FORUM BIBLICO

Ciao Gianni, questa mattina un mio amico mi ha inviato questo messaggio su telegram:

"Non so se ti avevo mandato questo numero di "Ricerche bibliche e religiose". Qui Salvoni risponde alle critiche che gli sono state rivolte e svela di NON ESSERE antitrinitario!
Vedi, ad esempio, quello che dice a p. 65:

"Sotto questo aspetto umano Gesù è inferiore al Padre, ma sotto l'aspetto divino ne è pari e ne condivide lo stesso potere" (p. 65).

Lui voleva solo sostenere la dottrina nestoriana, che ammetteva in Gesù due persone (quella umana e quella divina), oltre alle due nature, mentre, secondo il concilio di Calcedonia, in Gesù ci sarebbe due nature ma una sola persona (quella divina, il Logos).

Ecco spiegato il mistero!"

Tu che lo hai conosciuto molto bene puoi dirmi qual è il ricordo che hai del tuo professore in relazione a questa dottrina?

Buongiorno Gianni, mi riferisco al fascicolo del IV Trimestre 1974 - Pubblicato nel Maggio 1975 dal tema: "Cristologia del Nuovo Testamento. Tre interventi."

Gianni ha scritto: ↑sabato 28 maggio 2022, 9:33 Grazie, Trizzi74. Purtroppo mi manca. Saresti così gentile da scannerizzarlo e mandarmelo?

Inviato alla solita email.

Ricevuto e risposto. Grazie!

Gianni ha scritto: ↑sabato 28 maggio 2022, 2:21 Ciao, Trizzi74. Potresti, intanto, dirmi per favore a quale numero (e di quale data) di Ricerche bibliche e religiose alludi? Forse potremmo pubblicarlo.

La posizione di Fausto Salvoni si può riassumere in queste sue parole: "Gesù è Dio relativamente a noi". Ora riporto, sinteticamente, la sua spiegazione: Dio nessuno l'ha mai visto, Gesù ce lo ha fatto "vedere".

Senza Yeshùa, Dio rimarrebbe sconosciuto e inarrivabile. Quando la Scrittura afferma che Yeshùa è l'unico mediatore tra Lui e noi intende proprio questo. Chi ha visto Yeshùa ha "visto" Dio. Non che siano la stessa persona, ma Yeshùa ci rivela Dio.

Quando io compresi questo concetto ne rimasi profondamente stupito e nel contempo impressionato, facendo questa riflessione che mi commosse interiormente: se "vediamo" Dio solo tramite Yeshùa, se vediamo la gloria di Dio riflessa sul volto di Yeshùa, se udiamo le parole di Dio in quelle di Yeshùa, chi mai deve essere davvero Dio, quanto grande e inarrivabile deve essere?

E allora come vanno interpretate quelle affermazioni che si trovano a p. 65 della rivista?