Riflessioni Bibliche

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Maria Grazia Lazzara
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

Ciao AEnim , mi fa piacere che sei entrata in questa discussione, tu aggiungi cose interessanti , Dio non ha mogli , fratello , sorelle, figli , e su questo per me non c'è dubbio, ma io chiedo si può avere con Dio una relazione o un rapporto simile ad un figlio con un padre ? Attenzione simile come paragone mi riferisco per esempio quando le scritture ebraiche parlano di figli di Dio , angeli , il popolo dIsraele , il re dIsraele . Si tratta di un ben (figlio ) in senso relazionale , correggimi se non è così , Noi possiamo maturare un rapporto con Dio come un figlio c'è la' con un padre ? Dio non si è avvolte paragonato ad una madre per esprimere profondo attaccamento ad Israele ? Sono paragoni per farci capire . E non può Dio provare un attaccamento assai profondo verso un singolo suo servo ? Abraamo , Mose' e' solo un esempio . E in quanto al l'autorità giusto che Dio la possiede in Assoluto e non la condivide e ne' la cede , ma delega a quanto pare e la fa esercitare a chi delega, per esempio ai re d'Israele , ai giudici , questo non intacca minimamente la sua autorità che è Sovrana . Desidero un tuo parere su ciò che ho scritto . Grazie
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Maria Grazia Lazzara
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

Naza ,le tue citazioni sono illuminanti e chiare, ma la domanda è sempre quella : Figlio in che senso ? È' questo il nocciolo della questione , la sostanza dell'argomento , io capisco in senso relazionale , sempre crescente in Jeshua' infine viene delegato ad incarichi importanti nel piano divino , questo non toglie assolutamente nulla a Dio e si concilia con il pensiero ebraico che è quello originale di un Dio che impiega chi vuole quando si devono attuare i suoi propositi . Questi sono sempre dei subordinati ,incluso Jeshua' . Che poi Dio lo eleva ad un rango superiore a tutto il creato e' ad eccezione del Creatore . Meno male che Dio ci ha dotato di logica e della ragione .
chelaveritàtrionfi
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Cara Maria Grazia, da come puoi notare solo a scopo didattico, sto riportando materiale extrabiblico che oggi forse non viene nemmeno considerato e anche cestinato. Da questo materiale ( che andrebbe analizzato nella lingua originale), suonano espressioni familiari e modi di dire che risaltano all’occhio (orecchio). La strada classica è quella di voler cercare solo sul tanakh quando in passato esistevano altri testi e diverse correnti. A me pare che ci sia una qualche corrente che si avvicina di più a certe espressioni. In questo caso, per rispondere alla tua domanda, in questi passi tu ci leggi un senso relazionale oppure generazionale ( letteralmente generare un figlio?). Chi è chiamato figlio/figli in questi passi?
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
animasalvata
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da animasalvata »

Maria Grazia Lazzara ha scritto: martedì 14 marzo 2023, 8:32
Vorrei citare un rabbino vissuto a Cesarea nel 279-320 R. Abbahu diceva : se un uomo vi dice : Io sono Dio e' un menzognero; se dice ' Io sono il Figlio dell'uomo , egli se ne pentirà per tutta la vita ' se dice : Io ascenderò al cielo non vi arriverà mai ' ( P. Tacanith )
Sembra che per questo rabbino nessuno può salire al cielo ed essere come Dio. In una concezione monoteista molto ristretta Dio è l'unica autorità spirituale nel cielo. Se uno si presentava dicendo di salire al cielo è come se diceva saliro in alto per essere come Dio stesso.
Le Scitture non presentano la divinità di Gesù come una natura piuttosto come l'attività di Dio in lui
.

E cos'è l'attività di Dio?

Yeshua ha un nome che è suo e questo nome è la parola di Dio. Il figlio inoltre ha un nome che nessuno conosce al di fuori di lui.
A differenza dei profeti che presentavano la parola salvifica di Dio solo nel momento in cui erano afferrati dallo spirito di Dio in Jeshua' lo spirito del Signore era permanente .
E che vuol dire che lo spirito del signore era permanente in lui? Nei profeti lo spirito andava e veniva?
Si tratta di un ben (figlio ) in senso relazionale , correggimi se non è così , Noi possiamo maturare un rapporto con Dio come un figlio c'è la' con un padre ? Dio non si è avvolte paragonato ad una madre per esprimere profondo attaccamento ad Israele ? Sono paragoni per farci capire .
Figlio "relazionale" sempre un figlio è.
AEnim

Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da AEnim »

Maria Grazia Lazzara ha scritto: mercoledì 15 marzo 2023, 7:44 Ciao AEnim , mi fa piacere che sei entrata in questa discussione, tu aggiungi cose interessanti , Dio non ha mogli , fratello , sorelle, figli , e su questo per me non c'è dubbio, ma io chiedo si può avere con Dio una relazione o un rapporto simile ad un figlio con un padre ? Attenzione simile come paragone mi riferisco per esempio quando le scritture ebraiche parlano di figli di Dio , angeli , il popolo dIsraele , il re dIsraele . Si tratta di un ben (figlio ) in senso relazionale , correggimi se non è così , Noi possiamo maturare un rapporto con Dio come un figlio c'è la' con un padre ? Dio non si è avvolte paragonato ad una madre per esprimere profondo attaccamento ad Israele ? Sono paragoni per farci capire . E non può Dio provare un attaccamento assai profondo verso un singolo suo servo ? Abraamo , Mose' e' solo un esempio . E in quanto al l'autorità giusto che Dio la possiede in Assoluto e non la condivide e ne' la cede , ma delega a quanto pare e la fa esercitare a chi delega, per esempio ai re d'Israele , ai giudici , questo non intacca minimamente la sua autorità che è Sovrana . Desidero un tuo parere su ciò che ho scritto . Grazie
Tutto si può "immaginare", anche Israele come una donna che anela a far sesso con D-o. Questo è lo Shir HaShirim, nè più nè meno: Israele è la sposa e ciò viene ricordato nei canti che celebrano/chiamano l'ingresso nello Shabbat; mi riferisco a Lecha Dodi (Boi kallà, boi kallà - Vieni sposa, vieni sposa) che in ogni sua salsa musicale è sempre una bellissima canzone.

Tu dici "per far capire"; la realtà è che si innesta un fenomeno psicologico poco auspicabile che fa si che si proiettino su D-o e sulla relazione con D-o tutte le idiosincrasie relazionali del rapporto genitoriale.
Uno potrebbe avere avuto un padre come quello del film "Padre padrone" o una madre abusante.

Allora preferisco parlare di sesso, almeno l'erotismo è un rapporto più adulto.

Ora, cosa ne pensi l'ebraismo degli antropomorfismi biblici preferisco che lo dicano ebrei in questo caso.

Quindi dico quello che ne penso io.

Restano antropomorfismi ed io dico che al "come se" va fatta molta attenzione perchè dal "fare come se" all'identificazione completa il passo è breve e quel che è peggio è che non ci se ne accorge.

Nelle culture antiche le parole 'padre' o 'madre' in certi contesti diventano "termine tecnico", quindi perdono quasi tutti gli attributi del termine di uso comune (e sarebbe scorretto conservarli) per traslare un solo particolare aspetto, ed indicano semplicemente "radice", "origine".

Poi, ciò che erano un padre ed un madre in ogni civiltà e nel tempo cambiano, quindi il tuo modello genitoriale - con il quale leggi le cose - non è quello di chi viveva sei mila anni or sono ad altre latitudini. In compenso ho ad esempio testi buddhisti, ed altri anche, che sono pieni di similari riferimenti, ma è chiaro che non intendono assolutamente proporre un modello di relazione simile a quelli familiari: p.e. la "madre di tutti i buddha", rappresentata con una icona femminile simbolica, è semplicemente un cosiddetto "testo radice" (nel senso di: "da cui derivano tutti gli altri testi in quanto commentari di esso") con particolari contenuti, e non ha niente a che fare con la mamma, ma vaglielo a far capire a quelli che ci vedono la mammina, e giù di candeline e fiori davanti all'immaginetta senza capire nulla del contenuto del testo.

Gli antropomorfismi per me sono fonte di profondo imbarazzo per come vengono intesi ed usati in certi ambiti. Se il risultato è quel che è sarebbe stato meglio non usarli, ma ormai è fatta e indietro non si può tornare.

Altresì bisogna fare molta attenzione alle emozioni umane, il bisogno di attenzione, di attaccamento eccetera, e le proiezioni sulla propria idea di D-o che ne conseguono. Io personalmente trovo l'abuso di tali cose oltre che stucchevole anche altamente manipolatorio e me ne tengo lontana come la peste.

Allora: per il credente (io non lo sono) D-o esiste e come tale è l'origine, il punto di provenienza di tutta la vita. In questo senso è la radice, il luogo di provenienza, l'origine. Punto. E punto significa non ricamarci sopra oltre. Per mio conto al massimo significa solo questo.

Noto che se è il punto di provenienza, la radice (ricordo che nel termine be-reshit molta esegesi ebraico annota il senso del reshit come 'seme'), e lo è di tutta la vita, è radice di tutti i viventi.

Tutti sembrano pensare che al D-o biblico sia più cara Israele, quindi c'è questo senso di invidia e gelosia che anima una certa parte del resto del mondo, da cui una serie di ragionamenti che secondo me diventano un po' patologici e che poi creano anche un sacco di problemi agli ebrei.
Eppure abbiamo proprio nella parashah di Bereshit un bel sogno: le 70 nazioni.
quando le scritture ebraiche parlano di ... angeli
Per mio conto assumo la tesi malakim=azioni-di-D-o.


Ricordo che gli antropomorfismi biblici furono spiegati qui:
https://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=15356774
Ultima modifica di AEnim il mercoledì 15 marzo 2023, 17:37, modificato 1 volta in totale.
noiman
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da noiman »

Giusto AEnim ;) se il cristianesimo non si fosse appropriato delle scritture ebraiche non ci sarebbe stata nessuna gelosia, avevo trascurato da molti giorni questa cartella ma oggi ci sono ricascato grazie a te, nel senso buono…… ;) :YMHUG:
Noiman
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da AEnim »

noiman ha scritto: mercoledì 15 marzo 2023, 17:36 Giusto AEnim ;) se il cristianesimo non si fosse appropriato delle scritture ebraiche non ci sarebbe stata nessuna gelosia, avevo trascurato da molti giorni questa cartella ma oggi ci sono ricascato grazie a te, nel senso buono…… ;) :YMHUG:
Noiman
Temo il movente dell'appropriazione siano state proprio l'invidia e la gelosia.

Sfuggono sempre cose, come che la salvezza è garantita anche a tutti gli altri popoli, e tante altre che sapresti spiegare certamente meglio di me.

Ma si sa che i klesha (oscurazioni mentali quali invidia e gelosia) accecano.
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Maria Grazia Lazzara
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

chelaveritàtrionfi ha scritto: mercoledì 15 marzo 2023, 10:26 Cara Maria Grazia, da come puoi notare solo a scopo didattico, sto riportando materiale extrabiblico che oggi forse non viene nemmeno considerato e anche cestinato. Da questo materiale ( che andrebbe analizzato nella lingua originale), suonano espressioni familiari e modi di dire che risaltano all’occhio (orecchio). La strada classica è quella di voler cercare solo sul tanakh quando in passato esistevano altri testi e diverse correnti. A me pare che ci sia una qualche corrente che si avvicina di più a certe espressioni. In questo caso, per rispondere alla tua domanda, in questi passi tu ci leggi un senso relazionale oppure generazionale ( letteralmente generare un figlio?). Chi è chiamato figlio/figli in questi passi?
Naza , per me è molto chiaro qui' , " Israele viene chiamato : Figlio mio e primogenito " quindi in senso relazionale . L'altro verso Apocalisse aramaica parl di un singolo che sarà chiamato Figlio di Dio e sarà chiamato Figlio dell'Altissimo , poiché dice che sarà chiamato ciò mi induce a pensare che c'è stato un prima che non lo era , un tempo n cui non era figlio, ma anche in questo caso si tratta di figlio relazionale , come altre volte ho detto come un popolo può essere chiamato figlio da parte di Dio anche un singolo uomo può essere chiamato figlio ovvio in senso relazionale .
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Noiman, dobbiamo aggiungere che anche le scritture greche furono oggetto di furto. In origine, nota le similitudini dove sono, non possiamo dire nemmeno che esse siano invenzioni di sana pianta, perché sono più simili ad almeno una corrente che esisteva già. Quindi niente opere romane o via di li. Forse i nostri amici, piuttosto che correre imperterriti su una strada, dovrebbero scavare di più a mente serena… ma sugli originali.

Maria Grazia, in quei passi si parla del popolo di Israele in toto. Faccio anche notare che in deuteronomio 32 della LXX, al posto di fogli di Israele sta scritto angeli. Appena riesco riporto i passi esatti. Perché questa differenza?
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Maria Grazia Lazzara
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

chelaveritàtrionfi ha scritto: giovedì 16 marzo 2023, 9:56

Maria Grazia, in quei passi si parla del popolo di Israele in toto. Faccio anche notare che in deuteronomio 32 della LXX, al posto di fogli di Israele sta scritto angeli. Appena riesco riporto i passi esatti. Perché questa differenza?
Oh Naza, si riferisce a Israele , e' singolare che lo chiami : Figlio di Dio , Figlio dellAltissimo,le stesse parole vengono attribuite a Jeshua in luca 1:32 e comunque il senso e' sempre relazionale . Interessante la questione che poni sulla Settanta attendo i passi .
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