Apocatastasi

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bgaluppi
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Re: Apocatastasi

Messaggio da bgaluppi »

“Il luogo in cui i bambini furono sacrificati al dio Moloch era originariamente nella "valle del figlio di Hinnom", a sud di Gerusalemme (Gs 15:8; 2Re 23:10; Ger 2:23; 7:31-32; 19:6, 13-14). Per questo motivo la valle fu ritenuta maledetta e "Gehenna" divenne presto un equivalente figurativo di "inferno".” (Jewish Encyclopedia).

La Geenna era un luogo vicino a Gerusalemme in cui venivano bruciate le immondizie e perfino i cadaveri, in un fuoco che veniva tenuto costantemente acceso. Da qui origina l'immagine per cui i peccatori finiscono nel fuoco eterno della Geenna, che Giovanni rende con "stagno di fuoco", immagine presente anche nel mondo antico egizio e greco-romano (il Tartaro di Platone). Era un'immagine popolare utilizzata ai tempi di Yeshùa in tutto il mondo conosciuto. Le immagini popolari erano molto utili nelle parabole, per spiegare concetti complessi in modo semplice, e vengono utilizzate anche dal linguaggio apocalittico (la luna diventa sangue, le stelle cadono dal cielo, terremoti si scatenano etc.).

Il concetto di un luogo di tormento o redenzione (purgatorio) dopo la morte non è presente nella Bibbia, ma nella tradizione, che tuttavia è scritta spesso "in codice", non in modo essoterico, affinché non potesse essere compresa chiaramente da chi non possedesse le giuste chiavi di lettura e quindi bisogna saper capire cosa dice, esattamente come la Bibbia.

Yeshùa, come i maestri del suo tempo, utilizzava le immagini apocalittiche tradizionali per comunicare un messaggio, che i suoi ascoltatori capivano benissimo: i salvati vanno in Gan Eden, i condannati nel fuoco eterno della Geenna. Queste immagini, comprese chiaramente dai giudei, furono estrapolate dal loro pensiero di origine e fraintese dai cristiani, che crearono il Purgatorio e l'Inferno, di cui la Bibbia non parla.
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matteo97
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Re: Apocatastasi

Messaggio da matteo97 »

E' evidente, aldilà della nostre credenze, che non pùò esistere nell'aldilà uno stagno di fuoco e di zolfo dove la persona sarebbe consumata per l'eternità. Il dolore è infatti collegato alla sensibilità della carne e non allo spirito. La Chiesa cattolica traeva vantaggio da questa dottrina sfruttando l'ignoranza del popolo al fine di vendere le indulgenze. L'indulgenza, secondo la dottrina cattolica, è il perdono dei peccati, perciò chi riceveva l'indulgenza era sicuro, dopo la morte, di scampare l'inferno. La Chiesa cambia il pelo ma non perde il vizio di finanziare la sua opera con i soldi dei fedeli. Si pensi alla dottrina dell'assunzione in cielo della Madonna. Grazie a questa dottrina si sono organizzati viaggi nei luoghi di pellegrinaggio al fine di vedere, in determinati giorni, l'apparire fisico della Madonna (sic!).
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bgaluppi
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Re: Apocatastasi

Messaggio da bgaluppi »

Matteo, e le messe di suffragio dove le mettiamo? Comunque, diciamo che la nuova religione nascente per volontà di Costantino inglobò molte dottrine già esistenti, inclusa quella dell'inferno e del paradiso che è un misto tra tradizione ebraica e cultura popolare del mondo greco.
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