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Re: Commenti allo studio metodico della Bibbia

Inviato: mercoledì 28 maggio 2014, 9:50
da Gianni
Caro Michele, proprio il caso della Pentecoste mostra la verità del fatto che Dio parla agli uomini nella loro lingua.
Quanto al secondo punto, tu stesso parli di “spiegazioni”. Sono proprio queste che possono generare equivoci e differenti interpretazioni. Una ragione in più per attenersi alle salde regole ermeneutiche.

Re: Commenti allo studio metodico della Bibbia

Inviato: mercoledì 28 maggio 2014, 10:18
da Gianni
Michele, come ho spiegato all’inizio, le regole ermeneutiche nascono dopo l’esame del testo biblico, non a priori. Tu, invece, pensi a priori. Non abbiamo neppure iniziato a scalfire la metodologia con cui affrontare lo studio della Bibbia, è già tu contesti. A priori, a prescindere.

Re: Commenti allo studio metodico della Bibbia

Inviato: mercoledì 28 maggio 2014, 10:49
da Gianni
Michele, nessuno dice che tu non debba scrivere. Nessuno qui si può permettere di dirtelo.
Se puoi, però, non porti a priori come colui che sa tutto e che contesta perfino la Bibbia. Fai domande, anche cattive, se vuoi, ma domande, non affermazioni.
Che Dio non si sia espresso solo con linguaggio umano è una verità biblica, ma affermare che lo abbia fatto “in altri modi che noi non possiamo minimamente capire, con la mente che ci ritroviamo”, pone diversi problemi. Primo fra tutti, quali e dove sarebbero mai questi altri modi? Secondo, se “non possiamo minimamente capire, con la mente che ci ritroviamo”, come facciamo a capire che ci sono davvero questi altri modi? Ecco invece come potresti meglio porti: facendo una domanda: “Dio si è forse espresso “in altri modi che noi non possiamo minimamente capire, con la mente che ci ritroviamo?”.

Re: Commenti allo studio metodico della Bibbia

Inviato: mercoledì 28 maggio 2014, 11:32
da Gianni
Ho capito. E hai ragione, Michele. In generale, dico, a prescindere dai singoli casi.