Perplessità e dubbi inerenti la Creazione

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Gianni
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Re: Perplessità e dubbi inerenti la Creazione

Messaggio da Gianni »

Veramente, nel testo c'è hu, "egli".
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Gianni
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Re: Perplessità e dubbi inerenti la Creazione

Messaggio da Gianni »

Mattia, facciamo così: prova a spiegare tu questa presunta concretizzazione del messia ...
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Tony
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Re: Perplessità e dubbi inerenti la Creazione

Messaggio da Tony »

Credo che quella profezia parli del seme di Abramo no ?
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Gianni
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Re: Perplessità e dubbi inerenti la Creazione

Messaggio da Gianni »

Il confronto ci sarà, se spieghi la tua idea e la sostieni con la Scrittura.
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Michele
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Re: Perplessità e dubbi inerenti la Creazione

Messaggio da Michele »

Poi mi avete citato Genesi 3:15 e vi ho risposto che in quel passo non si parla di alcun messia, a meno che non si voglia forzare il testo per sostenere le proprie credenze.
Cosa che rispecchia anche il modo di sentire, quando si vuole a tutti i costi sostenere una tesi che alla fine non è così scontata nelle scritture, ma è da vedere.
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Michele
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Re: Perplessità e dubbi inerenti la Creazione

Messaggio da Michele »

Del Principe di questo mondo non parla nessuno, come mai? Eppure è presente questo termine, in almeno 4/5 passi del NT
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Michele
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Re: Perplessità e dubbi inerenti la Creazione

Messaggio da Michele »

Mi piacerebbe sapere come viene collegata questa personalità ben definita, chiamata Principe di questo mondo, a differenza del satan che è generica
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Tony
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Re: Perplessità e dubbi inerenti la Creazione

Messaggio da Tony »

Cosa è immagine e cosa non lo è ... Effettivamente sarebbe interessante distinguere le due cose .. a partire per esempio dalla Geenna .
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Michele
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Re: Perplessità e dubbi inerenti la Creazione

Messaggio da Michele »

Si, certo
Ma comunque sembra che nella Torah, questo termine sia stato usato sempre in maniera impersonale tranne due volte, su Giobbe e su Zaccaria
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matteo97
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Re: Perplessità e dubbi inerenti la Creazione

Messaggio da matteo97 »

Caro Matteo97, nel porre la tua domanda su Lucifero tu ritieni giustamente necessario chiarire “le singole terminologie così come intese nella dottrina: Il male, il bene, il libero arbitrio e il concetto di perfezione morale”. Mi pare un buon punto di partenza. Non specifichi tuttavia a quale dottrina ti riferisci, se biblica o religiosa. Direi biblica, dato che tu affermi – correttamente – che “il male non ha esistenza propria” e che “il male in assoluto non esiste”. Dici bene, molto bene: “Nella Bibbia non c’è un ‘dio’ del male e un ‘dio’ del bene. Questo dualismo in cui bene e male si oppongono, come forze parimenti potenti, non è presente nella Scrittura … Il male esiste solo quando lo si compi”. Quanto al concetto di perfezione, questo avrebbe forse bisogno di essere chiarito, perché le religioni gli danno un senso che non è biblico. Comunemente si pensa che l’uomo fosse perfetto prima del peccato e che poi divenne imperfetto. Se così fosse, non si capirebbe perché Dio e il suo Messia chiedono ai fedeli la perfezione. Evidentemente il termine perfezione va compreso in senso biblico. Ma veniamo al punto: Lucifero.

Intanto, la questione del nome. Esso ha a che fare con Is 14:12, in cui si leggono queste parole rivolte al re della Babilonia (di cui si prospetta la morte): “Come mai sei caduto dal cielo, astro mattutino, figlio dell'aurora?”. Nel testo ebraico si ha l’unica espressione “astro figlio dell’aurora”, che la LXX tradusse in greco con ἑωσφόρος (eosfòros), letteralmente “portatore dell’aurora”. Girolamo, nella sua Vulgata, tradusse in latino questo termine con lucifer (= “portatore di luce”), da cui il nostro Lucifero.
Dietro il re babilonese c’è satana. Pure il re di Tiro è preso da Ezechiele come simbolo di satana (Ez 28:11-17) e la stessa cosa fa Isaia con il re della Babilonia. Nel caso isaiano c’è di più: c’è il grande sarcasmo con cui gli è attribuito il titolo di “astro figlio dell’aurora”. Quest’appellativo, infatti, è proprio del Messia, Yeshùa. Pietro chiama Yeshùa “stella mattutina [φωσφόρος (fosfòros)]” (2Pt 1:19). Il cherubino protettore, satana, è schernito attribuendogli sarcasticamente un titolo che spetta solo a Yeshùa.

Chiarita la questione del nome, la domanda è: esiste davvero satana? E qui mi richiamo alle tue parole: il male assoluto non esiste e nella Bibbia non c’è un dio del male. Satana è in effetti la concretizzazione di un concetto. Noi occidentali, figli del modo di pensare greco, esprimiamo concetti astratti; gli ebrei non astraevano mai: i concetti li concretizzavano.
Grazie Gianni per merito del tuo intervento ho compreso maggiormente alcuni concetti che dapprima mi erano oscuri, ad esempio la necessità nel pensiero ebraico di concretizzare, in determinate essenze, concetti astratti che nel pensiero occidentale hanno valenza di per sè nella loro mera astrazione. Ringrazio anche dell'inserimento di passi scritturali, avrò modo di consultarli con piacere. Solo un'ultima questione: il cosiddetto "germe del peccato originale", fonte dell'imperfezione morale secondo alcune fonti interpretative, è stato tramandato di generazione in generazione dalla prima coppia umana che disubbidì alla norma divina determinando così un'umanità, ancora oggi tendente al peccato e all'imperfezione morale (cioè al male come privazione di bene non in quanto entità con attributi a sè) ma tuttavia con la possibilità di redenzione data dal sacrificio umano di Yeshùa e dalla propria dedizione nell'eseguire la Volontà di Dio attenendosi al bene, oppure ogni uomo, a partire già dalla Genesi con Noè e Abramo, non possedeva il germe del peccato originale ed era valutato da Dio a seconda della sua Fede e della sua rettitudine nel compiere le opere che dimostrassero tale Fede?
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