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Re: Yeshùa ed il divorzio

Inviato: lunedì 5 agosto 2019, 22:07
da bgaluppi
Animasalvata, sono d'accordo. Ti stavo confermando che la pornèia include tutti i rapporti sessuali illeciti. Essendo un termine greco, è importante sapere cosa indica nella letteratura greca. Indica esattamente quello che indica sulla Bibbia.

Re: Yeshùa ed il divorzio

Inviato: lunedì 5 agosto 2019, 22:09
da noiman
Ho letto 1 Corinzi 5/1 , mi pare che questo implichi la condizione di “ervat davar”, ma bisogna anche ipotizzare che è la moglie di suo padre e non sua madre, nel rigore della legge morale e di sopravvivenza di Israel, la disposizione rimane identica, sempre a salvaguardia della pace sociale e del valore della famiglia.
Antonio chiede:
"Volevo chiederti, che tu sappia le norme giuridiche su matrimonio e divorzio sono state sempre le stesse si dai tempi mosaici oppure si sono andate raffinando e specificando nel tempo?"
La Torah si è vestita di materia già all’inizio per essere sopportata dalla visione terrestre, diceva Shiunnàch “ L’ebraismo si fonda su un minimo di rivelazione, la Torah scritta ed un massimo di interpretazione, la Torah orale “ questa implicazione apre uno scenario inedito.

Noiman

Re: Yeshùa ed il divorzio

Inviato: lunedì 5 agosto 2019, 22:27
da animasalvata
Noiman tu pensi allora che Deut 24 non ha niente a che fare con l'adulterio della donna con un altro uomo non legato da vincoli familiari con il marito?
Da come ho capito io leggendo il tuo intervento ho capito che secondo te la cosa indecente sono solo le cose incestuose. Ho inteso bene?

Re: Yeshùa ed il divorzio

Inviato: martedì 6 agosto 2019, 0:59
da bgaluppi
La Torah si è vestita di materia già all’inizio per essere sopportata dalla visione terrestre, diceva Shiunnàch “ L’ebraismo si fonda su un minimo di rivelazione, la Torah scritta ed un massimo di interpretazione, la Torah orale “ questa implicazione apre uno scenario inedito.
Molto belle le parole di Shiunnàch. È quello che ho capito dopo molti anni.

Re: Yeshùa ed il divorzio

Inviato: martedì 6 agosto 2019, 6:50
da Salvatore Tarantino
Animasalvata, io non l'ho inteso come adulterio ma come fornicazione.
Comunque non capisco dove vuoi arrivare, perché insisti che l'ha scritto Mosè quel comandamento anche se poi nella Torah non lo troviamo.

Re: Yeshùa ed il divorzio

Inviato: martedì 6 agosto 2019, 7:05
da Salvatore Tarantino
Bgaluppi, ti cito:

"Qui no, ma la clausola compare in Matteo 5:32. Ho già spiegato che da un punto di vista sintattico riguarda tutto il versetto, non solo metà. Per cui, in Mr Yeshùa stabilisce l'indissolubilità del matrimonio senza giusta causa per uomo e donna e la conseguente impossibilità di risposarsi, per entrambi. In Mt, invece, viene introdotta la motivazione che giustifica divorzio e nuovo matrimonio e riguarda sempre entrambi. Infatti la donna poteva fare richiesta di divorzio e risposarsi. Tu pretendi che la clausola fosse inserita in entrambe le frasi, ma questo costituirebbe un'inutile ridondanza. Naturalmente, sei libero di sostenere che la clausola riguardi solo l'uomo, ma in questo caso significherebbe che i giudei - diretti depositari della Torah - hanno sempre sbagliato e non hanno mai saputo interpretare la stessa legge che hanno scritto, perché in realtà la donna ai tempi di Yeshùa poteva non solo divorziare, ma anche risposarsi".

In realtà non mi sento "libero" di interpretare così, ma "costretto".
Se il ripudio è sempre stato previsto (dalla Bibbia) solo per l'uomo e qui Matteo conferma prevedendolo di nuovo solo per l'uomo, questa interpretazione è l'unica logica e conforme alle Scritture.
Che poi i giudei abbiano sempre sbagliato su questo, pensando che la donna potesse chiedere il divorzio, si aggiunge a tante altre cose su cui si sbagliavano.
Gli stessi discepoli in questo brano esclamarono che allora non era conveniente sposarsi.
Direi che infine siamo giunti a una conclusione.

Re: Yeshùa ed il divorzio

Inviato: martedì 6 agosto 2019, 7:10
da Salvatore Tarantino
Bgaluppi, Adamo alla "ricerca" di una compagna non era l'uomo ma era l'umanità uomo e donna in uno?
Questa mi è nuova.
Avrò letto Genesi decine e decine di volte e non me ne sono accorto.

1 Corinzi 11,7-9: "Poiché, quanto all'uomo, egli non deve coprirsi il capo, essendo immagine e gloria di Dio; ma la donna è la gloria dell'uomo; perché l'uomo non viene dalla donna, ma la donna dall'uomo; e l'uomo non fu creato per la donna, ma la donna per l'uomo".

Re: Yeshùa ed il divorzio

Inviato: martedì 6 agosto 2019, 9:48
da bgaluppi
Non ci hai mai fatto caso perché ti fermi alla traduzione e ai significati comunemente intesi dalla traduzione e non vai ad approfondire il testo ebraico. Purtroppo le traduzioni traducono termini che spesso non dovrebbero essere tradotti.

Paolo sbaglia alla grande in questo caso, perché la donna - nel racconto biblico - non viene affatto dall'anèr, ma dall'anthropos. Non ci sono dubbi su questa cosa, quindi Genesi non può essere usato per sostenere una superiorità del maschio sulla donna. Avrà avuto le sue ragioni per dire questa cosa. I due racconti genesiaci sono complementari e vanno fusi assieme: nel primo i due sono creati insieme (LI fece maschio e femmina), nel secondo la donna è fatta da un lato dell'adàm, che già li contiene entrambi, ma nascono comunque insieme nel momento in cui nasce la donna.

Tu hai una notevole conoscenza biblica, passione e un bel modo di ragionare, per cui credo sia un peccato che tu non rifletta su queste cose. Il testo ebraico contiene molti strati semantici.

Re: Yeshùa ed il divorzio

Inviato: martedì 6 agosto 2019, 10:06
da bgaluppi
Salvatore, ho chiarito sopra alcune cose dopo aver pubblicato perché non volevo sembrare polemico. A volte i blog giocano brutti scherzi... Fai reload.

Re: Yeshùa ed il divorzio

Inviato: martedì 6 agosto 2019, 10:10
da Salvatore Tarantino
Per me tutta la bibbia è verità, quindi l'interpretazione di Paolo è corretta.