Dio e la creazione

Dalila
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Re: Dio e la creazione

Messaggio da Dalila »

Per questo bisogna capire bene quando parliamo di risurrezione, angeli, figli di Dio etc.. Bisogna evitare di ridurre tutto ad una rappresentazione antropomorfica pagana.
Stai dando conferma a ciò che dissi dall´inizio, che tra non molto tutto diventerà allegoria. Ora anche la risurrezione non va più intesa per come viene presentata dalle Scritture? Procedendo in questo modo mi chiedo cosa ne resterà di reale nella Bibbia. Non vedere il paganesimo da per tutto. Secondo te come dovrebbe essere intesa questa risurrezione?

Caro Antonio, ma dove vuoi arrivare? Non sentirti offeso per quello che dico. Tu sai bene che ci sono dei limiti e cercarli di superarli si rischia di dire assurdità. Devi sapere che ci sarà sempre qualcuno che porterà nuove idee, oggi ci sei tu e chi si nasconde dietro a promuovere queste idee, domani sorgerà un altro che, citando le tue stesse Scritture, dirà tutt´altra cosa facendo cadere questo tuo pensiero.
“Infatti verrà il tempo che non sopporteranno più la sana dottrina, ma, per prurito di udire, si cercheranno maestri in gran numero secondo le proprie voglie, e distoglieranno le orecchie dalla verità e si volgeranno alle favole” 2 Tim 4:3,4.

Ed è così che si diventa causa di indebolimento della fede dei credenti. E di questo io credo che bisognerà rendere conto al Padre.
“Ma chi avrà scandalizzato uno di questi piccoli che credono in me, meglio per lui sarebbe che gli fosse appesa al collo una macina da mulino e fosse gettato in fondo al mare” Mt 18:6.

So benissimo che non sei fra questi, ma fai attenzione a non diventarlo. :-)
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bgaluppi
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Re: Dio e la creazione

Messaggio da bgaluppi »

Dalila, la risurrezione è descritta in modo molto chiaro, non ci sono significati simbolici. Il corpo deceduto di Yeshùa è tornato in vita dopo tre giorni e tre notti grazie alla potenza di Dio in forma nuova e superiore, per cui lui appariva in mezzo ai discepoli e addirittura non veniva riconosciuto.

La stessa cosa non vale per la sua ascesa in cielo, di cui la Scrittura non ci dà alcuna informazione. Pur credendo a questo evento, io mi faccio domande per cercare di capirlo più a fondo, tutto qui. È lecito? Oppure la santa inquisizione mi condannerà solo per aver fatto domande che oltretutto non mettono in crisi alcun credo che non sia extra scritturale?

Non vorrei invadere questa cartella con l'argomento che stiamo trattando nell'altra, per cui rimando tutto all'altra discussione.
Dalila
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Re: Dio e la creazione

Messaggio da Dalila »

Dal tuo discorso non mi é sembrato che volevi farti delle domande per cercare di capire, ma piuttosto per mettere in discussione la risurrezione per come fai con gli angeli. Se il motivo è solo per capire, allora é stato solo un malinteso e non dovrai subirai alcuna inquisizione, per ora. :d
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matteo97
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Re: Dio e la creazione

Messaggio da matteo97 »

Ho rinvenuto tale articolo su un sito web che tratta della creazione biblica partendo dall'esegesi ebraica del testo genesiaco:
Dal testo della Bibbia la creazione appare avvenuta ex-nihilo, dal nulla. Nessuna materia o elemento è detto esistere prima. Il cielo e la terra del primo verso indicano le due porzioni del creato uscito dal nulla, l'uno la parte che è in alto ed è sede delle nubi, delle acque superiori, degli angioli, l'altra quella che è in basso, dove crescono le piante e gli animali, coi continenti e i mari. La terra appena creata era un'informe massa di materia (tòhu va-vòhu), sommersa sotto un liquido oceano (tehòm) tutto avvolto nelle tenebre (chòshech) e sfiorato dallo spirito di Dio (rùach Elohìm). I greci, a differenza degli ebrei, ammettevano una materia prima da cui sarebbe poi sorto il mondo. Di questa diversa concezione intorno alle prime origini delle cose si hanno gli echi fino dall'epoca farisaica. «Un filosofo - dice il Midrash - disse un giorno a Rabban Gamliel (I sec.): «Un grande artista è certo il vostro Dio; egli ha trovato però degli eccellenti materiali che lo hanno aiutato nella sua costruzione: il caos (tòhu e bòhu), le tenebre (chòshech), lo spirito o il vento (rùach), l'acqua (màim), e l'abisso (tehomòth)».
Pongo alcune questioni: Gli ebrei avevano una propria cosmologia o la mutuarono da altre civiltà mediorientali? Se sì, è possibile saperne qualcosa a riguardo? (qui si fa menzione del cielo e della terra rispettivamente sedi "delle nubi, delle acque superiori, degli angioli, e dei "continenti e dei mari il che fa sorgere il dubbio che essi (gli ebrei ndr.) avessero una propria idea sull'ordine del cosmo).
Cosa si intende quando si attribuisce alla terra la caratteristica primordiale di "informe massa di materia (tòhu va-vòhu)"? e lo spirito di Dio (rùach Elohìm) aleggiava sopra l'infome massa di materia?
Nell'ultima frase, stando al commento, sembra quasi che Dio abbia dato avvio alla creazione del mondo sensibile avvalendosi dell'utilizzo di materia o di elementi primordiali coesistenti a egli modellandoli successivamente man mano («Un grande artista è certo il vostro Dio; egli ha trovato però degli eccellenti materiali che lo hanno aiutato nella sua costruzione: il caos (tòhu e bòhu), le tenebre (chòshech), lo spirito o il vento (rùach), l'acqua (màim), e l'abisso (tehomòth)», eppure all'inizio si accenna alla creazione avvenuta ex-nihilio, cioè dal nulla.
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bgaluppi
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Re: Dio e la creazione

Messaggio da bgaluppi »

Certo Dalila, io non metto affatto in discussione la risurrezione di Yeshùa, né la fede. Credo fermamente che Yeshùa sia stato risorto da Dio e che egli sia quindi il Messia. Le mie domande "dov'è ora Yeshùa" e "cosa è il regno dei cieli" sono volte a investigare più profondamente certi concetti che di solito sono intesi in modo dogmatico. Per colpa di questi dogmi, abbiamo i cristiani che credono nel paradiso e nell'inferno, e gli ebrei che generalmente non valutano il messaggio delle Scritture Greche in modo obbiettivo, con poche eccezioni. Si crede che Yeshùa sia in cielo perché lo dice la Scrittura, e va bene, ma non ci si chiede cosa voglia dire questa espressione e si associa immediatamente il cielo ad un luogo dove si va dopo la morte. Questo concetto è di stampo cristiano-pagano, non biblico, ed è prodotto da una forma mentis influenzata dalla nostra esistenza materiale, se così vogliamo chiamarla, per cui tutto può esistere solo all'interno dello spazio-tempo, e ci impedisce di concepire che qualcosa possa esistere al di là dello spazio e del tempo in una forma totalmente svincolata dalla materia. Dio esiste e non è materia, dunque è oltre la creazione.
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bgaluppi
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Re: Dio e la creazione

Messaggio da bgaluppi »

Matteo, poni domande molto interessanti. Qui puoi trovare alcune risposte:

http://www.biblistica.it/wordpress/?page_id=1466" onclick="window.open(this.href);return false;

Comunque, la cosmologia biblica è conforme alle conoscenze e alle credenze dell'epoca. Il racconto genesiaco, oltretutto, raccoglie conoscenze e tradizioni anteriori.
amos74
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Re: Dio e la creazione

Messaggio da amos74 »

http://www.biblistica.it/wordpress/?page_id=1466" onclick="window.open(this.href);return false;

Molto bella questa analisi. Tuttavia, a mio avviso la questione centrale sulla fattispecie è la seguente:qual è l'origine della materia? Rispetto a questo interrogativo, l'ipotesi che HaShem abbia costruito l'universo da una materia pre-esistente, perfettamente compatibile con la la descrizione di Genesi, non risolve il dilemma, che secondo me si pone in questi termini :la materia è eterna, come sostiene Aristotele, o è stata creata da HaShem? È compatibile col monoteismo biblico l'idea di una eternità della materia? Secondo la gran parte degli esegeti appartenenti alle tre fedi abramitiche, no, ma si sono rilevanti eccezioni quali il cristiano Tommaso d'Aquino e l'israelita Ralbag.
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