Grazie
"Anche Abramo scrisse libri, ma l’unico giunto fino a noi è Sefer Yetzira [Il libro della Creazione]."
????
Grazie
Ci sono qui alcune cose che evito di commentare perchè siamo in Biblistica ... ci sono vari motivi che mi fanno dubitare di alcune cose.http://laitman.it/2021/09/29/simchat-to ... sbloccata/
C'è questa tradizionechelaveritàtrionfi ha scritto: ↑mercoledì 25 gennaio 2023, 22:54 Anche Abramo scrisse libri, ma l’unico giunto fino a noi è Sefer Yetzira [Il libro della Creazione]."
Fatto.Animasalvata, questa parte l'ho scritta io e non l'hai messa in quote, correggi per piacere il tuo post.
In Atti 1 è scritto:on ne ho la più pallida idea. Vedi Daniele 12,13:
13 Ma tu avviati verso la fine; ti riposerai e poi ti rialzerai per ricevere la tua parte di eredità alla fine dei giorni'.
Cosa intende dire Daniele? Come ciò avverrà? Rinascerà in una nuova era? O risorgerà con lo stesso corpo? E che dire dell'Io, della coscienza? Cosa si intende per resurrezione?
Se vedi il testo greco di Giovanni 3,13 si dice il figlio dell'uomo. C'è un articolo determinativo. Si tratta di un essere solo e si evince anche dal contesto perché Yeshua dice:Secondo me "figlio dell'uomo" è da intendersi riferito all'uomo in generale. L'uomo proviene dal cielo in quanto la sua anima origina da D-o. Cioè la sua ragione, quella che lo distingue dagli animali lo rende simile a D-o. L'uomo con la ragione diviene l'involucro della sapienza per mezzo della quale fu creato il mondo. Secondo me Gesù esprimeva concetti ebraici comuni all'epoca e che poi passando al vaglio dei commentatori non più ebrei vi fu una mescolanza di idee e concetti filosofici che diedero vita a un sincretismo religioso. Questo secondo me spiega i vari fraintendimenti dei concetti ebraici che poi si sono trasformati in dogmi.
Per il solito discorso. La storia e i fatti, gli indizi. Nonostante un significato "simbolico" (evvai sempre con i simboli ) ci sono indizi ben chiari. Michea è contemporaneo ad altri profeti come Osea, Isaia ed Amos e durante i regni del re Jotham (750-731 a.C.), del re Acaz (736-715 a.C.) e del re Ezechia (715-686 a.C.)... tutti re del regno meridionale di Giuda. A parte il fatto che la composizione del libro potrebbe essere stata fatta a più mani.Shay ha scritto: ↑giovedì 26 gennaio 2023, 14:07 Perché dici che Michea parla di un futuro che non è davanti al nostro? Parla di un futuro in cui cesseranno le guerre e i popoli convertiranno le loro armi in strumenti di lavoro. Il centro di apprendimento mondiale secondo Michea sarà a Gerusalemme. Michea scrive queste parole al tempo di Ezechia.
Il messia biblico è un re che conseguirà queste mete in cui non sarà Washington a fare da arbitro tra i popoli ma la capitale Gerusalemme.
Il "messia" è una elaborazione rabbinica per insegnare che il re futuro di cui parlarono i profeti sarà unto con l'olio dell'unzione. Questo implica che prima dovrà essere ripristinata la profezia e il sinedrio per dare al re i poteri. Il Nuovo Testamento attinse da questa antichissima elaborazione rabbinica. Per comprenderlo bisogna fare riferimento a ciò che sta alla base di questi concetti. Nella maggiorparte delle profezie bibliche sul tempo della fine e sul nuovo regno mondiale non compare la figura di un re (come in Michea). Solo in alcune compare. Questo ci illustra che la figura del re messia nel contesto biblico non rappresenta la centralità. Io sto cercando di capire se anche nel Nuovo Testamento è così, supponendo che molte cose oggi sono fraintese perché ormai vi è la tendenza di separarlo dall'Antico Testamento. Prima di rivolgerci al libro di Enoch, secondo me bisogna dare la priorità all'ebraismo classico (messia) e biblico (re e regno dei cieli).
Date le diverse correnti in opposizione nate durante il periodo del secondo tempio, forse parlerei più di "giudaismi" - C'è da chiarire questo prima. Emerge una corrente chiamata "enochica" in opposizione a quella "sadocita". Tu parli di errori di testi .. e quindi quelli ritrovati sarebbero pieni di errori. Mi viene in mente la selezione fatta per fissare i canoni. Questo si, quello no. così come c'erano diverse linee di interpretazione nel I secolo, allo stesso modo (e non mi sorprenderebbe), potevano esistevano prima (i testi ne sono prova). Dopo la rivolta maccabea ci fu chi mise in dubbio l'insegnamento del tempio come non genuino.
Quando vuoi possiamo affrontare la discussione, magari nella cartella che ho evidenziato.Shay ha scritto: ↑giovedì 26 gennaio 2023, 15:38 Naza. Non concordo con l'analisi di Michea che hai fatto, ma comunque è irrilevante perché da scritture come questa provengono l'idea messianica e del mondo avvenire elaborate nel pensiero rabbinico. A noi ci interessa scoprire da dove proviene il pensiero del Nuovo Testamento. Con la tua analisi, che non so da dove hai preso, togli ogni base al Nuovo Testamento. Giusta o sbagliata che sia l'interpretazione di Michea, questa è quella concepita anche nel Nuovo Testamento. In ogni modo resta il fatto che le guerre non sono ancora sparite dalla faccia della Terra e questo dimostra che l'èra messianica non è ancora venuta.
Ma io non mi riferivo agli angeli ma a ciò che viene detto e che ho evidenziato in nero.Per essere coerente con l'Antico Testamento si tratterebbe di una visione, non che è successo veramente. Vedi che si parla di due uomini in vesti bianche. E' chiaro che si tratta di una visione.
Il nuovo testamento è stato scritto in greco.Non posso esprimermi sul testo greco perché non lo conosco bene il greco, in ebraico è l'esatto contrario: con ben haadam ()determinato) si intende l'uomo in generale, con ben adam (indeterminato) si intende un solo uomo.
Alla portata di tutti al punto che il nuovo testamento dice che vennero insegnare dottrine di uomini stravolgendone il significato. Ed è per questo che è venuto Yeshua. Per ripristinare quello che doveva essere alla portata di tutti.a non ci dice nulla. Le cose celesti sono le cose spirituali, qualità che si conseguono con lo studio della morale dell'insegnamento della Torah che non sta in cielo, ma è alla portata di tutti.
Mi limito a prendere solo atto di ciò che dice Giovanni 2,12-13. Nessuno può parlare delle cose celesti se non il figlio dell'uomo. Lui lo dice perché gli uditori terreni non capivano nemmeno le cose terrene che diceva. Figuriamoci le cose celesti che solo lui conosceva. In Yeshua glorificato sono stati posti tutti i tesori della conoscenza al punto che Pietro gli disse che lui sapeva ogni cosa. Questo è impossibile per una creatura.Con questo metodo fideistico aumenti di più lo squarcio fra Antico e Nuovo Testamento.
Non è ebraico solo perché non si accorda col pensiero ebraico prevalente?Equivarrebbe a dire che il Nuovo Testamento non è ebraico.