ANTICRISTO OGGI

Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: ANTICRISTO OGGI

Messaggio da bgaluppi »

Gianni, ho letto il tuo studio, molto bello e articolato, ma allo stesso tempo semplice da leggere, al contrario di altri che risultano troppo contorti. La parte che mi lascia dei dubbi è naturalmente quella che spiega l'ultima settimana. Tu risolvi l'ultima settimana spostando la distruzione del tempio fuori dalle settanta settimane di anni. Tuttavia mi sembra un'interpretazione forzata per due motivi.

Il primo riguarda il fatto che Dn 9:24 specifica che “Settanta settimane sono state decretate (חָתַךְ , chathak)” per: 1. far cessare la perversità di Israele, 2. mettere fine alla trasgressione, 3. espiare l'iniquità e stabilire eterna giustizia, 4. consacrare (מָשַׁח , mashach) il sancta sanctorum. Questa è l'enunciazione generale del periodo di settanta settimane che serve per redimere Israele. Nel contesto della preghiera – in cui Daniele dichiara che, nonostante la punizione profetizzata da Geremia sui settanta anni di rovina, Israele non ha smesso di trasgredire, e in cui invoca il ritorno di Dio nella sua casa – la predizione dell'angelo che porta la risposta divina costituisce una punizione ulteriore (x7) volta alla correzione definitiva di Israele, come stabilito dalla legge di Mosè. Il periodo di correzione, per il quale servono settanta settimane, inizia con un decreto che consente la ricostruzione della città (Artaserse) e termina con la rovina del nemico (e la conseguente consacrazione del santissimo, uno degli effetti del periodo di espiazione delle settanta settimane, santissimo che dunque doveva essere stato precedentemente dissacrato). Poi l'angelo spiega quello che accadrà in queste settanta settimane, che divide in tre periodi. Non c'è motivo di credere che la spiegazione riguardi qualcosa che va oltre le settanta settimane, anche perché l'angelo non specifica il termine dell'ultima settimana distinguendolo da ciò che segue, cosa che invece fa con gli altri due periodi: le prime sette vanno dal decreto all'apparizione di un principe consacrato (un re), le successive sessantadue dal principe consacrato alla soppressione ingiusta di un unto (un sacerdote) e il resto riguarda l'ultima settimana, fino a prova contraria. Perché mai l'angelo dovrebbe essere così preciso nel suddividere i primi due periodi annunciando segni precisi, per poi lasciare l'ultimo periodo aperto ad interpretazioni? Avrebbe dovuto specificare la fine dell'ultima settimana per distinguere il periodo di settanta settimane da ciò che va oltre. La profezia va interpretata, la spiegazione dell'angelo non necessita di interpretazione ulteriore e non può essere “oscura”, altrimenti non sarebbe una spiegazione. Infatti, al v.22 dice: “Daniele, io sono venuto perché tu possa comprendere”. E come avrebbe potuto comprendere Daniele, se l’angelo gli avesse parlato in modo oltretutto oscuro delle vicende di Yeshùa?

Il secondo motivo riguarda il v.26, che appartiene al periodo dell'ultima settimana, fino a prova contraria: “Il popolo d'un capo che verrà distruggerà la città e il santuario” (NR). Come ho rilevato, il testo non parla propriamente di una distruzione del tempio e della città, ma piuttosto di una devastazione. La LXX usa il verbo fthèiro che non indica propriamente la distruzione fisica di una cosa, ma piuttosto la corruzione. Il corrispettivo ebraico assume spesso questo significato. Il verbo normalmente associato alla distruzione, soprattutto in riferimento al tempio, è katalùo. Basta controllare l'uso dei due verbi nei Vangeli e nella LXX per conferma. Ecco quindi la dissacrazione del tempio, che necessita di essere consacrato di nuovo dopo lo scadere dell'ultima settimana. Nel 70 il tempio fu distrutto, raso al suolo, mentre la città subì certamente dei danni ma non fu distrutta. Ai tempi di Antioco, invece, sia il tempio che la città furono "guastati", "corrotti", "dissacrati", sensi espressi dal verbo fthèiro; dopo una battaglia finale contro Antioco (di cui Dn ci parla al v.26), il tempio fu immediatamente consacrato (nel 165). Se traduciamo fthèiro col suo senso proprio, l’applicazione del v.26 al 70 E.V. è invece automaticamente esclusa.

In conclusione. Perché l'ultima settimana corrisponda al tempo di Yeshùa, è necessario supporre che i vv.26-27 non parlino solo dell'ultima settimana, ma anche di un periodo oltre; ma non c'è motivo di supporre ciò, perché l'angelo non specifica che la distruzione del tempio non riguarda l'ultima settimana (mentre definisce bene l'inizio e la fine degli altri due periodi), quindi mi pare si tratti di ipotesi non dimostrabile. Altra cosa sarebbe stata se Dn avesse scritto: “Dopo l'ultima settimana...”, come fa precedentemente. Oltretutto, il v.26 non parla certamente di distruzione ma molto probabilmente di devastazione nel senso di dissacrazione. Non voglio darlo per certo, ma è molto probabile, visto il significato proprio di fthèiro e l'uso che ne viene fatto. Infine, ammesso e non concesso che il verbo fthèiro sia da intendersi nel senso di distruzione, Gerusalemme non fu affatto distrutta (i romani non ne avrebbero avuto il motivo), ma occupata definitivamente.

Altre osservazioni riguardano il fatto che Yeshùa non era un unto, tecnicamente; sono i Vangeli a descriverlo come tale (battesimo), ma nei fatti non era né un re né un sacerdote (diventa un unto solo nel pensiero dello scrittore dei Vangeli, dunque questa idea è basata sulla fede dello scrittore, ma non corrisponde alla realtà dei fatti); per lo scrittore ebreo di Daniele, un unto non può che essere un re o un sacerdote strettamente intesi (certamente un sacerdote, perché lo distingue dal “principe unto”, che può essere un re). Stessa cosa per quanto riguarda la cessazione di sacrificio e offerta, che tu interpreti come da riferirsi al suo sacrificio che annulla quello del tempio; anche questa è un'interpretazione basata su ciò che dicono alcuni libri delle Scritture Greche, dunque sulla fede di quegli scrittori, fede che è poco conciliabile col pensiero giudaico dello scrittore di Daniele e con il fatto che i giudei continuarono a sacrificare; per lui, l'interruzione del sacrificio è un atto reale abominevole, una disgrazia; e il sacrificio, nel pensiero dell'autore, fa riferimento all'unico sacrificio valido al suo tempo, che è quello fisico nel tempio stabilito dalla legge mosaica, non sostituibile con uno simbolico e da intendersi in termini spirituali come proposto dalle SG con Yeshùa. Infine, il v.27 parla di shavuà, che potrebbe essere una settimana di sette giorni nella settimana di sette anni, ma non sono sicuro.

Obbiettivamente, se i Vangeli non esistessero e non sapessimo nulla di Yeshùa, sarebbe possibile interpretare quegli eventi come riferenti ad un tempo diverso da quello di Antioco Epifane? Fu il fatto che la speranza messianica annunciata da Dn non si verificò a indurre a reinterpretare le settanta settimane come riferenti ad un tempo futuro (ma i giudei che leggevano Dn nel 165 attendevano il realizzarsi del regno di Israele in quel tempo); infatti, i ritrovamenti di Qumran hanno dimostrato che gli esseni attendevano un messia escatologico (da loro identificato in Melchisedek) nel periodo tra il 10 aEV e il 3 EV. Probabilmente (quasi certamente, sulla base dei ritrovamenti di Qumran) fu proprio la profezia delle settanta settimane a generare quella fortissima attesa messianica al tempo di Yeshùa, ma, allora come oggi, le interpretazioni erano varie e diverse.
salcontis
Messaggi: 163
Iscritto il: lunedì 5 maggio 2014, 18:15

Re: ANTICRISTO OGGI

Messaggio da salcontis »

DIZIONARIO GRECO ANTICO OLIVETTI e MITOLOGIA GRECA a cura di E. Olivetti (II edizione 2015)
φθείρω
verbo

1 danneggiare, guastare, corrompere, rovinare, distruggere, annientare, uccidere
2 sedurre
3 ἀπό τινος, distogliere, distrarre da
4 (Pass col futuro Medio ) essere in cattivo stato, essere rovinato, distrutto, annientato; morire; andare al diavolo, alla malora;
5 (per estensione) andarsene via, sgombrare, ritirarsi da
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: ANTICRISTO OGGI

Messaggio da bgaluppi »

Ottimo, salcontis. Si capisce quindi il senso proprio di fthèiro, e infatti è usato principalmente in questo senso. Per gli ebrei, anche solo rimuovere o rovinare uno degli oggetti interni era considerato un atto dissacrante, “distruttivo”. Non c’è bisogno che faccia un elenco di versetti dalle SG e dalla LXX. La NR lo traduce sempre bene, tranne che in questo caso (stranamente). Cioè, in questo caso viene dato per scontato che voglia significare “distruzione” nel senso di “demolizione”, come avvenne nel 70. Su che base? Semplicemente perché il traduttore pensa di ricollegare Dn 9 al tempo di Gesù. Ma Gerusalemme non fu demolita assieme al tempio.

Comunque, le occorrenze di fthèiro sono tutte qui:
https://lexicon.katabiblon.com/index.ph ... RW&lang=el" onclick="window.open(this.href);return false;
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: ANTICRISTO OGGI

Messaggio da bgaluppi »

Ecco invece le occorrenze di καταλύω,
https://lexicon.katabiblon.com/index.ph ... FW&lang=el" onclick="window.open(this.href);return false;

La differenza tra fthèiro e katalùo dunque è che il primo significa "devastare" o "corrompere", il secondo "distruggere" o "disunire" (disintegrare), e nel caso di costruzioni "buttare giù, demolire". Per cui, un tempio ed una città che vengono distrutti nel senso espresso da fthèiro, vengono più precisamente devastati o guastati (il che non implica la demolizione), mentre nel senso di katalùo vengono distrutti, demoliti fisicamente.

Ad esempio, non si potrebbe usare fthèiro in Mt 24:2, come non si potrebbe usare katalùo in riferimento alla devastazione operata da Antioco Epifane.
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: ANTICRISTO OGGI

Messaggio da bgaluppi »

Tiger, è che ho studiato il greco al liceo, e anche Gianni, e sul forum ci piace indagare i significati precisi dei termini greci, anche perché l'analisi biblica lo richiede, visto che le traduzioni possono essere tendenziose. Non è che siamo al bar a raccontare barzellette. Purtroppo non conosco l'ebraico al pari del greco.

Tu piuttosto perché hai sempre questo tono denigratorio? Non riesci a partecipare ad una discussione in modo normale? :-??
Avatar utente
Gianni
Site Admin
Messaggi: 10119
Iscritto il: giovedì 12 marzo 2009, 10:16
Località: Viareggio
Contatta:

Re: ANTICRISTO OGGI

Messaggio da Gianni »

Grazie per le tue osservazioni, Antonio. :-)
noiman
Messaggi: 2001
Iscritto il: domenica 20 aprile 2014, 22:41

Re: ANTICRISTO OGGI

Messaggio da noiman »

Antonio, tanto lavoro merita una lode, :YMPEACE: :YMPEACE: :YMPEACE: :YMPEACE: anche se l'argomento non è di mio particolare interesse, sono rimasto ammirato e uno dei miei "toner" si è lamentato per il sovraccarico, ma come ben sai il piacere della lettura su carta è ancora indiscussa, complimenti ancora :YMAPPLAUSE:
Noiman
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: ANTICRISTO OGGI

Messaggio da bgaluppi »

Gianni, Noiman, sono io a ringraziarvi, perché mi avete fatto uscire dall'oblìo. Soprattutto tu, Noiman, che sei venuto a ripescarmi. :YMHUG:
Avatar utente
Gianni
Site Admin
Messaggi: 10119
Iscritto il: giovedì 12 marzo 2009, 10:16
Località: Viareggio
Contatta:

Re: ANTICRISTO OGGI

Messaggio da Gianni »

(Antonio, io ho cercato di farlo stando in silenzio e concedendo tempo di modo che tutto decantasse da sè :-) )
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: ANTICRISTO OGGI

Messaggio da bgaluppi »

È sempre il metodo migliore.
Rispondi