1^ Cor. 15, 12.28

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Luigi
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1^ Cor. 15, 12.28

Messaggio da Luigi »

Come da promessa ,apro questa discussione ove pongo solo questa replica, poichè OT in altra discussione.
Certo non mi aspetto commenti.
Buona serata


1^ Cor. 15, 12 Ora, se si predica che Cristo è risuscitato dai morti, come possono dire alcuni tra voi che non esiste risurrezione dei morti? 13 Se non esiste risurrezione dai morti, neanche Cristo è risuscitato! 14 Ma se Cristo non è risuscitato, allora è vana la nostra predicazione ed è vana anche la vostra fede. 15 Noi, poi, risultiamo falsi testimoni di Dio, perché contro Dio abbiamo testimoniato che egli ha risuscitato Cristo, mentre non lo ha risuscitato, se è vero che i morti non risorgono. 16 Se infatti i morti non risorgono, neanche Cristo è risorto; 17 ma se Cristo non è risorto, è vana la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati. 18 E anche quelli che sono morti in Cristo sono perduti. 19 Se poi noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto in questa vita, siamo da compiangere più di tutti gli uomini.
20 Ora, invece, Cristo è risuscitato dai morti, primizia di coloro che sono morti. 21 Poiché se a causa di un uomo venne la morte, a causa di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti; 22 e come tutti muoiono in Adamo, così tutti riceveranno la vita in Cristo. 23 Ciascuno però nel suo ordine: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo; 24 poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo aver ridotto al nulla ogni principato e ogni potestà e potenza. 25 Bisogna infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. 26 L'ultimo nemico ad essere annientato sarà la morte, 27 perché ogni cosa ha posto sotto i suoi piedi. Però quando dice che ogni cosa è stata sottoposta, è chiaro che si deve eccettuare Colui che gli ha sottomesso ogni cosa. 28 E quando tutto gli sarà stato sottomesso, anche lui, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, perché Dio sia tutto in tutti.


Esaminando il contesto anche partendo dal verso 1, leggiamo che Paolo risponde a quanti asserivano , che non vi è resurrezione dai morti "verso 12", e mostra l'esempio di Cristo Gesù , che era morto ed è risorto come primizia e con Lui i suoi alla sua venuta "verso 23.
Quindi il soggetto era quello di confutare la credenza di alcuni che negavano la resurrezione.
Ora tornando ai versi esaminati, leggiamo che quel Gesù uomo risorto, è ancora Lui uomo , e non semplicemente solo Spirito , dopo la resurrezione, essendo anche "uomo" il mediatore tra Dio e l'uomo.
1^Timoteo 2:5. Infatti c'è un solo Dio e anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo.

Verso 22 Poiché, come tutti muoiono in Adamo, così anche IN CRISTO saranno Tutti vivificati; 23 ma ciascuno al suo turno: CRISTO, LA PRIMIZIA; poi quelli che sono di Cristo, ALLA SUA VENUTA.
Paolo in questa occasione presenta Gesù come un uomo,LA PRIMIZIA dei risuscitati?
Paolo non sta parlando della divinità di Gesù ma presenta Gesù come l'unto di Dio, il Cristo, l'agnello che è morto e risorto, un uomo che è stato risuscitato con un corpo glorioso e che continua ad essere tale, infatti a riguardo, Giovanni nella rivelazione di Gesù Cristo vide l'agnello che era stato immolato stare in mezzo al trono in cielo.

Ora è chiaro che si parla dell'uomo Gesù risorto , anche al verso 21 Poiché se a causa di un uomo venne la morte, a causa di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti.
sempre di Lui è scritto, che benchè risorto è il mediatore tra Dio e l'uomo; come è scritto che vedranno il figlio dell'uomo venire sulle nuvole ,benchè risorto "Matteo 24, 30.
Quindi i versi da 12 a 28, fanno parte di un solo contesto.

Poi quanto al verso 24 che consegna il Regno al Padre, significa forse che il Figlio smette di regnare ?
Non direi.
Il Regno di Cristo non termina dopo il suo atto di filiale sottomissione al Padre al Quale presenta tutto il frutto della sua vittoria sul peccato, e sulla morte e su tutte le potenze celesti. Ma tutto questo non gli viene tolto, le cose che il Padre gli ha sottomesso CONTINUANO AD ESSERGLI SOTTOMESSE.
Infatti leggiamo
Ap.22,3 recita: Nella città vi sarà il Trono di Dio e dell'Agnello
Quindi nella città vi è il TRONO DELL'AGNELLO ! Cosa si fa avendo un TRONO? E' chiaro che si REGNA! E quando avviene questo ? DOPO il millennio descritto in Ap cap 20. E perchè REGNA ? Perchè è Dio, non un semplice rappresentante.
Questo è anche confermato dal testo di Eb 1,8
L'originale greco scrive testualmente: "del Figlio dice: il tuo Trono, Dio ,è per i secoli dei secoli
In questo testo , si ripete il concetto che il Trono del Figlio è Eterno .


Lo stesso concetto lo esprime Dan.7,13 . 13 Guardando ancora nelle visioni notturne, ecco apparire, sulle nubi del cielo,
uno, simile ad un figlio di uomo; giunse fino al vegliardo e fu presentato a lui,
14 che gli diede potere, gloria e regno; tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano;
il suo potere E' un Potere Eterno, che non tramonta mai, e il suo regno è tale
che non sarà mai distrutto.A chi furono dati tutto questo REGNO E DOMINIO ETERNO?
FURONO DATI A GESU' .
E perchè gli sono stati dati ?
Perchè Lui, Gesù, non è un semplice agente ma L'EREDE DI TUTTO, essendo VERO FIGLIO , che è nel seno del Padre

Infatti se Gesù riceve potere, gloria e REGNO ETERNO, come si potrebbe dire, allo stesso tempo che non sarà più GESU' come Re ?
REGNO ETERNO significa CHE NON FINISCE MAI, come affermano i testi biblici che ho citato. SE non finisce mai, il REGNO DI GESU', sarà suo anche dopo che Egli lo avrà presentato al Padre ,ossia tutto ciò che Egli ha riconquistato col suo sangue.
Ecco come credo, si mettono in collegamento coerente i vari versetti della Bibbia, che il Figlio é e Resta DIO come replica l'espressione del Padre: Il tuo Trono, Dio ,è per i secoli dei secoli.
Ciao
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bgaluppi
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Re: 1^ Cor. 15, 12.28

Messaggio da bgaluppi »

REGNO ETERNO significa CHE NON FINISCE MAI, come affermano i testi biblici che ho citato. SE non finisce mai, il REGNO DI GESU', sarà suo anche dopo che Egli lo avrà presentato al Padre
In realtà, ciò che è tradotto in italiano con “in eterno”, per l'agiografo ebreo non significa “per sempre”, ma piuttosto “per lungo tempo”, un tempo indefinito, antichità, futuro (Dio è chiamato “l'Antico di giorni”, Dn 7:9,13,22, ossia “l'Eterno”). Qui devi conoscere il senso del vocabolo ebraico olam, che non ha un corrispettivo in greco e in italiano, ed esprime il senso di “lunga durata”, “tempo indefinito”. Se lo conosci, puoi collegare bene i versetti. Se non lo conosci e interpreti il testo biblico con la mente di un occidentale moderno, fai confusione. Se sai l'inglese, puoi studiare il termine qui, ci sono anche tutti i riferimenti biblici:

https://biblehub.com/hebrew/5769.htm" onclick="window.open(this.href);return false;

poi verrà la fine, quando consegnerà il regno nelle mani di Dio Padre, dopo che avrà ridotto al nulla ogni principato, ogni potestà e ogni potenza. Poiché bisogna ch'egli regni finché abbia messo tutti i suoi nemici sotto i suoi piedi.”

Poi, dunque dopo ciò che è stato detto prima. Cosa è stato detto prima? Che gli eletti risusciteranno alla sua venuta, dunque si sta parlando della fine dei tempi, un evento futuro, “verrà la fine”. Cosa succederà quando verrà la fine? Consegnerà il regno a Dio, ma solo dopo che abbia ridotto al nulla ogni principato, ogni potestà, ogni potenza, ossia le nazioni coi loro leader. Perché consegna il regno dopo aver dominato sulle nazioni? Perché “bisogna ch'egli regni finché abbia messo tutti i suoi nemici sotto i suoi piedi”. Perché “bisogna”, ossia “è necessario”? Perché tutto si adempia: “Io annuncerò il decreto: Il Signore mi ha detto: «Tu sei mio figlio, oggi io t'ho generato. Chiedimi, io ti darò in eredità le nazioni e in possesso le estremità della terra. Tu le spezzerai con una verga di ferro; tu le frantumerai come un vaso d'argilla»” (Sl 2:7-9). Regnerà ancora dopo aver messo tutti sotto i suoi piedi? No, poiché il termine finché — in greco e anche italiano — stabilisce un termine temporale, e poiché dopo quel termine, consegnerà il regno a Dio, sottomettendosi a Lui, come è scritto chiaramente. Infatti,

“Quando ogni cosa gli sarà stata sottoposta, allora anche il Figlio stesso sarà sottoposto a colui che gli ha sottoposto ogni cosa”.

È chiaro in italiano? Se io dico: “cammino finché tramonta il sole” non vuol dire che cammino anche dopo che il sole è tramontato; allo stesso modo, il Messia regna finché ogni cosa gli è stata messa sotto i piedi, dopodiché consegna il regno e si sottomette a Colui che gli ha messo ogni cosa sotto i piedi, cioè Dio. Questo dice il testo, poi fai tu; vorrà dire che Yeshùa è Dio che si sottomette a Dio dopo aver consegnato il regno a Dio, molto logico e chiaro... Ricorda che la gente legge.
noiman
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Re: 1^ Cor. 15, 12.28

Messaggio da noiman »

“Ecco come credo, si mettono in collegamento coerente i vari versetti della Bibbia, che il Figlio é e Resta DIO come replica l'espressione del Padre: Il tuo Trono, Dio ,è per i secoli dei secoli”.Luigi

Per Luigi e tutti voi :-) questo è un mestiere antico, da sempre il commento alle scritture tramite il collage dei versetti comodi è stato strumento per dimostrare una certa tesi, fideistica o meno, ma allora tutto era più difficile perché i testi da utilizzare li dovevi conoscere a memoria,e se no! dove andavi a pescare ?
Questo escludeva improvvisatori e prestigiatori di medio livello.

La coerenza è e rimane una opinione……

Questo è un esempio molto antico di come si faceva questa analisi, in questo caso si parla anche del figlio, del figlio dell’uomo, del servo ….. meditate…

Annunzierò il decreto del Signore [salmo 2/6 ] Nella Torah, nei profeti e negli agiografi si dice “Israele, il Mio figli primogenito”[esodo 4/22], nei profeti: “Ecco il mio servo avrà successo, sarà innalzato, elevato ed esaltato grandemente”[Isaia 52/13] e quello che sta scritto dopo: “Ecco il mio servo che io sostengo”[Isaia 42/1 ] Nell’agiografia: “Il Signore ha detto al mio maestro”[salmo 110/1] Il Signore ha detto:”Tu sei mio figlio”[Salmo 2/7] E un altro versetto dice:”Ho visto uno simile a un figlio dell’uomo venire sulle nubi del cielo” [Daniele7/13] , “Il Signore mi ha detto: ”Tu sei Mio figlio”[….] “Tu sei Mio figlio “ abbiamo dunque una risposta a quanti sostengono che (Lui) ha un figlio. Rispondi loro: ”Non si dice “Ho un figlio”, ma :”Tu sei mio figlio”,è come un servo che il padrone vuole far sentire bene dicendogli: “Ti amo come un figlio” [ questa parte è in aramaico]. R. Huna ha detto:”La sofferenza è stata divisa in trè parti:”un terzo l’hanno assunta gli antenati del mondo e tutte le generazioni, un terzo la generazione della distruzione e un terzo la generazione del messia. E quando viene il suo momento il Santo benedetto dice:”Io farò una creatura nuova”. E dice: “Oggi ti ho generato”[Salmo 2/7] E in quell’ora lo ha creato
” [Midrash Tehilim fogl. 14b]
Shalom
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bgaluppi
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Re: 1^ Cor. 15, 12.28

Messaggio da bgaluppi »

Grazie Noiman, un apporto davvero prezioso e chiaro. Come sempre.
Luigi
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Re: 1^ Cor. 15, 12.28

Messaggio da Luigi »

Galuppi
Ricorda che la gente legge.
Certo Antonio, le persone leggono.
E sebbene spesso mi hai scritto che non capisco.. :-( , essi sanno valutare che, benchè tu sia convinto di avere una chiave di lettura Autorevole, con altri rabbini e teologi che citi,
sanno che quello che scrivi , non è Vangelo
Buona serata
Ultima modifica di Luigi il sabato 8 settembre 2018, 21:14, modificato 1 volta in totale.
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bgaluppi
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Re: 1^ Cor. 15, 12.28

Messaggio da bgaluppi »

E cosa “è Vangelo”? Questo è un forum di biblistica, sai cos'è la biblistica? Non evangelizzazione religiosa. Ma la gente legge. Va benissimo così.
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Gianni
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Re: 1^ Cor. 15, 12.28

Messaggio da Gianni »

Stavo per dire la mia in risposta a Luigi, aggiungendo qualcosa a ciò che giustamente ha osservato Antonio. Poi, leggendo le parole di Noiman – “il collage dei versetti comodi è stato strumento per dimostrare una certa tesi” – ho capito che non ne vale la pena. Mi permetto, a questo punto, di far notare ad Antonio che perde il suo prezioso tempo.
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bgaluppi
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Re: 1^ Cor. 15, 12.28

Messaggio da bgaluppi »

Si, infatti Gianni.
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