Re: Riflessioni Bibliche
Inviato: giovedì 22 settembre 2022, 15:48
E' ciò che io definisco "percezione" di qualcosa di non visibile. Sia nel bene che nel male. Come quando scrissi che si da bambino ho sempre osservato una mano invisibile intervenire nella vita dei miei familiari ma anche delle persone che osservavo. E' un pò come la storia dell'alluvione e delle barche. Il soggetto che deve essere salvato non prende nessuna barca perchè aspetta il Signore. Ma alla fine il Signore era colui che gli aveva mandato i mezzi per salvarsi. Dal punto di vista biblico si possono spiegare i concetti di "salvezza" che non mi pare abbiano sempre significato spirituale. A volte si intende "salvezza" nel senso di salvare la pelle.
Ciò che noto è che sempre più persone si allontanano dalla Bibbia. Alcuni lo fanno in maniera completa, altri lo hanno fatto indirettamente con il velo religioso sempre cupo rispetto al passato. Ciò che è aumentato esponenzialmente è la possibilità di informarsi, un innalzamento culturale. Tuttavia le influenze esterne indirizzano anche questo.
Ora, sebbene possiamo dire di seguire il testo biblico ma seguiamo altre linee di insegnamento, i dubbi sono leciti. Anche altre filosofie riprendono il testo biblico e inseriscono altri significati. Così alcune filosofie orientali ma anche occidentali, lo gnosticismo, la nuova concezione della Kabbalah ecc. Spesso sento persone parlare di difficoltà a seguire.. oppure a vederci troppi concetti umani nelle scritture. Quindi se dobbiamo considerare questa cosa dall'esterno.... cosa si dovrebbe pensare? O il fallimento della reale comprensione testo biblico oppure il fallimento del testo in se perchè non è riuscito a trasmettere i giusti valori. In questi casi sempre di fallimento si tratta. Allora ci si allontana per seguire altre vie ritrovando la serenità ed una spalla per andare avanti. Non sto dicendo che è giusto o sbagliato. Ognuno ha la sua via.
Ma si tratta sempre di credere. Da un lato rimane fisso il "credere" in qualcosa di superiore (ciò che chiamiamo Dio e tra l'altro ognuno può sperimentare praticamente nella sua vita che esiste davvero qualcosa - tranne i ciechi...), dall'altro però c'è quella parte del credo che ha bisogno di mezzi umani ed altri omini. Quindi si tende a prendere come veri insegnamenti di altri (gnostici, kabbalisti ecc.).
Riguardo alla sensazione che il mondo materiale non soddisfa più può essere legato sicuramente al bisogno di seguire la via spirituale. ..quella interiore. Io ho letto molto, ho fatto i miei percorsi e mi sono fatto la mia idea. Ho sempre scritto che c'è differenza tra credere in ciò che è vero e credulità.
In questo forum di biblistica è normale che seguo il metodo biblico, perchè la mia intenzione è ripulire la mia testa da possibili influenze esterne e andare davvero a fondo a 360 gradi
Ciò che noto è che sempre più persone si allontanano dalla Bibbia. Alcuni lo fanno in maniera completa, altri lo hanno fatto indirettamente con il velo religioso sempre cupo rispetto al passato. Ciò che è aumentato esponenzialmente è la possibilità di informarsi, un innalzamento culturale. Tuttavia le influenze esterne indirizzano anche questo.
Ora, sebbene possiamo dire di seguire il testo biblico ma seguiamo altre linee di insegnamento, i dubbi sono leciti. Anche altre filosofie riprendono il testo biblico e inseriscono altri significati. Così alcune filosofie orientali ma anche occidentali, lo gnosticismo, la nuova concezione della Kabbalah ecc. Spesso sento persone parlare di difficoltà a seguire.. oppure a vederci troppi concetti umani nelle scritture. Quindi se dobbiamo considerare questa cosa dall'esterno.... cosa si dovrebbe pensare? O il fallimento della reale comprensione testo biblico oppure il fallimento del testo in se perchè non è riuscito a trasmettere i giusti valori. In questi casi sempre di fallimento si tratta. Allora ci si allontana per seguire altre vie ritrovando la serenità ed una spalla per andare avanti. Non sto dicendo che è giusto o sbagliato. Ognuno ha la sua via.
Ma si tratta sempre di credere. Da un lato rimane fisso il "credere" in qualcosa di superiore (ciò che chiamiamo Dio e tra l'altro ognuno può sperimentare praticamente nella sua vita che esiste davvero qualcosa - tranne i ciechi...), dall'altro però c'è quella parte del credo che ha bisogno di mezzi umani ed altri omini. Quindi si tende a prendere come veri insegnamenti di altri (gnostici, kabbalisti ecc.).
Riguardo alla sensazione che il mondo materiale non soddisfa più può essere legato sicuramente al bisogno di seguire la via spirituale. ..quella interiore. Io ho letto molto, ho fatto i miei percorsi e mi sono fatto la mia idea. Ho sempre scritto che c'è differenza tra credere in ciò che è vero e credulità.
In questo forum di biblistica è normale che seguo il metodo biblico, perchè la mia intenzione è ripulire la mia testa da possibili influenze esterne e andare davvero a fondo a 360 gradi