Tiger ha scritto:Dio, non ha mai destinato il giudaismo alla politica e neppure alla nazionalizzazione. ( Questo è denunciato oggi anche da ebrei Rabbini ortodossi) Agli Ebrei, che reclamarono a Samuele un regno, fu risposto che questo dispiaceva a Dio, unico Re.
[1 Samuele 8,6. Agli occhi di Samuele era cattiva la proposta perché avevano detto: «Dacci un re che ci governi». Perciò Samuele pregò il Signore...]
Essi incoronarono ugualmente Saul come primo re e riconobbero subito di aver raggiunto il colmo dei loro peccati
[1 Samuele 12,19. Tutto il popolo perciò disse a Samuele: «Prega il Signore tuo Dio per noi tuoi servi che non abbiamo a morire, poiché abbiamo aggiunto a tutti i nostri errori il peccato di aver chiesto per noi un re».]
Anche il profeta Osea proclamò la collera di Dio contro questo regno.
[Osea 8,4. Hanno creato dei re che io non ho designati; hanno scelto capi a mia insaputa.]
[Osea 13,11. Ti ho dato un re nella mia ira e con sdegno te lo riprendo.]
In passato il Regno d’Israele subì disfatte fatali come punizione divina, con la deportazione in Babilonia da parte di Nabucodonosor intorno al 570 a.c e la distruzione del primo Tempio.
E la seconda da parte dei Romani con la distruzione del secondo tempio nel 70 d.c
Sembrerebbe che sia come dici tu (biblicamente intendo) ma....
solo se scegliamo di leggere dove dici tu.
Proviamo pero' a leggere il capitolo 17 del Deuteronomio:
14 Quando entrerai nel paese che l'Eterno, il tuo DIO, ti dà e ne prenderai possesso e l'abiterai, se dici: "Voglio costituire sopra di me un re come tutte le nazioni che mi circondano".
15 dovrai costituire sopra di te il re che l'Eterno, il tuo DIO, sceglierà. Costituirai sopra di te un re scelto tra i tuoi fratelli; non potrai costituire sopra di te uno straniero che non sia tuo fratello.
16 Ma egli non deve procurarsi un gran numero di cavalli, né deve far tornare il popolo in Egitto per procurarsi un gran numero di cavalli, poiché l'Eterno vi ha detto: "Non ritonerete piú per quella via".
17 Non deve procurarsi un gran numero di mogli, affinché il suo cuore non si svii; e non deve accumulare per se stesso una gran quantità di argento e d'oro.
18 Inoltre, quando siederà sul trono del suo regno, scriverà per suo uso in un libro una copia di questa legge, secondo l'esemplare dei sacerdoti levitici.
19 La terrà presso di sé e la leggerà tutti i giorni della sua vita, per imparare a temere l'Eterno, il suo DIO, e a mettere in pratica tutte le parole di questa legge e questi statuti,
20 perché il suo cuore non si innalzi sopra i suoi fratelli ed egli non devii da questo comandamento né a destra né a sinistra, e prolunghi così i suoi giorni nel suo regno, lui e i suoi figli, in mezzo a Israele».
In questo brano come puoi vedere non c'e' nessuna sottolineatura in chiave peccaminosa della decisione di istaurare la monarchia.
Fare qualcosa che Dio ha previsto e per cui ha lasciato istruzioni precise sulle procedure e modalita' di esecuzione mi sembra appartenere maggiormente alla categoria di mitzvah (comando) piuttosto che a quella di azione trasgressiva o infrazione.
Questo esempio direi che e' illuminante per mostrare a livello generale quanto sia spesso facile essere indotti a pensare che la bibbia (o anche solo l'Antico testamento) sostenga in maniera univoca un determinato punto di vista che concorda con il nostro limitandosi a mettere in evidenza alcuni versetti e non altri.