Perplessità e dubbi inerenti la Creazione

[Michele]

In questa ottica, anche Adamo ed Eva erano perfetti, eppure di una perfezione relativa che li portò ad un errore

[LucaincercadiDio]

Michele ciao, e benvenuto Matteo.

Scusa ma dissento totalmente dal tuo ultimo pensiero..
E te lo spiego con un esempio semplice semplice!

Tu dici che il creatore che è perfetto, ha creato qualcosa di semi perfetto con margini di errore variabili in percentuali diverse a seconda del tipo di “grado”..

È come dire che la Ferrari produce 2 modelli di macchina, una da 100 mila euro è una da 500 mila.
In base al prezzo questi veicoli presentano dei difetti di fabbrica in proporzione al loro valore..
Ovviamente si tenga bene a mente che il creatore è ben conscio dei problemi della sua creazione secondo quanto affermi tu!

Quindi abbiamo un problema già a monte, e di conseguenza si parte col piede sbagliato.
Chi produce articoli difettosi?
Verrebbero ritirati dal mercato in primis e poi danneggerebbero la buona reputazione del costruttore.

Quindi potremmo dire che il Padre celeste ha creato con difetto iniziale consapevole del potenziale fallimento del suo creato?
Se parliamo del solo vero Dio non ci siamo secondo me!

Dt 32: 4 La Roccia, perfetto è ciò che fa, poiché tutte le sue vie sono giustizia. Un Dio di fedeltà che non è mai ingiusto; egli è giusto e retto.

Diciamo che come lo hai presentato tu rasenta il sadismo...poi magari ho interpretato male il tuo concetto io, in questo caso chiedo scusa.

Pace.

[Michele]

Caro utente Luca,
io sarei sadico? Ma...non stavo parlando di Pininfarina
E se giudichi questo con l'occhio sinistro, fai tu per primo un errore.
Comunque ti pongo e pongo a tutti una domanda: D-o potrebbe mai creare una creatura uguale a se? Che sarebbe il discorso qui affrontato sulla diatriba Yeoshu'a figlio di D-o ma sempre uomo.
Quindi, se siamo tutti figli di D-o, è corretto dire che siamo come D-o?

[LucaincercadiDio]

Caro Michele, non ti ho accusato affatto di essere sadico, ma bensì di presentare il creatore in quella maniera, sulla base del tuo ragionamento.
A maggior ragione che non si discute sulle ottime qualità estetiche e funzionali di Pininfarina non possiamo permetterci di accostare Dio agli uomini.
Il creatore è perfetto, e non puo aver creato dei virus nel sistema.

Poi lungi da me giudicare, ho solo espresso la mia idea che differisce dalla tua.

Per rispondere alla tua domanda, anche se provocatoria, dico No secco.

Difatti il primo libro delle scritture non dice che l'uomo è stato fatto uguale a Dio...

Dio disse: “Facciamo l’uomo a nostra immagine, conforme alla nostra somiglianza” (Genesi 1:26).

[Gianni]

Caro Matteo97, nel porre la tua domanda su Lucifero tu ritieni giustamente necessario chiarire “le singole terminologie così come intese nella dottrina: Il male, il bene, il libero arbitrio e il concetto di perfezione morale”. Mi pare un buon punto di partenza. Non specifichi tuttavia a quale dottrina ti riferisci, se biblica o religiosa. Direi biblica, dato che tu affermi – correttamente – che “il male non ha esistenza propria” e che “il male in assoluto non esiste”. Dici bene, molto bene: “Nella Bibbia non c’è un ‘dio’ del male e un ‘dio’ del bene. Questo dualismo in cui bene e male si oppongono, come forze parimenti potenti, non è presente nella Scrittura … Il male esiste solo quando lo si compi”. Quanto al concetto di perfezione, questo avrebbe forse bisogno di essere chiarito, perché le religioni gli danno un senso che non è biblico. Comunemente si pensa che l’uomo fosse perfetto prima del peccato e che poi divenne imperfetto. Se così fosse, non si capirebbe perché Dio e il suo Messia chiedono ai fedeli la perfezione. Evidentemente il termine perfezione va compreso in senso biblico. Ma veniamo al punto: Lucifero.

Intanto, la questione del nome. Esso ha a che fare con Is 14:12, in cui si leggono queste parole rivolte al re della Babilonia (di cui si prospetta la morte): “Come mai sei caduto dal cielo, astro mattutino, figlio dell'aurora?”. Nel testo ebraico si ha l’unica espressione “astro figlio dell’aurora”, che la LXX tradusse in greco con ἑωσφόρος (eosfòros), letteralmente “portatore dell’aurora”. Girolamo, nella sua Vulgata, tradusse in latino questo termine con lucifer (= “portatore di luce”), da cui il nostro Lucifero.
Dietro il re babilonese c’è satana. Pure il re di Tiro è preso da Ezechiele come simbolo di satana (Ez 28:11-17) e la stessa cosa fa Isaia con il re della Babilonia. Nel caso isaiano c’è di più: c’è il grande sarcasmo con cui gli è attribuito il titolo di “astro figlio dell’aurora”. Quest’appellativo, infatti, è proprio del Messia, Yeshùa. Pietro chiama Yeshùa “stella mattutina [φωσφόρος (fosfòros)]” (2Pt 1:19). Il cherubino protettore, satana, è schernito attribuendogli sarcasticamente un titolo che spetta solo a Yeshùa.

Chiarita la questione del nome, la domanda è: esiste davvero satana? E qui mi richiamo alle tue parole: il male assoluto non esiste e nella Bibbia non c’è un dio del male. Satana è in effetti la concretizzazione di un concetto. Noi occidentali, figli del modo di pensare greco, esprimiamo concetti astratti; gli ebrei non astraevano mai: i concetti li concretizzavano.

[Gianni]

Se intendiamo il re come figura, sì. Se fosse oggi, forse la Bibbia parlerebbe di presidente o simili.

[Gianni]

Gli ebrei non attendono forse un singolo Messia?

[Gianni]

Se fosse solo una concretizzazione si dovrebbe rivedere l'intera Bibbia.

[Gianni]

Perché già da Gn 3:15 si addita un messia e poi ne viene indicata man mano la linea di discendenza.

[LucaincercadiDio]

Però in Genesi 3:15 si parla al plurale, del seme o della discendenza, non di un singolo uomo.