Assenza di citazioni del N.T nel N.T.

speculator2
Messaggi: 1222
Iscritto il: domenica 2 febbraio 2020, 21:27

Re: Assenza di citazioni del N.T nel N.T.

Messaggio da speculator2 »

Pur avendo lo stesso autore, forse Luca, il vangelo e gli atti sono molto diversi ed hanno uditori diversi: il vangelo è per ebrei di Gerusalemme e dintorni, e gli Atti sono per convertiti da Paolo e compagni.

L'introduzione ad Atti inganna circa l'unità di intenti nella composizione dei vangeli e Atti.
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: Assenza di citazioni del N.T nel N.T.

Messaggio da bgaluppi »

Io credo che Atti sia un testo apologetico scritto essenzialmente sulla figura di Paolo. È un discorso un po' lungo, però, non posso trattarlo qui.
speculator2
Messaggi: 1222
Iscritto il: domenica 2 febbraio 2020, 21:27

Re: Assenza di citazioni del N.T nel N.T.

Messaggio da speculator2 »

Atti è la predicazione dapprima un poco di Pietro e poi, scomparso Pietro, principalmente di Paolo. Tutti gli altri apostoli quasi scompaiono o non ci sono.

Tranne la lettera della decisione del concilio di Gerusalemme non ricordo in Atti nessun altro testo apostolico scritto.
Ci sono numerosi riferimenti alla bibbia ebraica e pochissime parole di Gesù resuscitato.

Se scritti di Gesù non son riportati, o non usava o non voleva scrivere, come Socrate, o Pitagora, o non sapeva scrivere, se paragoniamo la sua prestazione letteraria a quella di un ragazzino a lui vicino, cioè Marco.

Nei vangeli dalle sue illustrazioni e parole ci sono esempi di attività letteraria: (circa la moneta del tributo) "cosa sta scritto?" (e circa un padrone che torna dopo molto tempo) e "fa i conti" dei talenti vari. Inoltre Zaccaria sacerdote, padre di Giovanni Battista, cugino di Gesù, sapeva scrivere.
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: Assenza di citazioni del N.T nel N.T.

Messaggio da bgaluppi »

Prova a riflettere su questa cosa. Come mai secondo te Atti 10 ci racconta l'episodio della visione di Pietro?
France
Messaggi: 613
Iscritto il: martedì 1 aprile 2014, 11:53

Re: Assenza di citazioni del N.T nel N.T.

Messaggio da France »

Su questo penso che hai detto bene, quelle poche volte che si parla degli apostoli in Atti è per convalidare la fede di Paolo e confermare la sua missione.
In effetti con la visione di Pietro c’è l’apertura ai gentili, e chi poteva essere più autorevole di Pietro a farla.
Gli incontri a Gerusalemme con le colonne Pietro, Giacomo e Giovanni sono serviti per avere l’approvazione alle predicazioni di Paolo ed i suoi ai gentili.
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: Assenza di citazioni del N.T nel N.T.

Messaggio da bgaluppi »

Il fatto è che Paolo, non avendo conosciuto Gesù, non avrebbe avuto alcuna autorità di predicare alcunché. La cosa interessante è che per Paolo Gesù è il Figlio di Dio e mai in alcuna occasione lo chiama Figlio dell'Uomo. Al contrario, Gesù non dichiara mai di essere il Figlio di Dio, ma sempre e con insistenza di essere il Figlio dell'Uomo. Per ovviare a questa differenza, le due figure sono state assimilate, per cui Figlio dell'Uomo e Figlio di Dio sono venuti ad indicare la stessa cosa: Messia.

Certamente entrambe le figure sono messianiche, ma rispondono a due tipi di messianismo molto diverso che coesistevano nel periodo del Secondo Tempio. I Padri della Chiesa hanno addirittura definito con Figlio dell'Uomo la natura carnale di Gesù e con Figlio di Dio quella divina, mentre i due epiteti – nella cultura ebraica antica – indicano due figure diverse, seppur riconducibili ad un'idea messianica. Il Figlio di Dio è assimilabile al Re di Israele, il Melech haMashiach, avente un rapporto intimo di figliolanza con Dio (anche Israele è chiamato "figlio"), che viene per restaurare l'antico regno e dominare; mentre il Figlio dell'Uomo è un giudice escatologico celeste che viene nel mondo per redimere gli ingiusti (cfr. Mr 2:10), giudicare e sconfiggere il male come ente reale che regna nel mondo ed è derivante dal peccato angelico, come descritto nel Libro di Enoch (cfr. Gv 12:31).

Con Paolo, Gesù cessa di essere Figlio dell'Uomo e diventa Figlio di Dio, espressione che i gentili avrebbero compreso più facilmente, ma non nella sua accezione ebraica. Mentre Gesù disse “Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Io non sono venuto a chiamare dei giusti, ma dei peccatori” (Mr 2:17) – e dunque i giusti non hanno bisogno del Figlio dell'Uomo, perché non vanno in giudizio essendo già giusti (cfr. Gv 5:29) – con Paolo tutti hanno bisogno della fede per ottenere la salvezza, nessuno escluso; in effetti, con Paolo la fede in Gesù Figlio di Dio diventa requisito necessario per la salvezza. Una salvezza intesa come sopravvivenza ultraterrena alla morte derivante da un peccato originario umano, non come sopravvivenza di Israele nel mondo a venire. Ed ecco che forse si comprende da dove i Padri della Chiesa abbiano mutuato e sviluppato il concetto di “peccato originale”, che nella tradizione enochica familiare a Gesù non derivava tanto dall'uomo ma piuttosto dagli angeli caduti, che il Figlio dell'Uomo avrebbe giudicato.
speculator2
Messaggi: 1222
Iscritto il: domenica 2 febbraio 2020, 21:27

Re: Assenza di citazioni del N.T nel N.T.

Messaggio da speculator2 »

Atti ci racconta la visione di Pietro e poco dopo Pietro scompare.

Bisognerebbe analizzare bene l'episodio.

Credo vi sia legato quanto raccontato dopo e cioè che Agrippa uccise Giacomo per fare un favore ai giudei e voleva uccidere pubblicamente anche Pietro.

Il battesimo poteva essere anche di incirconcisi, come Cornelio, in circostanze simili.
Fu una questione che si trascinò per anni fino al concilio di Gerusalemme e anche dopo.

Lo spirito Santo che discende su non circoncisi segna la fine della legge di Mosè.
speculator2
Messaggi: 1222
Iscritto il: domenica 2 febbraio 2020, 21:27

Re: Assenza di citazioni del N.T nel N.T.

Messaggio da speculator2 »

Nei vangeli lo spirito Santo parla tramite Gesù.

Nel resto del NT, Gesù velocemente tornato in cielo, lo Spirito Santo parla prima attraverso Pietro e in occasione del Concilio e poi Paolo che ha contatti col Signore Gesù.

Tutti non fanno altro che interpretare la bibbia ebraica con cui Paolo cerca di risolvere dei problemi locali.

Lo spirito Santo agisce sui 120 a Pentecoste con glossolalia e conversione in massa di 3000 persone in un giorno e con guarigione di un paralitico una liberazione miracolosa di Pietro, una resurrezione di Tabita e poi di Eutico e un miracolo in Licaonia e poco altro, e il terremoto di Filippi non fu un miracolo.

Dopo Gesù lo spirito Santo si è ammutolito?
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: Assenza di citazioni del N.T nel N.T.

Messaggio da bgaluppi »

A parte il fatto che la conversione di 3000 persone sembra essere un racconto che ha connotati romanzeschi, perché se oggi quel numero sarebbe enorme, all'epoca era incommensurabile. Molti eventi descritti nel Libro di Atti purtroppo non sono verificabili storicamente e suonano molto come racconti fantasiosi. Come gli apocrifi riportano un misto di verità e fantasia, anche Atti può benissimo fare la stessa cosa. Un altro episodio certamente romanzesco è la morte di Anania e sua moglie indotta da Pietro; Pietro viene investito di potere di vita e di morte? Certamente, far morire una persona solo perché aveva raccontato una bugia, sembra eccessivo e non in linea con gli insegnamenti di Gesù stesso che troviamo nei Vangeli. Il racconto potrebbe essere frutto di invenzione, atto ad esaltare la posizione degli apostoli. Tu evidenzi un problema reale: dopo Gesù lo Spirito Santo si è ammutolito? Sembra proprio di si, oppure non operò mai realmente, ma solo nella autoconvinzione degli uomini biblici. Che Gesù fosse convinto di operare per la forza dello spirito di Dio non ci sono dubbi, ma fu davvero così? Davvero lo spirito discese su di lui e operò in lui? Il Battista attesta la voce dal cielo nel momento del battesimo, ma quella voce – udita solo da lui e da Gesù – fu reale o il prodotto di una autoconvinzione condivisa da i due? Il fatto del battesimo di Gesù, sembra mettere Gesù in una posizione inferiore rispetto al Battista; certamente i due provengono da un'estrazione religiosa comune, poiché predicano la stessa cosa (imminenza del giudizio e del Regno di Dio).
speculator2
Messaggi: 1222
Iscritto il: domenica 2 febbraio 2020, 21:27

Re: Assenza di citazioni del N.T nel N.T.

Messaggio da speculator2 »

Anania e Saffira non morirono solo per aver detto e sostenuto una bugia. C'era altro di marcio.

La morte improvvisa da voodo è un fatto accertato ed è scientificamente provato che una intensa scarica emotiva adrenergica può causare una morte con emorragie subendocardiche.

Qualcuno ipotizza anche che sia stato un omicidio, per mani umane, per ragioni religiose.

Circa i 3000, io ritengo probabile che erano circa 120 che ricevettero il vento e si misero a parlare in lingue.

Molti non erano stati d'accordo con la morte di Gesù e il termine "giorno" può essere inteso come: fino a quando finì l'effetto della predicazione in lingua volgare.

Come gli apocrifi fanno così può fare Atti.

La voce di Dio si manifesta con un tuono e Gesù e il Battista la capirono, ma altri sentirono il tuono, forse Giacomo e Giovanni erano presenti e furono chiamati da Gesù, in relazione alla sua predicazione, "figli del tuono".

Il tuono poteva essere un caso o poteva voler dire qualcosa. Ogni cosa ha senso o no all'interno di un sistema di riferimento.

La voce del Battista e dei suoi seguaci, che troviamo anche dopo la morte di Gesù, essendo relativamente periferica, può lasciare sfuggire a chi racconta dei dubbi o altro au Gesù e i suoi.
Rispondi