I Fondamenti della Bibbia - Un Manuale di studio

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matteo97
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Iscritto il: lunedì 14 gennaio 2019, 13:14

I Fondamenti della Bibbia - Un Manuale di studio

Messaggio da matteo97 »

Coloro che fossero alle prime armi e volessero approfondire le proprie conoscenze troveranno in questo opuscolo un valido aiuto. Una persona con la quale sono in contatto me lo ha fatto recapitare per email tradotto in italiano. L'autore è un certo Duncan Heaster, studioso delle Scritture e membro della chiesa dei cristadelfiani (ovvero in greco "fratelli e sorelle in Cristo"). Ho pensato che qui potesse essere d'aiuto ai nuovi utenti.
Allegati
Italian_Bible_Basics.pdf
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matteo97
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Re: I Fondamenti della Bibbia - Un Manuale di studio

Messaggio da matteo97 »

No, affatto. Si legga il seguente passo tratto da "6.1 Dio e il male" e lo si esamini con discernimento:

"La Bibbia abbonda di esempi in cui Dio è causa del "male" della vita delle persone e del mondo. Am.3:6 dice che se una città viene colpita dal male, ciò è per volontà divina. Nel parlare quotidiano se per esempio una città viene colpita da un terremoto, si ritiene che "il diavolo" abbia avuto delle mire su quella città e che sia responsabile della calamità. Ma un vero credente deve essere convinto che è Dio l'unico è responsabile di queste opere. Infatti Mich.1:12 dice che "è scesa la sciagura da parte del Signore fino alle porte di Gerusalemme". Nel libro di Giobbe si racconta di come Giobbe, un uomo giusto, perse tutte le cose che possedeva e il testo ci aiuta a comprendere come l'esperienza del "male" nella vita di una persona non sia direttamente proporzionata alla sua obbedienza o disobbedienza nei confronti di Dio. Giobbe riconobbe che "Il Signore ha dato, il Signore ha tolto" (Giob. 1:21). Egli non disse 'Il Signore ha dato e Satana ha tolto'. Egli commentò con sua moglie: "Se da Dio accettiamo il bene, perché non dovremo accettare (anche) il male?" (Giob. 2:10). Alla fine del libro, gli amici di Giobbe lo confortarono per "tutto il male che il Signore aveva mandato su di lui" (Giob. 42:11 cfr. 19:21; 8:4). Quindi Dio è la fonte del "male" nel senso che egli è colui che in ultimo dispone dei problemi che sopraggiungono nella nostra vita. "Perché il Signore corregge colui che egli ama …Se voi sopportate la correzione… essa dopo però arreca un frutto di pace e di giustizia a quelli che per suo mezzo sono stati addestrati" (Ebr.12:6-11), ciò dimostra che le tribolazioni cagionate da Dio servono in definitiva alla nostra crescita spirituale. Ci poniamo contro la parola del Signore se sosteniamo che è il diavolo a indurci a peccare e ad essere ingiusti, e crediamo contemporaneamente, come scritto nel passo sopra, che egli arrechi problemi che ci aiutano a far crescere il nostro "frutto di pace e di giustizia". L'idea ortodossa del diavolo si scontra qui con palesi incongruenze, specialmente quando si tratta di interpretare quei passaggi dove leggiamo di un uomo affidato a Satana "affinché il suo spirito possa ottenere la salvezza", o "perché impari a non più bestemmiare" (Cor. 1,.5:5; Tim.1,1:20). Se Satana è davvero un essere che istiga l'uomo al peccato e ha un'influenza spirituale negativa sulle persone, perché questi passaggi pongono Satana sotto una luce positiva? La risposta sta nel fatto che un avversario, un "Satana" o una difficoltà nella vita, possono spesso rivelarsi esperienze spirituali positive nella vita di un credente. Se accettiamo che il male provenga da Dio, allora possiamo pregare Dio di aiutarci a risolvere i problemi che dobbiamo fronteggiare, o addirittura eliminarli. Se essi permangono è chiaro che il Signore li ha mandati per il nostro bene spirituale. Ma se invece crediamo nell'esistenza di un essere malvagio chiamato diavolo o satana responsabile dei nostri problemi, allora non avremo alcuna speranza di risolverli. Disgrazie come una malattia, una morte improvvisa o una calamità dovrebbero essere considerate solo come sfortuna. Se il diavolo fosse una specie di angelo potente e peccatore, allora sarebbe molto più potente di noi e non ci resterebbe che soffrire alla sua mercé. Invece possiamo confortarci al pensiero che la nostra vita è governata da Dio: "tutto (nella vita) concorre al bene" per i credenti (Rom.8:28). Non esistono quindi concetti come "fortuna" nella vita di un credente."
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francesco.ragazzi
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Re: I Fondamenti della Bibbia - Un Manuale di studio

Messaggio da francesco.ragazzi »

“Io formo la luce, creo le tenebre, do il benessere, creo l'avversità; io, il Signore, sono colui che fa tutte queste cose.” — Is 45:7
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