Dici che gli ebrei non hanno il monopolio e nemmeno l'infallibilità, ma almeno sanno leggere il testo ebraico e certi insegnamenti se li tramandano da maestro a discepolo. In altri ambienti, si va a ruota libera e certe interpretazioni vengono fuori dalle influenze di altre dottrine. Ecco perché le cito.
Fai bene a citarli ma questo non li fa infallibili. Comunque anche nell'ebraismo succede che un rabbino fa un interpretazione sbagliata e viene fuori un pasticcio che si tramanda da maestro a discepolo per generazioni.
Il passo di Isaia 14:14 era stato commentato. "sarò simile all'altissimo (Elìon)". Il re babilonese si era alzato così in alto facendosi simile ad Elìon - altissimo (nome comune anche ai fenici). Rashi commenta “non esser degno di abitare con i mortali
”,
Quello che dice Rashi "non esser degno di abitare con i mortali" che significa? È un autoesaltazione divina.
il targum Gonathan: ascenderò su tutte le nazioni
Il targum Jonathan è una traduzione e come ogni traduzione al mondo non è infallibile. Noi dobbiamo guardare il testo originario e il significato dell'espressione "saliro sulle nuvole del cielo" in relazione al
contesto biblico. Il contesto vale piu del targum
Cosa dice il contesto di quell'espressione? Dice
"sarò simile all'altissimo" Ci puoi girare come vuoi intorno ma quest'espressione è inequivocabile.
Per una creatura è blasfemia paragonarsi all'altissimo. Una creatura umana, anche se fosse il re più potente del mondo, che si considera divino come Yhwh finisce per innalzarsi fino al cielo cioè a Dio (cielo è anche un modo di dire Dio) che ha la sua dimora nell'Alto dei cieli.
Domanda: Il re babilonese salì in cielo? Può sembrare strana come risposta ma la risposta è si e no. "Sali al cielo" come re
terreno che
dominava su gli altri re terreni, ma non "salì al cielo" perché
non era uguale all'altissimo che aveva la sua dimora in alto. La stessa cosa per Davide. Davide salì al cielo? La risposta è si e no.
Si se si intende il "salire al cielo" come re
terreno che
dominava sugli altri re terreni (Davide infatti era il re primogenito di Dio). E
non "salì al cielo" perché nonostante il dominio sui re della
mai poteva essere come l'altissimo e mai pretese di esserlo a differenza del re babilonese.
Il re babilonese invece una volta ottenuto il dominio mondiale (per concessione di Dio) non riconobbe in Yhwh l'unico Dio sopra tutti gli dei. Così
si rese simile all'altissimo. Si era auto-idolatrato e pertanto l'espressione "saliro sulle nuvole del cielo" va letta secondo questa auto-esaltazione divine. La traduzione fatta dal targum Gionatan stona col contesto perche non considera l'auto-idolatria del re babilonese.
Ci puoi girare intorno come vuoi ma in Isaia 14,14 il re di Babilonia fece la stessa cosa che fece il re di Tiro in Ezechiele e che fecero anche i faraoni e i Cesari che
non si consideravano affatto divinità inferiori a Yhwh.
La posizione più alta, pretesa dal re babilonese facendosi simile all’altissimo, era quella di non inchinarsi dinnanzi a nessuno
;
E anche questa è autoidolatria. Ci puoi girare come vuoi ma il non inchinarsi a nessuno equivale a non inchinarsi a Yhwh. È una autoesaltazione ad essere come Yhwh.
essere più in alto delle nubi indica il potere di dominare il mondo. Molti popoli come Persiani, Sassanidi ecc. chiamavano il proprio re col titolo divino (da iscrizioni su monete). Gli accadi utilizzavano titoli molto prestigiosi per i loro re: "Re dei quattro angoli del mondo", "Re del mondo", "Re dell'universo", "Re delle terre / di tutte le terre", "Re del cielo e della terra", "Re degli dèi", "Re del paradiso e degli inferi":
https://it.wikipedia.org/wiki/Re_dei_re
Ed è per questo che la Bibbia ebraica dice agli ebrei di separarsi dal mondo, cioè dalle usanze pagane. Quelle espressioni "re dell'universo, re del cielo e della terra, re degli dei, re del paradiso e degli inferi"
sono tutte espressioni blasfeme anche se tipiche di quelle culture. La stessa cosa viene pensata dall'ebraismo nei confronti della cultura cristiana dove Gesù è considerato re del cielo e della terra, cioè dell'universo. Dal punto di vista di Dio questi re pagani non erano tutto ciò che loro si consideravano, erano solo delle auto-pretese blasfeme di divinità. Che questi re si dichiaravano
"re del cielo e della terra" non vuol dire che per Dio lo erano veramente.
Per Dio erano solamente dei pagani idolatri che si consideravano come lui e la sua parola dice di stare alla larga dalle usanze dei pagani. Posso capire le espressioni "re dei re" oppure "re del mondo" ma "re dei cieli e della terra", " re dell'universo", "re del Paradiso e degli inferi" sono titoli blasfemi.
Da dove deduci che il re di Babilonia non conosceva yhvh?
Da Daniele 3,15. Lui non riconosceva la superiorità di Yhwh su di lui.
Ogni nazione aveva la sua divinità e quella che vinceva considerava le sue divinità superiori alle altre.
Non solo le proprie divinità (le stelle, i pianeti, gli dei)
ma anche i propri re si consideravano superiori a Yhwh (Daniele 3,15) ed è per questo che si innalzavano fino al cielo cioè a Dio e al luogo della sua dimora. Tutto ciò era idolatria e blasfemia agli occhi di Yhwh.
"Qual Dio vi potrà liberare dalla mia mano?». (Dn 3:15 CEI)
Qui mi pare invece una sfida all’altissimo piuttosto che una non conoscenza,
E questo non è un delirio di onnipotenza?
tant’è che dopo che i giovani uscirono illesi dal fuoco il re Nabucodonosor disse :” servi dell'Iddio Altissimo, uscite” (Dn 3:26) oppure “Nabucodonosor prese a dire: «Benedetto sia il Dio di Sadrac, di Mesac, e di Abed-Nego, il quale ha mandato il suo angelo e ha liberato i suoi servi che hanno confidato in lui, hanno trasgredito l'ordine del re, hanno esposto i loro corpi per non servire né adorare alcun altro Dio che il loro”. (Dn 3:29). In Dan 4 i popoli devono conoscere la potenza di Yhvh. Ma molto spesso si cita Daniele per definire qualche altro contesto, quando è un libro che andrebbe rivisto.
Nabucodonosor prima era un pagano idolatra. Poi dopo l'episodio di Daniele 3 riconobbe per un attimo la supremazia di Yhwh tornando in se stesso. Poi in seguito non sappiamo se Nabucodonosor rimase un convertito al giudaismo oppure tornò nel suo paganesimo auto-idolatra. Inoltre il passo di Isaia 14,14 non è riferito solo a Nabucodonosor ma anche alla sua dinastia fino all'ultimo re che nella sua pazzia auto-idolatra volle utilizzare gli utensili del tempio per i suoi banchetti idolatri.
Non è questa autoesaltazione divina? Il non riconoscere la superiorità di Yhwh?
Tu hai dato una tua spiegazione che per me non ha senso per i motivi che ti ho esposto. Io ho dato la mia. I commenti servono per riflettere.
Ma la spiegazione che hai dato tu non costituisce un motivo tale da essere condannato per bestemmia. Gli ebrei sanno benissimo che il messia,nel loro modo di intenderlo, riceve un potere più alto rispetto ai re della terra. Per loro il Messia è un re
terreno che
sta sulla terra, non in cielo, e che domina sugli altri re. Quindi riceve un potere elevato dall'alto e questo non è affatto un motivo di bestemmia.
Alla destra di Dio e al di sopra del firmamento sono espressioni da comprendere. Ti ho chiesto, dove? No, non lo dicono le scritture in maniera chiara, ma in maniera da comprendere.
Atti 2,34 Davide infatti non salì al cielo eppure disse "siedi alla mia destra". Lui non salì in cielo a differenza di Gesù. Davide non salì al cielo eppure Davide era il re più glorioso tra i re del suo tempo. Se questo non è essere chiari allora cancella pure Atti 2,34 dal nuovo testamento.
Le caratteristiche di Venere sono di natura astronomica/astrologica ed in particolare il suo ciclo e le sue congiunzioni. Tutte le popolazioni consideravano questo pianeta. Le stelle ad 8 e 5 punte sono legate a Venere. E’ l’unico pianeta visibile anche con il sole, in due fasi, sia al mattino mentre precede il sole sia alla sera quando segue il sole che tramonta (per Pitagora si trattava di due stelle, ed infatti i due nomi: Fosforo e Vespero). Da qui assunse anche la caratteristica di dualità. Rappresentante il principio femminile, quindi l'associazione con le dee.
Il primo astro a sorgere al tramonto del sole e
l'ultimo a scomparire al mattino. È unico in questo senso. È primo e ultimo. Ti ricorda qualcosa?
Io ti consiglio di chiedere prima cosa dice il salmo 110 ed a chi si riferisce, quindi il senso dello stesso. Poi si passa ad Atti 2.
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A chi si riferisce il salmo 110 ce lo dice Pietro e lo dice anche Gesù nei vangeli. Il salmo non si riferisce a Davide come invece dicono gli ebrei. L'ebreo Gesù e l'ebreo Pietro sostenevano che il salmo era di Davide nel senso che fu Davide a profetizzare e non di se stesso ma di Gesù. Se credi invece all'interpretazione classica ebraica allora puoi anche stracciare il nuovo testamento
Il figlio dell’uomo in Enoch è un simbolo della massima autorità umana che assume elevati poteri (divini) tale da poter giudicare e dominare,
Hai letto bene la figura del figlio dell'uomo del libro di Enoch? Secondo me hai dimenticato di leggere alcuni passi: il figlio dell'uomo enichiano viene
adorato, è il
rivelatore di ogni segreto.
E come fai a spiegare che una creatura
rivela ogni segreto? Questo figlio non è una creatura e nemmeno un semidio più grande di Mosè e più piccolo di Yhwh. Non ti conviene citare il libro di Enoch per spiegare la bestemmia perché ti fai un autogoal clamoroso.
.vi dico che da ora in poi vedrete il Figlio dell'uomo seduto alla destra della Potenza, e venire sulle nuvole del cielo». (Mt 26,64 - NR). “Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti, dicendo: «Egli ha bestemmiato; che bisogno abbiamo ancora di testimoni? Ecco, ora avete udito la sua bestemmia
Che cosa gli domandano a Yeshua? Gli domandano: è vero che hai detto che distruggersi questo tempio? È vero che hai detto che la legge di Mosè non è più valida?
Oppure gli domandarono un altra cosa? A me risulta che gli domandarono se era il messia
il figlio di Dio? Nota bene: non gli domandano se era solamente il messia ma se era anche il figlio di Dio. Loro sapevano benissimo che se gli comandavano di essere solamente il messia non bastava per condannarlo.
Yeshùa era accusato di farsi uguale a Dio Θεῷ (Theo), perché chiama Dio Θεόν (Theon) suo Padre (Gv 5:18)
Uguale a Dio non significa più grande di Mosè ma inferiore a Yhwh.
Non considerando queste sfaccettature, si arriva ovviamente a dire che Yeshùa e Dio sono la stessa persona.
Uno che si fa uguale a Dio o è veramente la stessa persona di Dio oppure è un esaltato auto-idolatra. I Giudei non credevano che Yeshua era veramente Dio. Per loro era solo un bestemmiatore che si faceva grande come Dio.
In Atti 6 :11-14 è citata la bestemmia contro Dio e contro Mosè in riferimento a Stefano: "Noi lo abbiamo udito mentre pronunciava parole di bestemmia contro Mosè e contro Dio».(v11)
«Quest'uomo non cessa di proferire parole contro questo e cambierà gli usi che Mosè ci ha tramandati» (v14).
L’accusa era comunque quella di sovvertire la legge di Dio, rivendicando il ruolo del che era quello di Mosè, facendosi più grande di questi. Stando a queste scritture, la bestemmia non era solo nel caso si pronunciasse "il nome". Dichiarare di sedere in quella posizione ed ascendere, vuol dire che era considerato mettersi sullo stesso piano divino.
Leggi anche il proseguo
Atti 7,1: 1 Il sommo sacerdote disse: «Le cose stanno proprio così?»
Gli viene chiesto esattamente se aveva detto quelle cose che gli avevano accusato. A Yeshua invece cosa gli domandarono? Hai veramente detto che distruggerai questo tempio e cambierai la legge? Fu quella la domanda? No. Pertanto la bestemmia non era conto Mosè. La bestemmia per loro era contro Dio, non contro Mosè
perche gli domandarono se era il figlio di Dio.Dovresti farti spiegare da Noiman perché per gli ebrei Dio non ha figli (shemot rabbah 29/5)
Poi tu dici che Yeshua parla secondo la letteratura enochiana del figlio dell'uomo enochiano. Ma anche se fosse il figlio dell'uomo enochiano non è affatto un semidio più grande di Mosè e inferiore a Yhwh perché riceve l'adorazione e conosce perfettamente Dio rivelando di lui ogni mistero. Una creatura non può conoscere pienamente Dio. Non ti conviene citare Enoch. Non fai altro che rafforzare l'idea che Yeshua confermò di essere Dio.
Riguardo a Stefano dovresti poi leggere anche questo Atti 7
56 e disse: «
Ecco, io vedo i cieli aperti e il Figlio dell'uomo in piedi alla destra di Dio». 57 Ma essi, gettando
grida altissime, si turarono gli orecchi e si avventarono tutti insieme sopra di lui; 58 e, cacciatolo fuori dalla città,
cominciarono a lapidarlo.
Se certe scritture non vennero accolte nel canone ebraico, un motivo ci sarà.
Forse perché erano ben consapevoli che il figlio dell'uomo della letteratura e ben piu di un semidio maggiore di Mosè.
Per gli ebrei il figlio dell'uomo sulle nuvole del cielo di Daniele 7 può "salire al cielo"
collettivamente cioè come popolo che
in terra ottiene da Dio il dominio mondiale,
ma mai individualmente per gli ebrei un uomo può salire al cielo. Infatti sappiamo per esempio che Davide e il suo Regno messianico ottennero dominio mondiale ma Davide come figlio d'uomo non salì individualmente e letteralmente al cielo.