Il Regno di Dio nel futuro

Luigi
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Re: Il Regno di Dio nel futuro

Messaggio da Luigi »

Fanno bene a crederlo.Ognuno è libero di seguire la strada che ritiene opportuna.
Io sono cristiano e per me l'unica strada percorribile che porta a Dio è Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.Gv 14,6
marco


Re: Il Regno di Dio nel futuro
Messaggio da bgaluppi » mercoledì 11 dicembre 2019, 9:51

Infatti, Marco, sono d'accordo. Ma appunto si tratta di credenza religiosa
, che quindi non è necessariamente verità fattuale e dunque non dovrebbe essere spacciata come tale.
Ciao Antonio
Se partiamo dal presupposto che, l'antico ed il nuovo Patto, sono scritture ispirate, e quindi Parola di Dio, allora quelle che ha riportato Marco, sono parole del Signore Cristo Il Figlio di Dio, e quindi, E' Verità assoluta , non confutabile ,
ed altresì ancora inconfutabile ,è il modello apostolico.

Poichè chi come gli apostoli del Signore Cristo, hanno testimoniato e riportato, ancora Verità inconfutabili, quando hanno presentato il Figlio di Dio, come Speranza di salvezza, per chiunque in LUI crede con tutto il cuore; poichè gli apostoli e servitori del Signore Cristo, il SUO Nome, hanno portato alle genti, per essere redenti perdonati, salvati e riconciliati col Padre, fino ai confini del mondo allora conosciuto.
Quindi Antonio, queste, non sono verità spacciate come tali....
Mentre se per te , e chi ci legge e scrive, quanto narrato nel testo sacro, sono storielle oppure ,illustrazioni figurative , prive di verità storiche, allora possiamo anche parlare di altro; come calcio .....
Buona giornata
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matteo97
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Re: Il Regno di Dio nel futuro

Messaggio da matteo97 »

se volete discutere dell'Evangelo e delle vostre opinioni in merito fatelo aprendo una nuova discussione, anzichè utilizzare questa.
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matteo97
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Re: Il Regno di Dio nel futuro

Messaggio da matteo97 »

In verità, la locuzione "Yahweh Elohim" non ha una traduzione che gli si addice, in quanto varia da editore ad editore e il contesto nel quale è inserito è determinante.
Nella versione Nuova Riveduta 2006, pubblicata dalla Società Biblica di Ginevra, alla voce Dio (Elohim, El, Eloah) Il SIGNORE (yhwh che traduce in diverse versioni anche El Shaddai) si legge la nota: "in questa versione Il SIGNORE traduce il tetragramma Yhwh che gli ebrei, per rispetto, non pronunciano più da molto tempo. Questo tetragramma è molto vicino alla radice ebraica del verbo essere. Dio traduce quasi sempre il termine ebraico Elohim (come in Gn 1:1) oppure El."
Dio disse ad Israele che il suo nome è YAHWEH (‘Shem haMeforash’), che vuol dire "Io sono colui che sono" o, tradotto più esattamente, 'Io sarò colui che sarà' (Es.3:13-15). Questo nome fu poi leggermente modificato: "Dio disse inoltre a Mosè: «Dirai agli Israeliti: Il Signore (Yahveh), il Dio dei vostri padri, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe. Questo è il mio nome per sempre; questo è il titolo con cui sarò ricordato di generazione in generazione. (Es.3:15). Nel contesto di Esodo 3:15 la volontà di Dio è che il suo nome venga ricordato di generazione in generazione. In questo caso la profezia contenuta in Esodo traduce la locuzione in Colui che verrà rivelato in un gruppo di potenti.
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matteo97
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Re: Il Regno di Dio nel futuro

Messaggio da matteo97 »

Elohim (trad. i potenti o le potenze) è la forma plurale di Eloah, appellativo attribuito dagli ebrei verso le divinità idoli di altri popoli e nazioni, ad esempio Astarte, Moloch, Chemosh e Kos. In Esodo Mosè riceve la rivelazione del nome di Dio e Il Signore gli dice che intende essere ricordato con questo titolo di generazione in generazione. Questa volontà annuncia un disegno profetico. In altre parole, la rivelazione non si estingue al popolo ebraico ma proseguirà sino agli eventi futuri del Regno di Dio, quando al ritorno del Cristo gli eletti saranno resuscitati e avranno il compito di rendere testimonianza della Scrittura ai popoli e alle nazioni. Dio come in Esodo diverrà Colui che verrà rivelato in un gruppo di potenti.
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bgaluppi
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Re: Il Regno di Dio nel futuro

Messaggio da bgaluppi »

In Matteo 24,14 dice: Frattanto questo vangelo del regno sarà annunziato in tutto il mondo, perché ne sia resa testimonianza a tutte le genti; e allora verrà la fine.
Innanzitutto queste parole potrebbe anche non averle pronunciate Yeshùa ma aggiunte qualche copista cristiano in tempi successivi. In effetti, Origene (e non solo lui) lamentava come già al suo tempo gli scritti fossero conservati in modo pessimo, nelle mani di copisti non professionisti che inserivano, cancellavano o modificavano intere frasi solo per far dire al testo quello che tornava comodo e poter rispondere ad avversari religiosi. Appena posso vi cito le sue parole e quelle di altri Padri della Chiesa a riguardo. I testi completi più antichi che abbiamo sono del IV secolo... Poi c'è un problema con questa frase, perché contraddice quanto espresso da Yeshùa in altra sede: i discepoli non dovevano predicare ai pagani, né ai samaritani, ma solo alle pecore perdute di Israele, ossia ai discendenti della casa di Israele ancora dispersi. Sembra davvero strano che poi Yeshùa abbia cambiato idea, o che non avesse le idee molto chiare in precedenza. Inoltre, la fine sarebbe giunta - secondo Mt 24 e passi sinottici - in seguito alla venuta del Figlio dell'Uomo, che doveva verificarsi entro quella generazione. Per cui l'idea che Yeshùa si riferisse ad un futuro lontano imprecisato e che il vangelo dovesse essere predicato in Australia e al Polo Nord, contrasta con il fatto che Yeshùa - ritenendosi un profeta - predicava a Israele, esattamente come tutti i profeti prima di lui e che le profezie - soprattutto se apocalittiche come questa di Mt 24 - riguardano un futuro vicino (la fine di quella generazione, appunto).

La teologia "cristiana" dei secoli successivi ha cucito addosso a Yeshùa un personaggio che non corrisponde affatto all'originale.

Gli esegeti, per ovviare a questi problemi, se le sono inventate di tutti i colori, perché – invece di ricostruire il possibile testo originale – accettano quello giunto fino a noi come genuino e "sacro" in tutto e per tutto, e dunque devono ovviare con ragionamenti e ipotesi fantasiose alle incongruenze che si presentano. È davvero importante, per il credente, sviscerare il messaggio originale di Yeshùa, studiando le fonti e applicando precisi metodi di studio e di riflessione; altrimenti, rischia di fondare una dottrina e basare la sua vita su di un testo della cui genuinità non ha certezza; lo fa "per fede", ma per fede si può credere a qualunque cosa, anche agli alieni su Marte. Questo lo si può fare con qualsiasi libro "sacro"; per gli induisti, sono i Veda a costituire parola di Dio, non gliene frega niente della Bibbia.
marco
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Re: Il Regno di Dio nel futuro

Messaggio da marco »

matteo97 ha scritto:Faccio un breve excursus sul millennio, dato che salcontis me lo ha richiesto. La prima parte del regno di Dio durerà per mille anni, un "Millennio" (vedi Apoc. 20:2-7) durante il quale la terra sarà abitata da due gruppi di persone:

. I santi, coloro che hanno seguito l'insegnamento di Cristo in questa vita (cioè nel passato e nel presente) e che nel
giorno del giudizio riceveranno la vita eterna. Preciso che il termine "santo" (άγιος àgios)
indica "una persona chiamata" e si riferisce ad ogni vero credente.

. Le normali persone, mortali, viventi in quel tempo che non hanno ricevuto il vangelo al (fino al) tempo del
ritorno di Cristo e che dunque non sono responsabili davanti al giudizio divino.
In Ap 20,1-6 l'azione non è svolta da uomini in carne ed ossa ma da "anime" e "morti".
Le "normali persone" non sono citate. E' un'aggiunta fantasiosa.
marco
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Re: Il Regno di Dio nel futuro

Messaggio da marco »

Queste parole fanno parte del Vangelo e sono per i credenti Parola di Dio come un apice o un iota.
Il divieto di predicare ai pagani era palesemente in vigore fino alla sua morte e risurrezione.
Dopo la Parola di Dio doveva essere obbligatoriamente rivolta al "non popolo" e quindi dato che era esclusiva ebraica al mondo intero.
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bgaluppi
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Re: Il Regno di Dio nel futuro

Messaggio da bgaluppi »

I "morti" a volte sono in realtà viventi, e i viventi non sono necessariamente da intendersi come uomini in vita sulla terra. Infatti, Yeshùa dice "lascia che i morti seppelliscano i loro morti" ed è chiamato "il vivente" in quanto vivo nonostante la morte fisica. Bisogna capire bene dal contesto.
marco
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Re: Il Regno di Dio nel futuro

Messaggio da marco »

bgaluppi ha scritto: Gli esegeti, per ovviare a questi problemi, se le sono inventate di tutti i colori, perché – invece di ricostruire il possibile testo originale – accettano quello giunto fino a noi come genuino e "sacro" in tutto e per tutto, e dunque devono ovviare con ragionamenti e ipotesi fantasiose alle incongruenze che si presentano. È davvero importante, per il credente, sviscerare il messaggio originale di Yeshùa, studiando le fonti e applicando precisi metodi di studio e di riflessione; altrimenti, rischia di fondare una dottrina e basare la sua vita su di un testo della cui genuinità non ha certezza; lo fa "per fede", ma per fede si può credere a qualunque cosa, anche agli alieni su Marte. Questo lo si può fare con qualsiasi libro "sacro"; per gli induisti, sono i Veda a costituire parola di Dio, non gliene frega niente della Bibbia.
Antò... smettila!
marco
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Re: Il Regno di Dio nel futuro

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bgaluppi ha scritto:I "morti" a volte sono in realtà viventi, e i viventi non sono necessariamente da intendersi come uomini in vita sulla terra. Infatti, Yeshùa dice "lascia che i morti seppelliscano i loro morti" ed è chiamato "il vivente" in quanto vivo nonostante la morte fisica. Bisogna capire bene dal contesto.
Sì ma quelli di Ap dovrebbero continuare a vivere con la loro testa in mano (erano stati decapitati per la testimonianza di Gesù ).
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