Buonasera Noiman,
si, sono cosciente che una traduzione è sempre una traduzione, ma, appunto, ha il testo ebraico accanto, non che io ci faccia un granchè però un vocabolario (ce ne sono anche on-line) con un po' di pazienza lo riesco a scorrere. Qui molti degli gli ospiti invece vedo che sono bravissimi e hanno molta confidenza con l'ebraico.
Ci sarebbe, per integrare, il linea anche Luzzato, che spesso è molto simile a Disegni, oppure il sito Chabad, che di solito consulto nella versione che contiene lo note di Rashi, e Sefaria anche come strumento è utile per rimediare qualche altro commento (e ascoltare il testo ebraico!), ma sono in inglese.
“Se agirai bene” al futuro invece che “se non fai bene”
Bene, allora ciò che postulo, non è troppo smentito dalla grammatica.
Non conosco le pratiche del Tempio, una gran parte delle quali riguardava le offerte, mi sembra un argomento troppo difficile da affrontare da soli.
Come facciamo a capire se nel racconto i due intendessero un tributo, una restituzione, un'offerta 'propiziatoria', un'offerta simbolica, un gesto di ringraziamento?
Il Tempio non esisteva, come nemmeno all'epoca di Abramo (in proposito un midrash dice che al momento della aqedah o aqedat non aveva ancora mai offerto un korban per Isacco, ormai quasi trentenne, da quando nacque).
Adamo ed Eva non mi pare avessero mai fatto offerte.
Quindi non sappiamo chi ha insegnato a fare offerte nè che regole abbia dato, o se sia stata una loro idea, e nemmeno con che spirito hanno realizzato questa idea, perchè poteva anche essere fatta con intenti 'propiziatori' simili a quelli delle popolazioni cosiddette idolatre, e il fatto che sia finita male me lo fa un po' pensare.
Il fatto che sia scritto "una volta" fa pensare ad una pratica 'casuale' e non ad una abitudine consolidata, quindi ad una 'idea' che nasce lì per lì. Però noto che nel caso di Caino si parla genericamente di frutti/prodotti della terra, e non di primizie, mentre nel caso di Abele si parla di primogeniti. Al Tempio invece mi pare si offrissero primizie, anche della terra.
Tuttavia poche righe prima Dio aveva appena pronunciato un "Perchè?" rivolgendosi ad Eva: "Perchè hai fatto questo?" riferito alla sua trasgressione.
Il chè fa pensare che quando Dio domanda "Perchè?" di qualcosa, è perchè quella cosa contiene un errore. E qui non dice: "Perchè mi hai fatto un'offerta così difettosa?" O cose simili. Fra l'altro vengono nominati degli stati d'animo, almeno io capisco così. Lo trovo persino strano per il fatto che mi sia stata fatto notare che nell'ebraismo l'infazione è sempre un atto compiuto, indipendentemente dall'intenzione. Perciò gli interrogativi aumentano e l'enigma si fa fitto, ma continuo a pensare che il problema potrebbe essere lì.
AEnim, spiegaci in tuo Nike Name.
Il primo suono meno significativo possibile che potesse fingere di esserlo che mi sia venuto in mente. A parte il senso scemo di un album musicale di un gruppo a me sconosciuto che fa una musica che le mie orecchie non potrebbero mai sopportare, e il nome di una società indiana che produce integratori vitaminici (vitamina A, E ed altre), il suono può far venire in mente tante cose senza per questo essere davvero nessuna di esse.
Siccome però lo hai domandato, mi è venuto il sospetto che in ebraico possa significare qualcosa, allora ho appena fatto una ricerca google per vedere se qualche termine ebraico restituisse questa traslitterazione,
ed ho trovato che in questo link è compresa una frase che lo contiene (ma non posso leggerla che nel sunto del risutato di ricerca, perchè non ho una iscrizione a scribd)
zavot ha-udim ha-aenim
ha-el baori
https://it.scribd.com/document/28841654 ... 11-01-2015
Speriamo che non sia una parolaccia!