Leggere il testo biblico originale

chelaveritàtrionfi
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Re: Leggere il testo biblico originale

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Mi viene in mente una storia accadutami ai tempi delle scuole superiori. Per la data di un compito in classe, da un lato avevo preso il professore con poca simpatia () perché trattava male i miei compagni, dall’alta c’erano altri che si sedevano accanto a me distraendomi durante lo svolgimento del compito, per copiare. Ogni volta queste distrazioni aumentavano la possibilità di commettere errori nello svolgimento dei quesiti e dei calcoli. Quel giorno decisi di non studiare affatto, tanto prendere 4/5 come voto, non mi avrebbe rovinato la media del primo quadrimestre. Il mio caro compagno di classe, non solo decise di copiare, ma lo fece in tutto e per tutto come una fotocopia. Stesse correzioni, stessi passaggi e stessi errori. Al momento della correzione, il mio compagno prese 3 e mezzo e io presi 3, come in : “i ragazzi della terza C”😅😅 . Allora feci notare al professore ( che tra l’altro sapeva che a copiare era ll mio compagno di banco) questa differenza. Allora non fu io ad avere il mezzo voto più alto che mi serviva per la media, ma il mio compagno a prendere quello più basso. 😂😂

Ora la situazione è ovviamente diversa poichè non abbiamo un compagno di banco che copia nè tanto meno un professore poco simpatico. 😊 La similitudine sta nel fatto che per colpa di Naza, che si impiccia dei compiti e degli errori altrui 😅😅😅😅😂😂😂, anche gli altri prendono un voto più basso.

L’episodio a scuola peró servì. Da quel momento in poi i miei compagni di classe ci pensarono due volte prima di copiare 😂😂
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Re: Leggere il testo biblico originale

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Scusa Gianni, mi hai fatto venire un dubbio. Se il termine γνωστὸν deve essere traslitterato con “ghnostòn”, allora anche γνῶσις che dappertutto si legge traslitterato gnòsis (da cui gnòsi), sarebbe da traslitterare ghnòsis?
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Gianni
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Re: Leggere il testo biblico originale

Messaggio da Gianni »

Certamante, Naza: γνῶσις si legge ghnòsis, e così andrebbe trascritto. Fanno eccezione gli scritti in cui si parla di gnosi (letto come scritto), perchè tale termine è entrato nel vocabolario italiano, ma ciò nulla c'entra con la traslitterazione, la quale deve invece rispettare la promuncia.
Allo stesso modo, γένεσις va traslitterato ghènesis, ma nel parlare si dice, ad esempio, "la genesi".
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Re: Leggere il testo biblico originale

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Essendo abituati a leggere in questi termini, poi certe traslitterazioni vengono spontanee… sbagliando
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Re: Leggere il testo biblico originale

Messaggio da Gianni »

Già. :-)
chelaveritàtrionfi
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Re: Leggere il testo biblico originale

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Per lo svolgimento dell’ultimo esercizio che hai proposto (osservare il testo), attendiamo che Maria Grazia si metta in linea con gli altri esercizi… e comunque sugli accenti ancora inceppiamo 😊
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Maria Grazia Lazzara
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Re: Leggere il testo biblico originale

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

Buona sera Gianni , riprovo

Rendo grazie al Dio secondo la volontà del Dio. Sono debitore ai greci a barbari , a sapienti e anche a ignoranti . Non mi fa vergogna il Vangelo è infatti potenza di Dio . Il conoscibile del Dio è manifesto le invisibili di lui .

γνωστόν - ghnostòn

Gli ignoranti non conoscono il Dio del Libro e non si rivolgono al Dio. I sapienti credono di conoscere ma non sanno vedere l' invisibile .

L'ultimo esercizio è un enigma per me . Non trovo errori .
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Re: Leggere il testo biblico originale

Messaggio da Gianni »

Maria Grazia … traduzione perfetta! Γνωστόν = ghnostòn è pure perfetto.

Nell’ultimo esercizio gli accenti delle parole θεός, σοφοί e καί dovrebbero essere gravi perché sono sull’ultima sillaba di parole seguite da altre parole senza punteggiatura tra loro.
L’esercizio mirava solo a stimolare l’attenta osservazione anche dei particolari.
_____________________________________________________

Visto che la settimana è ancora lunga, propongo un altro esercizio come ripasso.

Gal 1:1

Παῦλος ἀπόστολος, οὐκ ἀπ’ ἀνθρώπων οὐδὲ δι’ ἀνθρώπου ἀλλὰ διὰ Ἰησοῦ Χριστοῦ καὶ θεοῦ πατρὸς τοῦ ἐγείραντος αὐτὸν ἐκ νεκρῶν.

Per le prime due parole (che potete tradurre al volo), ecco le domande:
Le due desinenze -ος a quale caso e numero (= singolare o plurale) appartengono? Nell’analisi logica cosa indicano inequivocabilmente? (Soggetto, specificazione, termine, oggetto?). E che funzione ha (in quanto soggetto o specificazione o termine od oggetto) nella frase?

La terza parolina (οὐκ) possiamo impararla ora, al momento. È la particella οὐ e vuol dire “non”. Quando si trova davanti ad una parola che inizia per vocale diventa οὐκ, aggiungendo una k che è detta eufonica (dal greco, che significa “con buono/bel suono"). È come per noi “ed” e “od” davanti a vocale al posto di “e” e “o”.

Quarta parola (ἀπ’): è la preposizione ἀπό (= da) apostrofata. È come il nostro “un’isola” al posto di “una isola”.

Quinta parola (ἀνθρώπων). Questa è interessante. Potete riconoscere dalla desinenza -ων una possibile appartenenza alla seconda declinazione. Dico possibile, ma non certa, perché potrebbe appartenere (in teoria) anche alla prima o alla terza. Però questa parola è ripetuta subito dopo, e questa volta la sua desinenza (-ου) non lascia dubbi. Nel vocabolario appare come ἄνθρωπος e significa “uomo” (non come maschio ma come essere umano; da questa parola deriva, ad esempio, “antropologia”). Ora la domanda:
Perché mai l’accento di ἄνθρωπος si sposta in ἀνθρώπων e in ἀνθρώπου?

Οὐδὲ significa “né” (= e neppure).

La settima parolina (δι’) è la preposizione διά apostrofata; seguita dal genitivo, come nel nostro caso, significa “per mezzo”.

Di Ἰησοῦ Χριστοῦ potete riconoscere le desinenze. Dite quali e cosa indicano.

Di καὶ sapete già il significato. Ora dite perché ha l’accento grave.

Il termine θεοῦ lo si trova nel vocabolario come θεός e significa “Dio”. Da questo termine deriva, ad esempio, “teologia”. Ora dite in quale caso e numero si trova θεοῦ.

Πατρὸς τοῦ ἐγείραντος αὐτὸν. Ve lo dico io: πατρὸς è della terza declinazione, qui è al genitivo e significa “di padre”; ἐγείραντος è una forma verbale (= “avente risuscitato”); di τοῦ sapete tutto; αὐτὸν significa “lui” ed è all’accusativo (seconda desclinazione).

La particella ἐκ significa “da” nel senso di fuori da.

Ultima parola: νεκρῶν. Nel vocabolario la si trova alla voce νεκρός; significa “morto” (da questo termine derivano necrologia e simili). In quale caso e numero si trova νεκρῶν?

E ora … traducete! Ma alla lettera. ;)
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Re: Leggere il testo biblico originale

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Gianni ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 10:10 Riporto alcuni esempi tratti da Mr 1:1-3:

1 Ἀρχ τοῦ εὐαγγελίου Ἰησοῦ χριστοῦ υἱοῦ θεοῦ· 2 καθς γέγραπται ἐν [τῷ] Ἠσαΐᾳ τῷ προφήτῃ, Ἰδοὺ ἀποστέλλω τν ἄγγελόν μου πρ προσώπου σου, ς κατασκευάσει τν ὁδόν σου. 3 Φων βοῶντος, Ἐν τῇ ἐρήμῳ ἑτοιμάσατε τν ὁδν κυρίου, εὐθείας ποιεῖτε τς τρίβους αὐτοῦ.

Osservando bene il suddetto testo dovrebbe sorgervi una domanda. Me l'aspetto! ;)


Perché Ἰδοὺ non è segnata? ἰδού è un avverbio che vuol dire “ecco”?

Perché qui: τν ὁδν κυρίου, gli accenti cambiano su due parole consecutive?
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Re: Leggere il testo biblico originale

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Gal 1:1
Παῦλος ἀπόστολος, οὐκ ἀπ’ ἀνθρώπων οὐδὲ δι’ ἀνθρώπου ἀλλὰ διὰ Ἰησοῦ Χριστοῦ καὶ θεοῦ πατρὸς τοῦ ἐγείραντος αὐτὸν ἐκ νεκρῶν.

Per le prime due parole (che potete tradurre al volo)
Παῦλος ἀπόστολος: Paùlos apòstolos
ecco le domande:

Le due desinenze -ος a quale caso e numero (= singolare o plurale) appartengono?
Appartengono al primo dei 5 casi, ovvero al nominativo, numero singolare e genere sia maschile che femminile. Esempi:
ὁ Παῦλος il Paolo è maschile
ἡ ὁδός la strada è femminile

Nell’analisi logica cosa indicano inequivocabilmente? (Soggetto, specificazione, termine, oggetto?).
Il nominativo, il caso del soggetto.
E che funzione ha (in quanto soggetto o specificazione o termine od oggetto) nella frase?
Esprime l’azione; colui (colei) che compie l’azione
Perché mai l’accento di ἄνθρωπος si sposta in ἀνθρώπων e in ἀνθρώπου?
Per la seconda declinazione (vocale tematica -o-), “ὁ ἄνθρωπος” è sostantivo singolare maschile. Il genitivo è τοῦ ἀνθρώπου mentre τῶν ἀνθρώπων è il genitivo plurale.

Provo la scomposizione in sillabe (se è come l'italiano):

ἄνθρωπος ha l’accento sulla prima sillaba (terzultima): ἄν-θρω-πος

ἀνθρώπου e ἀνθρώπων hanno l’accento sulla seconda (penultima) sillaba: ἀν-θρώ-που e ἀν-θρώ-πων.

Regole:
Secondo la legge del trisillabismo, nelle parole greche l'accento non può mai risalire oltre la terzultima sillaba se è acuto, non oltre la penultima se è circonflesso.
• se la parola ha l'ultima vocale breve ed è trisillabica l'accento cadrà sulla terzultima, se è bisillabica sulla penultima.
• se la parola ha l'ultima vocale lunga l'accento cadrà sulla penultima
.

ἄν-θρω-πος è una parola trisillabica ed ha l’ultima vocale breve: o+ consonante ς
L'accento cadrà sulla terzultima: ἄν -

ἀν-θρώ-που è una parola trisillabica e finisce col dittongo “ου” che costituisce un’unica sillaba, lunga. L’accento cade sulla penultima sillaba “-θρώ-”

ἀν-θρώ-πων è una parola trisillabica. L’ultima vocale ω è lunga (η ω sono vocali lunghe), quindi l’accento cade sulla penultima sillaba “-θρώ-”

Di Ἰησοῦ Χριστοῦ potete riconoscere le desinenze. Dite quali e cosa indicano.

- οῦ si legge – ù ed in generale –ου è una delle due desinenza (l’altra è ων) per il genitivo del singolare e plurale maschile, femminile e neutro della seconda declinazione.

Di καὶ sapete già il significato. Ora dite perché ha l’accento grave.

Nel testo abbiamo: …. καὶ θεοῦ πατρὸς… καὶ ha l’accento grave al posto dell' acuto καí, secondo la regola:

Il cambio dell’accento acuto in grave coinvolge solo l’ultima sillaba qualora segua altra parola senza interruzione di punteggiatura.

Domanda. Ma quand'è che Kaí (con accento acuto) è seguita da punteggiatura? Ho dato una sbirciata ed ho trovato quella chiamata “Legge della baritonesi”:

Una parola ossitona, cioè con accento acuto sull’ultima sillaba, muta l’accento acuto finale in grave quando è seguita da un’altra parola tonica. L’accento rimane, invece, acuto se la parola è seguita da segno d’interpunzione o da parola atona.

Quindi, anche se trovo una parola priva di accento tonico, l’accento sulla parola precedente se è acuto rimane tale?

Il termine θεοῦ lo si trova nel vocabolario come θεός e significa “Dio”. Da questo termine deriva, ad esempio, “teologia”. Ora dite in quale caso e numero si trova θεοῦ.
Genitivo singolare
Ultima parola: νεκρῶν. Nel vocabolario la si trova alla voce νεκρός; significa “morto” (da questo termine derivano necrologia e simili). In quale caso e numero si trova νεκρῶν?

νεκρῶν: aggettivo genitivo plurale maschile, genitivo plurale neutro.
In questo caso genitivo plurale maschile.

E ora … traducete! Ma alla lettera.
Gal 1:1
Παῦλος ἀπόστολος, οὐκ ἀπ’ ἀνθρώπων οὐδὲ δι’ ἀνθρώπου ἀλλὰ διὰ Ἰησοῦ Χριστοῦ καὶ θεοῦ πατρὸς τοῦ ἐγείραντος αὐτὸν ἐκ νεκρῶν.

Paùlos apòstolos, uk ap antròpon udè di antròpu allà dià Iesù Christù kaì Theù patròs tù egheìrantos utòn ek nekròn

Paolo apostolo, non per mezzo di uomini e neppure per mezzo di uomo ma per mezzo di Gesù Cristo e Dio di padre del avente risuscitato lui da [-i-] morti

Paolo apostolo [inviato], non da uomini e neppure da un uomo, ma da Gesù Cristo [il risorto] e da Dio padre che lo ha risuscitato dai morti.

Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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