Romani 10
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Romani 10
9 Poiché se confesserai con la tua bocca che Gesù è il Signore, e crederai con il tuo cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. 10 Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza. 11 Dice infatti la Scrittura: Chiunque crede in lui non sarà deluso. 12 Poiché non c'è distinzione fra Giudeo e Greco, dato che lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che l'invocano. 13 Infatti: Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato.
Salve mi sono soffermato su questi versi per alcuni motivi e vorrei chiedere delle delucidazioni
Innanzi tutto i versi che qui vengono citati delle scritture ebraiche(che ho sottolineato) a quale libro appartengono del Tanack?
Salve mi sono soffermato su questi versi per alcuni motivi e vorrei chiedere delle delucidazioni
Innanzi tutto i versi che qui vengono citati delle scritture ebraiche(che ho sottolineato) a quale libro appartengono del Tanack?
Re: Romani 10
Ger 17:7; Is 28:16; Gl 2:32
La pietra rappresenta il Messia, anche Rashi commenta così. Paolo lo applica a Yeshùa.
La pietra rappresenta il Messia, anche Rashi commenta così. Paolo lo applica a Yeshùa.
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Re: Romani 10
Bgaluppi ti ringrazio..
Ho avuto conferma del fatto che nel Tanack ci si riferisse a Dio
Ciò che sto notando è che il Signore nelle scritture greche viene identificato con Gesù
In questo caso di Romani 10 ad esempio come si fa a distinguere i 2 soggetti?
Ho avuto conferma del fatto che nel Tanack ci si riferisse a Dio
Ciò che sto notando è che il Signore nelle scritture greche viene identificato con Gesù
In questo caso di Romani 10 ad esempio come si fa a distinguere i 2 soggetti?
Re: Romani 10
Ho aggiunto sopra
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Re: Romani 10
Quindi in questo caso il nome del Signore è riferito a Gesù quale messia?
Re: Romani 10
“Perciò così parla il Signore, DIO:
«Ecco, io ho posto come fondamento in Sion una pietra,
una pietra provata, una pietra angolare preziosa, un fondamento solido;
chi confiderà in essa non avrà fretta di fuggire.” - Is 28:16
La pietra angolare è il Messia. Il nome del Signore è riferito a Dio, come in Gl 2:32, ma Paolo sembra applicarlo a Yeshùa forse in virtù del fatto che il Messia rappresenta Dio (infatti, Is 28:16 stabilisce la necessità di confidare in questa pietra angolare):
“Chiunque invocherà il nome del SIGNORE sarà salvato;
poiché sul monte Sion e a Gerusalemme vi sarà salvezza,
come ha detto il SIGNORE,
così pure fra i superstiti che il SIGNORE chiamerà.”
«Ecco, io ho posto come fondamento in Sion una pietra,
una pietra provata, una pietra angolare preziosa, un fondamento solido;
chi confiderà in essa non avrà fretta di fuggire.” - Is 28:16
La pietra angolare è il Messia. Il nome del Signore è riferito a Dio, come in Gl 2:32, ma Paolo sembra applicarlo a Yeshùa forse in virtù del fatto che il Messia rappresenta Dio (infatti, Is 28:16 stabilisce la necessità di confidare in questa pietra angolare):
“Chiunque invocherà il nome del SIGNORE sarà salvato;
poiché sul monte Sion e a Gerusalemme vi sarà salvezza,
come ha detto il SIGNORE,
così pure fra i superstiti che il SIGNORE chiamerà.”
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Re: Romani 10
Bgaluppi capisco..
Anche se all'introduzione il Signore viene detto che è Gesù..
Sinceramente un po' di confusione la crea..
Comunque andiamo avanti e vorrei capire il significato che vogliono trasmettere questi versi..
Cosa significa non essere delusi se si crede?
Ci si deve aspettare una qualsivoglia retribuzione?
Anche se all'introduzione il Signore viene detto che è Gesù..
Sinceramente un po' di confusione la crea..
Comunque andiamo avanti e vorrei capire il significato che vogliono trasmettere questi versi..
Cosa significa non essere delusi se si crede?
Ci si deve aspettare una qualsivoglia retribuzione?
Re: Romani 10
Rashi commenta il finale di Is 28:16: “Chiunque creda a questa parola non la affretterà. Non dirà: "Se è vero, fallo venire rapidamente"”. Dio ha posto il Messia come fondamento della salvezza di Israele. La promessa di Dio è sicura, non è necessario aspettarlo con ansia, ma solo confidare che verrà. Per questo Paolo dice "chi crede in lui non resterà deluso".
Re: Romani 10
Romani 10, 8 Ma che dice essa? «La parola è presso di te, nella tua bocca e nel tuo cuore».Questa è la parola della fede, che noi predichiamo; 9 poiché se confessi con la tua bocca il Signore Gesù, e credi nel tuo cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato. 10 Col cuore infatti si crede per ottenere giustizia e con la bocca si fa confessione per ottenere salvezza, 11 perché la Scrittura dice: «Chiunque crede in lui non sarà svergognato». 12 Poiché non c'è distinzione fra il Giudeo e il Greco, perché uno stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. 13 Infatti: «Chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato». 14 Come dunque invocheranno colui nel quale non hanno creduto? E come crederanno in colui del quale non hanno udito parlare? E come udiranno, se non c'è chi predichi? 15 E come predicheranno, se non sono mandati? Come sta scritto: «Quanto sono belli i piedi di coloro che annunziano la pace, che annunziano buone novelle!». 16 Ma non tutti hanno ubbidito all'evangelo, perché Isaia dice: «Signore, chi ha creduto alla nostra predicazione?». 17 La fede dunque viene dall'udire, e l'udire viene dalla parola di Dio. 18 Ma io dico: Non hanno essi udito? Anzi, «La loro voce è corsa per tutta la terra, e le loro parole fino agli estremi confini del mondo». 19 Ma io dico: Non ha Israele compreso? Mosè dice per primo: «Io vi muoverò a gelosia per una nazione che non è nazione; vi provocherò a sdegno per una nazione stolta». 20 E Isaia arditamente dice: «Io sono stato trovato da quelli che non mi cercavano, mi sono manifestato a quelli che non chiedevano di me». 21 Ma riguardo ad Israele dice: «Tutto il giorno ho steso le mani verso un popolo disubbidiente e contraddicente».
Ciao, posto un mio pensiero.
Sebbene vi sia una citazione delle scritture ebraiche, il Signore da invocare nel contesto , è Il Figlio di Dio, poichè chiunque crede in Lui che è il Cristo ,Il Messia ha vita eterna , e non è Giudicato "Gv. 3,16-19", ma da che era morto nei falli e nei peccati, è passato alla Vita
Infatti ,la professione della fede per la salvezza, richiede che ognuno è chiamato a confessare che Lui è Il Signore, " a piegare a Lui le proprie ginocchia "Fil.2.."" credendo che Dio lo ha risuscitato."verso 9"
Ancora in Lui si deve riporre fede per non essere svergognati"verso 11"
Ancora Lui è il Signore di tutti, "Atti 10, 36" ricco verso quelli che LO invocano , e Tutti "il Giudeo e il Greco "sono chiamati ad invocarlo per essere salvati "verso 12-13"
Infatti è Lui che la primitiva Ekklesia invocava "Atti cap.9; 1 Cor. 1.."
Ecco sempre al Suo Nome, è il richiamo nelle scritture del Nuovo Patto, ad invocare, predicare.
Ancora "al verso 14", è scritto che non invocheranno mai Colui che non hanno creduto, e non hanno udito parlare , e non hanno predicato "del Figlio" ;
e quì certo non è del Padre, che si parla in tale contesto, poichè i Giudei credono nel Padre, sennò sarebbe paradossale che il popolo ebraico non credesse nel Dio di Israele.
Ciao, posto un mio pensiero.
Sebbene vi sia una citazione delle scritture ebraiche, il Signore da invocare nel contesto , è Il Figlio di Dio, poichè chiunque crede in Lui che è il Cristo ,Il Messia ha vita eterna , e non è Giudicato "Gv. 3,16-19", ma da che era morto nei falli e nei peccati, è passato alla Vita
Infatti ,la professione della fede per la salvezza, richiede che ognuno è chiamato a confessare che Lui è Il Signore, " a piegare a Lui le proprie ginocchia "Fil.2.."" credendo che Dio lo ha risuscitato."verso 9"
Ancora in Lui si deve riporre fede per non essere svergognati"verso 11"
Ancora Lui è il Signore di tutti, "Atti 10, 36" ricco verso quelli che LO invocano , e Tutti "il Giudeo e il Greco "sono chiamati ad invocarlo per essere salvati "verso 12-13"
Infatti è Lui che la primitiva Ekklesia invocava "Atti cap.9; 1 Cor. 1.."
Ecco sempre al Suo Nome, è il richiamo nelle scritture del Nuovo Patto, ad invocare, predicare.
Ancora "al verso 14", è scritto che non invocheranno mai Colui che non hanno creduto, e non hanno udito parlare , e non hanno predicato "del Figlio" ;
e quì certo non è del Padre, che si parla in tale contesto, poichè i Giudei credono nel Padre, sennò sarebbe paradossale che il popolo ebraico non credesse nel Dio di Israele.
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Re: Romani 10
Il mio intento era capire perché come in questo caso di Romani 10 nelle scritture greche viene dato l'attributo di Signore a Gesù lo stesso che viene dato a Dio nelle scritture ebraiche
È evidente questo dualismo in molti versi il che scaturisce confusione
È evidente questo dualismo in molti versi il che scaturisce confusione