiene indubbiamente più [elementi di] verità di quanto si sia ammesso in anni recenti.»
(James Henry Breasted)

Molti filosofi greci studiarono presso i sacerdoti egizi e come ben saprai le origini della filosofia greca sono attribuite alla scuola di Mileto (VI- VII secolo a.E.V.) con Talete, Anassimandro e Anassimene. Questi 3 pensatori, hanno posto le basi riguardo alle riflessioni sulle origini del cosmo dandone una visione apparentemente differente rispetto alle cosmogonie del vicino oriente e quelle descritte nei poemi. Credo che si tratti di diverso modo di scrivere e di tramandare le conoscenze.

Talete è considerato il più saggio dei 7 sapienti dell'antichità (da chi? nel mondo greco). Tutti gli altri pensatori antichi contribuirono allo sviluppo del pensiero come al tutto il resto. Parlando del lògos nel mondo greco ed analizzando i vari sviluppi del concetto, da Eraclito:

1) Logos in quanto parola, discorso, notificazione; come capacità razionale di calcolare, in modo
che l’essere umano comprenda sé stesso e il suo posto nel mondo; come presentazione della
realtà (di cui è anche sinonimo) presente e comprensibile nella sua struttura.
2) Logos in quanto realtà metafisica e concetto fisso nella filosofia e nella teologia greche. Pag. 35
Eraclito nacque ad Efeso. Questa città come ben saprai, non era solo un grosso centro di incrocio del commercio ma anche uno snodo culturale importante, come altre città e sede del più grosso edificio del mondo antico che è il tempio di Artemide. Efeso è citata nel testo greco (es.Atti, Efesini, Corinzi ecc..) come sede di una delle comunità dei discepoli di Paolo. Efeso è citata in Apocalisse (una delle 7 chiese) e secondo la tradizione, Giovanni morì qui. L'incontro con queste culture è innegabile, per esempio con quella stoica. Filone Alessandrino si trova a cavallo tra le due ere, Plotino lo troviamo dopo.
Per lo stoicismo il lògos è presente in tutte le cose, dalle più piccole alle più
grandi, dalle quelle terrestri fino alle stelle. Il lògos garantisce così l'unità razionale dell'intero cosmo.
Seguendo tale legge universale si può vivere conformemente alla natura seguendo i dettati dello
stoicismo. Secondo la dottrina stoica il lògos è identificabile fisicamente nel fuoco e alla fine dei
tempi ci sarà una potente conflagrazione che consumerà l'intero universo, lasciando in vita
unicamente le “ragioni sminali” (i lògoi sparmatikòi) per garantire la generazione del nuovo mondo
che sarà poi pure soggetto ad un ciclo ripetitivo. Lo stoicismo mantiene comunque il doppio
significato di lògos inteso come “calcolo” (latino ratio) e “discorso” (latino oratio), pur distinguendo
tra λόγος ἐνδιάθετος (lògos endiàthetos; latino oratio concepta), il “discorso interiore”, la riflessione
razionale, e λόγος προφορικός (lògos proforikòs; latino oratio prolata), il “discorso proferito”, il
discorso parlato. Per gli stoici dogmatici il discorso interiore è esclusivo dell'essere umano, mentre
quello proferito appartiene anche ad altre specie animali non razionali capaci di emettere suoni
articolati. Pag.35
Secondo lo stoicismo, gli dei e gli umani hanno in comune il lògos, che in quanto λόγος ὀρθός
(lògos orthòs), “logos corretto”, è legge del mondo e dell’individuo che infonde la capacità di
conoscere e di agire moralmente. Pag 40
Interessante lo stoicismo, tra i suoi esponenti Seneca (a.E.V) Epitetto e nel II secolo E.V. troviamo Marco Aurelio. Come già fatto notare nella discussione di Romani 11:36, il concetto espresso da Paolo lo troviamo similmente nell'opera di Aurelio. Anche questa corrente, considera questi 3 concetti: etica, fisica e logica.

Da “lògos” in senso di "parola, discorso..." deriva la logica, ovvero la scienza che studia i discorsi (continui o divisi). La logica era stata trattata con l'analitica da Aristotele e da Platone con la dialettica (lo stoicismo parte da questa base).

Vi è un unico lògos che governa ad un tempo l’ordine del mondo.

i rotoli del mar morto, se non erro scoperti nel 1947, mostrano come la cosiddetta setta degli esseni in qualche modo si avvicina a certi concetti:

- esseri intermedi tra Dio e l'uomo (angeli)
- possibilità di profetizzare il futuro
- immortalità dell'anima
- .....

Pare che questi lessero il testo ebraico secondo i concetti greci. Questi però erano gruppi ristretti ed in ogni caso (questo concetto vale per tutte le scuole), la vera "parola" è quella orale e non scritta e ciò vuol dire che quando un autore scrive, dall'altra parte può capire a fondo chi è discepolo in quella disciplina.

Riguardo a Plotino, che viene dopo, e da qui si parla di neoplatonismo, c'è da dire che egli aveva fatto un patto di astensione alla scrittura ..sulle orme del vero fondatore Antonio Sacca, il quale non lasciò nulla di scritto. Rotto il patto, gli scritti di Plotino (III secolo), di carattere metafisico ed ascetico, furono comunque pubblicati da un suo scolaro e si dice fossero in contrasto con la religione cristiana (i primi movimenti di quella che sarebbe stata chiamata ufficialmente così). Qualunque interpretazione si dà a Plotino ed a qualunque altro autore che pone in questi scritti un carattere simile (ascetico e metafisico), dobbiamo considerare questi aspetti.

Questo per sottolineare che a parer mio occorre considerare tutte queste cose almeno per l'analisi prettamente didattica di ogni testo, appunto perchè nessun testo è stato scritto con concetti mai visti e sentiti, ma in ogni caso ci sono collegamenti con testi antecedenti (la prova sta nelle citazioni).
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Gianni
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Re: “Dio era la parola”

Messaggio da Gianni »

Caro Naza, nel libro troverai anche il collegamento tra filosofia greca e pensiero egizio ...
chelaveritàtrionfi
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Re: “Dio era la parola”

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Gianni ha scritto: mercoledì 14 giugno 2023, 11:04 Caro Naza, nel libro troverai anche il collegamento tra filosofia greca e pensiero egizio ...
Eh.. ci arriverò :-) un pò alla volta. Ho commentato le prime 47 pagine. Appena riesco ad avere altro tempo, continuo.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Gianni
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Re: “Dio era la parola”

Messaggio da Gianni »

:-) .
Sir Ulrich
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Re: “Dio era la parola”

Messaggio da Sir Ulrich »

Gianni ha scritto: mercoledì 14 giugno 2023, 4:24 Buongiorno a tutti.
In chiusura mostro come la chiesa apostata subapostolica si avvalse della filosofia greca per costruire la dottrina trinitaria della teologia cattolica.
Ciao Gianni, che vuol dire "chiesa apostata" e cosa intendi con questa nomina?
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Re: “Dio era la parola”

Messaggio da Gianni »

Intendo la chiesa dopo la morte degli apostoli, che già nel secondo iniziò ad allontanarsi dagli insegnamenti di Yeshùa e che nel quarto secolo accolse con Costanino molte dottrine pagane, dando inizio alla Chiesa Cattolica Romana.
Sir Ulrich
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Re: “Dio era la parola”

Messaggio da Sir Ulrich »

Già Paolo si era allontanano dagli insegnamenti di Gesù, mentre Giacomo era ancora in vita e a capo della comunità giudeo-cristiana di Gerusalemme - la "vera" chiesa.
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