Logos

speculator2
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Re: Logos

Messaggio da speculator2 »

Mi risulta che Origene nel suo commento al vangelo di Giovanni riserva diverso spazio alla parola logos e anche alla parola in principio.
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Gianni
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Re: Logos

Messaggio da Gianni »

Parlacene, Speculator2. :-)
speculator2
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Re: Logos

Messaggio da speculator2 »

Parafrasando Galileo: "la Bibbia non insegna come vanno le cose in cielo, ( cioè come funziona la biochimica del cervello per esempio), ma come si va in cielo, “ (io penso sia meglio non andare in cielo, visto che la Bibbia è un libro tutto terreno e sulla terra ci sto bene).
speculator2
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Re: Logos

Messaggio da speculator2 »

Si trova alla biblioteca pubblica di Sanremo Penso che si possa trovare anche in internet gratuitamente presso qualche biblioteca sotto forma elettronica; cercherò di trovarlo e farò sapere.
amos74
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Re: Logos

Messaggio da amos74 »

Caro Gianni, hai molte ragioni alla base della tua posizione. Ammetto una debolezza per le "elucubrazioni intellettuali" sul testo biblico , ma come insegna anche Maran Yeshua ha Notzri, il cuore della Torà è rappresentato dalla sincera adorazione verso HaShem, e dalla filantropica solidarietà verso il nostro prossimo. Una chiave di lettura semplice, comprensibile per tutti, benché nello stesso tempo profonda ed impegnativa.
noiman
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Re: Logos

Messaggio da noiman »

L’agiografo o gli agiografi o D-o stesso che ha dettato a Moshè la Torah sul monte Sinai non intendevano scrivere un trattato di scientifico e neanche fermarsi nel dettaglio , nonostante che i dettagli e le ripetizioni nel testo abbondano al punto che le offerte del Tempio che sono descritte in Shmòt insieme all’ordine delle tribù offerenti e i capi tribù che le rappresentano siano ripetute 12 volte consecutivamente, 12 volte leggiamo la stessa lista dettagliata delle offerte, ma quando si parla della formazione del mondo che ci sta sopra e sotto la Torah impiega solo 7 parole e 28 lettere, allora forse capiamo il detto : ”D-o ama, ma non spiega”, se D-o avesse voluto parlare di se stesso avrebbe potuto per esempio iniziare il libro di Bereshit, magari come ברא את השמים ואת הארץאלהים,e omettendo la parola principio, oppure ancora meglio facendo scrivere ברא את הארץ ואת השמיםיהוה, con uno svarione grammaticale introduceva se stesso attraverso il tetragramma e tacendo tutti i sostenitori della ipotesi documentaria, compreso il sig.Wellhausen, in ogni caso questo D-o non voleva parlare di se stesso e decise di parlare per enigmi e il primo di questi enigmi è proprio l'espressione בראשית “ principio” una parola in una parola che non abbiamo ancora capito bene come leggere e tradurre se con la ב come stato di luogo , complemento di mezzo o di scopo, tutti elementi di specificazione in attesa della azione verbale sospesa.
L’enigma è anche più significativo se pensiamo che l’azione successiva del creatore è di parlare, dunque attraverso la parola che avviene il resto della creazione e quindi si può comprendere il "logos".


Sette sono le parole del primo versetto della creazione, sei sono le lettere ebraiche che compongono la prima delle parole: בראשית , compresa questa benedetta ב aperta davanti e chiusa dietro, quando studiavamo la matematica ci hanno insegnato che il numero 6 è il primo numero perfetto conosciuto , uguale alla somma dei suoi divisori (1,2,3), ma anche uguale al loro prodotto cioè ,(1x2x3), quindi doppiamente perfetto, il secondo dei numeri perfetti è 28 uguale alla somma di (1,2,4,7,14) , lo stesso numero delle lettere ebraiche che formano il primo versetto di Bereshit, questo piacerà sicuramente a animasalvata, senza voler sembrare troppo dotto sappiate che anche il maggiordomo di mio nonno sapeva queste cose per averle studiate in una casa di studio ricavata in un sotto tetto nel ghetto ebraico, anche lui sapeva che nel libro di Shmòt, Israel apprese i dieci comandamenti con l’impegno di 28 lettere in 7 parole, esattamente come in Bereshit.

וידבר אלהים את כל הדברים האלה לאמר
Il Signore pronunciò tutte queste parole, dicendo così”.
Questa analogia è stata notata dai commentatori, ” I dieci comandamenti della Torah comprendono tutti i comandamenti della Torah e tutte le cose sopra e sotto, tra cui i dieci parlate con cui è stato creato il mondo”. (Pirkei Avot 5/1 ),


Allora diventa importante la parola. Noi siamo allora impegnati a comprendere quello che sapeva Iochànan della “parola”, cosa veramente voleva raccontarci quando scrisse o qualcuno scrisse quello che udì da Giovanni , “Nel principio era la Parola, e la Parola era con Dio, e la parola era Dio”
Qualcuno ritiene che Giovanni sia stato un uomo ignorante,ma forse Giovanni anche se non in grado di scrivere aveva conoscenza di quella parte orale tramandata da padre in figlio che fa la differenza per comprendere quel minimo e strampalato testo scritto, compresa la bet di Bereshit e i calcoli alla cistifellea.
Shalom
Noiman
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Gianni
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Re: Logos

Messaggio da Gianni »

Interessante, Noiman. Davvero interessante.
noiman
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Re: Logos

Messaggio da noiman »

Giovanni pensa in aramaico, forse legge l’ebraico, quasi sicuro che conosce la Torah attraverso i targumim?
Ma noi sappiamo che quello che è attribuito a Giovanni è scritto in greco, il logos di Giovanni 1/1 è una estensione greca o il dvar ebraico ?
C’è differenza tra un aggettivo e un verbo?
Qualcuno ha parlato di אלהים Elohim come giustizia e יהוה come misericordia, ma avete ben chiaro il concetto del “din” come la giustizia e di rechem , l’utero materno simbolo dell’amore incondizionato di una madre, queste cose le aveva ben chiare Giovanni?
Se si ! non pensava a Davar come Logos greco.

Non si può neanche dire che Giovanni ragionasse già secondo il modello di misericordia e giustizia cristiano ancora da inventare , Giovanni sapeva comprendere le scritture nel suo significato oltre il peshat e sapeva cogliere il significato recondito del tetragramma unito a Elohim che appare per la prima volta nel sefer di Bereshit .
עשות יהוה אלהים ארץ ושמים
Questa dichiarazione impegnativa è stata possibile perché la creazione è sopravvissuta , il din si era accordato con rechem , e solo in quel momento i mondi hanno iniziato ha sostenersi.

Iochanàn avrebbe approvato la parabola “Il Signore Dio è simile ad un re, che aveva dei bicchieri vuoti. Disse il re:”Se io vi verso dei liquidi caldi, essi si spaccano, se freddi si incrinano.” Che fece il re?Mescolò il liquido caldo con il freddo, lo versò in essi, ed essi resistettero. Così disse il Santo, Egli sia Benedetto:”Se io creo il mondo con la misericordia, i peccatori saranno molti; se con la giustizia come potrà sussistere il mondo?. Ma Io lo creo con la giustizia e con la misericordia, e magari sussisterà”(Bereshit Rabba 12/15).
Perche è anche scritto:
הסד-ואמת נפגשו צדק ושלום נשקו, אמת מארץ תצמח וצדק משמים נשקף
Bontà e verità si incontrano, giustizia e pace si abbracciono, la verità germoglia sulla terra e la giustizia si rivela dal cielo”( tehilim 85/11-12).

Allora possiamo dire che il mondo è stato costruito dalla Parola, ma siamo ancora lontani a capire le sue implicazioni più profonde.
אומץ !!
נוימן
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Gianni
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Re: Logos

Messaggio da Gianni »

Sì, Noiman, coraggio, ma ne hai sollevati di problemi …
noiman
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Re: Logos

Messaggio da noiman »

Si Gianni ….. :YMHUG: hai ragione, troppe posate e bicchieri sulla tavola non lasciano lo spazio ai vassoi del cibo. :ymblushing:

Cercavo di paragonare le prime parole del libro di Bereshit, considerando le analogie per ora solo linguistiche con la affermazione di Giovanni, stimolato da Amos e da Francesco Ragazzi ho cercato di porre una distinzione tra il tetragramma e il nome di Elohim e anche di rivedere la posizione del soggetto nella prima dichiarazione di Bereshit che non è così scontata.

La parola “principio” così diversa tra le due affermazioni mi pareva un buon punto di partenza, sarei curioso anche di capire perche in Giovanni leggiamo “nel principio” e non “ in principio”.
Poi che dire della azione verbale che appare in forma di attuazione nel libro di Bereshit ? in Giovanni sembra una intenzione astratta in attesa di essere realizzata, quasi una affermazione filosofica che non assomiglia al davar ebraico che esprime l’azione della sapienza creatrice.
Mi rendo conto che non potendo confrontarmi con questi pensieri, cedo la parola.
Un saluto
Noiman.
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