Yeshùa ed il divorzio

animasalvata
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Re: Yeshùa ed il divorzio

Messaggio da animasalvata »

Quindi hanno ragione i cattolici allora. Cambiano i tempi e cambia la parola di Dio. Gesu ha cambiato la legge di Dio perche cambia la societa. Cristo non è venuto per dare compimento ma ad abrogare il vecchio. E in questo scenario allora perché rimanere ancorati ad una legge del divorzio vecchia e data in quel contesto? Se come dici che la torah di Mose è in relazione a quel periodo storico allora perché vuoi applicarla ad oggi? Vale solo per quel periodo e basta. Quindi hanno ancora ragione i cattolici quando dicono che nell'AT il divorzio non era peccato memtre con Cristo è cambiato tutto.
Potrei anche dire allora che oggi non è più peccato l'unione dello stesso sesso perche è cambiata la società poiche le comunita LGBT si sono conquistati diritti. E ancora: l'aborto oggi non è più peccato perche le cosiddette femministe si sono conquistate diritti. Ha ragione Bergoglio quando dice che la Bonino è una grande dell'italia di oggi; ha ragione Bergoglio quando sostiene l'idea di un doppio stato in palestina. E in futuro perche vietare le unioni incestuose o le unioni uomo-bestia se queste potrebbero divenire la normalita nel futuro? E perche non legalizzare le droghe?


Perche Dio ordinava di sterminare i popoli idolatri? Perche Dio:

1) sapeva che i cananei non avrebbero accettato la legge di Dio e avrebbero continuato i loro abomini
2) la terra dove stavano andando era terra sacra perche data da Dio al popolo di Abramo e questa terra non poteva essere contaminata. Dio non tollerava nemmeno gli sbagli degli ebrei. Figuriamoci dei cananei
3) Dio lo permise per dimostrare la sua superiorita sugli dei pagani
4) Il comandamento ha anche un senso piu profondo che riguarda l'uomo che sta per entrare nella comunità: uccidi le tue idolatrie eccetera eccetera altrimenti sarai estirpato.
5) li vi era un ordine diretto di Dio. Oggi senza quest'ordine non siamo autorizzati a sterminare popoli anche quelli stranieri in Israele. Pero Dio nemmeno tollera che la sua terra sia profanata senza che l'uomo faccia qualcosa.

Venendo alle tue domande ti rispondo per come credo io dalla bibbia: divorziare è un azione intrinsecente cattiva perche si cerca di dividere ciò che Dio ha unito a meno che non vi sia la violenza ripetuta. Se la donna è ripetutamente picchiata e il marito non vuole cambiare la donna può separarsi (uguale a divorzio) senza problemi ma rimanga senza risposarsi finche il marito vive o si riconcili col marito se quest'ultimo cambia. Anche approvare le seconde nozze è un cercare di dividere ciò che Dio ha unito. Se per esempio oggi non si chiamasse piu adulterio le seconde nozze è come se si cercasse di dividere ciò che Dio ha unito.
Divorziare e risposarsi non è peccato se vi è stata prostituzione ossia un unione illecita cioe un unione mai consacrata da Dio in matrimonio (es un unione incestuosa o un unione tra un credente che si unisce ad una non credente)

A questo punto se dovessi accettare la logica che proponi,quella del cambiamento dei tempi, poiche nel mondo laico occidentale divorziare e risposarsi è un sacro santo diritto e questo dovrebbe valere ovunque anche in Israele perche dunque chiamare adulterio il divorziare e risposarsi per qualsiasi motivo se la societa è cambiata? I divorzi oggi sono la normalità e i divorzi sono diritti. Anche la parola di Yeshua allora sarebbe obsoleta oggi. Se venisse oggi Yeshua direbbe il contrario di ciò che disse 2000 anni fa senza trasgredire la legge perché i tempi cambiano e cambia anche la legge divina in relazione.
animasalvata
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Re: Yeshùa ed il divorzio

Messaggio da animasalvata »

Ti allego uno screenshot di Bergoglio preso sul sito ufficiale del vaticano.
Se non si apre il file me lo dici cosi allego direttamente il link.

A me sembra che faccia piu o meno lo stesso ragionamento.
Lui dice: ha mancato verso la morale che non era rigida ne lassista era la morale chiara
Tu dici: ha trasgredito il corpo giuridico di Israele

Adesso o Bergoglio sta dicendo che Cristo trasgredendo la morale commise peccato facendo cadere la sua condizione di agnello senza macchia oppure sta dicendo che Gesu non aveva peccato semplocemente perche aveva cambiato sotto autorita divina la legge perche i tempi erano cambiati,in sostanza l'idea secondo cui Cristo ha abrogato la legge antica e messo una nuova differente.

Faccio notare anche che nel video ufficiale Bergoglio non dice che Cristo faceva il finto tonto (questa è una trascrizione corretta in seguito dal discorso) ma disse che Cristo scrivendo a terra si faceva lo scemo. In sostanza secondo Bergoglio faceva il finto tonto oppure si faceva lo scemo oppure mancava la morale e l'ha cambiata. Mi chiedo come possono i cattolici seguirlo ancora dopo queste parole.
E perche egli dice tutto questo? io una spiegazione me la sono data:

1) per sostenere la teoria cattolica secondo cui Gesu ha cambiato la legge antica
2) prendere questo pretesto per far credere che il vangelo non è matematica certezza e quindi introdurre nuovi cambiamenti in base alle sue personali idee.
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animasalvata
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Re: Yeshùa ed il divorzio

Messaggio da animasalvata »

Dici di un progresso morale tra l'epoca di Mose e l'epoca dei salmi. Parli di punzione immediata per l'epoca di Mose e punizione indiretta per l'epoca dei salmi.
Innanzitutto a Dio non poteva piacere che una donna venisse lapidata letteralmente perche se fosse ciò Dio sarebbe stato eccessivamente legalista,maschilista. Come Dio poteva avallare cio? Avrebbe dato ragione ad una societa peccaminosa,dal cuore duro,legalista e maschilista. Quindi non si puo parlare di un miglioramento della morale di Dio da Mose ai Salmi perche il punto di partenza non sarebbe stato buono. Inoltre se un concetto non è stato ancora introdotto ciò non vuol dire che per Dio non esiste e non esiste nemmeno per il popolo.
Noe distingueva tra animali puri e impuri ancor prima che la torah venne data ad Israele. Dio parlava a Noe di animali puri e impuri,faceva questa distinzione a Noe ancor prima di dare la torah scritta a Mose.

Perche non può essere che Dio diede il comandamento della lapidazione per far capire altro ad un popolo dalla cervice dura? Come dire: io vi ho dato questo comandamento non per indurire il cuore e uccidere le donne ma per farvi capire che siete tutti adulteri e che la punizione spetta a me perche siete tutti peccatori. E questo che Cristo disse e non venne per abrogare o combiare la morale di Mose ma per applicarla in modo corretto.
Ed è cosi anche per la questione del divorzio: è per la durezza dei vostri cuori che Mose vi permise di mandare via le vostre moglie (il riferimento è a Deut 24) ma in principio non era cosi.
Dio diede quel comandamento non per ammettere nuove nozze ma per far capire la durezza del cuore alla base e se non si rimuove ciò si rischia di non entrare nel regno dei cieli. Gli ebrei del tempo di Mose non lo capirano e non lo capirano nemmeno gli ebrei del tempo di Hillel e Shammai e non lo capiscono nemmeno le società moderne.
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bgaluppi
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Re: Yeshùa ed il divorzio

Messaggio da bgaluppi »

Non bisogna fare di tutta l'erba un fascio. Molti comandamenti sono legati alla società del tempo e anche a situazioni particolari, altri invece sono princìpi universali, come i dieci comandamenti scritti sulle tavole, ai quali sono collegati altri comandamenti. È molto complesso.

Tornando al divorzio. Se una donna fosse andata da Yeshùa e gli avesse detto: "Rabbi, mio marito è un uomo fedele, ma spesso si lascia prendere dalla rabbia e mi picchia, e non mi desidera più e io non voglio più essere sua moglie. Cosa devo fare?". Cosa avrebbe risposto Yeshùa?
animasalvata
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Re: Yeshùa ed il divorzio

Messaggio da animasalvata »

E chi stabilisce poi cosa vale per sempre e cosa vale solo per una certa epoca? L'essere umano che il piu delle volte chiama bene il male e viceverse. L'uomo che oggi dice A e domani dice B e dopodomani dice C?

Hai parlato di un caso estremo di una violenza fisica ripetuta ( non di uno schiaffo isolato che per carità è sbagliato). In questo caso ho detto che se la moglie si separa non commette peccato ma il vincolo matrimoniale è indissolubile. Non può risposarsi con un altro. Anche con le botte continue il marito rimane sempre il marito nonostante costui abbia rinnegato la propria fede (prendere a botte continue equivale a rinnegare la fede).
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Tony
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Re: Yeshùa ed il divorzio

Messaggio da Tony »

Non è più valido ciò che non è applicabile ma questo non significa che la legge non è eterna , semplicemente che è eterno ciò che è applicabile , per esempio Yeshua osservo il precetto di non tentare Dio (Luca 4:12-Dt 6:16). Vorrei far notare che prima di tutto il diavolo lo tenta con la stessa Torah , ma Yeshua la conosceva nella sua interezza e quindi anche se quello che il diavolo diceva era vero Yeshua sceglieva il precetto di risposta altresì vero che superava la giustizia di cui lui stesso parla denunciando i farisei (Matteo 5:20) Ritornando al tema dell'immutabilità della Legge faccio un esempio di uno scenario possibile nella società moderna . La maggior parte delle persone oggi non è credente . Se una persona da atea diventa credente ci sono delle cose che si possono affinare e queste cose te le insegna la Torah per cui credo che siano eterni i precetti applicabili , ricordo che la legge è spirituale( nel senso che ci sono precetti che hanno a che fare con il nostro rapporto con Dio) non solo giuridica . Anzi certe leggi( insegnamenti) valgono oggi più che mai direi come ho fatto notare con l'esempio sopra anche perché dimostrano l'errore costante in cui siamo (Romani 7:7)Poi è chiaro che tutte le scritture che si riferiscono al Messia sono in un certo senso scomparse dal momento che si adempiono con lui (per fare un esempio).

Paolo in Atti 23:5 si corregge dicendo che non sapeva di parlare con il sommo sacerdote , secondo me perché già al tempo le cose cambiarono ma Paolo dice che è scritto di non dire male del capo del popolo (Esodo 22:28) . Probabilmente alcune leggi erano valide al tempo di Paolo o lo erano per lui ma per esempio oggi sarebbe valido il precetto che Paolo dice? Io penso proprio di no .Certamente sì può cogliere come insegnamento ma non come legge applicabile anche perché il sistema religioso di oggi è diverso ,chi sarebbe ,oggi, il capo o principe del popolo?
L'agnostico
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Re: Yeshùa ed il divorzio

Messaggio da L'agnostico »

Tornando al divorzio. Se una donna fosse andata da Yeshùa e gli avesse detto: "Rabbi, mio marito è un uomo fedele, ma spesso si lascia prendere dalla rabbia e mi picchia, e non mi desidera più e io non voglio più essere sua moglie. Cosa devo fare?". Cosa avrebbe risposto Yeshùa?
Ottima domanda visto che oggi purtroppo di casi del genere ce ne sono molti
animasalvata
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Re: Yeshùa ed il divorzio

Messaggio da animasalvata »

Tony È come se tu dicessi che la legge in parte è eterna e in parte no. Una legge a metà.

Personalmente non credo nelle cose a metà. O è eterna in tutto o non lo è in tutto, ma è una mia opinione e credo che ogni lettera della torah è valida in eterno perché Cristo disse di easere venuto non per abolire anche uno jota.

Una legge se è eterna è valida per sempre. Se non è piu valida vuol dire che è passata e dunque non piu eterna. È eterno ciò che non passa.
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Tony
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Re: Yeshùa ed il divorzio

Messaggio da Tony »

Sono d'accordo ma non credi che certe cose non siano applicabili oggi come l'esempio del precetto osservato da Paolo in Atti ? Se si sarebbe interessante capire anche il senso che ha quel particolare precetto oggi , oggettivamente.

Oppure la si osserva ma come forma di principio , faccio un esempio :
Levitico 19:34

Tratterete lo straniero, che abita fra voi, come chi è nato fra voi; tu lo amerai come te stesso; poiché anche voi foste stranieri nel paese d'Egitto. Io sono il SIGNORE vostro Dio.

Si può applicare questa legge oggi per via dei migranti/emigrati ecc ? In parte si e insegnerebbe il rispetto e a non discriminare lo straniero :)

Una cosa è certa : molte leggi sono valide oggi e varranno per sempre (Ebrei 10:1)
L'agnostico
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Re: Yeshùa ed il divorzio

Messaggio da L'agnostico »

Se si sarebbe interessante capire anche il senso che ha quel particolare precetto oggi , oggettivamente.
Non voglio sminuire i precetti biblici ma quelli che sono ancora validi oggi sono precetti che in linea generale accumunano ogni popolo della terra..

Es:non uccidere, ama il prossimo ecc...

Il resto dei precetti sono derivanti da un periodo storico/culturale che hanno a che fare, nel caso della bibbia,col popolo ebraico e che non possono essere applicabili oggettivamente alle società moderne perché insensate o inutili
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