Leggere il testo biblico originale

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Gianni
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Re: Leggere il testo biblico originale

Messaggio da Gianni »

Cara Maria Grazia, bene le tue due traduzioni, tuttavia, nella frase “ci arrestammo alla burrasca” il soggetto non è la burrasca ma il sottinteso “noi”: siamo infatti “noi” che compiamo l’azione di arrenderci alla burrasca. Se tu volessi indicare come soggetto la burrasca dovresti dire “la burrasca ci costrinse ad arrestarci” o qualcosa del genere.

Rispondo alla tua domanda: “Visto che tra la seconda e la terza vi sono alcune desinenze simili, qual è la regola per distinguerle? Risposta: il genitivo singolare. :-)

Maria Grazia, io non solo penso che tu puoi starci dietro, ne sono sicuro. :-)

(Se vuoi impratichirti di più con l’analisi logica, ecco un sito che fa per te: https://www.analisilogicaonline.it/, e tieni presente che non è difficile come sembra).
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Gianni
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Re: Leggere il testo biblico originale

Messaggio da Gianni »

Buona domenica. Proseguiamo con la terza declinazione.

Annotate sul vostro quaderno:
Consonanti gutturali: κ, γ, χ.
Se provate a pronunciarle (k … gh … ch…) vi accorgete che dovete usare la gola. È per questo che sono dette gutturali.

ESEMPIO
κόραξ, κόρακος, “corvo”
Tema: κόρακ- (ottenuto togliendo dal genitivo κόρακος la desinenza -ος).
Sul tema κόρακ- vanno innestate le desinenze.

Per il nominativo singolare la desinenza è -ς, per cui κόρακ- + -ς = κόρακς, ma …
… il suono κς (cs) si scrive in greco ξ, per cui κόρακς > κόραξ.

In Lc 12:24 Yeshùa dice: “Osservate i corvi [κόρακας] …”. Verbo + complemento oggetto, all’accusativo: tema κόρακ- + -ας (desinenza dell’accusativo plurale) = κόρακας!

E come si dice “ai corvi”? Τοῖς … tema κόρακ- + - σι (desinenza del dativo plurale) = κόρακσι, ma κσ = ξ, quindi κόραξι.

È lo stesso meccanismo che abbiamo visto con i temi in labiale (π, β, φ).

RIPASSO CON ALTRA PAROLA
λάρυγξ, λάρυγγος, “gola”
(ora sapete da dove derivano “laringe”, “laringite” e simili. Moltissimi termini medici derivano dal greco).
Tema: λάρυγγ- (ricordate: γγ si legge ngh) + -ς = λάρυγγς, ma γς > ξ, quindi λάρυγξ (làryngs). Stesso fenomeno per il dativo plurale λάρυγξι.
In Giobbe 29:10: “La lingua si attaccava al loro palato”. Nella LXX: γλῶσσα (prima declinazione, alfa impura) αὐτῶν (pronome, “di loro”) τῷ λάρυγγι (dativo singolare di λάρυγξ) αὐτῶν (pronome, “di loro”).

Semplice, in fondo. Basta ragionarci.

Ma, dato che è semplice, per complicarli un po’ la vita vediamo alcuni versetti per evidenziare tre punti.

Mt 8:20: “Le volpi [αἱ ἀλώπεκες] hanno delle tane”.
ἀλώπηξ, ἀλώπεκος, “volpe”
In Lc 13:32: “Andate a dire a quella volpe”, τῇ ἀλώπεκι.
In tutta la declinazione abbiamo la e breve (ε), ma al nominativo singolare la e lunga (η).
È una particolarità. Nulla di cui preoccuparsi. Quando trovate questa differenza ora sapete che è così.

Mt 9:20: “Ed ecco una donna [γυνὴ]”.
Mt 19:8: “Mosè vi permise di mandare via le vostre mogli [γυναῖκας, donne]”.
Lc 17:32: “Ricordatevi della moglie [τῆς γυναικὸς, della donna] di Lot”.
Vocabolo: γυνή, γυναικὸς, “donna/moglie”
Il tema è, di regola, γυναικ-. E ciò vale per tutta la declinazione, singolare e plurale, ma con una doppia particolarità: il nominativo singolare fa γυνή e il vocativo singolare γύναι.
Lc 13:12: “Gesù, vedutala, la chiamò a sé e le disse: «Donna [Γύναι], …»”.
(Dal tema γυναικ- deriva ginecologia e simili).
Data l’importanza di questa parola, scrivetene sul vostro quaderno l’intera declinazione:
γυνή, γυναικὸς, γυναικί, γυναῖκα, γύναι;
γυναῖκες, γυναικῶν, γυναιξί, γυναῖκας, γυναῖκες.


Ultimo punto.
θρίξ, τριχός, “capello”
Lc 21:18: “Neppure un capello [θρὶξ] del vostro capo perirà”.
Lc 7:38: “Cominciò a rigargli di lacrime i piedi; e li asciugava con i suoi capelli [θριξὶν, dativo strumentale]”.
Il tema vero, etimologicamente, è θριχ-. Come si arriva dunque a τριχ-?
Scrivete sul vostro quaderno questa regola, poi ci ragioneremo:
LEGGE DI GRASSMANN
«Di due aspirate in sillabe susseguentisi, la prima perde l’aspirazione mutandosi nella tenue corrispondente».

Trascrivete sul vostro quaderno la tabella dell’immagine.
Le aspirate sono φ, χ, θ; le loro tenui corrispondenti sono π, κ, τ.
Applicazione: Il tema della parola “capello” è θριχ: si notino le due aspirate (θ, χ) nelle due sillabe che si susseguono. Al nominativo il tema θριχ + la desinenza ς dà θρίξ (χ + ς = ξ) e ciò non crea problemi di pronuncia perché l’aspirata rimane solo nella prima sillaba. Ma al genitivo si avrebbe θριχ + la desinenza ος, dando θριχός, che è difficile da pronunciare per via delle due aspirate (θ e χ) una di seguito all’altra. Ecco allora la legge fonetica individuata dal linguista tedesco Hermann Günther Grassmann, che prende il nome in suo onore: la prima perde l’aspirazione mutandosi nella tenue corrispondente, così l’aspirata θ si muta nella tenue corrispondente τ, dando appunto τριχός.

ESERCIZIO
Il termine φλόξ, φλογός indica una fiamma, un fuoco.
Nelle Scritture Greche questa parola la troviamo nelle forme φλόγα, φλόξ, φλογὶ e φλογός.
Con il metodo di ricerca che è già stato detto e che sapete, individuate i passi biblici in cui compaiono e ditene il caso
.

Prossima lezione 11 giugno. Mentre allenate la mente, studiando greco, divertitevi! ;)
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chelaveritàtrionfi
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Re: Leggere il testo biblico originale

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Il mio esercizio è pronto, in questi giorni lo posto. Dato che ho avuto più tempo (evento raro), ad ogni errore una bacchettata :d :d Scherzo.

Cara Maria Grazia, io penso che sei molto brava ed è ammirevole il tuo impegno. Io corro perchè così sono abituato (quasi sempre poco tempo), ma tu vai tranquilla e studia con serenità, quando puoi. Nessun problema per me se si fa una pausa necessaria nei casi in cui ci sono incertezze o difficoltà dovute al tempo. Credo che l'obiettivo sia capire piuttosto che correre.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Gianni
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Re: Leggere il testo biblico originale

Messaggio da Gianni »

“Capire piuttosto che correre”, dice il nostro caro Naza. Sì. Studio e fretta non vanno d’accordo.
Per capire bene la Sacra Scrittura occorre procedere un passo alla volta, senza premura.
Ciò vale anche per lo studio del greco biblico. È per questo che ripeto spesso che lo studio del greco (lingua così ben logicamente strutturata) allena la mente perché costringe al ragionamento, modellando una forma mentale che è indispensabile negli studi biblici.

Chissà perché, le parole di Naza mi hanno fatto venire in mente una discussione infinita che facemmo qui diversi anni or sono. C’era tra noi una persona, ora deceduta, che scriveva dagli Stati Uniti. Sosteneva che il giorno biblico dura solo 12 ore e che la notte è solo un intervallo tra due giorni. Non ci fu verso di smuoverlo dalla sua assurda convinzione. Il suo cavallo di battaglia era Gv 11:9 preso dalla Nuova Riveduta: “Vi sono dodici ore nel giorno”. Se lui avesse conosciuto un po’ di greco non sarebbe caduto in quel clamoroso errore, perché nel vero testo biblico è scritto: δώδεκα ὧραί εἰσιν τῆς ἡμέρας, “dodici ore [ci] sono del giorno”. Τῆς significa “della” (“giorno” in greco è femminile), per cui “del giorno”, non ‘nel giorno’! TNM chiarisce aggiustando la traduzione: “Ci sono dodici ore di luce nel giorno”, ma commette lo stesso errore traducendo male. Se il nostro amico scomparso avesse avuto a disposizione la TNM, forse avrebbe avuto un’argomentazione ancora più forse per sostenere la sua errata dottrina.
Ecco a cosa serve lo studio del greco: a vedere come un particolare, un semplice τῆς, fa la differenza tra la verità e l’errore.
Ieri la nostra cara Maria Grazia mi ha fatto provare un moto d’orgoglio nel vederla argomentare così bene con il termine greco “beato”. E quasi mi sono commosso di gioia pensando che solo poche settimane fa non sarebbe stata in grado di farlo.

“Capire piuttosto che correre”. :-)
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Maria Grazia Lazzara
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Re: Leggere il testo biblico originale

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

Buon Giorno Gianni , caro INSEGNANTE ,
è stato anche per me emozionante mentre mi destreggiavo tra vocabolario , scritture in greco e traduzioni in italiano Capire e dicevo , Grazie Gianni , questo lo devo a te , alla tua grande pazienza, alla tua capacità di spiegare a chi come me non ha delle buone basi .

Tutto il mio apprezzamento , riconoscimento , gratitudine va a Te . .

Molto timidamente mi sono messa ad argomentare , ma Naza mi ha dato un ottimo supporto è come se avessimo svolto insieme un esercizio come un bravo compagno di banco , si , è così che mi sono sentita . Grazie Naza .
Volevo dirti Naza quando posti i tuoi esercizi è come se mi dicessi " guarda Maria Grazia si declina così è così , il più bravo della classe al mio fianco .

Vi giunga il mio Abbraccio.
chelaveritàtrionfi
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Re: Leggere il testo biblico originale

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Cara Maria Grazia, se posso darti un consiglio evita di sentirti seconda a nessuno. Devi studiare per te stessa, lascia perdere gli altri. Se sono d'aiuto sono contento ma ricorda che anche io sbaglio. Quando andavo alle superiori mi ero fatto questo nome, come il più bravo della classe. Sai perchè? Perchè mi avevano sfidato. Poi diventò un peso sulle spalle e quando presi 3 in un compito in classe, gli altri si resero conto che non ero un genio. Quindi credo che l'unione fa la forze e che ognuno debba mettere il suo facendo il meglio che può. :-). Le sfide vanno bene se servono a migliorare.... ma con se stessi.. mai per emergere sopra agli altri
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
chelaveritàtrionfi
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Re: Leggere il testo biblico originale

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Posto adesso il mio esercizio perchè poi non ho più tempo per tutta la settimana.
....
I termini indicati seguono la terza declinazione (femminile) in gutturale ossitona (parole che hanno al nominativo singolare l’accento acuto sull’ultima sillaba).

φλόγα (flòga) accusativo singolare di φλόξ

φ è una consonante aspirata (π+H)

Questo termine lo troviamo in due brani:

Ebrei 1:7
αὐτοῦ πυρὸς φλόγα

Apocalisse 2:18
αὐτοῦ ὡς φλόγα πυρός

πυρὸς, nominativo singolare neutro utilizzato per indicare il fuoco, ma un tempo indicava il farro o il grano poiché i chicchi venivano essiccati col fuoco.

φλόξ, nominativo singolare

Lo troviamo in due brani:

Apocalisse 1:14
αὐτοῦ ὡς φλὸξ πυρός

Apocalisse 19:12
αὐτοῦ ὡς φλὸξ πυρός

di lui stesso come la fiamma di fuoco

φλογὶ (floghì) dativo singolare di φλόξ ( flòcs )

Lo troviamo in due brani:

Luca 16:24
καὶ αὐτὸς φωνήσας εἶπεν· Πάτερ Ἀβραάμ, ἐλέησόν με καὶ πέμψον Λάζαρον ἵνα βάψῃ τὸ ἄκρον τοῦ δακτύλου αὐτοῦ ὕδατος καὶ καταψύξῃ τὴν γλῶσσάν μου, ὅτι ὀδυνῶμαι ἐν τῇ φλογὶ (fiamma) ταύτῃ (qui, questa)

Atti 7:30
Καὶ πληρωθέντων ἐτῶν τεσσεράκοντα ὤφθη αὐτῷ ἐν τῇ ἐρήμῳ τοῦ ὄρους Σινᾶ ⸀ἄγγελος ἐν φλογὶ πυρὸς βάτου· [angelo in la fiamma fuoco di cespuglio]


φλογός genitivo singolare di φλόξ

Lo troviamo in un brano:

2 Tessalonicesi 1:8
ἐν πυρὶ φλογός διδόντος ἐκδίκησιν
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Re: Leggere il testo biblico originale

Messaggio da Gianni »

Molto bene, Naza!
chelaveritàtrionfi
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Re: Leggere il testo biblico originale

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

ho notato che questa frase,

αὐτοῦ ὡς φλόγα πυρός

sistemata più o meno così, si ripete diverse volte
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Maria Grazia Lazzara
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Re: Leggere il testo biblico originale

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

chelaveritàtrionfi ha scritto: martedì 6 giugno 2023, 11:42 Cara Maria Grazia, se posso darti un consiglio evita di sentirti seconda a nessuno. Devi studiare per te stessa, lascia perdere gli altri. Se sono d'aiuto sono contento ma ricorda che anche io sbaglio. Quindi credo che l'unione fa la forze e che ognuno debba mettere il suo facendo il meglio che può. :-). Le sfide vanno bene se servono a migliorare.... ma con se stessi.. mai per emergere sopra agli altri
Caro Naza , noi non ci conosciamo ma credimi io ho sempre gioito dei successi altrui e non ho mai fatto qualcosa per primeggiare su altri , questo è qualcosa contro la mia natura .
Ma una parola d incoraggiamento può fare miracoli e Gianni me lo ha dimostrato , non mi ha mai lasciata senza una parola d incoraggiamento dopo aver corretto i miei esercizi , la sua fiducia me la fa sentire costantemente e sono certa che quando spiega tiene conto di me .
Tutti gl'insegnanti dovrebbero usare il suo metodo , tirerebbero il meglio dai loro studenti .
Gianni è un Grande in questo . Ora anche tu mi hai incoraggiata . Grazie a entrambi .
E ora si torna a studiare .
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