Il Regno di Dio nel futuro

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bgaluppi
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Re: Il Regno di Dio nel futuro

Messaggio da bgaluppi »

Queste parole fanno parte del Vangelo e sono per i credenti Parola di Dio come un apice o un iota.
Sulla base di cosa? Per fede.a "per fede" si può credere a qualsiasi cosa. È necessario invece avere delle certezze per credere in qualcosa seriamente. Dunque, su che basi puoi sostenere che i Vangeli sono "parola di Dio"?

Il divieto di predicare ai pagani era palesemente in vigore fino alla sua morte e risurrezione.
Dopo la Parola di Dio doveva essere obbligatoriamente rivolta al "non popolo" e quindi dato che era esclusiva ebraica al mondo intero.
Queste sono le invenzioni dei cristiani atte a dare un senso a certe contraddizioni. È ovvio, perché se non si fosse trovato il modo di far dire a Yeshùa che i pagani dovevano ricevere la predicazione, i cristiani non avrebbero avuto spazio nel regno di Dio. E in effetti, il regno di Dio riguarda essenzialmente Israele e di riflesso anche gli stranieri che riconoscono e si sottomettono al regno.
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bgaluppi
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Re: Il Regno di Dio nel futuro

Messaggio da bgaluppi »

Antò... smettila!
:-) Marco, daccordo, ma il ragionamento che faccio è serio, non voglio fare il disturbatore. È finalizzato a capire che non si può prendere tutto per oro colato, bisogna fare attenzione e allo stesso tempo non buttar via anche il bambino con l'acqua sporca.
noiman
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Re: Il Regno di Dio nel futuro

Messaggio da noiman »

Buone le precisazioni sul nome di Elohim e le sue implicazioni, l’argomento è O.T e quindi non approfitto per fare ulteriori osservazioni riguardo Shmòt 3/15, una interpretazione abbastanza approfondita è già stata affrontata nella cartella”Interpretazione delle Scritture Ebraiche”,mi limito solo a una osservazione riguardo a quello che leggo:
In Esodo Mosè riceve la rivelazione del nome di Dio e Il Signore gli dice che intende essere ricordato con questo titolo di generazione in generazione. Questa volontà annuncia un disegno profetico. In altre parole, la rivelazione non si estingue al popolo ebraico ma proseguirà sino agli eventi futuri del Regno di Dio, quando al ritorno del Cristo gli eletti saranno resuscitati e avranno il compito di rendere testimonianza della Scrittura ai popoli e alle nazioni. Dio come in Esodo diverrà Colui che verrà rivelato in un gruppo di potenti.”(Matteo97).

Questa è un punto di vista personale ma non suffragato dalle scritture, nell’ebraismo non ci sono “eletti” o risuscitati, perlomeno non nella forma dottrinale cristiana.
Poi Marco che ci scrive:
"Gesù ripete spesso che la chiamata e la salvezza non sono per tutti. In Matteo 24,14 dice: Frattanto questo vangelo del regno sarà annunziato in tutto il mondo, perché ne sia resa testimonianza a tutte le genti; e allora verrà la fine.
Vedi? La missione del Vangelo è rendere testimonianza agli uomini del fatto che, come promesso nel VT, la Parola di Dio è arrivata ai quattro angoli della Terra. Credere che il Vangelo converta il mondo intero in un unico credo è demoniaco. Ci sarà sempre, fino alla fine dei tempi, la separazione tra la stirpe di Set e la stirpe di Caino."

Stirpe di Seth e stirpe di Caino, mi ricorda qualche cosa di triste, che ne faremo della discendenza di Khain ?
Ma ancora una volta siamo O.T. , gli ebrei non si sono mai posti con l’affanno la problematica del Regno Futuro (improprie le maiuscole) con la partecipazione o meno degli ebri viventi o morti, quando fu rivelata la Torah esisteva all’interno del giudaismo primitivo una sorta di globalizzazione, che prevedeva in linea di principio l’eguaglianza degli uomini e una ricca serie di norme e leggi a favore della giustizia nei confronti del prossimo e della natura, e sappiamo anche che a causa della caducità umana questo mondo non si è realizzato.
Noiman
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matteo97
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Re: Il Regno di Dio nel futuro

Messaggio da matteo97 »

Le traduzioni sono sempre interpretazioni e tradurre è un po' tradire dice il detto. In verità però nel contesto di Esodo 3:15 una simile traduzione non la considero scorretta.
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matteo97
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Re: Il Regno di Dio nel futuro

Messaggio da matteo97 »

E' corretto quanto finora detto sul Regno di Dio nel futuro? Chiedo soprattutto a bgaluppi.
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bgaluppi
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Re: Il Regno di Dio nel futuro

Messaggio da bgaluppi »

Noiman, Origene (II-III sec.) scriveva:

“Le differenze fra i manoscritti sono diventate grandi, per la negligenza di alcuni copisti o per la perversa audacia di altri; dimenticano di controllare ciò che hanno trascritto, oppure, mentre lo controllano, effettuano aggiunte o cancellazioni a loro piacimento” (Commentario su Matteo).

Per cui, tutte quelle frasi dei Vangeli che suonano estranee ai tuoi orecchi ma suonano come una sinfonia nelle orecchie dei cristiani sono plausibilmente aggiunte posteriori atte a suffragare una dottrina che non apparteneva al rabbi di Nazaret.

Tornando in tema, i profeti dicono che negli ultimi giorni Israele sarà esaltato e che i popoli stranieri riconosceranno il Dio di Israele e si sottometteranno alla Sua legge, che uscirà da Gerusalemme, ossia dal popolo ebraico. In nessun modo Yeshùa - che afferma la validità della Torah e dei Profeti - avrebbe potuto sostenere che i popoli stranieri sarebbero divenuti depositari della legge di Dio, praticamente sostituendo Israele. Per cui, io vedo che Yeshùa - giudeo - intendeva raggiungere i discendenti della casa di Israele; ma i "cristiani" dei secoli a lui successivi lo hanno fatto passare come il messia dei pagani.
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matteo97
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Re: Il Regno di Dio nel futuro

Messaggio da matteo97 »

In verità non ho mai affermato che i popoli stranieri sarebbero divenuti depositari della legge di Dio. Israele fu particolarmente responsabile verso Dio perché aveva ricevuto le rivelazioni di Dio (Amos 3:2). Riferendosi al popolo di Israele, ci viene detto che al ritorno di Cristo "Molti di quelli che dormono nella polvere della terra si risveglieranno: gli uni alla vita eterna e gli altri alla vergogna e per l'infamia eterna" (Dan. 12:2). Quindi molti, ma non tutti gli ebrei risorgeranno, a causa della loro responsabilità verso Dio in quanto popolo eletto. Coloro che ignorano totalmente l'esistenza del vero Dio "cadranno e mai più risorgeranno", poiché non possono conoscere "la parola del Signore" (Amos 8:12,14). Gli uomini saranno giudicati in base a come hanno risposto alla conoscenza della parola del Signore. Cristo spiegò: "Chi mi respinge e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho annunziato lo condannerà nell'ultimo giorno" (Giov. 12:48). Chi non ha conosciuto o compreso la parola di Cristo e non ha dunque avuto l'opportunità di accettarla o rifiutarla non verrà giudicato. "Tutti quelli che hanno peccato senza la legge (senza conoscere la legge di Dio), periranno anche senza la legge; quanti invece hanno peccato sotto la legge (conoscendola) , saranno giudicati con la legge" (Rom. 2:12). Quindi coloro che non hanno conosciuto i comandi di Dio periranno come gli animali, mentre coloro che hanno coscientemente disobbedito alla legge divina dovranno essere giudicati, e pertanto risorgere per affrontare il giudizio. Se non si ha coscienza della legge divina rivelata nella sua parola "il peccato non può essere imputato" ad una persona che pertanto non verrà giudicata né risorgerà. Coloro che non conoscono la parola di Dio permarranno nello stato di morte definitiva, come gli animali e le piante, che chiaramente non hanno avuto la possibilità per conoscerla. "L'uomo …che non comprende, è come gli animali che periscono" (Sal. 49:20). "Come pecore sono avviati agli inferi" (Sal. 49:14). Isaia si consolava così: "Signore nostro (di Israele) Dio, altri padroni, diversi da te, ci hanno dominato (come i filistei o i babilonesi). I morti non vivranno più, le ombre non risorgeranno; poiché tu li hai puniti e distrutti, hai fatto svanire ogni loro ricordo". (Is. 26: .13,14). Tre volte viene ripetuto che non risorgeranno più: "non vivranno più…non risorgeranno…svanirà ogni loro ricordo". Invece Israele, in ragione della propria conoscenza di Dio, è destinata a risorgere: "vivranno i tuoi morti (i morti di Israele), risorgeranno i loro cadaveri" (Is. 26:19).
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matteo97
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Re: Il Regno di Dio nel futuro

Messaggio da matteo97 »

Non è altresì scritto ciò?
Luigi
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Re: Il Regno di Dio nel futuro

Messaggio da Luigi »

Queste sono le invenzioni dei cristiani atte a dare un senso a certe contraddizioni. È ovvio, perché se non si fosse trovato il modo di far dire a Yeshùa che i pagani dovevano ricevere la predicazione, i cristiani non avrebbero avuto spazio nel regno di Dio. E in effetti, il regno di Dio riguarda essenzialmente Israele e di riflesso anche gli stranieri che riconoscono e si sottomettono al regno.
Come ti ho scritto Antonio,
se le scritture non sono parola di Dio ispirata, parliamo d'altro; di calcio magari.
Infatti se leggi il contesto generale dei vangeli e...., troverai che, non vi sono contraddizioni. Yoshua è IL Salvatore del mondo e non della sola Israele.

Troverai che Dio ha tanto amato il mondo "e non solo Israele, o Giuda ...", da dare il Suo Figlio, affinche chiunque ,crede con tutto il cuore "quindi Ebrei ed anche pagani"in LUI abbia vita eterna.
Ed ancora è scritto che ,chiunque "e non solo Israele e Giuda"confessa il Suo Nome , ed in LUI crede col cuore ,ed IL Suo Nome invoca, ha vita eterna.
Come leggi Antonio, dal contesto generale delle scritture..,LUI è Il Salvatore del mondo , e non solo degli Ebrei; sei in errore...
ciao
Poi circa la tua convinzione che, il testo sacro sia stato manomesso ed alterato dagli scribi...., è impensabile, poichè implicherebbe la probabilità ,che Dio non abbia preservato l'integrità della Sua Parola trasmessa ,attraverso i Suoi servi.....; e quì anche Gianni, non è d'accordo con tale tua convinzione, come ha espresso ,in risposta , alla stessa obiezione dei tdg, circa il non aver riportato il tetragramma nelle scritture greche....
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matteo97
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Re: Il Regno di Dio nel futuro

Messaggio da matteo97 »

luigi, i pagani non possono risorgere perchè non hanno accurata conoscenza della Parola di Dio e della sua legge. Se non si ha coscienza della legge divina rivelata nella sua parola "il peccato non può essere imputato" ad una persona che pertanto non verrà giudicata né risorgerà. La comprensione delle promesse che Dio ha sancito con i padri ebraici è indispensabile per la salvezza, al punto che Paolo, rivolto ai credenti di Efeso, rivelò che prima di conoscere queste cose, essi erano “senza Cristo, esclusi dalla cittadinanza d'Israele, estranei ai patti della promessa, senza speranza e senza Dio in questo mondo." (Ef. 2:12) Non conoscere le promesse di Dio contenute nelle Scritture Ebraiche ci pone nella posizione di essere "senza speranza e senza Dio in questo mondo". Purtroppo poche congregazioni cristiane pongono il giusto accento su questi passi del cosiddetto "Vecchio Testamento". La “Cristianità” è degenerata in una religione prevalentemente basata sul Nuovo Testamento, di cui peraltro vengono divulgati solo alcuni brani.
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