Βίβλος γενέσεως Ἰησοῦ Χριστοῦ υἱοῦ Δαυεὶδ υἱοῦ Ἀβραάμ.
Ἀβραὰμ ἐγέννησεν τὸν Ἰσαάκ, Ἰσαὰκ δὲ ἐγέννησεν τὸν Ἰακώβ, Ἰακὼβ δὲ ἐγέννησεν τὸν Ἰούδαν καὶ τοὺς ἀδελφοὺς αὐτοῦ,
Questi sono i primi due versetti di Mt 1.
Per prima cosa possiamo notare che le lettere greche hanno minuscole e maiuscole. Si noti la prima lettera: B, e poi anche le altre maiuscole. È dalla posizione di queste maiuscole che capiamo che il greco si legge da sinistra a destra, proprio come l’italiano.
Ora cominciamo a semplificarci la vita. Notate quelle specie di virgolette che si trovano sopra alcune lettere iniziali oppure in alto sulla sinistra di alcune maiuscole oppure su una seconda lettera: ἐ, Ἰ, ἀ, υἱ. Cercatele nel testo. Chi ha buona capacità di osservazione avrà notato una particolarità. Guardate: ἐ, ἱ. Notato niente? Guardate meglio:
ἐ, ἱ.
Le “virgolette” sopra le lettere sono una all’incontrario dell’altra.
Ora la buona notizia: nella lettura del greco potete ignorarle completamente, perché non hanno alcun ruolo nella pronuncia. In poche parole, fate conto che non ci siano.
Mi fermo qui. Aver eliminato nella lettura dei segni, ignorandoli, mi pare un buon primo risultato.
Forse qualcuno si domanderà che mai ci stanno allora a fare quei segni se non servono nella lettura. Aggiungo che li ho chiamati “virgolette” tanto per capirci. Ecco dunque tre osservazioni che vorrei fare.
1) In queste sessioni andremo al sodo, senza dare alcuna spiegazione grammaticale;
2) Chi ha domande è inviato a farle: avremo così un livello superiore in cui userò la grammatica e i termici tecnici (ma chi è interessato unicamente alla corretta lettura del greco potrà ignorare del tutto queste eventuali spiegazioni);
3) Il fatto che quelle “virgolette” vadano ignorate nella lettura ma devono essere mantenute nello scritto ci dice quanto sia precisa la lingua greca. Da ciò sappiate che studiare il greco è un modo formidabile per educare la mente al ragionamento e alla logica.
Attendo eventuali domande. Alla prossima.
