Riflessioni Bibliche

chelaveritàtrionfi
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Shay, ti ritengo un utente molto preparato e su tante cose ammetto che avrei da imparare da te. Il mio interesse a scrivere qui è per un mio studio personale e certamente per un confronto. Non ho interesse nè a difendere la teologia cattolica nè tanto meno una qualche chiesa protestante, perchè non appartengo ad alcuna congregazione religiosa. Ma leggendo molti commenti, potrai notare da te stesso che non ci si scosta da dogmi e concetti già prefissati. Post lunghissimi nel tentativo di dimostrare un rigo di versetto. Adesso dovrei interpretare un periodo storico esattamente definito persino dal testo biblico stesso, come un futuro lontano (sono già 2500 anni), cosa dovrei dimostrare? Non avrei da dimostrare nulla. Ciò che mi sono limitato a fare, almeno negli ultimi tempi, e commentare dei passi riportando delle ricostruzioni e citando anche la storia.
L'interpretazione sarà la traduzione, ma io tutto questa profezia l'ho letta in ebraico e il senso letterale è quello.
Appunto. Quindi se già dici così non devo dimostrarti nulla. Siamo già a posto. Parliamo di altro.

Molti studiosi hanno evidenziato come il nuovo testamento cita la tradizione rabbinica. Tu sostieni che per quanto riguarda il figlio dell'uomo cita il libro di Enoch. Io non posso esprimermi su questo perché non conosco il libro di Enoch
Basta leggere alcuni passi del NT che citano il libro di Enoch (li ho citati), conoscere che nel I secolo non mi pare avessero considerato certi scritti apocrifi o deuterocanonici (come Enoch), basta leggere Apocalisse ed il libro delle parabole per notare almeno uno stile letterario simile, decine di passi molto simili a quelli del NT ed infine sapere che ci sono anche studiosi che ci hanno visto la stessa cosa. Ciò non vuol dire che gli autori del NT erano enochiani ecc.. anche perchè la correlazione con le scritture ebraiche è altrettanto evidente. Però la risposta di diversi utenti è sempre stata quella che sono testi apocrifi ed occorre ragionare solo su quelli canonici, perchè ispirati. Quindi ... non credo di aver nulla da dire in questi casi.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
animasalvata
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da animasalvata »

seconda osservazione:

1Corinzi 8,6
tuttavia per noi c'è un solo Dio, il Padre, dal quale sono tutte le cose, e noi viviamo per lui, e un solo Signore, Gesù Cristo, mediante il quale sono tutte le cose e mediante il quale anche noi siamo.

Qui viene osservato che Paolo non sta dicendo che il figlio sia lo strumento della creazione iniziale. Piuttosto viene osservato che la preposizione dia significa "in vista di", "a motivo".

Vediamo un po se da un punto di vista grammaticale ciò è possibile. Faccio degli esempi simili:

Giovanni 11,41-42
41 Tolsero dunque la pietra. Gesù, alzati gli occhi al cielo, disse: «Padre, ti ringrazio perché mi hai esaudito. 42 Io sapevo bene che tu mi esaudisci sempre; ma ho detto questo a motivo della folla che mi circonda, affinché credano che tu mi hai mandato».

Giovanni 12,28-30
28 Padre, glorifica il tuo nome!»
Allora venne una voce dal cielo: «L'ho glorificato, e lo glorificherò di nuovo!»
29 Perciò la folla che era presente e aveva udito, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: «Gli ha parlato un angelo».
30 Gesù disse: «Questa voce non è venuta per me, ma per voi.

Giovanni 6,57
Come il Padre vivente mi ha mandato e io vivo a motivo del Padre, così chi mi mangia vivrà anch'egli a motivo di me.

Filippesi 3,7
Ma ciò che per me era un guadagno, l'ho considerato come un danno, a causa di Cristo.

Se si va a controllare il testo greco di questi 4 versetti la preposizione dia regge il caso accusativo. Col caso accusativo la preposizione dia può significare "in vista di, a motivo di, a causa di, per". Ma in 1 Corinzi 8,6 la preposizione dia non regge l'accusato ma regge il genitivo. Col genitivo la preposizione dia può indicare insieme il motivo e il mezzo. Invece il motivo senza il mezzo si esprime con l'accusativo proprio come i 4 casi portati. Paolo se in 1 Corinzi 8,6 voleva dire che la creazione non viene attraverso Yeshua ma solo per Yeshua, in vista di lui, a motivo di lui avrebbe usato l'accusativo per esprimere questo concetto ebraico. Il greco antico è molto preciso.

Mi si dirà: in ebrei 7,9 lo stesso viene usata la preposizione dia con il genitivo

Ebrei 7,9
In un certo senso, nella persona di Abraamo, Levi stesso, che riceve le decime, ha pagato la decima;

Si dirà: parlare la decima rappresenta il creare; Abramo rappresenta Yeshua e Levi rappresenta Dio. Si dirà: quando Levi esistette certamente non poteva utilizzare Abramo per pagare la decima perché Abramo non esisteva più.

Qui faccio le mie osservazioni:

1) Innanzitutto Levi non pagò concretamente lui. Se è vero che Abramo non esisteva più è anche vero che Levi non pagò affatto la decima concretamente. Quindi il paragone con Dio e la creazione già contiene una differenza enorme. Infatti Dio creò concretamente, Levi no perché pagò solo virtualmente.

2) A pagare concretamente non fu certo Levi ma tempo prima lo fece Abramo. Se Levi pagò virtualmente la decima è perché concretamente la pagò tempo prima l'antenato Abramo. Al tempo di Melchisedec Levi non esisteva. Chi fece l'azione concreta fu proprio Abramo. Similmente la creazione non fu solamente grazie a Yeshua ma fu Yeshua concretamente a creare. La preposizione dia col genitivo non elimina affatto il mezzo ma mette insieme causa e mezzo. Ecco perché il genitivo.

Yeshua creò concretamente proprio come concretamente Abramo pagò lui la decima e non Levi a Melchisedech.

Altro passo portato a sostegno del non coinvolgimento di Yeshua glorificato nella creazione dei cieli e terra iniziali è 1 Timoteo 2,15. Li si parla della donna che viene salvata per mezzo del parto. Anche li abbiamo la preposizione dia col genitivo. Viene detto che poiché una donna può morire proprio partorendo allora similmente la creazione fu fatta non attraverso Yeshua ma solo in vista di Yeshua.
Ma se era così si doveva usare l'accusativo Si usa il genitivo perché Paolo li non sta facendo riferimento alla salvezza materiale ma alla salvezza spirituale. La donna viene salvata spiritualmente al pari dell'uomo a motivo e attraverso il "parto" che rappresenta il concepimento e la nascita. Trattandosi di salvezza spirituale di tutto il genere femminile il parto di Yeshua fu sia il motivo che il mezzo attraverso cui le donne pie sicuramente si salvano

Similmente Yeshua glorificato non è solo motivo ma è motivo e mezzo. Ecco perché in relazione a Yeshua e la creazione si usa il genitivo e non l'accusativo. Il genitivo non elimina affatto il mezzo concreto. Se Yeshua non era il mezzo della creazione ma solo il motivo gli scrittori avrebbero usato l'accusativo in luogo del genitivo.

Ma Yeshua crea concretamente ed è per questo che in ebrei 1,2 si parla di ere al plurale. Trattasi di entrambe le ere: l'era presente e l'era futura. E insieme al mezzo è anche motivo.
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da animasalvata »

https://biblehub.com/greek/1223.htm

Qui si descrive la preposizione sia col genitivo che con l'accusativo
animasalvata
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da animasalvata »

Shay ha scritto: venerdì 27 gennaio 2023, 18:24
Non è considerato idolatria. Egli morì per un ideale e in certi casi l'interpretazione rabbinica insegna che bisogna farsi uccidere. Come il caso in cui si viene obbligati di assassinare qualcuno, se no uccidono te, il comandamento è di non ubbidire e farsi uccidere.
Ma non per espiare i peccati di tutto il genere umano, ebrei e non ebrei, dall'inizio dei tempi alla fine dei tempi.. Questo farsi uccidere per questo "ideale" veniva considerato e viene considerato tutt'ora dall'ebraismo come. contrario alla Torah e quindi è idolatrico. L'idea di un Messia davidico che si fa uccidere per i peccati di tutti gli uomini è una luce progressiva. Alla stessa maniera l'idea di un Messia superiore a Mosè, divino, addirittura il creatore stesso.
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Shay ha scritto: venerdì 27 gennaio 2023, 22:03
Shay, io concordo sulle lingue e sui termini, ma di pari passo va la storia specialmente laddove si può dimostrare. Già ci sono stati problemi con il libro di Daniele dove storia, parallelismi con Maccabei e calcoli che portano ad eventi fissi non lasciano dubbi. Ma sorprendentemente con un gioco di numeri si possono definire almeno 3 ere dove capitano eventi simili. Ci sono schemi precisi che si ripetono e non solo in Daniele. Ti dirò che una certa c.... ammette benissimo il periodo corretto ma (credo volutamente) menziona un personaggio che non c'entra nulla.

La giusta causa per me sono le epoche in cui i profeti scrivono. A parte questo non sappiamo chi ha scritto i testi e se ci sono aggiunte ecc. la critica testuale è discussa su ogni testo. Isaia per esempio si ritiene composto in epoca lunga (740 a.E.V. al 300 a.E.V.) sono oracoli multipli. Ma anche questo aspetto si potrebbe bypassare ricercando le vicende storiche correlate ed individuare i personaggi. La figura di Ezechia rappresenta l'immagine del Messia della discendenza Davidica ripresa poi in Michea.

Sul nuovo testamento non sto togliendo alcuna base, ma non voglio nemmeno essere cieco. Ci sono persone che non hanno nemmeno l'idea dell'esistenza di alcuni testi. Ma gli studiosi li hanno letti e li conoscono molto meglio di me. Quindi rimango sorpreso quando a fine studio leggo certe conclusioni. Ora, se si vuole indagare per studio è un conto. Se devo avere in partenza un dogma o già la spiegazione pronta è altra cosa.

In questa cartella c'è molta confusione. Ho consigliato di parlare di argomenti specifici nelle cartelle a tema. Ne ho linkate 2
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Shay ha scritto: sabato 28 gennaio 2023, 10:46
Questa si chiama critica testuale, va esaminata ogni cosa e si ricerca la dimostrazione. Spesso però io leggo opinioni personali e non dimostrazioni.
Condivido ed è quello che sto cercando di dire. Ogni cosa va dimostrata. Quindi niente religioni, trasmissioni o dogmi che coprono logica, storia ed altre cose. Ci sono cose difficili e forse la soluzione non c'è, ce ne sono altre che possono avere altre spiegazioni.
Calcoli che non lasciano dubbi? Ma hai qualche testo accademico? Hai verificato la preparazione dell'autore?
Il libro di Daniele ha uno stile linguistico particolare con l'arternarsi di parti in aramaico occidentale. Difficile da comprendere. Il libro di Daniele ad oggi non ha alcuna traduzione affidabile, lo può leggere solo chi si orienta bene nelle sue lingue e espressioni. I calcoli del libro sono integrati nel testo originale, la traduzione può ingannare.
il solito discorso. Se si rema in una direzione e si parte da un preconcetto, non si arriva lontani. Sul libro di Daniele non sarebbero affidabili nemmeno le interpretazioni che volano a destra e sinistra. Anche li, ognuno fa i propri calcoli condizionati. Ora ognuno può credere a ciò che vuole. Hai mai letto maccabei? Non iniziamo a dire che non è ebraico ecc.. ti sto chiedendo solo se lo hai letto. Forse avrai letto il rotolo di Antioco in ebraico.
Non ho capito.
nelle note di certe traduzioni si cita chiaramente a chi si sta riferendo il passo.
Sai la dimostrazione?
Tu mi sai dimostrare che un profeta che descrive una situazione in un determinato periodo storico, stia parlando di un futuro millenario? Per me le dimostrazioni sono quelle storiche, quelle del confronto con altri testi e passi biblici, la logica e certamente il testo (qui magari posso chiedere aiuto). Riesci a dimostrarmi questo ? Sei tu che hai scritto che "inequivocabilmente" certi passi vogliano dire questo e quello. :-) E sono io che ho scritto che mi tiro indietro perchè per me la lettura dei passi biblici non corrisponde ad una lettura in una sfera di cristallo che prevede un futuro millenario. Queste non sono dimostrazioni ma credenze e certamente ognuno può credere in ciò che vuole. Che viene fuori un piano divino anche profetizzato è diverso da dire che un versetto o un capitolo preso in mezzo ad un contesto, sia riferito direttamente ad un futuro millenario. Al popolo che vive l'oppressione interessa il suo futuro in quel tempo.
Come moderatore puoi sempre spostare i messaggi. Le discussioni linkate non fanno al caso nostro con le obiezioni che avete sollevato tu e Tiger.
Stiamo parlando di Michea. Poi se si può collegare qualcosa si continua li. Io e Tiger la pensiamo in modo diverso. Per quel che mi riguarda seguire le credenze di studiosi religiosi, non me ne va mezza. Posso leggere sicuramente ciò scrivono. Difficile spostare i messaggi in cartelle a tema perchè ci sono risposte multiple. Quindi se parliamo di Michea e del Messia futuro parliamone nella cartella dedicata.
Ci vorrebbe una discussione sulle profezie degli ultimi tempi che hanno quattro fasi. Nessuno studioso ha mai messo in dubbio che queste profezie si riferiscono a un futuro lontano e queste sono alla base della venuta messianica del Nuovo Testamento. Leggendolo si percepisce come se alla sua epoca si credesse che era già giunta l'èra degli ultimi tempi. Secondo me questo è molto importante per la comprensione del Nuovo Testamento.
La biblistica non credo dovrebbe basarsi su credenze religiose. Qui abbiamo diversi ambiti: studiosi religiosi, studiosi ebrei (comunque che seguono una tradizione), studiosi credenti e studiosi non credenti che mettono in discussione tutto. La biblistica è lo studio biblico testuale certamente, la lingua e i significati sono sicuramente prioritari, ma c'è anche un elemento che nessuno può dimostrare: quando e come sono stati composti certi libri. Questo aspetto si potrebbe anche bypassare considerando vari elementi. Per quel che mi riguarda mi basta prendere il testo com'è. Per me è prevalente l'analisi storica, il contenuto del testo, e soprattutto la logica. Certamente la partenza è la traduzione corretta (qui non ho problemi a chiedere aiuto)

Ora abbiamo fatto molte chiacchiere e ci rimangono tre strade. O se ne parla o continuiamo a filosofeggiare, o cambiamo argomento. Per parlarne ho chiesto obiettività ed eliminazione dei preconcetti di partenza. Se non sono rispettate queste cose non mi va di intraprendere discussioni. Io non devo dimostrare nulla.. dico solo che non condivido le interpretazioni dirette ad un futuro millenario, perchè si tratta di credenze e non di analisi biblica testuale, storica ecc... Sto parlando di "interpretazioni dirette". Ci tengo a precisarlo.
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da animasalvata »

Shay ha scritto: venerdì 27 gennaio 2023, 22:28
Quante persone si sono sacrificate in questo mondo per la lotta per la libertà e i diritti umani? Mandela, Gandhi, Martin Luther King, Muhammad Yunus etc.
Ma queste persone non sono morte per cancellare i peccati di tutto il genere umano dall'inizio dei tempi alla fine dei tempi. Secondo il nuovo testamento non si viene salvati attraverso questi nomi ma attraverso il nome di Yeshua perché non è stato dato altro nome sotto il cielo attraverso il quale si può essere salvati. Quindi la morte di Yeshua non può essere paragonata a questi uomini rispettabili. Si tratta di una cosa unica.
Luce progressiva non ha senso se no dovrai includere anche Maometto. Il metro qui sono le scritture e il diritto rabbinico. Avevi detto che D-o è immutabile, considerazione filosofica eccellente, ma poco utile a chi studia Biblistica. Ma se lo sostieni allora dovrai chiederti perché D-o avrebbe prima mandato Mosé come il massimo dei profeti per poi cambiare idea e mandare Gesù?
Ciò che non cambia è Dio e il suo pensiero che è insito nelle scritture. È l'esatta interpretazione delle scritture a non cambiare mai. Non abbiamo però alcuna prova che l'interpretazione umana fatta dagli ebrei coincide con l'esatto significato della scrittura. Ciò che possono cambiare sono le interpretazioni umane della parole e questo può avvenire per errore oppure perché certe cose della scrittura possono essere comprese solo a suo tempo.
Dimostrami dove nell'antico testamento si fa cenno di un re davidico che si fa uccidere per i peccati (e poi risorgere). Non troverai nulla del genere
Andremmo palesemente fuori tema e il moderatore direi che è stato già fin troppo paziente con noi. Dici che non troverai nulla del genere eppure Yeshua disse: «Sono queste le parole che vi dicevo quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi».

Yeshua non era della tua idea. Lui ci vedeva se stesso nel Tanakh. Andare ad indagare qui dove sarebbe OT.
e quindi devi intendere le cose alla maniera ebraica
Alla maniera ebraica va bene ma non passando da un estremo all'altro, dalla mentalità occidentale moderna alla mentalità eccessivamente ebraica perché nemmeno gli ebrei hanno il dono dell'infallibilità dell'interpretazione. Quindi ci deve essere un equilibrio tra gli estremi anche perché se uno dovesse rifarsi esclusivamente a ciò che hanno insegnato i rabbini per secoli la prima cosa che dovrebbe essere fatta e buttare via il nuovo testamento perché secondo "la loro" maniera ebraica (non la maniera ebraica ma la loro maniera ebraica) Yeshua non può in alcun modo essere il Messia ebreo perché il Messia ebreo non muore per i peccati perché questo è contrario alla Torah e tutto ciò che è contrario alla Torah appartiene al paganesimo e all'idolatria. Adesso la logica mi dice: o hanno ragione (in tal caso la loro interpretazione coinciderebbe col con l'esatto ed immutabile significato del pensiero divino insito nelle scritture) oppure hanno preso un grosso granchio (in tal caso la loro interpretazione delle scritture non coincide per loro errore con l'esatto ed immutabile significato del pensiero divino insito nelle scritture).
Tu come fai a sapere con certezza se l'idea ebraica di un Messia inferiore a Mosè corrisponde al vero significato delle scritture oppure è stato un granchio preso? Dove è scritto?

Buon Sabato
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Shay ha scritto: sabato 28 gennaio 2023, 13:58
Shay nessun problema da parte mia. Io ho risposto al tuo inevitabilmente. Mi citeresti questi studiosi? Mi mostreresti la base di questa certezza inerente ai passi di Michea? Io posso mostrare, non dimostrare, perché non condivido l’interpretazione di un futuro lontano, si, millenario perché sono già passati oltre 2500 anni. Non sono tuoi preconcetti, ma parti già da un presupposto perché ti è stato spiegato così. Mi mostreresti su che base? Questo sto dicendo. La discussione è aperta. Se mi prometti obiettività posso affrontarla con te e mi aiuterai con i termini ebraici. I commenti alla fine, altrimenti non ci capiamo. Questo vale per ogni passo e capitolo biblico. Vedi cosa succede per altre questioni? Se mi dovessi basare sugli studiosi cristiani e basta, oggi starei a scrivere come gli altri. Ma non mi va nemmeno di essere preso a pesci in faccia dall’intero forum specialmente adesso che sono verde hulk ;;)
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Shay dato che scrivo dal telefono avviso che appena mi è possibile sposteró i messaggi su michea nell altra cartella
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da noiman »

Vedete tutti come funziona?
Io questa sera ho cenato, cose semplici: una pasta (penne) con broccoli e patate stufate, due fette di bresaola con limone e un contorno di carote alla Julienne e insalata (valeriana), una fetta di Pan D’Oro e un pò’ di vino non sicuramente chasher ma buono, prima di cenare ho letto gli interventi di Besasea, poi adesso (circa le 22,00), tranquillo nella mia stanza preferita della Hutte (casa) mi sono ricollegato al forum… e di nuovo ho assistito a una esuberanza di testosterone, sono solidale con Tiger che come il sottoscritto Janira e Naza siamo diventati “moderatori”, tutti verdi come gli alieni, io da sempre sono stato attaccato in questo forum e anche in quello precedente, molto tempo fa mi diedi una regola che è identica a quella che ho applicato nella vita, nel lavoro, in famiglia (figli e moglie compresa) di lasciare sempre un po’di spazio per replicare, evitando le “cose di pancia” , sempre le cose si sono presentate meglio qualche ora dopo e meglio dopo alcuni giorni, ma qua evidentemente non succede, ed è di nuovo un disastro…..

E evidente che in questo forum”Casa di Studio” ci sono quelli che da buoni cristiani cercano riferimenti nella scrittura ebraica per comprendere e rendere autorevoli le scritture del Nuovo Testamento, è un vero miracolo che questa “Casa di Studio”ospiti anche qualche elemento di fede mosaica come Besasea e Noiman, direi gli unici.
Il nostro contributo è quello di fornire l’interpretazione delle scritture ebraiche che sono da sempre il nostro libro diventato la casa mobile per gli ebrei e che continuamente viene manipolato per sostenere la autenticità delle scritture cristiane, nella rivendicazione di essere il “vero Israele”, il cristianesimo pretende di ereditare il meglio del patrimonio ebraico; ma poiché il giudaismo continua a esistere, il cristianesimo ha nei suoi confronti gli stessi sentimenti di un erede verso un testatore che non muore mai, questa è la fonte, (Massimo Giuliani –rivista Sefer , articolo “riflessioni su Yeshyahu Leibowitz).

Il vero problema di questo Forum è l’estrema prolissità degli partecipanti, qualcuno esagera, anche Naza ogni tanto riporta molte pagine in testo di scritti che sono in parte “farina del suo sacco” (da non intendere nel senso riduttivo) e poi altre paginate di notizie storiche di informazione che certamente sono utili ma complicano il seguire la discussione, ad aggravare il tutto sono le famose quote che continuano a ingombrare gli spazi, “come non avessimo capito!” poi ci sono altri utenti che ci sottopongono a una lettura esagerata di argomenti che sono sempre borderline alla discussione e cito animasalvata che anche se interessante da leggere esagera nel proporci le sue dissertazioni e elucubrazioni, anche adesso nella tempesta perfetta il suo testosterone , (siamo alle ore 21,31) ci invita a una ulteriore riflessione sugli angeli, accompagnata da una incredibile quantità di “quote” e poi ci sottopone una raffica di versetti con la parola angeli, se costui avesse dovuto consultare la vecchia Chiave Biblica cartacea ci avrebbe impiegato una settimana per rispondere, invece ? quattro clik ed è fatta.
Poi c’è il problema delle fonti che quasi nessuno cita, esempio:
I
l NT fu scritto da falsari romani, su questo non ci sono dubbi e hai avuto modo di poterlo constatare di persona

Ma leggo anche:
Ai tempi credevano nella profezia e nella Torah c'è anche una regola per smascherare i falsi profeti, che all'epoca aveva valore di legge di Stato. E' più plausibile per chiunque si presenti come profeta parlare di un futuro lontano, piuttosto che incorrere in un errore parlando a breve scadenza.
E la fonte?

Ora vi parlo della sottolineatura che Besasea ha fatto affermando che non ho preso le difese di Shay, ( non pongo quote) l’avete tutti letta ?, :-?
Prendere o non prendere le difese di qualcuno è motivata oltre dalla confusione di pagine e pagine di interventi e che ciascuno di noi, compreso Shay è in grado di rispondere e di richiedere su quale fonte c’è stata una dichiarazione impegnativa, nel caso di Gianni osservo che in genere le fonti le cita, ma sappiamo anche che le fonti qualche volta sono testimoni parziali e qualche volta di parte. :-(
Se poi non vengono citate significa che non esistono o sono dimenticate, ma questo vale per tutti ....
Nel frattempo che scrivo vedo che avete continuato, infine leggo un “lascia perdere” aggiungo
שים לב che vuole dire “metti cuore”ma anche stai attento, nel senso di non esagerare, ovviamente.
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