I cherubini.

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Maurizio1
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Re: I cherubini.

Messaggio da Maurizio1 »

Besàseà ha scritto:Mi pareva di aver fatto sufficienti esempi di come in ebraico molti termini assumo significati molto diversi. D'altronde la tua regola non è nemmeno valida in Italiano perché se dico per esempio macchina, posso riferirmi ad un'automobile, ad un macchina produttrice, ad una locomotiva, ad una macchina agricola oppure estensivamente ad un sistema.
Io questo l'ho capito benissimo.
Sei tu che devi leggere bene quello che ho scritto io e capire che non sto dicendo che esiste una regola che dice che a termine uguale deve corrispondere per forza significato uguale.
Sto dicendo che la possibilita' che la presenza di uno stesso termine in piu punti voglia riferirsi alla stesso tipo di significato devi almeno prenderla in considerazione, provare se il testo sta in piedi e poi eventualmente scartarla.
E del resto anche tu lo fai per altri casi, come lo fa qualsiasi traduttore.
Per esempio per il termine arum (su cui non ho piu' controbattuto,ma per il semplice fatto che non sapevo che erom si scrive in maniera diversa) dimostri anche tu di applicare in fondo questa logica.
Come la parola "astuto" o "scaltro" si puo' applicare al serpente allo stesso modo si puo' anche applicare ai primi uomini e il testo puo' stare in piedi considerando la frase "Adamo ed Eva erano scaltri e non sbagliavano"


Un altra cosa che vorrei dire (sia a Besasea che a Gianni) e' che non si puo' considerare un errore, decidere di traslitterare un termine ,nel momento in cui pur capendo a cosa ci si riferisce ci si accorge di non avere nel vocabolario della lingua di destinazione un termine gia' pronto per riferirsi alla stessa cosa.
Supponendo che il traduttore sapeva che il termine cherubino nel contesto che si trovava davanti si riferiva a una creatura mitologica o spirituale ma comunque extraumana al servizio di Dio , consapevole di non avere un singolo termine nella lingua di destinazione utile a descrivere la stessa cosa, cos'altro poteva fare se non usare il termine originale o traslitterarlo?
Inoltre se nella comprensione del traduttore il termine "cherubino" come il termine "serafino" categorizza la tipologia o la gerarchia di creature spirituali la scelta di mantenere il termine originale ha la sua logica in quanto permette di conservare la categorizzazione.
Ultima modifica di Maurizio1 il lunedì 8 giugno 2020, 8:27, modificato 9 volte in totale.
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Maurizio1
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Re: I cherubini.

Messaggio da Maurizio1 »

Besàseà ha scritto:Ti consiglio di rileggere i miei commenti e se poi avrai domande riparti da li.
I tuoi commenti li ho letti e le domande te le ho gia fatte ma tu non mi rispondi.
Ad esempio questa:
Perche' nel suo "Commento alla Genesi quando Rashi incontra per la prima volta il termine Keruvim non fa nessuna osservazione sulla particolarita' del termine sull'eventualita' che potrebbe essere difficile satabilire di che cosa si tratta, ma dice semplicemente: erano gli angeli sterminatori....
Perche' non fa accenno a nessun altro commento o commentatore che pensa qualcosa di diverso come ad esempio che fossero gli stessi Adamo ed Eva o agenti atmosferici?
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bgaluppi
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Re: I cherubini.

Messaggio da bgaluppi »

La regola maestra era ed è tuttora, che se ciò che leggi da ebreo ti sembra familiare perché coerente con la cultura ebraica, allora quella è la lettura corretta e tutto il resto che ti sembra estraneo è carta straccia.
Anche Noiman ha citato questa regola.
speculator2
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Re: I cherubini.

Messaggio da speculator2 »

Il "sembrare" non è "essere".

Il "familiare" non sempre è coerente; spesso non lo è.

La cultura ebraica mi pare un campo troppo ampio, dove ci può stare tutto.

"Sembra estraneo": quasi tutto ciò che è estraneo "sembra".
speculator2
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Re: I cherubini.

Messaggio da speculator2 »

Il "sembrare" introduce il dubbio.
Benvenuto.
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Gianni
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Re: I cherubini.

Messaggio da Gianni »

Vorrei fare un'osservazione. Con tutto il rispetto che nutro per l'ebraismo, ed è tanto, e precisato che che tra ebrei e cattolici c'è un baratro, nei due vedo una cosa comune: mettono la loro tradizione al di sopra della Bibbia. Personalmente dintinguo quindi tra ebrei biblici ed ebrei.
animasalvata
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Re: I cherubini.

Messaggio da animasalvata »

Buongiorno Gianni.
Scrivi questo:
nei due vedo una cosa comune: mettono la loro tradizione al di sopra della Bibbia. Personalmente dintinguo quindi tra ebrei biblici ed ebrei
Ovviamente come studioso biblico sai che non si può ''demonizzare'' la tradizione a priori. La tradizione accompagna la scrittura. Vorrei farti una domanda più specifica in base a ciò che hai scritto: Qual'e il momento preciso in cui uno mette la tradizione al posto dell bibbia?
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Gianni
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Re: I cherubini.

Messaggio da Gianni »

Disse Yeshùa: "Voi, perché trasgredite il comandamento di Dio a motivo della vostra tradizione?". - Matteo 15:3.
animasalvata
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Re: I cherubini.

Messaggio da animasalvata »

E cio dovrebbe maggiormente avvenire quando si prende tutto per oro colato senza prendersi la briga di andare a esaminare la cosa nella scrittura.

Nel nuovo testamento si dice: ''esaminate ogni cosa(1 tess 5,21)''; ''Carissimi, non crediate a ogni spirito, ma provate gli spiriti per sapere se sono da Dio; perché molti falsi profeti sono sorti nel mondo(1 giovanni 4,1);'' ''Or questi erano di sentimenti più nobili di quelli di Tessalonica, perché ricevettero la Parola con ogni premura, esaminando ogni giorno le Scritture per vedere se le cose stavano così(Atti 17,7).''

Quindi si mette la tradizione al di sopra della bibbia ogni volta si crede ciecamente ad una tradizione cioè senza prima esaminarla? Mi viene in automatico pensare una cosa: questo non è dubitare?

Poi la parola greca pneuma può significare anche espressione come per esempio traduce la TNM in 1 Giovanni 4,1?
speculator2
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Re: I cherubini.

Messaggio da speculator2 »

Ebrei biblici distinti da ebrei.

Si possono fare discussioni e storie su cosa sono gli uni e gli altri e non finiremo mai.

Chiedo a Gianni piuttosto come operativamente lui tratteggia o identifica gli ebrei biblici.
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