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Ciao a tutti! Ho letto con molto interesse l'articolo sul bosone di Higgs.
Faccio presente questo articolo affine.
Non lo riposto tutto perchè è molto lungo.
Buona lettura.
LA SCIENZA CONFERMA LA BIBBIA
Le scoperte scientifiche stanno diventando sempre più una conferma del racconto Biblico.
Il famoso traforo del Gran Sasso d’Italia, realizzato nella seconda metà del XX° Secolo, ha offerto ai fisici terrestri un ambiente a schermatura naturale quasi totale, nei confronti dei rumorosi raggi cosmici super veloci che impedivano l’ascolto dell’Universo in superficie.
I 1400 metri di roccia che sovrastano i Laboratori (oggi patrimonio scientifico universale) lasciano filtrare, a parte i neutrini, solo pochi “muoni” di alta energia, il cui flusso risulta milioni di volte inferiore a quello misurato sulla superficie terrestre. Entusiasmanti progressi nella conoscenza della struttura delle particelle elementari sono stati compiuti con l’uso dei rudimentali acceleratori di particelle.
Un ruolo preminente lo hanno avuto le grandi macchine acceleratrici installate al CERN, quando gli alti costi proibitivi sconsigliarono di costruirne una, la più potente come si diceva allora (l’S.S.C.), nello Stato del Texas. Fu così il trionfo della fisica europea e mondiale.
La scoperta dei “bosoni” intermedi (“W+”, “W-“ e “Z°”) (in particolare il Bosone di Higgs) ha permesso di confermare la sostanziale identità tra le interazioni elettromagnetiche e le interazioni deboli.
Questo successo scientifico valse il premio Nobel al fisico italiano Carlo Rubbia che “giunse là dove nessun uomo era arrivato prima”, cioè nel cuore della materia, verso uno schema unificato di tutte le forze naturali.
Le energie ottenibili con queste macchine obsolete erano però ancora molto basse per la conoscenza della “Supermateria”. In tali condizioni i fisici terrestri hanno cercato altre possibili vie in grado di fornire informazioni sulla struttura delle particelle elementari.
Sotto il Gran Sasso si faceva la storia della scienza grazie all’intreccio delle due più notevoli linee di ricerca del XXI° Secolo: da una parte la Fisica Subnucleare, dall’altra l’Astrofisica e la Cosmologia. Nelle enormi sale sperimentali scavate sotto il massiccio della montagna abruzzese, si utilizzò per la prima volta l’energia del più grande degli acceleratori: l’Universo.
Il collegamento tra il centro di elaborazione dati ed i laboratori sotterranei, situati a 7 Km di distanza, fu realizzato da uno speciale cavo ottico, costituito da 100 fibre mononodali a bassissima attenuazione (0.4 db / Km) e a larga banda.
Dagli esperimenti fatti dal Premio Nobel Carlo Rubbia nel centro del CERN sotto il Gran Sasso, il trasferimento della materia è possibile ma servirebbe una quantità di memoria tecnicamente realizzabile solo tramite dei computer che ancora noi non abbiamo.
Il tele-trasferimento (tele-trasporto) è una delle caratteristiche che gli esseri spirituali possiedono da sempre.
Essi possono destrutturare la materia in atomi e poi in elettroni, protoni, neutroni e riaggregarla nelle stesse posizioni originali ristrutturando tutti gli elementi, nel loro ordine iniziale, in un altro posto dove loro decidono di materializzarsi (in pratica di apparire).
Bisogna tenere presente che essere visibili od invisibili dipende solo dalla struttura dell’aggregazione elettromagnetica che noi possediamo, in pratica dal fatto se questo tipo di aggregazione sia in grado o meno di riflettere la luce.
Gli esseri spirituali sono in grado di materializzarsi e smaterializzarsi permettendo così a loro stessi di spostarsi ad una velocità che non dipende dalla velocità della luce che è collegata agli atomi e quindi anche alla materia che è composta di atomi (quindi anche alla dimensione del tempo) (dico “anche alla materia” in quanto le energie che conosciamo, quelle invisibili, come ad esempio la luce, sono collegate anch’esse alla sostanza atomica (la luce è solo una serie di onde elettromagnetiche ad una frequenza tale che il nostro occhio, similmente ad un’antenna ricevente, le riconosce ma solo in una gamma di frequenze che costituiscono i colori dell’arcobaleno che sono solo stimoli percettivi che dall’occhio arrivano al cervello).
La condizione degli esseri spirituali è anche quella di poter attraversare quello che si definisce visibile e materiale (ma che in realtà è solo un diverso assemblaggio elettromagnetico rispetto all’invisibile).
Gesù dopo la Resurrezione aveva la proprietà di attraversare la materia visibile e di materializzarsi e smaterializzarsi come riteneva più opportuno.
Marco 16:12 Dopo ciò, apparve a due di loro sotto altro aspetto, mentre erano in cammino verso la campagna.
Marco 16:14 Poi apparve agli undici mentre erano a tavola e li rimproverò della loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che l'avevano visto risuscitato.
Luca 24:30 Quando fu a tavola con loro prese il pane, lo benedisse, lo spezzò e lo diede loro.
Luca 24:31 Allora i loro occhi furono aperti e lo riconobbero; ma egli scomparve alla loro vista.
Luca 24:36 Ora, mentre essi parlavano di queste cose, Gesù stesso comparve in mezzo a loro, e disse: «Pace a voi!»
Giovanni 20:19 La sera di quello stesso giorno, che era il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, Gesù venne e si presentò in mezzo a loro, e disse: «Pace a voi!»
Giovanni 20:26 Otto giorni dopo, i suoi discepoli erano di nuovo in casa, e Tommaso era con loro. Gesù venne a porte chiuse, e si presentò in mezzo a loro, e disse: «Pace a voi!»
Albert Einstein, già da molto tempo, ci ha spiegato come la velocità della luce (300.000 Km al sec.) sia un valore assoluto, come l’elettromagnetismo sia alla base di tutto l’esistente che conosciamo e come il tempo sia strettamente correlato allo spazio e quindi relativo.
La relatività del tempo nella Bibbia ci viene più volte enunciata quando si afferma che Dio è l’eterno (quindi fuori dalla dimensione del tempo) e che:
2Pietro 3:8 Ma voi, carissimi, non dimenticate quest'unica cosa: per il Signore un giorno è come mille anni, e mille anni sono come un giorno. (quindi per Dio il tempo è relativo).
La dimensione del tempo è stata creata da Dio:
Ecclesiaste 3:11 Dio ha fatto ogni cosa bella al suo tempo: egli ha perfino messo nei loro cuori il pensiero dell'eternità, sebbene l'uomo non possa comprendere dal principio alla fine l'opera che Dio ha fatta.
Tutta la materia, che noi conosciamo, è composta da 105 elementi o dalla combinazione di due o più di questi 105 elementi che vengono definiti elementi atomici “nativi”.
La parte più piccola nella quale noi possiamo scomporre la materia si chiama molecola.
Ad esempio una molecola di acqua (H2-O), è composta da due atomi di Idrogeno e da uno di Ossigeno. Idrogeno ed Ossigeno sono due dei 105 elementi atomici “nativi”.
Ogni atomo, al suo interno, è costituito da:
1) Protoni (al centro dell’atomo, il nucleo, e hanno carica elettrostatica negativa)
2) Neutroni (al centro dell’atomo, il nucleo, e non hanno alcuna carica elettrostatica)
3) Elettroni (girano intorno al nucleo e hanno carica elettrostatica negativa pari a quella dei Protoni)
I 105 elementi atomici “nativi” sono composti dalla diversificazione delle loro caratteristiche (quantità, velocità, delle particelle atomiche interne).
Le cariche elettrostatiche negli atomi (elettroni, protoni e neutroni) emettono onde elettromagnetiche che si diffondono alla velocità della luce.
Questa velocità pari a 300.000 Km al secondo determina la dimensione del tempo all’interno ed all’esterno del nostro corpo umano.
Le nostre percezioni da “esterno-interno” e da “interno-interno” di noi, essendo sempre frutto di impulsi elettromagnetici, hanno una velocità di trasferimento che comunque è sempre quella di 300.000 Km/sec.
Questo perché tutta la materia fuori e dentro di noi è composta da cariche elettrostatiche.
Noi stessi siamo fatti (dal punto di vista unicamente materiale) di questo “agglomerato” di campi elettromagnetici.
Solo recentemente è stato scoperto come tutta la materia esistente sia una particolare derivazione dell’energia tramite il Bosone di Higgs.
Questo particolare agglomerato di energia, che noi chiamiamo materia, non si crea e non si distrugge ma solo si trasforma, secondo una ben nota teoria fisica.
Alla nostra morte tutte le nostre cellule (composte di atomi, 80 % da acqua e quindi atomi di Idrogeno ed Ossigeno) si trasformeranno in qualcosa di diverso da quello che costituivano prima di morire “sciogliendosi” e partecipando ad altre realtà materiali (fiori, erba, terra, altri esseri viventi, ecc.).